ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "STANISLAO CANNIZZARO" Via CONSOLARE LATINA ,263 00034 COLLEFERRO (RM) - Distretto 38 tel. 06.97305280 – fax. 06.97236577 Codice Istituto RMTF15000D DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Anno scolastico 2011/2012 Classe V sez.A Indirizzo Liceo Scientifico Tecnologico Dirigente Scolastico Prof.ssa Marisa Pia Zeppa ________________________________ CONSIGLIO DI CLASSE DOCENTE MATERIA SAVARESE PATRIZIA Lingua e Lettere Italiane Storia COLACINO STEFANIA Matematica BEVACQUA ANGELA Inglese SANTONOCITO ROSALBA Filosofia DELLO IACONO ANNA Chimica MASTROCINQUE ANTONIETTA Fisica SERAFINI MARINA Scienze CARPINA ANNAMARIA Biologia FELICIANGELI CARMELA Informatica e Sistemi Automatici ROSSI PAOLO Laboratorio di Matematica COLUZZI PATRIZIA Laboratorio di Chimica FAGIOLO ANTONIO Laboratorio di Fisica BATTISTI SANTINO Laboratorio di Biologia BUGHETTI DANILO Lab. di Informatica e Sistemi Automatici TORTORA FRANCESCA Educazione Fisica ERCOLI SIMONETTA Religione FIRMA Coordinatore Prof.ssa Serafini Marina 1 QUADRO ORARIO MATERIA Lingua e Lettere Italiane Storia Matematica Inglese Filosofia Chimica Fisica Biologia Scienze della Terra Informatica e Sistemi Automatici Educazione Fisica Religione ORE TEORIA ORE PRATICO 7 / 4 1 3 / 3 / 3 2 4 2 2 1 2 / 3 2 2 2 1 / 2 Variazioni nel Consiglio di classe DISCIPLINE DEL CURRICOLO CLASSI1 III° IV° V° Lingua e Lettere Italiane Storia Prof.ssa Savarese Prof.ssa Savarese Prof.ssa Savarese Matematica Prof.ssa Colacino Prof.ssa Colacino Prof.ssa Colacino Inglese Prof.ssa Ianni Prof.ssa Ianni Prof.ssa Bevacqua Filosofia Prof.ssa Sacconi Prof.ssa Santonocito Prof.ssa La Rocca Prof.ssa Santonocito Chimica Prof.ssa Dello Iacono Prof.ssa Dello Iacono Prof.ssa Dello Iacono Fisica Prof. Giani Prof.ssa. Mastrocinque Prof.ssa Mastrocinque Biologia /Scienze Prof.ssa Serafini Prof.ssa Serafini Prof.ssa Carpino Prof.ssa Serafini Informatica e Sistemi Automatici Prof. Feliciangeli Prof. Feliciangeli Prof.. Feliciangeli Disegno Prof. De Leo Prof. De Leo -------------------------------- Laboratorio di Matematica Prof. Cordiali Prof. Rossi Prof. Rossi Laboratorio di Chimica Prof.ssa Colaiacomo Prof.ssa Coluzzi Prof.ssa Coluzzi Laboratorio di Fisica Prof. Fagiolo Laboratorio di Biologia Prof. Battisti Prof. Fagiolo Prof. Fagiolo Prof. Battisti Prof. Battisti Laboratorio di Informatica e Sistemi Prof. Belloli Automatici Prof. Bughetti Prof.. Bughetti Educazione Fisica Prof.ssa Tortora Prof.ssa Tortora Prof.ssa Tortora Religione Prof.ssa Coletta Prof.ssa Ercoli Prof.ssa Ercoli 3 Debiti da anni precedenti ANNO 2009-2010 NOMINATIVO DISCIPLINE DA RECUPERARE CALVARIO RRANCESCO Matematica MELE GUIDO Fisica GRIFONI IVAN Matematica Anno 2010 - 2011 NOMINATIVO DISCIPLINE DA RECUPERARE CALVARIO FRANCESCO Scienze della terra – Matematica - Fisica MELE GUIDO Scienze della terra SALVI DAMIANO Fisica GRIFONI IVAN Sistemi - Matematica - Fisica FOSCHI DAVIDE Chimica – Filosofia - Fisica 4 PROFILO DELLA CLASSE La scolaresca si compone di 18 alunni provenienti compatti dalla prima. Originariamente il gruppo classe era di 31, alla fine del biennio si è ridotto per le bocciature ma soprattutto per il passaggio di alcuni ragazzi al triennio dell’istituto tecnico, altri quattro elementi lo scorso anno non sono stati promossi. Nonostante la classe sia stata molto numerosa nei primi due anni, ha sempre dimostrato disponibilità a partecipare al dialogo educativo in modo costruttivo grazie anche alla capacità degli elementi migliori di far da traino. Nelle varie discipline, infatti, si sono svolte attività di approfondimento, olimpiadi, scambi culturali, che se pure hanno coinvolto solo alcuni hanno, comunque, avuto una ricaduta positiva su tutto il gruppo classe, dando un’impronta di serietà. La scolaresca non ha una composizione omogenea per capacità e per impegno. Si distingue una vetta di eccellenza e un gruppo che,comunque, emerge a vari livelli per capacità ed interessi accanto ad alcuni più fragili, un po’ lenti nella rielaborazione, o capaci ma discontinui e soggetti a momenti di flessione nell’impegno di rielaborazione autonoma, anche se partecipi in classe. Alcuni alunni dimostrano specifica disposizione per un’area disciplinare. In alcune discipline è mancata la continuità didattica: si evidenzia in particolare lo smembramento dell’insegnamento di biologia da scienze che ha interrotto la continuità di quattro anni e l’interruzione della continuità nell’insegnamento dell’inglese che negli scorsi anni aveva dato una particolare fisionomia alla classe con l’attività degli scambi culturali. 5 PROFILO DI INDIRIZZO Il consiglio di classe, sulla base delle indicazioni contenute nei programmi ministeriali, ha elaborato il seguente profilo di indirizzo con gli obiettivi in termini di conoscenze, competenze, capacità. Conoscenze: conosce i nuclei fondamentali delle discipline dell’indirizzo con particolare attenzione al ruolo fondamentale delle discipline scientifiche e all’integrazione tra scienza e tecnologia Competenze: sa utilizzare sistemi e modelli logico-matematici sa approfondire concetti, prìncipi e teorie scientifiche, processi tecnologici sa utilizzare le tecnologie informatiche nelle acquisizioni scientifiche sa utilizzare il materiale didattico nella realizzazione di un progetto sa produrre in modo chiaro e corretto un testo sa leggere interpretare testi letterari, scientifici e di altra natura sa argomentare oralmente in modo corretto autonomo e fondato sa utilizzare nello studio gli apporti della lingua straniera sa analizzare in modo critico il reale ed interagire consapevolmente con esso Capacità: possiede capacità linguistiche ed espressive possiede capacità logico-interpretative possiede capacità di apprendimento e rielaborazione possiede senso critico e flessibilità intellettuale sa lavorare in gruppo sa utilizzare collegare conoscenze di discipline diverse sa organizzare il proprio lavoro con senso di responsabilità in modo autonomo sa comunicare efficacemente utilizzando in modo appropriato la lingua straniera sa orientarsi dinanzi a nuove problematiche 6 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE Nella riunione di inizio d’anno il consiglio di classe ha fissato le metodologie, gli strumenti per la verifica i criteri per la valutazione comune e i seguenti obiettivi formativi trasversali comuni a tutte le discipline: Potenziare la capacità di esporre in maniera chiara e corretta con particolare riguardo all’uso dei linguaggi specifici delle varie discipline; Potenziare l’acquisizione di un metodo di studio fondato sulla sistematicità e sulla continuità; Acquisire la consapevolezza che il sapere si basa su una continua revisione delle conoscenze; Potenziare le capacità critiche di analisi e di sintesi; Potenziare le capacità di individuare collegamenti tra discipline diverse al fine di conseguire una visione unitaria del sapere; Potenziare la capacità di rielaborare in modo organico ed autonomo i contenuti; sviluppare il senso di responsabilità con particolare riguardo alla puntualità e al rispetto degli impegni presi, alla continuità nello studio e alla frequenza alle lezioni. Attraverso l’analisi dei risultati dell’anno scorso e le conversazione tra gli insegnanti è stata compiuta la valutazione delle competenze di ingresso. Sulla base di tale valutazione e tenendo in considerazione le indicazioni del consiglio di classe, ciascun docente ha elaborato il proprio piano di lavoro, seguendo l’organizzazione modulare. In tutte le discipline si sono svolte in orario curriculare attività di recupero, in orario extracurriculare gli alunni hanno potuto usufruire del recupero tramite sportello. 7 TIPOLOGIA DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE Per favorire e potenziare l’apprendimento dei ragazzi sono stati utilizzati i seguenti metodi: lezioni frontali lezioni in laboratorio ( di informatica, fisica, chimica, biologia) uso dei mezzi multimediali lavori di gruppo finalizzati ad attività di ricerca e di collegamento tra le varie discipline discussioni in classe attività di recupero secondo la modalità dello sportello pomeridiano Alle attività curriculari si sono affiancate: Nell’ambito dell’orientamento in uscita visite all’Università di Torvergata, alla Sapienza, a Roma 3, al Biocampus, ai Gemelli, Sacro cuore, Campus-orienta (fiera di Roma); Lezioni magistrali nell’ambito progetto ponte, università-scuola; Orientamento in rete per le facoltà di medicina e chirurgia, biotecnologia, professioni sanitarie e farmacia; Incontri di orientamento presso il COL di Colleferro; Proiezioni di film per tutta la scuola; Partecipazione al gruppo teatrale della scuola; Visione di dvd di rappresentazioni teatrali di Pirandello in orario extra- scolastico; Partecipazione alle lezioni per il conseguimento dell’ECDL; Partecipazione alle lezioni per il conseguimento CISCO CCNA DISCOVERY; Partecipazione alle olimpiadi della matematica e delle scienze, della chimica e della fisica; Partecipazione alle lezioni per il conseguimento del FCE (B2), First Certificate of English; Partecipazione ai tornei sportivi della scuola (calcetto, pallavolo, basket); Partecipazione al progetto di scambi culturali (conferenza in Malesia nell’a.s. 2011-2012 e viaggio a Singapore nell’a.s. 2010-2011). Alcune di queste attività sono state svolte da tutta la classe, altre solo da alcuni alunni secondo l’interesse o il merito. 