14 n. 37 27 novembre 2013 D E S T I N A Z I O N I Alla scoperta di “benessere e vulcani” nelle isole di Gran Canaria e Lanzarote Canarie per tutto l’anno In viaggio con gli enti del turismo e la compagnia Air Europa “Benessere e vulcani”: questi i temi al centro del press trip a Gran Canaria e Lanzarote organizzato dall’ufficio Spagnolo del Turismo in collaborazione con gli enti del turismo locali e con la compagnia Air Europa. Un continente in miniatura Quasi perfettamente rotonda, con solo una penisoletta all’estremità settentrionale, Gran Canaria è per dimensioni la terza isola dell’arcipelago delle Canarie (che comprende sette isole principali e sei isolotti situati nell’Oceano Atlantico, a circa 210 km dalla costa occidentale dell’Africa), ma è la più popolata, con circa un milione di abitanti, pari a quasi un terzo della popolazione com- plessiva dell’arcipelago. Per le caratteristiche morfologiche del suo territorio è considerata un “continente in miniatura”: nel giro di pochi chilometri (considerando che la distanza massima non supera gli 80 km) si può passare infatti dalle scogliere e dalla vegetazione lussureggiante del nord alla natura quasi desertica del sud, dopo aver magari attraversato un entroterra montuoso dagli scenari spettacolari. Una diversità che si riflette nel clima (perfetto tutto l’anno, con una temperatura media sui 24°), per cui nell’arco di una stessa giornata è possibile stare stesi al sole su una spiaggia o fare un’escursione al fresco in montagna. Gran Canaria offre infatti un entroterra estremamente vario e interessante, con attrattive naturali come il Barranco de Guayadeque, una gola che si apre tra le montagne a circa 1.500 metri di altitudine, dove oltre alla vegetazione rigogliosa si possono ammirare grotte e caverne in parte ancora abitate, e la Caldera de Bandama, il cratere di un vulcano estinto di un km di diametro, nelle cui vicinanze si trova tra l’altro il campo di golf più antico dell’isola; e cittadine pittoresche come Agüimes, il cui centro storico è stato magnificamente restaurato. Tra le spiagge più apprezzate dai turisti ci sono quelle di Playa del Inglés e di Maspalomas, famosa anche per le splendide dune che si estendono per 400 ettari, e che dal 1994 sono protette come parco nazionale. In questo tratto di costa sorgono località turistiche come Puerto Rico, da dove partono le escursioni in barca per avvistare i delfini e, in stagione, le balene (organizzate dalla compagnia Spirit of the Sea); e Puerto de Mogàn, che per i suoi canali attraversati da ponticelli è nota anche come “la Venezia delle Isole Canarie”. E in questi ultimi anni Gran Canaria si è andata affermando anche per le spa e per i centri specializzati in talassoterapia. Segnaliamo in particolare le strutture di hotel di lusso come lo Sheraton Salobre Golf Resort & Spa, il Cordial Mogàn Playa, il Villa del Conde a Maspalomas e il Gloria Palace San Agustìn, che con i suoi 7.000 mq. vanta uno dei complessi più grandi d’Europa. Il capoluogo dell’isola, Las Palmas de Gran Canaria, è una città cosmopolita, multiculturale e multietnica, grazie alla sua posizione che fin dal primo millennio a.C. ne ha fatto un ponte tra Europa, America e Africa. Vegueta, il quartiere più antico, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1990, vanta edifici di epoca coloniale e di architettura “canaria”, con i cortili interni e i tradizionali balconi in legno, come la Casa-Museo de Colon (Cristoforo Colombo è passato di qua nel 1492) o il Museo Diocesano, mentre la cattedrale di Santa Ana è un capolavoro del cosiddetto “gotico atlantico”. Ma non mancano neppure gli esempi di architettura moderna, come l’Auditorio Alfredo Kraus, opera del catalano Oscar Tusquets, che sorge all’estremità meridionale di Playa de las Canteras, magnifica spiaggia cittadina di oltre tre km. L’isola dei vulcani Con i suoi oltre 300 coni vulcanici e le sue surreali distese di lava in varie tonalità di nero, grigio, marrone e rosso, Lanzarote è un’isola davvero affascinante, che l’UNESCO ha dichiarato “Riserva della Biosfera”. Tra i tanti siti di interesse, assolutamente da non perdere la visita al Parque Nacional de Timanfaya, con l’escursione lungo i 14 km della Ruta de los Volcànes, attraverso un paesaggio “lunare” che si è creato in seguito all’eruzione (iniziata il 1° settembre 1730) che per sei anni sconvolse l’estremità meridionale dell’isola, devastando più di 200 kmq di territorio, compresi una cinquantina di villaggi (eppure straordinariamente non ci furono