In un motore in corrente continua, la relazione esistente fra la tensione di armatura V (t) e la velocità angolare del motore ω(t) è retta dalla seguente coppia di equazioni differenziali: L di + R i = V (t) − Ke ω(t) dt dω + B ω = Kt i(t) − τr dt dove L ed R indicano rispettivamente l’induttanza e la resistenza di armatura, J e B il momento d’inerzia ed il coefficiente di attrito della parte meccanica, e Ke , Kt indicano le costanti di forza elettromotrice e di coppia e caratterizzano l’interazione fra la parte elettrica e la parte meccanica del sistema. Il termine τr (t) indica una coppia resistente schematizzabile come un disturbo che agisce direttamente sull’uscita dell’impianto. Si consideri ora il modello che lega la velocità angolare alla tensione di armatura, J G(s) = ω(s) V (s) ed i seguenti valori numerici delle costanti del modello J = 2 Kg m2 , B = 10 Kg m2 V Nm , L = 1 H, R = 10 Ω, Ke = 2 , Kt = 1 sec Nm A si vuole progettare un sistema di controllo di velocità angolare del motore che soddisfi le seguenti specifiche: 1. Errore di velocità inferiore al 10%; 2. Nel caso in cui sia presente una coppia resistente τr , schematizzabile come un segnale a banda limitata che agisce sull’uscita dell’impianto, ed è distribuito nella banda [0, 1] rad sec , si richiede un livello di reiezione sull’uscita regolata superiore ai 20 dB; 3. Picco di Sovraelongazione S% ≤ 20% 4. Tempo di assestamento ts ≤ 2 sec Si discuta infine la legge di controllo cosı̀ derivata in termini di moderazione del segnale di comando.