la societa` delle api - ITT Marconi Rovereto

LA SOCIETA’ DELLE API
“Le leggi di natura fanno sì che, per
sopravvivere, le api debbano
cooperare, di conseguenza possiedono
istintivamente un senso di
responsabilità sociale. Non hanno
costituzione, né leggi, né polizia, né
religione, né morale, ma a causa della
loro natura lavorano fedelmente
insieme. Di tanto in tanto possono
combattere, ma in generale, grazie alla
cooperazione, l'intera colonia
sopravvive. Noi esseri umani abbiamo
una costituzione, delle leggi e una
forza di polizia. Abbiamo la religione,
un'intelligenza notevole e un cuore con
una grande capacità d'amare.
Abbiamo molte qualità straordinarie,
ma nella pratica effettiva penso che
arranchiamo dietro a quei piccoli
insetti. Per certi versi ritengo che siamo
più scarsi delle api.” –
Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama
… perchè ho scelto le api?
Ciò che mi ha spinta a trattare questo argomento è la passione che
ho maturato per questi insetti fin da bambina
Ciò che forse più affascina l’uomo è l’interessante e
complessa organizzazione sociale che sta alla base della vita
dell’alveare.
•
Nel CAPO trovano alloggio la maggior parte degli organi e apparati
sensoriali:
l’apparato visivo, che consta di due grandi occhi composti e di tre
•occhi
Le api
fannodetti
parte
dellal’apparato
famiglia delle
Apidi,
degli
semplici,
ocelli;
boccale
e ledell’ordine
due antenne.
LA BIOLOGIA DELL’APE
Imenotteri.
•
Il TORACE è formato da tre segmenti articolati tra loro nei quali si
paia
dièzampe
e due paia
di ali, in pratica
tutto e
•inseriscono
la societàtre
delle
api
una società
matriarcale,
monoginica
l’apparato locomotore delle api.
pluriannuale, formata da decine di migliaia di individui,
Ciascuno
porta
un paio
di zampe
inserite
suddivisideiintre
tresegmenti
caste, intoracici
base alla
loro
morfologia
e in
base al
nella
ventrale.
Il secondo
segmento è quello su cui si inserisce
loroparte
compito
all’interno
dell’alveare.
il prima paio di ali, le più grandi; mentre nel terzo si inserisce il
secondo paio di ali, le più piccole.
• Come tutti gli insetti, le api hanno sei zampe e il loro corpo è
suddiviso èinformato
tre segmenti:
capo, torace
addome
• L’ADDOME
da 10 segmenti,
di cui ile primo
va a
completare il peziolo, cioè quella strozzatura che connette il torace
all’addome, e gli ultimi tre sono nascosti a formare l’armatura
genitale. Gli anelli addominali visibili sono dunque sette
STADI DI SVILUPPO DELL’APE
Come avviene per quasi tutti gli insetti, anche le api
subiscono un processo di metamorfosi prima di
assumere la forma di insetto perfetto.
• Dai 0 ai 3 giorni = UOVO = la regina depone l’uovo, che
si sviluppa nel fondo della celletta. Al terzo giorno nasce
la larva
• Dal 4° all’8° giorno = LARVA
• 9° giorno = OPERCOLAZIONE CELLA, la larva fa il
bozzolo
• 10° e 11° giorno = PREPUPA = trasformazioni per
arrivare allo stato di pupa
• 12° al 20° giorno = PUPA
• 21° giorno = IMAGO = l’ape sfarfalla come insetto adulto
L’ORGANIZZAZIONE DELL’ALVEARE
APE REGINA
Unica femmina feconda
 depone le uova per assicurare la
riproduzione della colonia
 regola tutte le funzioni e gli equilibri
dell’alveare
APE OPERAIA
FUCO
 femmina incapace
di riprodursi
 esemplari di
sesso maschile
Si occupa di tutti i
lavori per la
costruzione e il
mantenimento della
colonia
Fecondazione
della regina
Non
autosufficienti
LA STRUTTURA DELL’ARNIA
•un fondo a rete dotato di cassetto per
l’ispezione dei detriti del nido e della
caduta degli acari
•un nido (parte fissa) utilizzato per
l’alloggiamento di 10 telaini dove le api
allevano la covata e immagazzinano
miele e polline per le scorte invernali
•un melario (parte mobile) composto da
9 telaini; viene aggiunto nel periodo di
maggiore fioritura, è il luogo dove le api
depongono il miele quando il nido è
saturo.