8 CRITERI DI VALUTAZIONE Nella valutazione di ciascun alunno gli insegnanti hanno concordato di tener conto: della media dei voti riportati in ogni singola materia dell’impegno e dell’interesse dimostrati nelle varie attività della frequenza scolastica della partecipazione all’area di progetto del credito formativo Su tale valutazione verrà elaborato il credito scolastico Ciascun docente, nell’attribuire il proprio voto, giudica: il livello di conoscenza dei contenuti del programma le capacità logiche ed espressive la capacità di rielaborazione autonoma il raggiungimento degli obiettivi comuni programmati Ogni prova di verifica, finalizzata a misurare il livello di raggiungimento degli obiettivi specifici di ogni disciplina, tenendo conto della seguente tabella: TABELLA DEI LIVELLI DI PROFITTO Descrizione Obiettivi completamente raggiunti con arricchimenti personali Obiettivi completamente raggiunti Obiettivi raggiunti con alcune incertezze Obiettivi parzialmente raggiunti Obiettivi in buona parte non raggiunti, le lacune evidenziate però non sempre sono di gravità tale da togliere all’alunno la possibilità di affrontare il prosieguo dello studio Gravi lacune in tutti gli obiettivi Nessun obiettivo raggiunto Voto 9-10 Giudizio Ottimo 8 7 5-6 4-5 Buono Apprezzabile Accettabile Insicuro 3-4 1-2 Inadeguato Negativo è stata valutata seguendo la griglia di seguito riportata 9 Acquisizione delle conoscenze Applicazione conoscenze Realizzazione attività di laboratorio Comprensione, analisi, rielaborazione Abilità espressive, linguistiche tecniche di comunicazione (documentazione) Non verificabili 1 Non verificabili 2 voto Commette errori espressivi che compromettono la comunicazione Si esprime in modo non corretto e utilizza termini non adeguati (documentazione incompleta) Insicuro ed impreciso nell’espressione, nell’uso del lessico specifico 3 3 4 4 4 5 5 Rifiuto totale Rifiuto verifica (ingiustificato) Livello pressoché nullo 1 2 Non verificabili Non verificabili 1 2 Non verificabili Non verificabili 1 2 3 Non si orienta anche se guidato 3 Conoscenze molto sommarie, frammentarie e limitate a pochi argomenti 4 Non riesce ad 3 applicare le scarse conoscenze Non riesce a 4 risolvere completamente i problemi (o le esperienze di laboratorio) Conoscenze superficiali, errori nell’uso della terminologia 5 5 Fragile nell’analisi 4 e nella 5 rielaborazione se non opportunamente guidato Conoscenze di base adeguate ma non approfondite 6 6 7 Studio mnemonico, imprecisione nell’analisi e insicurezza nell’elaborazione 5 Non commette 5 gravi e sostanziali 6 errori nella comunicazione, ma si esprime in modo meccanico e non autonomo 6 Conoscenze adeguate, chiare e complete 7 Qualche difficoltà nella gestione delle tecniche di soluzione dei problemi (o delle esperienze di laboratorio) Qualche imprecisione nell’uso delle tecniche di soluzione che gestisce in modo adeguato anche se meccanico Applica e risolve con consapevolezza 7 8 8 9 Comunicazione 7 corretta; esposizione chiara e forma scorrevole Espone con 8 proprietà di 9 linguaggio, precisa terminologia; svolge con chiarezza, coerenza e coesione vari tipi di testi 7 Conoscenze complete e ben approfondite Si orienta in modo 6 autonomo nelle situazioni ma effettua analisi superficiali E’ autonomo 7 nell’effettuare 8 analisi complete ed opportune sintesi Applica e risolve 8 problemi 9 complessi con consapevolezza Difficoltà d’analisi 3 e nella soluzione 4 di problemi già trattati 1 2 8 9 10 Conoscenze complete, ben approfondite, arricchite da autonome ricerche e da contributi personali 9 Applica 10 autonomamente le sue conoscenze approfondendo, ricercando e trovando nuove soluzioni 9 Comprende, 9 10 analizza e 10 rielabora anche situazioni complesse o nuove in modo personale, originale e consapevole; stabilisce autonomamente relazioni tra gli elementi Gestisce con 9 9 estrema 10 10 chiarezza, completa autonomia ed originalità lo strumento linguistico; notevole ricchezza e padronanza lessicale, notevole capacità nella produzione di documentazione STRUMENTI DI VALUTAZIONE La valutazione, ovviamente, è stata sia di tipo formativo, effettuata durante lo svolgimento delle unità didattiche (che non prevede cioè l’assegnazione di un voto, ma offre elementi di giudizio e di auto valutazione per il docente e per lo studente), sia di tipo sommativo, alla fine di ogni unità didattica e modulo (mirata in altre parole ad accertare e a misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi cognitivi prefissati) Strumenti per la valutazione formativa sono stati: colloqui conversazioni e discussioni in classe controllo dei lavori svolti autonomamente a casa o in classe nelle attività di gruppo prove pratiche di laboratorio prove strutturate La valutazione sommativa si è fondata su: interrogazioni prove scritte (anche svolte a casa) relazioni orali e/o scritte questionari (aperti o a scelta multipla) brevi trattazioni saggi brevi o articoli di giornali analisi del testo letterario recensioni 11 La verifica degli obiettivi non cognitivi, non potendo essere oggetto di prove, è stata effettuata attraverso l’osservazione dei comportamenti degli alunni durante il lavoro individuale, di gruppo, o con l’intera classe e attraverso il controllo del lavoro svolto a casa in relazione a regolarità e metodo. Il Consiglio di classe ha individuato come tipologia di terza prova su cui preparare gli alunni la tipologia b, quesiti a risposta aperta massimo otto righe (3 quesiti per ogni disciplina, per un massimo di quattro discipline). Su tale tipologia è stata, di conseguenza, svolta una simulazione d’esame durante il secondo quadrimestre; è stata inoltre svolta una simulazione utilizzando la tipologia a (4 discipline ognuna con un quesito fino ad un massimo di venti righe). SIMULAZIONI PROVE D’ESAME DATA PROVA DISCIPLINE DURATA 06 marzo 2011 Terza prova Chimica, Filosofia, Scienze della terra, Inglese 150 minuti 19 aprile Terza prova Biologia, Storia, Filosofia, Inglese. 120 minuti 18 maggio Prima prova Italiano 6 ore 12 GRIGLIA DI VALUTAZIONE III PROVA Conoscenza degli argomenti richiesti (0-3) 1 Carente/non pertinente 1-2 Incompleta Organizzazione dei contenuti (0-1) 0 Confusa 0-1 Incerta Forma 2 Sufficiente 1 Soddisfacente 1 Complessivamente corretta e chiara Conoscenza degli argomenti richiesti (0-3) 1 Carente/non pertinente 1-2 Incompleta Organizzazione dei contenuti (0-1) 0 Confusa 0-1 Incerta Forma 2 Sufficiente 1 Soddisfacente 1 Complessivamente corretta e chiara Conoscenza degli argomenti richiesti (0-3) 1 Carente/non pertinente 1-2 Incompleta Organizzazione dei contenuti (0-1) 0 Confusa 0-1 Incerta Forma 2 Sufficiente 1 Soddisfacente Domanda 1 (0-1) 0 Molto scorretta 0-1 Con qualche improprietà 3 Completa/esauriente/ approfondita Domanda 2 (0-1) 0 Molto scorretta 0-1 Con qualche improprietà 3 Completa/esauriente/ approfondita Domanda 3 (0-1) 0 Molto scorretta 0-1 Con qualche improprietà 1 Complessivamente corretta e chiara 3 Completa/esauriente/ approfondita 13 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI DI ITALIANO TIPOLOGIA A Comprensione del testo letterario Corretta e approfondita 4 Conoscenze specifiche Corrette approfondite complete e 4 Nel complesso corretta, non sempre approfondita 3 Corrette ma non 3 sempre approfondite Superficiale 2 Superficiali 2 Limitata 1 Limitate 1 Organicità di svolgimento Strutturazione 3 efficace ed organica delle conoscenze rielaborate in modo personale Strutturazione 2 coerente ma semplice delle conoscenze rielaborate in modo meccanico Strutturazione 1 disorganica e confusa delle conoscenze Correttezza formale Sintassi corretta ed efficace, lessico appropriato e vario 4 Sintassi corretta 3 ma semplice lessico generico Periodare con 2 improprietà formali e/o lessicali e/o con errori di ortografia Periodare con 1 gravi e diffuse improprietà formali e con errori d'ortografia 14 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI DI ITALIANO TIPOLOGIA B Comprensione dei documenti Corretta e approfondita 4 Conoscenze specifiche Corrette approfondite complete e 4 Nel complesso corretta, non sempre approfondita 3 Corrette ma non 3 sempre approfondite Superficiale o limitata allo esame solo di alcuni documenti 2 Superficiali 2 Limitate 1 Non sono presi in 1 esame i documenti o la comprensione è errata Organicità di svolgimento Strutturazione 3 efficace ed organica delle conoscenze rielaborate in modo personale Strutturazione 2 coerente ma semplice delle conoscenze rielaborate in modo meccanico Strutturazione 1 disorganica e confusa delle conoscenze Correttezza formale Sintassi corretta ed efficace, lessico appropriato e vario 4 Sintassi corretta 3 ma semplice lessico generico Periodare con 2 improprietà formali e/o lessicali e/o con errori di ortografia Periodare con 1 gravi e diffuse improprietà formali e con errori d'ortografia 15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER GLI ELABORATI DI ITALIANO TIPOLOGIA C e D Aderenza alla traccia proposta e completezza di svolgimento Svolgimento pertinente e completo Svolgimento pertinente che non approfondisce, però, tutti gli aspetti della traccia Conoscenze specifiche Organicità svolgimento 4 Corrette approfondite complete 3 Corrette ma non 3 sempre approfondite Svolgimento solo 2 parzialmente pertinente o limitato a una parte della traccia Svolgimento poco 1 pertinente e 4 Superficiali 2 Limitate 1 di Strutturazione 3 efficace ed organica delle conoscenze rielaborate in modo personale Strutturazione 2 coerente ma semplice delle conoscenze rielaborate in modo meccanico Strutturazione 1 disorganica e confusa delle conoscenze Correttezza formale Sintassi corretta ed efficace, lessico appropriato e vario 4 Sintassi corretta 3 ma semplice lessico generico Periodare con 2 improprietà formali e/o lessicali e/o con errori di ortografia Periodare con 1 gravi e diffuse improprietà formali e con errori d'ortografia 16 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER PROVA SCRITTA DI FISICA Voto in quindicesimi Gravemente insufficiente Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo Eccellente INDICATORI A) Completezza della risoluzione (25%) B) Competenze nella modellizzazione dei fenomeni e nell’applicazione delle leggi fisiche (40%) C) Correttezza dei calcoli e delle rappresentazioni (30%) D) Commento sul procedimento ed originalità della soluzione (5%) 17 DISCIPLINA: ITALIANO E STORIA INSEGNANTE : Prof.ssa Patrizia SAVARESE RELAZIONE FINALE La classe si compone di 18 alunni provenienti compatti dalla prima. Nell’insegnamento di italiano e storia si è avvalsa della continuità per tutto il quinquennio. Ha affrontato il triennio con una preparazione di base complessivamente soddisfacente per quanto riguarda la comprensione e analisi del testo poetico e narrativo e la capacità di contestualizzarli. Anche nei processi di analisi e sintesi dei fenomeni storici ha raggiunto una maturazione adeguata già in uscita dal biennio. A diversi livelli, nella maggior parte, dei casi nel corso del triennio si è evidenziato un adeguato processo di crescita. Le lezioni si sono sempre svolte in un clima di sereno dialogo e rispetto. Anche gli alunni a volte discontinui o che hanno registrato momenti di cedimento, hanno sempre mantenuto un atteggiamento corretto e rispettoso delle regole cercando, a loro modo, di essere partecipi costantemente alla vita di classe. Il loro profitto non è omogeneo per disparità nelle capacità di rielaborazione autonoma e per il livello di impegno. Tuttavia la presenza di elementi di notevole spicco per consapevolezza, serietà e assiduità nello studio è stata positiva per tutto il gruppo classe ed ha significato l’opportunità di maturare negli anni un clima più partecipativo durante le lezioni. Ad alcuni che hanno raggiunto soddisfacenti o molto buone capacità di disanima dei fatti storici e letterari e di sintesi di largo respiro, si affiancano, così, altri più incerti o per competenze espositive o perché più lenti nella rielaborazione o perché discontinui nell’impegno ma comunque pur sempre nei livelli di accettabilità. Nelle lezioni di letteratura si è privilegiata l’analisi dei testi. Alcuni degli alunni hanno partecipato ad incontri pomeridiani destinati alla visione in DVD e all’analisi di quattro opere teatrali di Pirandello ( “Il berretto a sonagli”, “Il gioco delle parti”, “L’uomo la bestia e la virtù”, “L’Enrico IV”). L’insegnante (prof.ssa Patrizia Savarese) 18 DISCIPLINA: ITALIANO INSEGNANTE : Prof.ssa Patrizia SAVARESE Classe VA LST PROGRAMMA IL ROMANTICISMO. Genesi