I RETTILI Ricerca di Alice, Chiara ,Simone, Andrea I Rettili, il latino ‘reptilis’ = strisciante, rappresentarono il primo gruppo di vertebrati adattati ad un ambiente strettamente terrestre. Possono essere considerati gli animali più antichi: sia come origine che come caratteristiche infatti sono quelli che più si avvicinano agli animali che, per primi, hanno colonizzato la terraferma. Questa antichissima origine si posizionerebbe, lungo un’immaginaria linea temporale, nel periodo in cui le terre, ancora unite, prendevano il nome di Pangea; il che spiegherebbe la presenza dei rettili, delle specie più diverse, sui territori di tutto il mondo. HABITAT E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA I rettili sono animali diffusi in tutte le parti del mondo ad eccezione delle zone più fredde del pianeta per via del fatto che non sono in grado di regolare la propria temperatura corporea indipendentemente dalla temperatura ambientale infatti, là dove le temperature invernale scendono entro certi limiti, vanno in ibernazione mentre se le temperature salgono oltre certi limiti o il clima è eccessivamente asciutto vanno in estivazione. RIPRODUZIONE La maggior parte dei rettili è ovipara vale a dire che la fecondazione avviene internamente al corpo dell'animale ma le uova sono poi deposte e completano il loro sviluppo all'esterno del corpo.. Esistono però dei casi ovoviviparità in cui l'embrione si sviluppa nell'uovo ancora all'interno dell'ovidotto materno e nasce direttamente l'esemplare già formato. Esistono anche casi di viviparità. CARATTERISTICHE FISICHE I rettili non sono quasi mai animali di grandi dimensioni, non superando i 10 m di lunghezza. Una caratteristica tipica dei rettili è il corpo ricoperto di squame cornee che alle volte formano un vero e proprio esoscheletro (come nei coccodrilli), che servono sia a proteggerli dalla disidratazione che dai eventuali incidenti meccanici. Lo scheletro è per lo più ossificato (non cartilagineo) ed il cranio è collegato alla colonna vertebrale per mezzo di una sola articolazione come avviene negli uccelli (mentre negli anfibi e nei mammiferi sono due). Gli arti nei rettili sono in genere ridotti o assenti e quando presenti sono in numero di quattro, provvisti ciascuno di cinque dita ma esistono dei casi in cui sono ridotte a due. Possono avere dei robusti denti o essere assenti come nelle tartarughe. Sono provvisti di ghiandole salivarie che in alcuni ofidi sono trasformate in ghiandole velenifere. I rettili hanno vista una vista molto acuta ed un olfatto altrettanto sviluppato. COCCODRILLO I coccodrilli, sono grossi Rettili anfibi che vengono considerati animali preistorici perchè erano già presente nel Giurassico con caratteristiche simili a quello odierne. Si distinguono in tre famiglie i Crocodillidi (Coccodrilli d'acqua dolce o di mare), gli Alligatori (Alligatore e Caimani) ed i Gavialidi a cui appartiene solo il Coccodrillo del Gange Alligatore Coccodrillo Caimano Il corpo è allungato e ricoperto di squame, solitamente di colore scuro sul dorso e chiaro sul ventre. La testa è pressoché triangolare, dotata di narici all'estremità della mascella e occhi sporgenti. La lunga coda è appiattita verticalmente e perciò adatta al nuoto. Le zampe sono relativamente corte, robuste e palmate. Sono lunghi da 1,5 a 7 metri, a seconda della specie, e pesanti dai 20 fino ai 1000 kg. I coccodrilli sono animali molto veloci sulle brevi distanze, anche fuori dall'acqua. IL MORSO DEL COCCODRILLO Dal momento che si nutrono trattenendo e trascinando le loro prede costringendole tra i denti hanno sviluppato una forza mandibolare tale da renderli gli animali dal morso più forte conosciuto sulla Terra. Il morso medio di un coccodrillo è di 3500kg per metro quadrato, per confronto uno squalo bianco è in grado di esercitare una forza mandibolare di soli 280kg per metro quadrato, il mammifero con il morso più forte in natura, la iena, raggiunge un massimo di 700kg per metro quadrato Paradossalmente i muscoli che consentono al coccodrillo di riaprire la bocca sono piuttosto deboli, consentendo così all'uomo di immobilizzarli con delle semplici protezioni in ferro per far sì che non riescano a spalancare le fauci durante il trasporto degli stessi. Predatori attivi, i coccodrilli tendono a vivere raggruppati con i loro simili, anche se non si può parlare di strutture sociali come il branco. Questo modello sociale a volte viene sovvertito radicalmente, e gli esemplari adulti tendono a difendere in modo estremamente aggressivo i loro areali di caccia da altri adulti e dai giovani, che cadono spesso vittime