vittime, tranne un bambino dato per disperso). Nel frattempo, mentre alcune zone sono state ricoperte da una vegetazione piuttosto rada (tra cui oltre 200 specie di licheni), in altre si è scoperto che lo spesso strato vulcanico era perfetto per coltivare la vite: così, ora si possono ammirare vigneti piuttosto originali, dove le piante singole di vite sono state messe a dimora in piccoli avvallamenti riparati da “zocos”, come sono chiamati i bassi muretti semicircolari di pietre vulcaniche. Cristina Melis www.GranCanaria.com - www.turismolanzarote.com In India, nelle regioni montuose del Jammu, Kashmir e Ladakh Ai piedi dell’Himalaya Tra giardini terrazzati, templi e monasteri buddisti Lo stato indiano di Jammu e Kashmir, ai piedi dell’Himalaya, e il Ladakh, all’estremità occidentale dell’imponente catena montuosa, offrono un’ampia scelta di itinerari. In particolare la regione del Kashmir, caratterizzata dalla vegetazione rigogliosa, attraversata da fiumi e ruscelli, e ricca di antichi monumenti, è una meta turistica fruibile in tutte le stagioni, vero “paradiso in terra” secondo gli imperatori Mughal che qui passavano l’estate. La capitale Srinagar, raggiungibile da Delhi con voli giornalieri Indian Airlines e Jet Airways, offre diverse soluzioni di soggiorno, dagli alberghi di lusso alle caratteristiche houseboat situate sul fiume Jhelum, sui canali e sul lago Dal, ai cottage gestiti dall’ente del turismo. Imperdibili le visite allo splendido giardino terrazzato di Shalimar, sul lago Dal, con i suoi padiglioni in pietra; alla moschea di Hazratbal, con cupola e minareto in marmo bianco; al tempio Shankaracharya dedicato a Shiva (2500 a.C.), da cui si gode uno spettacolare panorama sulla città e sui picchi nevosi circostanti; e al Pari Mahal, antico monastero buddista circondato da splendidi giardini. Tra le escursioni nei dintorni segnaliamo Kokarnag, nota per le acque termali e i giardini botanici; i pittoreschi laghi Manasbal e Walar; e il Parco Naturale Dachigam, dove si possono ammirare l’orso nero dell’Himalaya, il cervo muschiato e l’Hangul, il rarissimo cervo del Kashmir. A circa 60 km dalla capitale, Gulmarg è dotata di impianti sciistici per gli sport invernali mentre in estate vi si può praticare il golf ed è un’ottima base di partenza per percorsi trekking. A 96 km da Srinagar, Pahalgam è punto di partenza anche per il pellegrinaggio annuale, in luglio e agosto durante la luna piena, all’Amarnath Cave, che si ritiene sia stata la dimora del dio Shiva. Jammu, centro della cultura Dogra, sorge su una col- Tempio sull’Himalaya lina sulle rive del fiume Tawi ed è circondata da antichi templi. Da visitare nelle vicinanze il forte Bahu, al cui interno si trova anche un tempio dedicato alla dea Kali, e il tempio Mahamaya circondato da un’imponente foresta. Tra le escursioni più interessanti, quelle al centro benessere Batote, su una collina lungo la strada tra Jammu e Srinagar; al lago Mansar per le gite in barca; alle pitture murali Pahari di Ramnagar; e al tempio Vaishno Devi, scavato nella roccia. Il Ladakh si trova all’estremità occidentale dell’Himalaya, nella regione del- l’Altopiano Tibetano, tra le quattro catene montuose di Great Himaiayan, Zanskar, Ladakh e Karakorum. Qui si trova il ghiacciaio Siachen, il più esteso al di fuori delle regioni polari. Essendo sempre stato il passaggio obbligato delle carovane provenienti dall’India e dirette verso l’Asia Centrale attraverso il Tibet, il Ladakh è il depositario delle influenze culturali e religiose di questa vasta regione. Resta comunque principalmente di cultura buddista e tibetana. La capitale è Leh, dove si trovano numerosi monasteri buddisti, detti“Gompa”, spesso costruiti su alti picchi. Tra questi, quello di Namgyal Tsemo, che domina il Palazzo costruito nel XVI secolo ed abitato dalla famiglia reale fino al 1830, dove sono conservati antichi manoscritti, pergamene dipinte e pitture murali. E a circa 45 km da Leh il monastero di Hemis, il più grande del Ladakh, sede di un festival annuale che si tiene per due giorni in giugno/luglio. In questa occasione, ogni 11 anni, viene srotolata una pergamena gigante, decorata con perle, pietre preziose e ricami, che ricopre tutta la facciata del monastero. A circa 150 km a nord di Leh si trova la Valle di Nubra, che ha molto da offrire, tra cui safari in cammello nel deserto più alto del mondo, e il passo Khardung (5.578m), sulla rotta carovaniera verso il Turkistan, aperta recentemente. Dorina Landi www.indiatourismmilan.com