del Romanticismo. Principi della poetica romantica. L’individualismo romantico: esaltazione eroica del proprio io oscillante tra autocommiserazione e vittimismo sfociante nella tendenza al lirismo e convinzione di essere guida di un processo di promozione sociale che dà vita alla tendenza all’arte espressione del vero. Polemica classico romantica in Italia. Mme de Stael “Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni” Berchet: dalla “ Lettera semiseria di Grisostomo”: “ Il pubblico dei romantici” Pietro Giordani: “ Le ragioni dei classicisti: immutabilità dell’arte e genio italiano” Manzoni: vita, formazione, conversione.” Gli Inni sacri. Le tragedie. Dall’ “Adelchi” : “ Primo coro”, “Secondo coro”, “ La morte di Adelchi”. “Marzo 1821”. “IL 5 Maggio” Genesi del romanzo. Differenze tra le tre edizioni del romanzo. Storia società e provvidenza nel romanzo. Il narratore giudicante. Leopardi: vita e formazione. Posizione di Leopardi tra romanticismo e classicismo. Gli Idilli giovanili : “ La sera del dì di festa”, “ Alla luna”, “ L’infinito”. Il viaggio a Roma e l’approdo dal pessimismo individuale a quello storico. “L’ultimo canto di Saffo” dalle “Operette morali”: “Il dialogo tra la natura e l’islandese”, “Dialogo tra un venditore di almanacchi e un passeggere”. Il rinascere della poesia dopo l’approdo al pessimismo cosmico sulla scorta della poetica della memoria: “A Silvia”, “Le ricordanze”, “La quiete dopo la tempesta”, “Il sabato del villaggio”, “Canto di un pastore errante dell’Asia”. L’ultimo Leopardi: “La ginestra”. L’ eredità leopardiana nei poeti del ‘900 IL SECONDO OTTOCENTO. Problematiche sociali dell’Italia unita. Il positivismo. Naturalismo e verismo. Verga Dai romanzi giovanili di ambiente alto borghese alla scoperta degli umili: da “Nedda”:“Una scena di corteggiamento”. L’adesione ad una nuova tecnica narrativa. Da “Vita nei campi”: “Rosso malpelo”, “Fantasticheria”. Il ciclo dei vinti: prefazione a “ I Malavoglia”. Da “I Malavoglia”: “ La provvidenza in mare”, “’Ntoni si ribella”, “,Ntoni tradisce l’ideale dell’ostrica”, “’Ntoni ritorna e riparte”. Dalle “Novelle rusticane”: “Libertà”. Carducci: vita e formazione. Le opere e la formazione poetica: da “scudiero dei classici” e poeta ribelle al classicismo moderno della maturità. Da “Giambi ed Epodi”: “Via Ugo Bassi”. Da Rime nuove”: “Traversando la maremma toscana”, “Pianto antico”, “Funere mersit acerbo”, “Il Comune rustico”, “Idillio maremmano” Dalle “Odi barbare”: “Alla stazione una mattina d’autunno”. La crisi del Positivismo. Poetica del Decadentismo e del Simbolismo: Baudelaire “Corrispondenze”. Il romanzo decadente. G. D’Annunzio: Tappe di un itinerario. Da “Il piacere”: “La filosofia del Dandy”. Dal Poema paradisiaco: “Consolazione”. Dalle “Vergini delle rocce” “Gli ideali aristocratici del protagonista” Da “Alcyone”: “La sera fiesolana” e “La pioggia nel pineto”. G. Pascoli: Esperienze biografiche e capisaldi ideologici. La poetica del fanciullino. Novità strutturali e linguistiche. Da “ Myricae”: “L’assiuolo”, “Lavandare”, “Novembre”, “ X Agosto”. Da “Primi poemetti”: “I due fanciulli”, “Italy”. Dai canti di “Castelvecchio”: “Il gelsomino notturno”,“La mia sera”. Il Manifesto del futurismo. Manifesto tecnico della letteratura futurista I crepuscolari. Gozzano “ La signorina Felicita” ( I- III- VI- VII- VIII ). La letteratura tra le due guerre. Il contesto storico. Politica e cultura . La politica culturale del regime. Il dibattito politico culturale sulle riviste. 19 Ungaretti. La vita. La poetica. Da “L’allegria”: ”Veglia”, “Fratelli”, “Soldati”, “Il porto sepolto" “I fiumi”, “Natale”. Da “Sentimento del tempo”: ”La madre”,“L’isola”. Da “Il dolore”:, “Mio fiume anche tu”, “Non gridate più”. Il ritorno alla lezione dei classici, V:Cardarelli; “Ajace”, “Amore”, “Autunno”, “Ottobbre”, “I gabbiani””, “Adolescente”. Pirandello: vita e formazione. “Il saggio sull’umorismo” e “Il sentimento del contrario”. La distruzione delle forme narrative. Dalle novelle: “La signora Frola e il signor Ponza”. I romanzi. Da “Il fu Mattia Pascal”: cap.I “Premessa ”; cap.II “Premessa seconda (filosofica) a mo’ di scusa”; “ Uno strappo nel cielo di carta”, “La lanterninosofia”. Da “Uno nessuno e centomila”: “La conclusione” Il teatro. Da “Sei personaggi in cerca d’autore”: “L’incipit del dramma il teatro nel teatro”. Svevo: una fisionomia particolare di letterato, la sua formazione, dai primi romanzi a “La coscienza di Zeno”. Dalla “Coscienza di Zeno”: “Prefazione e Preambolo”, “Il fumo”, “La salute di Augusta”, “La vita è inquinata alla radice”. Montale. La vita. La poetica. Da “Ossi di seppia”: “ I limoni” “Non chiederci la parola”, “Spesso il male di vivere”, “Cigola la carrucola nel pozzo”, “Meriggiare pallido e assorto”,”Falsetto”, “Casa sul mare”. Da “Le occasioni”: “ La casa dei doganieri”. Da “La bufera”,: “La bufera”. Da “Satura” “Ho sceso dandoti il braccio”. Saba. La vita. La poetica. Dal Canzoniere. “Triste”, “Città vecchia”, “Mio padre per me l’assassino”, “Ulisse”, “Amai”, Preludio”. Dopo il 15 maggio si presume di affrontare: la tendenza al realismo negli anni ’30: Silone. Lettura da Fontamara della Prefazione. Moravia “Gli Indifferenti” Neorealismo e dintorni La riproposta del romanzo storico manzoniano nella seconda metà del 900: “La storia” di Elsa Morante, “La chimera” di Vassalli e “IL nome della rosa”. Si specifica che l’analisi dei canti della Divina Commedia è stata ultimata nel IV anno. 20 DISCIPLINA: STORIA INSEGNANTE : Prof.ssa Patrizia SAVARESE Classe VA LST PROGRAMMA L’unificazione italiane” L’unificazione tedesca. Il governo della destra storica 1861 – 76. Il governo De Pretis e il trasformismo. Inizio della politica coloniale italiana Il governo Crispi. Sviluppi della politica coloniale Il movimento operaio e la questione sociale. L’ età dell’ imperialismo: l’ economia, la politica, la società, il lavoro. L’Italia giolittiana. Debolezza della Russia zarista, il 1905 come prova generale della rivoluzione antizarista. La grande guerra. La conferenza di pace. Le conseguenze della guerra. La rivoluzione russa. Il dopoguerra in Germania: moti rivoluzionari del Novembre 1918 e del Gennaio 1919, dalla repubblica di Weimer al ritorno della destra. Il crollo delle istituzioni liberali in Italia: il difficile dopoguerra, il rilancio delle organizzazioni cattoliche, la questione adriatica e l’impresa di Fiume, il rilancio del nazionalismo, il biennio rosso, l’avanzata del fascismo e la marcia su Roma. L’avvento al potere del fascismo in Italia. Il nazismo in Germania. L’avvento di Stalin in Russia. Tensioni sociali sulla scena internazionale che preparano il secondo conflitto mondiale. Il secondo conflitto mondiale. Caduta del fascismo. Armistizio. La resistenza La conferenza di Yalta Il ruolo degli Usa e dell’Urss nel dopoguerra Gli anni della guerra fredda. La questione tedesca. La guerra di Corea . Krusciov, Kennedy e papa Giovanni XXIII, protagonisti degli anni del disgelo. L’Italia della ricostruzione L’Italia del miracolo economico Dalla contestazione studentesca all’autunno caldo alla “strategia della tensione”. L’assassinio Moro. 21 DISCIPLINA: MATEMATICA INSEGNANTE : Prof.ssa Stefania Colacino Classe V A LST PROGRAMMA L’attività è stata svolta secondo la programmazione iniziale di cui si riepilogano le linee generali. OBIETTIVI GENERALI Gli obiettivi generali della disciplina, che l’insegnante si è prefissato di perseguire sono i seguenti: Consolidare un adeguato metodo di studio Comprendere i termini fondamentali della disciplina e utilizzarli correttamente Esporre in modo corretto Sviluppare le capacità logico-deduttive OBIETTIVI SPECIFICI Gli obiettivi specifici, inseriti nella programmazione dell’attività didattica, sono stati i seguenti: Acquisire i concetti fondamentali del calcolo differenziale Acquisire le tecniche del calcolo differenziale Saper utilizzare tali tecniche per lo studio di funzioni Acquisire il concetto di integrale Acquisire le tecniche fondamentali del calcolo integrale PROGRAMMA SVOLTO Il programma è stato suddiviso in quattro moduli: Mod. 1: Derivate di una funzione UD1: Derivata di una funzione UD2: Algebra delle derivate Mod. 2: Studio di una funzione UD1: Teoremi fondamentali UD2: Grafico di una funzione Mod. 3: Integrali UD1: Integrale indefinito UD2: Metodi di integrazione UD3: Integrale definito Mod. 4: Analisi Numerica 22 UD1: Risoluzione approssimata di equazioni Lo svolgimento del programma è stato preceduto da un ripasso e da un approfondimento di alcuni argomenti, (domini, limiti , asintoti) già in parte affrontati nel corso degli anni precedenti, che risultavano essere propedeutici alla trattazione dei temi previsti per il quinto anno. Lo svolgimento del programma è stato sostanzialmente regolare. Purtroppo una prolungata assenza per malattia dell’insegnante (che non è stata sostituita da un insegnante supplente) ha in parte condizionato il livello di approfondimento degli ultimi argomenti, relativi all’integrazione, a causa della mancanza di tempo. METODOLOGIA La metodologia seguita è stata essenzialmente quella della lezione frontale; la presentazione dei concetti fondamentali è stata sempre affiancata da numerosi esempi. Particolare attenzione è stata riservata alle esercitazioni effettuate sia in modo collettivo che in modo individuale ( con successiva correzione collettiva) in classe. Tale esercitazioni sono state spesso lo spunto da cui partire per approfondimenti o per la discussione su eventuali collegamenti con altre discipline. Solo per alcuni argomenti, inerenti al calcolo differenziale, è stata preferita la tecnica della scoperta guidata. Strumento fondamentale è stato il libro di testo: Il libro di testo in adozione è: Moduli.mat Analisi – moduli C1 e C2 di Re Fraschini, G. Grazzi C. Ed. ATLAS che è stato in particolare seguito per quanto concerne le notazioni convenzionali inerenti allo studio di funzioni. VERIFICHE Gli strumenti di verifica orale sono state le interrogazioni, (brevi per sollecitare la partecipazione attiva della classe, o più articolate per meglio valutare le conoscenze) che hanno avuto per oggetto sia l’esposizione della teoria che la risoluzione di esercizi. Nella prima simulazione della terza prova (trattazione breve: un quesito per ciascuna materia con 20 righe max) è stato inserito un quesito di matematica, il cui testo è in allegato. In seguito il Consiglio di classe ha ritenuto di effettuare la seconda simulazione con quesiti a risposta breve, preferendo tale tipologia alla precedente. Di conseguenza, nelle ultime verifiche scritte, sono stati inseriti anche quesiti a risposta breve (8-9 righe) al fine di preparare gli alunni alla terza prova. Nella valutazione delle prove, sia orali che scritte, si è tenuto conto di: conoscenza dei contenuti correttezza della soluzione precisione ed abilità di calcolo competenza terminologica (ove richiesta) rielaborazione autonoma dei contenuti Per la valutazione della