di predazione cannibalica. ALIMENTAZIONE Cacciano prede di dimensioni variabili, principalmente pesci o piccoli vertebrati, ma quando raggiungono il pieno sviluppo i coccodrilli attaccano con successo anche animali molto grandi, quali BOVINI. Alcune specie, come il gaviale, si nutrono esclusivamente di pesce e piccoli animali anche raggiunta l'età adulta. La caccia avviene per agguato, avvicinandosi alla preda inconsapevole dall'acqua, restando semisommersi. La pesca può avvenire in immersione, catturando i pesci grazie alle notevoli doti di nuotatore o, con una curiosa modalità che è stata osservata nel coccodrillo del Nilo,posizionandosi a fauci spalancate sotto un balzo d'acqua. I coccodrilli possono digiunare per lunghi periodi di tempo (si ritiene fino, e forse oltre, sei mesi). Questi animali sono in grado di muoversi per tratti prolungati anche su terra, con andatura sostenuta, sollevandosi sulle zampe (il cosiddetto "galoppo del coccodrillo). Tuttavia, soprattutto gli esemplari più piccoli, tendono ad avere un comportamento circospetto quando sono lontani dall'acqua e vi si rituffano appena possibile. La femmina adotta cure parentali nei confronti dei piccoli, vigilando sulla loro incolumità per diverse settimane. Essendo eterotermi, i coccodrilli si devono riscaldare trascorrendo una parte della giornata al sole. Durante queste pause sulle rive dei fiumi o dei laghi, alcune specie di coccodrilli interagiscono con alcuni tipi di uccelli che ripuliscono la bocca da parassiti e residui alimentari. CAMALEONTE Tra gli animali tropicali uno dei più affascinanti è sicuramente il camaleonte. Il termine deriva dal latino chamaeleon, che a sua volta deriva dal greco e significa “leone di terra". Si tratta di un rettile di piccole dimensioni squamato che appartiene alla famiglia dei sauri. Le dimensioni possono variare perspecie e habitat: si parte da poco meno di un centimetro, fino ad arrivare ai 60 centimetri. I camaleonti sono animali molto delicati e schivi, che hanno in comune alcuni tratti caratteristici a tutte le specie, il più famoso dei quali è la capacità di cambiare colore. Sono animali molto diffusi in Africa, anche se alcune specie si trovano anche in Europa meridionale, Asia minore e Medio Oriente. Vivono essenzialmente sugli alberi e tra i cespugli, in zone ventilate con frequenti sbalzi di temperatura. Quasi tutte le specie sono diurne poiché, essendo animali a sangue freddo, necessitano del calore del sole per riscaldarsi e attivare i processi metabolici. Inoltre i camaleonti sono caratterizzati dalla lentezza nei movimenti, dal tipico ondeggiare del corpo e dalla possibilità di ruotare completamente gli occhi. Quest'ultima caratteristica rappresenta un caso unico nel mondo animale, infatti i camaleonti sono in grado di ruotare gli occhi in maniera indipendente l'uno dall'altro e quindi di osservare il mondo circostante a 360 gradi. Altro elemento fondamentale nell'anatomia dei camaleonti è la lingua: questi animali sono infatti dotati di una lingua estremamente lunga, che utilizzano per cacciare. Sono infatti abili cacciatori e si cibano principalmente di insetti e piccoli animali. La lingua, che viene tirata fuori molto velocemente, termina con un muscolo di forma rotonda appiccicoso, utile per catturare le prede anche a grandi distanze. La preda viene poi masticata dai forti denti del camaleonte, e digerita. Come già accennato nell'introduzione, la caratteristica peculiare dei camaleonti è la capacità di cambiare colore: la funzione principale è sicuramente la mimetizzazione, molto utile per sfuggire ai predatori. Ma i camaleonti sono animali che mostrano il loro stato d’animo anche attraverso i cambiamenti nella loro pelle, infatti cambiano colore in situazioni di forti stress, di paura o in determinate condizioni fisiche. Per esempio durante i combattimenti assumono tonalità molto vivaci per intimidire l'avversario, o in condizioni di stress scuriscono il loro colore naturale. Tutto questo è reso possibile grazie ad alcune cellule specializzate presenti sotto la pelle di questi animali. CAMALEONTI MIMETIZZATI TARTARUGA GIGANTE La tartaruga gigante è il simbolo delle Galapagos. Le isole prendono perfino nome da questi animali - galapego è il nome spagnolo per tartaruga gigante. Questa è la specie di tartaruga più grande al mondo: un esemplare adulto pesa fino a 500 libbre, può arrivare a cinque o sei piedi di lunghezza e tre di altezza. L' alimentazione delle tartarughe si basa su oltre 500 tipi di piante, possono sopravvivere per lunghi periodi senza acqua, ma quando hanno l'opportunità di bere consumano grandi