ESERCITAZIONE su: - Funzione di produzione - Ricavi e Costi - Determinazione della domanda di lavoro e dell’offerta di un prodotto di Giuseppe Garofalo 1. La funzione tecnica di produzione A partire dai seguenti dati (L = Q.tà di lavoro, Y = Q.tà prodotta), calcolare il prodotto (la produttività) medio e marginale e costruire i grafici corrispondenti: L Y 1 5 2 12 3 18 4 23 5 27 6 30 7 32 8 33 9 33 Svolgimento: L Y Y ΔY L ΔL 1 5 5 5 2 12 6 7 3 18 6 6 4 23 5,75 5 5 27 5,4 4 6 30 5 3 7 32 4,57 2 8 33 4,125 1 9 33 0 3, 6 I grafici del prodotto totale e delle produttività medie e marginali del lavoro sono i seguenti: Y Fig. 1 Produtt. L Media Marginale L 1 2. Determinazione della quantità ottimale di lavoro Per determinare la domanda di lavoro (e l’offerta del bene) occorre passare alle grandezze in valore, ossia ai ricavi dalla vendita dell’output e ai costi connessi all’acquisto del fattore lavoro. Ipotizziamo per questo che il prezzo del prodotto sia costante e pari a 3 € (p = 3), mentre il salario, anch’esso costante, sia pari a 12 € (w = 12) [N.B. la costanza di p e di w implica che sia il mercato dei beni sia il mercato del lavoro siano di concorrenza perfetta perché, in questa forma di mercato, vale la cosiddetta “legge del prezzo unico”]. Nella tabella che segue viene aggiunta ai dati già noti la colonna con la produttività marginale in valore (ottenuta moltiplicando la produttività marginale in termini fisici, di seguito indicata come Pmal, per il prezzo del prodotto): essa corrisponde al ricavo marginale riferito al lavoro (in termini di lavoro), in simboli Rma[L]. L Y ΔY ΔY p = Rma[ L ] ΔL ΔL 1 5 5 15 2 12 7 21 3 18 6 18 4 23 5 15 5 27 4 12 6 30 3 9 7 32 2 6 8 33 1 3 9 33 0 0 Per quanto riguarda il costo marginale, sempre riferito al lavoro, essendo il salario costante, ogni lavoratore in più costa all’impresa 12 € (dunque Cma[L] = 12 qualunque sia il livello di L]. Nello scegliere la domanda di lavoro l’impresa ha come obiettivo quello di massimizzare il profitto, cioè la differenza tra ricavi e costi. Questa condizione si verifica quando Rma[L] = Cma[L] = 12, il che corrisponde a L = 5. Come si vede bene dal grafico che segue, quando L è basso (inferiore a 5), aggiungere un’unità di lavoro comporta per l’impresa un aumento del ricavo maggiore dell’aumento del costo; mentre quando L è maggiore di 5, l’aggiunta di un lavoratore occupato comporta un incremento del costo che è più elevato di quanto incrementa il ricavo. Ecco perché all’impresa conviene assumere 5 lavoratori. Fig. 2 Rma[L] Cma[L] Rma[L] Cma[L] 12 5 L Già sappiamo dalla funzione di produzione che, se L = 5, l’output prodotto sarà 27. Nel par. 4, tuttavia, determineremo direttamente l’offerta del bene a partire dal comportamento dell’impresa che vuole massimizzare i profitti definiti in termini di prodotto. 3. Un modo alternativo di determinazione del ricavo marginale [Può essere omesso] Il ricavo marginale può essere ottenuto a partire dal ricavo totale, che è dato, a sua volta, dal prezzo del bene per la quantità prodotta e venduta: L Y RT = p·Y ΔR Rma = T ΔY 1 5 15 15 2 12 36 21 3 18 54 18 4 23 69 15 2 5 27 81 12 6 30 90 9 7 32 96 6 8 33 99 3 9 33 99 0 I risultati dell’ultima colonna coincidono con quelli dell’ultima colonna della tabella precedente. 4. Determinazione della quantità ottimale di prodotto In questo paragrafo procederemo alla determinazione dell’offerta del bene descrivendo il comportamento di un’impresa che vuole massimizzare i profitti definiti in termini di prodotto. Nella tabella che segue viene aggiunto ai dati di partenza una colonna che riporta il costo marginale in termini di prodotto, in simboli Cma[Y]. Quest’ultima grandezza è calcolata nel seguente modo: 1 ΔCT ΔL Cma[Y ] = =w =w PmaL ΔY ΔY L Y ΔY w Cma = PmaL ΔL 1 5 5 2,4 2 12 7 1,7 3 18 6 2 4 23 5 2,4 5 27 4 3 6 30 3 4 7 32 2 6 8 33 1 12 9 33 0 ∞ Per quanto riguarda il ricavo marginale, sempre in termini di prodotto, in simboli Rma[Y], possiamo dire che ogni unità prodotta e venduta in più frutta all’impresa un guadagno in più che è dato dal prezzo, pari, come sappiamo, a 3 € che è costante (dunque Rma[Y] = 3 qualunque sia il livello di Y]. Nello scegliere l’offerta del bene l’impresa ha come obiettivo quello di massimizzare il profitto, cioè la differenza tra ricavi e costi. Questa condizione si verifica quando Rma[Y] = Cma[Y] = 3, il che corrisponde a Y = 27. Come si vede bene dal grafico che segue, quando Y è basso (inferiore a 27), produrre e vendere un’unità di prodotto in più comporta per l’impresa un ricavo marginale maggiore del costo marginale; mentre quando Y è maggiore di 27, il costo marginale supera il ricavo marginale. Ecco perché all’impresa conviene produrre 27 unità del bene. Rma[Y] Cma[Y] Cma[Y] Fig. 3 Rma[Y] 3 27 Y Si noti come, rispetto alla Fig. 2, sull’asse orizzontale, questa volta vi sia Y, essendo quest’ultima la variabile da definire nelle presenti circostanze. - 5. Conclusione L’esercitazione conferma come: la base di partenza nello studio del comportamento dell’impresa sia la funzione tecnica di produzione 3 - per determinare l’ottimo dell’impresa (la quantità ottimale di L e di Y) sia necessario introdurre il discorso sui ricavi e sui costi, e sulla loro differenza (cioè sui profitti) in entrambi i casi l’impresa massimizzi i profitti, il che comporta eguagliare il ricavo marginale e il costo marginale i due concetti possono essere riferiti al lavoro o alla quantità di prodotto l’andamento del Cma[Y] rifletta, invertito, quello della Pmal (essendo quest’ultima a forma di U rovesciata (con un massimo), il Cma[Y] ha la classica forma ad U (con un minimo) il Cma[L] = w, mentre il Rma[Y] = p 4