simulazione della terza prova è stata utilizzata la griglia riportata in allegato. (Le valutazioni in quindicesimi sono state riportate in decimi ed utilizzate come ulteriori elementi di valutazione del profitto degli allievi). RISULTATI CONSEGUITI 23 Il livello di preparazione conseguito dagli alunni è piuttosto variegato. Alcuni elementi si sono distinti per l’elevato livello delle competenze ed hanno mostrato di sapersi muovere con sicurezza su tutti i temi affrontati, altri si sono impegnati e hanno affrontato le attività proposte dall’insegnante con serietà e conseguendo risultati pienamente positivi, infine altri, non sempre assidui nella frequenza, hanno evidenziato la tendenza ad uno studio a volte superficiale e mnemonico raggiungendo risultati che si attestano tra la mediocrità e una stentata sufficienza; in particolare alcuni allievi hanno mostrato di trovarsi in difficoltà nelle applicazioni, anche a causa del limitato impegno nello studio e della discontinuità nella frequenza. L’insegnante Stefania Colacino Colleferro, DISCIPLINA: MATEMATICA INSEGNANTE : Prof.ssa Stefania Colacino Classe V A LST RELAZIONE FINALE La classe VA del Liceo Scientifico Tecnologico è piuttosto eterogenea sia sotto il profilo del profitto che della condotta. Il comportamento in classe degli allievi è stato sempre corretto e rispettoso dell’insegnante, ma molto variegato per quanto concerne la partecipazione alle lezioni: mentre alcuni allievi hanno evidenziato forti motivazioni e spiccato interesse sia per gli argomenti trattati che per i possibili collegamenti interdisciplinari, altri hanno seguito con sufficiente partecipazione le lezioni ed altri ancora, nonostante le sollecitazioni continue dell’insegnante, hanno seguito in modo piuttosto passivo. Anche nello svolgimento dei compiti assegnanti alcuni si sono impegnati con diligenza, vivendo l’esercitazione domestica come un momento di crescita e di consolidamento delle proprie conoscenze, al fine del conseguimento della piena autonomia nella loro utilizzazione, altri invece hanno eseguito le attività assegnate con superficialità e in modo poco sistematico. Un miglioramento nel livello di partecipazione si è andato evidenziando, per qualche allievo, nell’ultima parte dell’anno scolastico, con un incremento della produttività nelle ore di lezione, in particolare in quelle dedicate alle esercitazioni 24 DISCIPLINA: LINGUA INGLESE INSEGNANTE : Prof.ssa Angela Bevacqua Classe VA LST PROGRAMMA From “NEW LITERARY LINKS: FROM THE VICTORIAN AGE TO CONTEMPORARY TIMES (Literature in Time and Space) – G. Thomson – S. Maglioni, ED. Black Cat REVISION: from the English Renaissance to the Industrial Revolution Shakespeare The Elizabethan Theatres Grammar revision: verb tenses, phrasal verbs. The English Romantic Age (features, contents, themes, poetry and prose, historical background) The Development of the Romantic Novel (introduction to Jane Austen) The 1st and 2nd Generation Poets (references) William Wordsworth; life and works Focus on the text: “Daffodils” from The Lyrical Ballads (text analysis) The Victorian Age Charles Dickens: life and works Focus on the text “Fog in London” from Bleak House (text analysis) Chap. 3 e 4 from Hard Times (text analysis) Oscar Wilde: life and works “Preface to the Picture of Dorian Gray” Focus on the text: “Basil’s murder” from The Picture of Dorian Gray (text analysis) “The Rose and the Nightingale” from The Little Prince and Other Stories The Post – Victorians: the Age of Modernism Focus on the historical and political context (visione film “The King’s Speech”) A Time of War: WWI – The Great War The inter – war years WWII: Nazism, Fascism, the Holocaust. The 2nd post – war Modernism in Literature: modernism and the novel – a break with the past - new techniques of writing. Historical context: British imperialism Joseph Conrad: life and works Focus on the text: “Mistah Kurtz – he dead” from Heart of Darkness (text analysis) Introduction to James Joyce and Virginia Woolf’s diverging Streams of Consciousness Working on the language Visione dei film: “Le Ali della Libertà” 25 “Deacons for Defense” “The King’s Speech” Mi riservo di inserire ulteriori argomenti svolti dopo il 15 maggio. L’insegnante (Prof.ssa Angela Bevacqua) 26 DISCIPLINA: FISICA INSEGNANTE : Prof.ssa ANTONIETTA MASTROCINQUE Classe VA LST RELAZIONE FINALE La classe è costituita da 19 alunni, tutti frequentanti in maniera, più o meno, assidua. Quasi tutti gli allievi hanno mostrato dall’inizio dell’anno un interesse discreto verso la disciplina, superando, in molti casi, le difficoltà riscontrate nella prima fase dell’anno scolastico. Un gruppo più esiguo di studenti ha partecipato durante tutto il corso dell’anno scolastico in modo costruttivo al dialogo educativo. Tuttavia, è da segnalare che, mentre nella risoluzione di problemi e quesiti quasi tutti gli allievi hanno acquisito abilità almeno sufficienti, nell’elaborazione orale si manifestano maggiori difficoltà, soprattutto non in molti casi non è stato acquisito un linguaggio specifico. Per quest’ultimo motivo si è ritenuto di proporre un intervento di supporto pomeridiano. Dal punto di vista disciplinare, non si sono evidenziate situazioni da segnalare. L’insegnante (Prof.ssa Antonietta Mastrocinque) 27 MODULI E ARGOMENTI SVOLTI Anno scolastico : 2011/2012 Classe : 5^ LST_A Disciplina: FISICA E LABORATORIO Docenti: A. Mastrocinque, Fagiolo In relazione alle differenti UNITÀ DIDATTICHE, in cui sono stati divisi i Criteri e strumenti di MODULI, in sede di programmazione, sono state effettuate verifiche orali, valutazione prove scritte, prove strutturate, colloqui informali, lavori di ricerca, esperienze di laboratorio. adottati PERIODO/ CONTENUTI, METODI (*) E MEZZI (**) OBIETTIVI RAGGIUNTI MODULO DEL PERCORSO FORMATIVO Fenomeni elementari di elettrostatica. Comprendere la 1. La carica differenza tra cariche Convenzioni sui segni delle cariche. elettrica positive e negative, Conduttori e isolanti. e la legge tra corpi carichi e La legge di conservazione della carica. di Coulomb corpi neutri. La definizione operativa della carica. Interpretare con un L’elettroscopio. modello Unità di misura della carica elettrica microscopico la nel SI. differenza tra La carica elementare. conduttori e isolanti. La legge di Coulomb. Distinguere tra Il principio di sovrapposizione. elettrizzazione per L’esperimento della bilancia di strofinio, per contatto torsione per la misura della costante di e per induzione. Coulomb. Usare in maniera La costante dielettrica relativa e appropriata l’unità di assoluta. misura della carica. La forza elettrica nella materia. Calcolare la forza tra Elettrizzazione per induzione. corpi carichi Polarizzazione degli isolanti. applicando la legge di Il vettore campo elettrico. Coulomb e il principio di sovrapposizione. Comprendere il ruolo della materia nel determinare l’intensità della forza tra cariche. Saper distinguere la ridistribuzione della carica in un conduttore per induzione e in un isolante per polarizzazione. Calcolare il campo 28 2. Il campo elettrico Il campo elettrico prodotto da una carica puntiforme e da più cariche. Rappresentazione del campo elettrico attraverso le linee di campo. Le proprietà delle linee di campo. Concetto di flusso di un campo vettoriale attraverso una superficie. Il flusso del campo elettrico e il teorema di Gauss. La densità superficiale e lineare di carica. Il campo elettrico generato da una distribuzione piana infinita di carica, da una distribuzione lineare infinita di carica, all’esterno di una distribuzione sferica di carica e all’interno di una sfera omogenea di carica. Confronto tra il campo elettrico di una sfera carica e il campo gravitazionale terrestre. 3. Il potenziale elettrico L’energia potenziale elettrica. L’andamento dell’energia potenziale in funzione della distanza tra due cariche. L’energia potenziale nel caso di più cariche. Il potenziale elettrico e la sua unità di misura. La differenza di potenziale. Le superfici equipotenziali. La relazione tra le linee di campo e le superfici equipotenziali. Il concetto di circuitazione. La circuitazione del campo elettrico. elettrico in prossimità di una carica. Comprendere il ruolo di una carica di prova. Determinare il vettore campo elettrico risultante da una distribuzione di cariche. Calcolare la forza agente su una carica posta in un campo elettrico. Disegnare le linee di campo per rappresentare il campo elettrico prodotto da una carica o da semplici distribuzioni di cariche. Calcolare il flusso di un campo vettoriale attraverso una superficie. Comprendere il ruolo della simmetria nella determinazione di alcuni campi elettrici. Utilizzare il teorema di Gauss per calcolare il campo elettrico in alcune situazioni. Individuare la direzione del moto spontaneo delle cariche prodotto dalla differenza di potenziale. Calcolare il potenziale elettrico di una carica puntiforme. Dedurre il valore del campo elettrico dalla conoscenza locale del potenziale. Comprendere il significato di campo conservativo e il suo legame con il valore della circuitazione. 29 4. Fenomeni di elettrostatica La condizione di equilibrio elettrostatico e la distribuzione della carica nei conduttori. Campo elettrico e potenziale in un conduttore carico. Il teorema di Coulomb. La capacità di un conduttore e la sua unità di misura nel SI. Potenziale e capacità di una sfera conduttrice isolata. Il condensatore. Campo elettrico e capacità di un condensatore a facce piane e parallele. Concetto di capacità equivalente. Collegamento di condensatori in serie e in parallelo. L’energia immagazzinata in un condensatore. Comprendere il concetto di equilibrio elettrostatico. Descrivere come la carica si distribuisce all’interno e alla superficie di un conduttore carico. Applicare il teorema di Gauss per spiegare la distribuzione della carica nei conduttori carichi. Illustrare alcune applicazioni pratiche dell’elettrostatica. Comprendere il significato di messa a terra. Calcolare la capacità di un condensatore piano e di una sfera conduttrice isolata. Analizzare circuiti contenenti condensatori collegati in serie e in parallelo e calcolare la capacità equivalente. Calcolare l’energia immagazzinata in un condensatore. 30 5. La corrente elettrica continua Intensità e verso della corrente continua. L’unità di misura della corrente nel SI. I generatori di tensione. Elementi fondamentali di un circuito elettrico. Collegamenti in serie e in parallelo dei conduttori in un circuito elettrico. La prima legge di Ohm. I resistori. Collegamento in serie e in parallelo di resistori. Le leggi di Kirchhoff. La potenza dissipata in un circuito per effetto Joule. Unità di misura per i consumi di energia elettrica. La forza elettromotrice e il generatore reale di tensione. Distinguere verso reale e verso convenzionale della corrente nei circuiti. Utilizzare in maniera corretta i simboli per i circuiti elettrici. Distinguere i collegamenti dei conduttori in serie e in parallelo. Identificare, dalla curva caratteristica, i vari tipi di conduttori. Applicare la prima legge di Ohm e le leggi di Kirchhoff nella risoluzione dei circuiti. Riconoscere le proprietà dei nodi e delle maglie. Risolvere circuiti contenenti resistori collegati in serie e in parallelo determinando la resistenza equivalente. Calcolare la potenza dissipata per effetto Joule in un conduttore. Comprendere il ruolo della resistenza interna di un generatore. Distinguere tra forza elettromotrice e tensione. Calcolare la tensione ai capi di un generatore reale. 