quantità d'acqua. La stagione della riproduzione ha luogo nel periodo più freddo dell'anno, all' inizio di Maggio e Giugno, durante il periodo più umido in modo tale che le femmine siano in una condizione migliore per produrre le uova e per deporle. Le tartarughe hanno bisogno di un periodo di 20 anni per raggiungere la maturità sessuale e questo fa si che sia ancora più difficile allontanarle dal pericolo di estinzione. Le femmine scavano una buca con le zampe posteriori e vi depongono fino a 15 uova più o meno della grandezza di una palla da baseball, una volta ricoperta la buca queste incubano per quattro o cinque mesi. Dopo la schiusa delle uova i piccoli, una volta usciti dalla buca dove erano deposte, devono essere autosufficienti. In questa fase si perdono un sacco di piccoli, nonostante i falchi siano gli unici predatori. La storia delle tartarughe giganti non è un racconto felice. I primi visitatori quali pirati e balenieri vedevano le tartarughe come fonte di cibo, pensiero rinforzato dal fatto che una tartaruga può vivere per circa un anno senza acqua né cibo. Per questo decine di centinaia di questi animali furono portati sui velieri come scorta di carne fresca durante i lunghi viaggi in mare. Le stime calcolano una perdita di 200.000 tartarughe durante i secoli 18esimo e 19esimo. Inizialmente esistevano 13 sottospecie, ora ne rimangono solo10. le isole dove le tartarughe sono ormai estinte sono Floreana, Fernandina e Santa Fè. Gli scienziati pensano che le depredazioni degli animali introdotti successivamente nelle Galapagos, come topi (che ne mangiano le uova), cani e gatti, abbiano ridotto la popolazione già decimata. Gli esemplari rimanenti sono circa 15000, soprattutto nell'isola di Isabella. Darwin rimase colpito dal fatto che si potesse capire dalla forma della corazza da quale isola provenisse una tartaruga. Infatti questo è il modo principale grazie al quale si possono distinguere le diverse specie di tartaruga, e questa osservazione influenzò molto la linea di pensiero di Darwin, che lo portò alla sua teoria sull'evoluzione. La diversa forma della corazza dipende dall'ambiente in cui una tartaruga vive: le tartarughe che popolano le isole più secche, come la tartaruga Hood, hanno carapaci sul davanti, così da poter raggiungere la vegetazione; le tartarughe sulle isole più grandi con una diffusa vegetazione hanno carapaci a cupola che le aiutano a passare attraverso gli arbusti. SERPENTE Negli ultimi anni, sempre più curiosi e appassionati di animali hanno deciso di adottare dei rettili comeanimali domestici, da coccolare e crescere con cura, per avere la gioia di addomesticare un animale più unico che raro. È il caso degli amanti dei serpenti che, recentemente, si sono moltiplicati anche nel nostro Paese e che, emulando una moda diffusasi già da tempo negli Stati Uniti, acquistano serpenti di diverse razze, per poterli accudire. Trattandosi di animali esotici e non abituati a vivere in un ambiente domestico, occorre individuare le cure migliori per garantire a questi animali di crescere in tutta serenità. Ecco, quindi, una guida in cui imparare tutto sui serpenti. Occorre anzitutto dire che ogni serpente possiede tre strati di pelle, ognuno dei quali ha una sua funzione precisa. Il primo strato è l’epidermide, che ha la funzione di proteggere l'animale dal calore e degli insetti e di permettergli di muoversi. Il secondo strato è costituito dal derma, in cui si trovano le terminazioni nervose, i vasi sanguigni e i cromatofori, cioè le cellule responsabili della colorazioni. L’ultimo strato è il subderma, formato da tessuto adiposo, utile per le stagioni fredde o, nelle femmine, durante la gravidanza. Con la crescita, si presenta il fenomeno della muta, ovvero il momento in cui lo strato di pelle esterno, ormai divenuto piccolo, viene abbandonato e sostituito con una nuova pelle, più morbida e adatta al corpo del serpente. Si tratta di un momento particolarmente stressante per l'animale e, per questo motivo, potreste notare che il serpente rimane in stato di dormiveglia per alcuni giorni. A volte, il serpente si addormenta dentro la sua bacinella con l'acqua, per permettere alla pelle secca di staccarsi più facilmente. Forse, non tutti sanno che i serpenti sono animali a sangue freddo. Per questo motivo, hanno bisogno di esporsi al sole per molte ore al giorno, al fine di permettere il funzionamento degli organi vitali. Nel caso in cui si vogliano allevare dei serpenti in casa, è importante collocarli in un apposito terrario, a temperatura costante e ben illuminato, per evitare che l'animale muoia per ipotermia.