•un coprifavo per la copertura del nido o
del melario. Viene forato per permettere
l’accesso al nutritore
•un tetto in lamiera piano o a spiovente,
usato per la protezione dell’alveare
LE API E LA MATEMATICA
Darwin parla, a proposito delle api, “del più
splendido degli istinti conosciuti”, poiché “il favo
delle api è assolutamente perfetto nei riguardi
dell’economia di lavoro e di cera”
Favi esagonali:
Superficie minima = massimo risparmio
Calcoliamo il perimetro di un triangolo, di un quadrato e di un esagono con
superficie assegnata. Sia la superficie uguale a 1 (S=1) e rispettivamente L3,
P3, L4, P4, L6, P6, lati e perimetri del triangolo del quadrato e dell'esagono
Per il quadrato L4=1; P4=4; S=1.
Per il triangolo P3=3*L3; S=(L3*L3*RADICE QUADRATA DI 3)/4.
Per l'esagono P6=6*L6; S=(6*L6*L6*RADICE QUADRATA DI 3)/4.
Con facili calcoli si ricavano L3, L6 e quindi P3, P6.
I valori numerici, a partire dalla superficie uguale a 1 (S=1),
sono P4=4 e con tre cifre decimali P3=4.559 e P6=3.722.
Il perimetro più piccolo è P6, dunque si consuma meno cera costruendo le
celle a sezione esagonale.
IL LINGUAGGIO DELLE API
METODI DI
COMUNICAZIONE
 DANZA CIRCOLARE, ad una distanza
inferiore ai 50/80 m = messaggio che la
fonte di cibo è vicina
 DANZA DELL’ADDOME, a una
distanza superiore ai 50/80 m forma
che ricorda la cifra 8, in cui la sezione
centrale segna l’ampiezza dell’angolo
formato dalla semiretta ideale passante
per il sole e da quella passante per la
fonte di cibo, entrambe con origine
comune nell’alveare. La lunghezza del
segmento ed il numero di giri indicano
la distanza, lo scuotimento dell’addome
la quantità di cibo.
IL VALORE SIMBOLICO DELLE API IN
VIRGILIO
• Chi è Virgilio? Poeta latino nato nel 70 a.C. a Mantova
e vissuto nell’epoca delle grandi guerre civili e della
politica di Augusto. Entra in contatto con il gruppo di
Mecenate
• Opere principali? Bucoliche, Georgiche e Eneide
Le GEORGICHE
Le Georgiche sono un poema scritto in esametri,
composto tra il 36 e il 29 a.C., diviso in quattro libri dedicati
rispettivamente al lavoro nei campi (libro I), all’arboricoltura
(libro II), all’allevamento del bestiame (libro III) e
all’apicoltura (libro IV), per un totale di 2188 versi.
DIVISIONE DEL IV LIBRO
a) Il regno delle api (vv. 1-115)
b) I giardini e il vecchio di Corico (vv. 116-148)
c) La vita sociale e il rimedio delle epidemie(vv. 149-314)
d) il grande episodio di Aristeo (vv. 315- 558) e il mito di
Orfeo ed Euridice.
Il poema utilizza la struttura dell’alveare come metafora
della costruzione ideale della società umana
Vita dell’alveare = modello positivo di vita associata
Società delle api = figurazione simbolica della società
romana
Doti delle api = doti idealizzate del contadino romano
L’IMPORTANZA DELLE API …
Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra,
all’uomo non rimarrebbero che 4 anni di vita.
- Albert EINSTEIN –
• Assenza di api = NO
impollinazione =
estinzione dell’uomo
l’utilizzo di pesticidi chimici e tossici usati in agricoltura
numero di alveari si è ridotto in maniera drammatica
imminente collasso del sistema dell'impollinazione
… in conclusione:
Dovremmo perciò fare più attenzione a questi insetti,
considerati insignificanti o talvolta fastidiosi, che in realtà
svolgono un’attività fondamentale all’interno del ciclo
naturale, garantendo la sopravvivenza e l’evoluzione di
molti vegetali e permettendo cosi la salvaguardia del nostro
ambiente