31 6. La corrente elettrica nei metalli L’interpretazione microscopica del moto delle cariche nei conduttori. La velocità di deriva. La seconda legge di Ohm. Resistività e temperatura. I superconduttori. I processi di carica e di scarica di un condensatore. L’elettronvolt. L’estrazione di elettroni da un metallo per effetto termoionico e per effetto fotoelettrico. L’effetto Volta e la differenza di potenziale tra conduttori a contatto. L’effetto termoelettrico. 7. La corrente elettrica nei liquidi e nei gas La dissociazione elettrolitica. Il fenomeno della elettrolisi. Il funzionamento delle pile a secco e degli accumulatori. La conduzione nei gas, le scariche elettriche, l’emissione di luce. Il tubo a raggi catodici e le sue applicazioni. Comprendere il concetto di velocità di deriva. Calcolare la resistenza di fili percorsi da corrente. Descrivere l’andamento della resistività al variare della temperatura. Distinguere tra conduttori, semiconduttori, superconduttori. Descrivere il processo di carica e di scarica di un condensatore. Distinguere l’effetto termoionico da quello fotoelettrico, come modi diversi di fornire energia a un conduttore. Comprendere il ruolo dell’effetto Volta in una pila. Illustrare e distinguere il funzionamento di una pila a secco e quello di un accumulatore. Spiegare come avviene la ionizzazione e la conduzione di un gas. 32 8.Fenomeni magnetici fondamentali Fenomeni di magnetismo naturale. Attrazione e repulsione tra poli magnetici. Caratteristiche del campo magnetico. L’esperienza di Oersted e le interazioni tra magneti e correnti. L’esperienza di Faraday e le forze tra fili percorsi da corrente. La legge di Ampère. La permeabilità magnetica del vuoto. Definizione dell’ampere. Intensità del campo magnetico e sua unità di misura nel SI. Forza magnetica su un filo percorso da corrente. La formula di Biot-Savart. Il campo magnetico di un filo rettilineo, di una spira e di un solenoide. Principi di funzionamento di un motore elettrico. Confrontare le caratteristiche del campo magnetico e di quello elettrico. Rappresentare l’andamento di un campo magnetico disegnandone le linee di forza. Calcolare l’intensità della forza che si manifesta tra fili percorsi da corrente e la forza magnetica su un filo percorso da corrente. Determinare intensità, direzione e verso del campo magnetico prodotto da fili rettilinei, spire e solenoidi percorsi da corrente. Comprendere il principio di funzionamento di un motore elettrico e degli strumenti di misura analogici a bobina mobile. 33 9. Il campo magnetico La forza di Lorentz. Il selettore di velocità. Il moto di una carica in un campo magnetico uniforme. La determinazione della carica specifica dell’elettrone. Lo spettrometro di massa. Il flusso del campo magnetico e il teorema di Gauss per il magnetismo. Unità di misura del flusso magnetico nel SI. La circuitazione del campo magnetico e il teorema di Ampère. Le sostanze ferromagnetiche, diamagnetiche e ferromagnetiche. Interpretazione microscopica delle proprietà magnetiche. Il ciclo di isteresi magnetica. Determinare intensità, direzione e verso della forza agente su una carica in moto. Analizzare il moto di una particella carica all’interno di un campo magnetico uniforme. Descrivere l’esperimento di Thomson sulla carica specifica dell’elettrone. Cogliere il collegamento tra teorema di Gauss per il magnetismo e non esistenza del monopolo magnetico e tra teorema di Ampère e non conservatività del campo magnetico. Interpretare a livello microscopico le differenze tra materiali ferromagnetici, diamagnetici e paramagnetici. Descrivere la curva di isteresi magnetica e le caratteristiche dei materiali ferromagnetici. 34 10. L’induzione elettromagnetica La corrente indotta e l’induzione elettromagnetica. La legge di Faraday-Neumann. La forza elettromotrice indotta media e istantanea. La legge di Lenz sul verso della corrente indotta. Le correnti di Foucault. L’autoinduzione e la mutua induzione. I circuiti RL. L’energia immagazzinata in un campo magnetico. L’alternatore. La corrente alternata. Valori efficaci delle grandezze alternate. Circuiti ohmici, induttivi e capacitivi. Circuiti RLC in corrente alternata. 12. Le equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetiche Campi elettrici indotti. La circuitazione del campo elettrico indotto. La corrente di spostamento. Le equazioni di Maxwell e il campo elettromagnetico. Le onde elettromagnetiche: produzione, propagazione e ricezione. Spiegare come avviene la produzione di corrente indotta. Ricavare la formula della legge di Faraday-Neumann analizzando il moto di una sbarretta in un campo magnetico. Interpretare la legge di Lenz come conseguenza del principio di conservazione dell’energia. Descrivere i fenomeni di autoinduzione e di mutua induzione. Calcolare l’energia immagazzinata in un campo magnetico. Descrivere il funzionamento dell’alternatore e il meccanismo di produzione della corrente alternata. Comprendere il significato delle grandezze elettriche efficaci. Analizzare un circuito RLC in corrente alternata. Comprendere la relazione tra campo elettrico indotto e campo magnetico variabile. Cogliere il significato delle equazioni di Maxwell. 35 13. Le equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetiche Il concetto di corpo nero. Comprendere il ruolo dell’interpretazione La legge dello spostamento di dello spettro di corpo Wien. nero nella crisi della L’interpretazione di Planck fisica classica. dello spettro di corpo nero. Descrivere l’effetto L’effetto fotoelettrico e la sua fotoelettrico e spiegazione secondo Einstein. l’interpretazione di I fotoni. Einstein. L’effetto Compton. Analizzare l’effetto L’esperimento di Franck e Compton in termini Hertz. di interazione fotoneLo spettro di emissione elettrone. dell’idrogeno. Confrontare la dualità ondaIl modello di Bohr e la particella per la luce e per la quantizzazione delle orbite. materia. La dualità onda-corpuscolo e la lunghezza d’onda di de Broglie. Il principio di indeterminazione di Heisenberg. Le onde di probabilità. L’equazione di Schrödinger. I numeri quantici. Il principio di esclusione di Pauli. ESERCITAZIONI DI LABORATORIO: TITOLO CONTENUTI, METODI (*) E MEZZI (**) DEL PERCORSO FORMATIVO 1. Alcuni fenomeni Il vento elettrico, elettrostatici campanellini sollecitati da forze coulombiane, potere dispersivo delle punte elettrizzazione degli isolanti la macchina di Wimshurst 2. Misure elettriche: i L’amperometro multimetri analogici e Il voltmetro digitali L’ohmmetro OBIETTIVI RAGGIUNTI Saper distinguere le modalità di elettrizzazione di isolanti e conduttori Conoscere le modalità di produzione di energia elettrostatica Saper collegare il multimetro a seconda della grandezza da misurare Scegliere la portata e la scala adeguata Apprezzare l’errore strumentale 36 3. Le leggi di Ohm Prima legge di Ohm Seconda Legge di Ohm Sapere utilizzare il metodo voltamperometrico Riconoscere la proporzionalità tra tensione e corrente nel caso di circuiti ohmici Determinare la resistività di un materiale conduttore a patire dalla misura della sua resistenza 4. La bilancia Determinazione indiretta Riconoscere la elettromagnetica della forza che agisce su un dipendenza della forza tratto conduttore percorso dalla lunghezza del filo, da corrente inserito nel dalla corrente e campo magnetico generato dall’intensità del campo da un solenoide magnetico. Comprendere come varia il campo magnetico generato da un solenoide al variare della corrente che lo percorre. NOTE : (*) A seconda delle esigenze e della tipologia di argomento : Lezione Frontale – Lezione interattiva – Metodo induttivo e deduttivo – Lavoro di gruppo/ricerca – Discussione guidata – Simulazioni- esperienza di laboratorio. (**) In relazione all’argomento: Utilizzo del libro di testo, appunti del docente. Colleferro, lì 15/05/2012 L’insegnante (Prof.ssa Antonietta Mastrocinque) 37 DISCIPLINA: SCIENZE DELLA TERRA INSEGNANTE : Prof.ssa MARINA SERAFINI Classe VA LST RELAZIONE FINALE Nel corso dell’ anno la scolaresca si è dimostrata, ad eccezione di pochi elementi, partecipe all’attività didattica e in alcuni casi in modo attivo e critico. L’atteggiamento degli alunni è stato nel complesso corretto, anche se a volte per alcuni di loro si è reso necessario qualche intervento deciso per superare una certa reticenza, per così dire, ad assumersi le proprie responsabilità e alla fine, per alcuni di loro c’è stata una considerevole crescita. Alcuni si distinguono per possesso sicuro degli strumenti linguistici della materia e per capacità di organizzazione autonoma e critica dei contenuti, oltre che per un interesse costante e attivo aperto anche a momenti di approfondimento. Per altri un impegno costante, sorretto da un’attenta partecipazione in classe hanno sopperito al possesso poco sicuro del linguaggio scientifico. L’insegnante (Prof.ssa Marina Serafini) 38 DISCIPLINA: SCIENZE DELLA TERRA INSEGNANTE : Prof.ssa MARINA SERAFINI Classe VA LST PROGRAMMA La storia della Terra: 1) 2) 3) 4) 5) 6) Datare il passato Il Precambriano Era paleozoica Era mesozoica Era cenozoica Era neozoica L’atmosfera terrestre e i fenomeni meteorologici: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) Composizione, suddivisione e limite dell’atmosfera La radiazione solare e il bilanciamento termico del sistema Terra La temperatura dell’aria La pressione atmosferica e i venti La circolazione generale dell’atmosfera L’umidità dell’aria e le precipitazioni Il tempo atmosferico e le perturbazioni cicloniche Il Clima e la Vita: 1)I climi, le rocce, gli organismi e l’esistenza dei suoli 2)Le condizioni climatico-ambientali e la presenza di piante e animali 3)La classificazione e la distribuzione dei climi a-climi megatermici umidi b-climi aridi c-climi mesotermici d-climi microtermici e-climi nivali L’Idrosfera marina : 1)Il fondo marino 2)Le caratteristiche chimico-fisiche e la vita nelle acque marine 3)I movimenti del mare: effetti dell’azione atmosferica e di corpi celesti L’idrosfera continentale: 1)Il ciclo dell’acqua 2)Le nevi permanenti, il ghiacciaio e i ghiacciai 3)Le acque sotterranee e i corsi di acqua superficiali 4)I laghi e le conche d’acqua minori L’insegnante (Prof.ssa Marina Serafini) 39 DISCIPLINA: INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI INSEGNANTE : Prof. Carmela Feliciangeli I.T.P. : Prof. DANILO BUGHETTI Classe VA LST RELAZIONE FINALE La classe è composta da 18 alunni che sono il risultato di una forte selezione operata lo scorso anno. Gli argomenti svolti nel corso del triennio, relativamente alla suddetta disciplina, spaziano dalla programmazione in linguaggio Matlab, affrontata dalla classe nel corso dei primi due anni, ad elementi di telecomunicazioni già introdotti lo scorso anno. Nella prima parte del corrente anno scolastico è stata ripresa la programmazione in linguaggio Matlab dando importanza alla presentazione grafica dei dati per soddisfare le esigenze di verifica degli algoritmi di simulazione dei fenomeni fisici proposti. In particolare è stato sviluppato lo studio del moto di un proiettile sparato da una altezza prefissata e sottoposto alla forza di gravità. Parte essenziale del programma svolto è rappresentata inoltre dallo studio della comunicazione su reti di computer. La azione didattica si è ispirata al corso Cisco CCNA Discovery 1 ed alcuni tra gli allievi hanno conseguito ad Aprile 2012 la corrispondente certificazione. Infine prendendo spunto dalla motivazione degli allievi ad approfondire le loro conoscenze su come si progettano e realizzano i siti web che quotidianamente consultano si è affrontato questo studio in ambito curricolare. La classe ha seguito lo svolgimento del programma in modo generalmente serio e responsabile rispettando le scadenze. Per quanto riguarda il profitto, va segnalato un gruppo di allievi fortemente motivati e diligenti che ha conseguito risultati buoni se non addirittura eccellenti ed un altro che nel corso dell'anno, per seri problemi di salute o per il fisiologico interesse adolescenziale verso attività diverse dallo studio, non ha conseguito risultati adeguati alle sue potenzialità, ma che potrebbe nell'ultimo periodo dare prova di capacità ed abilità che le valutazioni del primo quadrimestre non gli riconoscono. L’insegnante (Prof. Carmela Feliciangeli) 40 DISCIPLINA: INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI INSEGNANTE : Prof. Carmela Feliciangeli Classe VA LST PROGRAMMA Modulo Argomento/Contenuti Obiettivi RETI DI CALCOLATORI Introduzione alle reti. Principi di comunicazione. Comunicare su una rete locale cablata. Implementare il livello “Access” su una rete Ethernet. Implementare il livello “Distribution” su una rete. Pianificare e collegare una rete locale. LA RETE INTERNET Internet e come ci si collega. Inviare informazioni attraverso Internet. Dispositivi di rete in un NOC. Cavi e connettori. Operare con i cavi a coppie incrociate. INDIRIZZAMENTI DI RETE Gli indirizzi IP e le Subnet Mask. Tipi di indirizzi IP. Come vengono ottenuti gli indirizzi IP. Gestione degli indirizzi. RELAZIONI CLIENT-SERVER Client, Server e loro interazioni. Protocolli applicativi e servizi. Modelli a livelli e protocolli. TECNOLOGIE WIRELESS Tecnologie wireless Wireless LAN Considerazioni sulla sicurezza di una wireless LAN Spiegare il concetto di “Networking” e quali sono i vantaggi delle reti. Spiegare cosa sono i protocolli di comunicazione Spiegare come avviene la comunicazione in una rete locale Ethernet. Descrivere i dispositivi del livello “Access” e i metodi di comunicazione in una rete locale Ethernet. Descrivere i dispositivi del livello “Distribution” e i metodi di comunicazione in una rete. Spiegare cosa è Internet e come ci si connette attraverso un Internet Service Provider (ISP). Descrivere ed identificare le componenti di un Network Operation Center (NOC) di un ISP. Identificare i principali tipi di cavi e connettori per collegare dispositivi in rete. Descrivere lo scopo di un indirizzo IP e della Subnet Mask ed il modo in cui entrambi vengono utilizzati. Descrivere il tipo di indirizzi IP disponibili. Descrivere i metodi per ottenere un indirizzo IP. Descrivere l'uso del NAT in una rete casalinga o di una piccola azienda utilizzando un router integrato (ISR). Confrontare Client e Server e descrivere le loro interazioni. Descrivere i tipi di interazioni delle applicazioni Internet. Descrivere lo scopo di un modello a livelli. Illustrare le interazioni dei vari protocolli. Descrivere le tecnologie wireless Descrivere componenti e struttura di una rete wireless (WLAN) Descrivere i problemi di sicurezza e la strategia per mitigarli 41 Modulo Argomento/Contenuti Obiettivi SICUREZZA DI BASE NELLE RETI Minacce di rete Metodi di attacco Policy di sicurezza Utilizzare un Firewall TROUBLESHOOTING Processo di troubleshooting Problemi di troubleshooting E HELP DESK Problematiche comuni Troubleshooting ed help desk LINGUAGGI DI MARKUP E FOGLI DI STILE TECNOLOGIE PER IL WEB LATO SERVER PROGRAMMAZIONE IN MATLAB Struttura di un documento HTML Contenuto di una pagina HTML Elenchi e tabelle Link ed oggetti multimediali Fogli di stile (CSS) Il linguaggio php e la costruzione di pagine web dinamiche Costrutti principali del linguaggio php Tipologie dei siti web Tecniche di progetto dei siti web Ruolo dei DBMS nelle architetture web Il DBMS MySQL Richiami sulla programmazione e sull'ambiente di sviluppo Matlab La funzione plot per la grafica. SIMULAZIONE DI FENOMENI FISICI Conoscere i processi di troubleshooting Conoscere e risolvere problemi comuni Conoscere ed interagire con un helpdesk Creare una pagina HTML Organizzare una pagina con testi, immagini, tabelle e link Definire pagine di stile Organizzare un sito web Comprendere ed apportare semplici modifiche a pagine di un sito web dinamico Sapere redigere programmi in linguaggio Matlab comprendenti le istruzioni base della programmazione (if, while e for). Saper generare e modificare gli attributi essenziali di un grafico attraverso il linguaggio matlab. Analisi del fenomeno fisico Definizione delle variabili di ingresso e di uscita del modello Discretizzazione del processo e costruzione del modello Scrittura del programma di simulazione e debugging Analisi dei risultati Stesura della relazione finale Identificare e descrivere le differenti minacce di rete Identificare i principali metodi di attacco Descrivere procedure ed applicazioni di sicurezza Sapere individuare le grandezze di ingresso e di uscita ed i parametri in un fenomeno fisico (moto di un proiettile). Sapere condurre uno studio parametrico del processo attraverso la discretizzazione di alcune grandezze di ingresso. Saper produrre dei report grafici o testuali illustrativi dei risultati delle simulazioni. Saper documentare tutto il lavoro svolto attraverso la stesura di relazioni. L’insegnante (Prof. Carmela Feliciangeli) 42 DISCIPLINA: FILOSOFIA INSEGNANTE : Prof.ssa Rosalba SANTONOCITO Classe VA LST RELAZIONE FINALE La classe si presenta non del tutto omogenea per studio, interesse e partecipazione; alcuni alunni mostrano particolare interesse, utilizzano una corretta terminologia filosofica e possiedono contenuti specifici. Altri alunni presentano maggiori difficoltà nell’approccio con la disciplina ed uno studio non sempre continuo. Nel complesso la classe ha mostrato un atteggiamento positivo, gli studenti hanno partecipato attivamente al dialogo educativo e hanno sviluppato una buona capacità critica nell’ambito della riflessione filosofica. Il metodo di insegnamento proposto è stato quello di abituare a considerare lo studio del pensiero filosofico come continuo tentativo di cercare risposte fondanti ai problemi dell’esistenza che ogni epoca elabora in forme innovative e di stimolare la riflessione critica e personale sui temi affrontati per impostare il confronto con il pensiero razionale sia in chiave teorica che pratica. I contenuti sono stati adeguati agli interessi, alle possibilità degli alunni ed alla necessità di gestire in modo consono il tempo a disposizione. Le modalità di verifica e valutazione sono state svolte con delle verifiche orali individuali . In merito ai contenuti lo studio della disciplina è iniziato con Kant (poiché lo scorso anno non era stato svolto) ed, ad oggi, è stato svolto fino a Bergson. Compatibilmente con le esigenze didattiche verrà trattato l’esistenzialismo ed in particolare Heidegger e Sartre. L’insegnante (Prof.ssa Rosalba Santonocito) DISCIPLINA: FILOSOFIA INSEGNANTE : Prof.ssa ROSALBA SANTONOCITO Classe VA LST PROGRAMMA - Kant: il criticismo come filosofia del “limite”, la critica della ragion pura (la teoria dello spazio e del tempo, le categorie, l’io penso, la dialettica trascendentale) la critica della ragion pratica (la categoricità dell’imperativo morale) la critica del giudizio. - Fichte: i tre principi dell’idealismo Fichtiano , la dottrina della conoscenza - Schelling: filosofia della natura, la filosofia dell’identità (concetto di assoluto) - Hegel: i capisaldi del sistema, la struttura triadica del processo dialettico, la fenomenologia dello spirito, logica, filosofia della natura e filosofia dello spirito - Destra e sinistra Hegeliana: Feuerbach - Marx: concetto di alienazione, concezione materialistica della storia, la lotta di classe, i principi dell’economia marxista (merce lavoro e plusvalore) 43 - Schopenhauer: il velo di maya, il pessimismo (dolore, piacere e noia), le vie di liberazione dal dolore (arte, morale e ascesi) - Kierkegaard: gli stadi dell’esistenza (stadio estetico, etico e religioso), il principio del cristianesimo,la categoria del singolo. - Nietzsche: tragedia e filosofia (spirito apollineo e dionisiaco), la concezione della storia, la morte di Dio e la fine delle illusioni metafisiche, il superuomo, l’eterno ritorno; l’ultimo Nietzsche (la trasvalutazione dei valori, il nichilismo) - Freud: la realtà dell’inconscio, la struttura dell’apparato psichico: es, io super io; il complesso di Edipo. - Bergson:concezione del tempo,rapporto spirito e corpo, lo slancio vitale. L’insegnante (Prof.ssa Rosalba Santonocito) 44 DISCIPLINA: BIOLOGIA INSEGNANTE : Prof. Anna Maria CARPINO I.T.P. : Prof. Santino Battisti Classe VA LST RELAZIONE FINALE All'inizio dell'anno scolastico la materia Biologia e laboratorio è stata affidata alla sottoscritta che è subentrata alla docente che ha insegnato nella classe dal primo anno. Questo subentro è stato complesso ed ha comportato un periodo di adattamento. La classe costituita da 4 ragazze e 14 alunni ha mostrato di seguire le lezioni con interesse, partecipando costruttivamente; l'impegno è stato regolare per un gruppo di alunni e discontinuo per altri. Le attività di laboratorio sono state effettuate suddividendo gli alunni in gruppi che hanno partecipato con attenzione e interesse alle attività proposte. La classe si presentava all'inizio dell'a.s. con un livello di partenza adeguato a testimonianza di un buon lavoro svolto nell'a.s. precedente. Metodologia e mezzi Per conseguire gli obiettivi prefissati nella programmazione, si è ricorso al metodo deduttivo – induttivo. Si è però avuta cura nel rendere l’alunno soggetto attivo dell’attività cognitiva e non fruitore passivo della stessa. Altro momento importante è stata l'attività di laboratorio che ha permesso di legare la teoria alla pratica. Il libro di testo ha ricoperto un ruolo importante essendo la base da cui partire e su cui lavorare, ma è stato integrato con letture da rivista scientifiche per stimolare la curiosità e spingere all'approfondimento. Verifica e valutazione Per quanto concerne la verifica , essa è stata di due tipi: formativa (in itinere) e sommativa. La verifica in itinere ha consentito di valutare i progressi conoscitivi dei singoli allievi e di tenere sotto controllo il susseguirsi delle varie fasi dell’apprendimento. Tale verifica è stata posta in essere facendo ricorso a domande e/o alla produzione di schemi. Sono stati così individuati meglio eventuali lacune o difficoltà di apprendimento e si è potuto intervenire tempestivamente per recuperarle. La verifica sommativa è stata espletata al termine di ogni unità didattica ed effettuata tramite prove scritte e colloqui orali. Per le attività di laboratorio si è tenuto conto dell'impegno mostrato , della capacità di organizzare ed effettuare il lavoro dato e sulle relazioni delle esercitazioni svolte. Per la valutazione si è fatto riferimento alla griglia presente nel p.o.f. d'istituto. Relativamente ai contenuti svolti All'interno del gruppo classe troviamo alcuni alunni che possiedono conoscenze ampie , complete e approfondite ; un altro gruppo possiede conoscenze adeguate ed infine un certo numero di alunni possiede conoscenze superficiali ,vuoi a causa di un impegno discontinuo, di malattia o a causa del numero delle assenze. Relativamente agli obiettivi trasversali: - Solo alcuni alunni comprendono, analizzano, interpretano e contestualizzano messaggi/informazioni di testi teorici, strutturalmente o linguisticamente complessi, quali manuali, istruzioni tecniche, articoli specialistici in modo adeguato Parte del gruppo classe è inoltre in grado di selezionare, applicare ed utilizzare conoscenze, materiali e strumenti funzionali ad un compito dato in modo adeguato; il resto del gruppo classe in modo sufficiente. Relativamente agli obiettivi specifici: - Saper confrontare teorie sull'evoluzione biologica 1) delineare la storia biologica dell'uomo 2) saper stabilire le relazioni tra componenti di un ecosistema e le loro funzioni 3) indicare i più importanti settori di applicazione delle biotecnologie 45 Essi sono stati conseguiti: 4) in modo sufficiente da una buona parte della classe ; 5) adeguato da un gruppo di studenti e 6) in modo pienamente soddisfacente da altri. DISCIPLINA: BIOLOGIA INSEGNANTE : Prof. Anna Maria CARPINO I.T.P. : Prof. Santino Battisti Classe VA LST PROGRAMMA 1) DNA RICOMBINANTE E BIOTECNOLOGIE Tecnologia del DNA ricombinante: enzimi di restrizione, vettori di clonazione Librerie genomiche PCR e determinazione delle sequenze nucleotidiche Progetto Genoma Umano Rivoluzione biotecnologica: applicazioni Biotecnologie in agricoltura Ingegneria genetica in campo medico 2) DARWIN E LA TEORIA EVOLUTIVA Le teorie evolutive prima di Darwin Darwin e lo sviluppo della teoria sull'evoluzione: il viaggio del Beagle; la teoria e l'Origine delle Specie Prove a favore del processo evolutivo Teoria sintetica dell'evoluzione 3) LE BASI GENETICHE DELL'EVOLUZIONE Il concetto di pool genico Ampiezza della variabilità genetica Origine , mantenimento e incremento della variabilità: mutazioni, diploidia, superiorità dell'eterozigote, riproduzione sessuata, meccanismi che favoriscono gli incroci tra individui diversi. L'equilibrio di Hardy- Weinberg 4) LA SELEZIONE NATURALE Fattori che modificano le frequenze alleliche: mutazioni, flusso genico, deriva genetica, accoppiamenti non casuali Selezione naturale Modelli di selezione naturale: divergente, stabilizzante, direzionale, bilanciata, sessuale. Adattamento 5) ORIGINE DELLE SPECIE E MODELLI EVOLUTIVI Concetto di specie Modalità di speciazione: speciazione per divergenza adattativa(allopatrica, simpatrica parapatrica) speciazione improvvisa Mantenimento dell'isolamento genetico: meccanismi prezigotico e postzigotico Modelli evolutivi: evoluzione convergente, divergente, filetico, cladogenesi. Equilibri intermittenti 6) L'EVOLUZIONE DELL'UOMO I più antichi antenati dell'uomo: primati Principali linee evolutive dei primati: proscimmie, antropoidei La comparsa degli ominidi: I primi ominidi: il bambino di Taung Australopithecus e Paranthropus Homo habilis 46 H. ergaster H. erectus H. heidelbergensis H. neanderthalensis H. sapiens Origine dell'uomo moderno 7) GLI ECOSISTEMI Gli ecosistemi Fonte di energia primaria: il Sole Flusso unidirezionale di energia: i livelli trofici (produttori,consumatori, detritivori) Catene alimentari e passaggi di energia Cicli biogeochimici Ecosistemi acquatici Ecosistemi terrestri: biomi Nuovi ecosistemi 47 DISCIPLINA: CHIMICA INSEGNANTE : Prof.ssa ANNA DELLO IACONO Classe VALST RELAZIONE FINALE Il gruppo classe, composto da 18 alunni è abbastanza eterogeneo tenendo conto delle ovvie differenze dovute ai diversi interessi, attitudini e capacità dei singoli studenti e ai vari livelli di impegno e ritmi di apprendimento. Nel corso di quest’anno molti alunni, hanno subito un cambiamento non del tutto positivo per quello che riguarda la disponibilità allo studio scolastico l’attenzione e la partecipazione in classe. L’impegno nello studio e la rielaborazione personale a casa non sono stati costanti le per cui le conoscenze acquisite permangono a volte superficiali e disorganiche e i risultati ottenuti sicuramente inferiori alle loro reali possibilità. Neanche l’avvicinarsi dell’esame ha favorito per qualcuno, maggiore assunzione di responsabilità con conseguente maggiore impegno. Si evidenziano per alcuni ragazzi, difficoltà sul piano espositivo. Solo un piccolo gruppo il cui percorso , nel corso dei tre anni è stato segnato dalla motivazione, dall’attenzione, dalla curiosità che li ha portati a conseguire brillanti risultati, è riuscito ad impostare con l'insegnante un lavoro interattivo finalizzato al raggiungimento degli obiettivi didattici fissati e ha evidenziato una notevole crescita anche a livello umano e personale. Inoltre hanno offerto disponibilità costruttiva e propositiva ed hanno realizzato progetti di meritevole considerazione, come progetti internazionali online AEC-NET (Asia-Europe Classroom Network) e scambi “face to face” con Singapore, Malesia e India e le Olimpiadi della Chimica. Dal punto di vista dell’assiduità scolastica ,si registra qualche carenza per un numero limitato di alunni; tale situazione si è evidenziata soprattutto in concomitanza di verifiche scritte o orali. Riguardo ai comportamenti relazionali, la classe ha saputo interagire nel gruppo; ha intrattenuto rapporti sereni, anche nello scambio dialettico con l'insegnante; diversi alunni I risultati conseguiti in termini di profitto ed obiettivi cognitivi, risentono ovviamente del differente atteggiamento verso lo studio, dell’interesse e della motivazione personale. Emergono sicuramente elementi che hanno sempre mostrato una attenzione continua ed efficace, e che hanno raggiunto una appropriata padronanza della materia competenze e abilità soddisfacenti e livelli soddisfacenti di analisi e rielaborazione critica delle tematiche proposte; altri pur manifestando attenzione nell’affrontare la disciplina, hanno raggiunto risultati solo sufficienti, penalizzati in parte anche da difficoltà sul piano espositivo e da una non completa rielaborazione personale. Accanto a 48 questi vi sono però alcuni allievi che non hanno manifestato alcuna motivazione e scarso impegno nello studio e nella rielaborazione personale a casa, per cui le conoscenze acquisite permangono non del tutto adeguate e a un livello puramente nozionistico. Nello svolgimento del programma ho utilizzato le metodologie della lezione frontale interattiva e del problem solving per stimolare e potenziare le capacità logico-deduttive e per facilitare la comprensione di argomenti teorici piuttosto complessi e nello stesso tempo ho mirato a far acquisire la consapevolezza del carattere pervasivo della chimica in tutti gli ambiti, naturali e tecnologici, della realtà quotidiana e della scienza come strumento di conoscenza ed interpretazione del mondo reale. Gli obiettivi proposti in fase di programmazione iniziale sono stati per lo più raggiunti in merito ai contenuti (sapere) mentre per quanto riguarda le competenze e le abilità (capacità di sintesi, personali procedimenti di deduzione e induzione, capacità di affrontare con proprie strategie situazioni problematiche ) rimangono prerogativa di pochi elementi. Gli strumenti di verifica sono state le interrogazioni, (brevi per sollecitare la partecipazione attiva della classe, o più articolate per meglio valutare le conoscenze) e la risoluzione di esercizi e problemi, sia effettuata in modo individuale che attraverso la discussione collettiva in classe. Nella valutazione delle prove, sia orali che scritte, si è tenuto conto di: conoscenza dei contenuti correttezza della soluzione competenza terminologica (ove richiesta) rielaborazione autonoma dei contenuti E’ stata effettuata una simulazione della terza prova (vedi allegato) (Le valutazioni in quindicesimi sono state riportate in decimi ed utilizzate come ulteriori elementi di valutazione del profitto degli allievi) L’insegnante (Prof.ssa Anna Dello Iacono) 49 DISCIPLINA: CHIMICA INSEGNANTE : Prof.ssa ANNA DELLO IACONO Classe 5^A LST a.s. 2011/2012 PROGRAMMA Il legame chimico e isomeria - Il carbonio e il legame covalente - La risonanza - Gli orbitali ed il legame chimico. Il legame sigma - Gli orbitali ibridati del carbonio: sp3 - sp2 - sp - L’isomeria: isomeria costituzionale: di catena - di posizione - di gruppo funzionale stereoisomeria: conformazionale - configurazionale - Tipi di formule in chimica organica:bruta, di struttura,razionale - Classificazione in base al gruppo funzionale Le reazioni della chimica organica - Reazioni omolitiche o radicaliche - Reagenti elettrofili e reagenti nucleofili - Reazioni eterolitiche o ioniche: reazioni elettrofile, reazioni nucleofile, reazioni di sostituzione, reazioni di addizione, reazioni di eliminazione Alcani e cicloalcani - Struttura degli alcani - Radicali alchilici - Nomenclatura: regole IUPAC per la nomenclatura degli alcani - Le conformazioni degli alcani: conformazione eclissata e conformazione sfalsata - Metodi di preparazione:idrogenazione catalitica degli idrocarburi insaturi - Proprietà fisiche: p.e. delle strutture lineari e delle strutture ramificate - Proprietà chimiche: reazioni di combustione reazioni di alogenazione: meccanismo radicalico a catena - Nomenclatura dei cicloalcani - Conformazioni dei cicloalcani: conformazione a sedia e a barca del cicloesano - Isomeria cis-trans nei cicloalcani Idrocarburi insaturi:alcheni ed alchini - La nomenclatura - Proprietà fisiche e chimiche - Modello orbitalico del doppio legame: il legame π - Isomeria cis – trans negli alcheni - Preparazione degli alcheni: disidratazione degli alcoli – deidroalogenazione degli alogenuri alchilici - Meccanismo di addizione elettrofila agli alcheni - Stabilità dei carbocationi - Addizione di reagenti asimmetrici ad alcheni asimmetrici. La regola di Markovnikov - Dieni coniugati ed effetto della risonanza - Modello orbitalico del triplo legame - Proprietà degli alchini 50 Idrocarburi aromatici - Caratteristiche del benzene - La risonanza nel benzene - Nomenclatura dei composti aromatici - L’energia di risonanza del benzene - Il meccanismo della sostituzione elettrofila aromatica: - Diagramma dell’energia di reazione della sostituzione elettrofila aromatica - Reazioni di sostituzione elettrofila: la nitrazione l’ alogenazione la solfonazione alchilazione ed acilazione - Sostituenti attivanti e disattivanti l’anello - Gruppi orto-para orientanti - Gruppi meta-orientanti - L’importanza degli effetti orientanti nella sintesi Composti organici alogenati - La sostituzione nucleofila - Il meccanismo SN2 - Il meccanismo SN1 - I meccanismi SN1 e SN2 a confronto Alcoli e fenoli - Nomenclatura degli alcoli - Classificazione degli alcoli - Il legame idrogeno negli alcoli e nei fenoli - Acidità degli alcoli e dei fenoli - Preparazione degli alcoli: idratazione degli alcheni – riduzione dei composti carbonilici – sostituzione nucleofila degli alogenuri alchilici – idrolisi degli esteri - Reazioni degli alcoli: esterificazione – ossidazione –sostituzione con alogeni – disidratazione Ammine - Classificazione e struttura della ammine - Nomenclatura delle ammine - Proprietà fisiche e chimiche Aldeidi e chetoni - Nomenclatura di aldeidi e chetoni - Il gruppo carbonilico - L’addizione nucleofila al carbonile – Reattività di aldeidi e chetoni - Addizione di alcoli: la formazione di acetali - Ossidazione e riduzione di aldeidi e chetoni - Tautomeria cheto-enolica - L’acidità degli idrogeni in α; lo ione enolato Acidi carbossilici - Generalità sugli acidi carbossilici - Nomenclatura - Proprietà fisiche e chimiche - Reazioni di sostituzione nucleofila - Acidi policarbossilici Derivati degli acidi carbossilici 51 - Esteri: nomenclatura - preparazione - Meccanismo di esterificazione con catalisi acida: sostituzione nucleofila acilica - Ammidi: nomenclatura e proprietà Lipidi e detergenti - I triesteri del glicerolo - Saponificazione dei grassi; il sapone - Come agiscono i saponi La stereoisomeria - Isomeria ottica - Carbonio chirale - Luce polarizzata - Attività ottica - Enantiomeri e diastereoisomeri I carboidrati - Definizione e classificazione - Struttura dei monosaccaridi: formula di Fisher, Fisher - Tollens e di Haworth - Il legame glucosidico - Disaccaridi: maltosio, cellobiosio, lattosio, saccarosio - Polisaccaridi: amido e glicogeno Amminoacidi e proteine - La natura chimica e le proprietà delle proteine - Proprietà acido – base degli amminoacidi - I peptidi e i polipeptidi - La struttura delle proteine Prof.ssa Anna Dello Iacono 52 DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: Prof.ssa FRANCESCA TORTORA Classe 5^A LST a.s. 2011/2012 RELAZIONE FINALE La classe V a del Liceo scientifico tecnologico nel corso del quinquennio ha compiuto un percorso proficuo nell’ambito dell’educazione fisica. Tutti gli alunni, tranne rare eccezioni, hanno costantemente lavorato con metodo e partecipazione, manifestando qualità e capacità al di sopra della media. I ragazzi hanno espresso un interesse costruttivo in relazione ai contenuti della materia, e hanno colto gli stimoli didattici con profitto assai soddisfacente. Nella trattazione degli argomenti teorici si sono dimostrati ampiamente partecipi e interessati. Nel corso dell’ultimo anno i ragazzi hanno vissuto con entusiasmo l’esperienza dei tornei sportivi scolastici, che ha visto coinvolta e partecipe anche la componente femminile della classe, a volte svantaggiata dalle esercitazioni in palestra. Abbiamo lavorato molto in funzione dell’educazione e del rispetto dei luoghi di lavoro condivisi, del controllo e della canalizzazione dell’emotività, dell’accettazione dell’altro a prescindere dalle sue capacità motorie e intellettuali. Sotto questo profilo mi ritengo soddisfatta degli obiettivi raggiunti da tutti i ragazzi. L’insegnante (Prof.ssa Francesca Tortora) DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: Prof.ssa FRANCESCA TORTORA Classe 5^A LST a.s. 2011/2012 PROGRAMMA Finalità dell’insegnamento · Presa di coscienza di sé attraverso le attività motorie e sportive · Presa di coscienza delle proprie capacità e dei propri limiti per arrivare all’autovalutazione . · Raggiungimento di un’autonomia di lavoro attraverso l’approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive trasferibili anche all’esterno della scuola ( lavoro-tempo libero). · Consolidamento di una cultura motoria e sportiva intesa come stile di vita e promozione alla salute. Obiettivi Conoscenze · Conoscenza della terminologia disciplinare 53 · Conoscenza teorica delle tecniche di esecuzione del gesto tecnico e sportivo · Conoscenza di argomenti teorici strettamente legati alla disciplina Capacità · Miglioramento delle capacità condizionali (resistenza, forza, velocità, mobilità articolare). · Consolidamento degli schemi motori di base al fine del miglioramento delle capacità coordinative. Competenze · Saper utilizzare il gesto sportivo in modo adeguato rispetto alla situazione contingente e al regolamento tecnico. · Saper utilizzare il linguaggio non verbale come linguaggio codificato (arbitraggio), linguaggio creativo e come vera e propria forma di comunicazione. Metodologia La metodologia utilizzata è stata prevalentemente analitica poiché sono stati approfonditi argomenti trattati negli anni precedenti in modo globale. Verifica L’osservazione sistematica ha rappresentato il principale strumento di verifica del processo di apprendimento nonché della partecipazione e dell’impegno nelle attività proposte. Sono state inoltre utilizzate prove di verifica di attività pratiche e teoriche. Materiali didattici Per la parte teorica è stato utilizzato il manuale di educazione fisica “Attivamente” PROGRAMMA DISCIPLINARE Parte pratica · Esercizi di potenziamento generale eseguiti individualmente, in coppia, in piccoli gruppi, nelle varie stazioni. · Esercizi di mobilità articolare: allungamento dei principali gruppi muscolari attraverso lo stretching. · Esercizi di destrezza e coordinazione generale 54 · Educazione al ritmo attraverso esercizi a corpo libero e con l’uso di piccoli attrezzi · Attività di avviamento motorio gestite in autonomia. · Sport di squadra: pallavolo, pallacanestro, pallamano, calcetto, palla elastica, tennis tavolo · Studio ed allenamento dei fondamentali individuali e di squadra, i regolamenti, l’arbitraggio. · Partecipazione ai tornei d’Istituto di pallavolo, basket e calcio a cinque L’insegnante (Prof.ssa Francesca Tortora) 55 DISCIPLINA: RELIGIONE DOCENTE: Prof.ssa ERCOLI SIMONETTA Classe 5^A LST a.s. 2011/2012 RELAZIONE FINALE La classe 5A Lst è composta da 18 alunni. Tutti gli alunni si avvalgono dell’insegnamento della Religione cattolica. La classe ha evidenziato sin dall’inizio dell’anno scolastico un atteggiamento serio, propositivo e risponde alle attività proposte con interesse e buona partecipazione. Le spiegazioni sono seguite con attenzione e vi è interesse per le lezioni dialogate alle quali, però, intervengono quasi sempre gli stessi alunni. La classe è disponibile alla collaborazione e il processo di socializzazione è decisamente positivo. Il dialogo e l’ascolto attivo hanno potenziato in particolare competenze comunicative nella produzione orale. PROGRAMMA Libertà e responsabilità Dentro la vita: la scelta dei valori La globalizzazione Le scelte etico - religiose proprie e altrui Fede e ragione- Fede e scienza Rapporto Dio- uomo : l’esperienza religiosa L’insegnante (Prof.ssa Simonetta Ercoli) 56 ALLEGATI: SIMULAZIONE TERZA PROVA FILOSOFIA VA LST Nell’ambito della filosofia Hegeliana descrivi la fenomenologia dello spirito ed il ruolo che essa assume nella speculazione filosofica. Analizza inoltre le critiche che Hegel muove a Fichte e Schelling. 57 SIMULAZIONE TERZA PROVA SCIENZE DELLA TERRA TIPOLOGIA A MASSIMO 20 RIGHE Candidato: Nome………………………….. Cognome……………………….. classe : Data………………. Descrivere le più importanti perturbazioni atmosferiche. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. 58 ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………. 59 SIMULAZIONE TERZA PROVA MATEMATICA Enunciare il teorema di Lagrange ed illustrarne il significato geometrico. Verificare se le seguenti funzioni: x0 x x f ( x) e x 1 x0 x in 1,1 g ( x) x 3 2 x in 1,2 soddisfano le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo a fianco indicato (giustificando adeguatamente le conclusioni) e calcolare le ascisse degli eventuali punti che soddisfano la tesi. Scrivere infine l’equazione della retta tangente al grafico della funzione per ciascuno dei punti precedentemente determinati. 60 SIMULAZIONE TERZA PROVA MATERIA: Chimica DOCENTE: Prof.ssa Dello Iacono Anna a.s. 2011-2012 ALUNNO: COGNOME _________________________ NOME _________________________ CLASSE 5^A LST 1. Spiega il meccanismo delle reazioni di sostituzione SN1 e motiva quando tale meccanismo è favorito rispetto alle SN2 ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………… 2. Spiega l’importanza degli effetti orientanti nella sintesi ipotizzando la sintesi del paranitro toluene, partendo dal benzene. ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ............... 3. Dopo aver motivato la maggiore acidità dei fenoli rispetto agli alcoli, spiega l’effetto provocato dai gruppi elettronattrattori. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………….. 19 aprile 2012 61 Simulazione terza prova d'esame Classe 5Alst a.s. 2011-2012 Disciplina: INFORMATICA E SISTEMI AUTOMATICI Alunno: ............................................................................... Cosa si indica quando, riferendosi ad una rete di computer, si parla di “DHCP”? ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... Indicare la funzione principale di un ISP ed illustrare quali sono i servizi aggiuntivi che questi può offrire. ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... Quando si parla di linguaggio HTML cosa si intende con il termine “form”? ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... 62 PROVA SIMULATA DI LINGUA INGLESE NAME CLASS DATE 1) Explain the main consequences of World War I ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… 2) What important social reforms were made in Britain in the first years of the 20th century? ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… 3) What was the basic purpose of the League of Nations? ? ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………… 63 TERZA PROVA A.S. 2011-12 BIOLOGIA E LABORATORIO CLASSE V SEZ.A LST ALUNNO/A ........................................................................................... DATA .......................... 1) La curva rappresenta un tipo di selezione operante su un carattere. Spiega di quale tipo si tratti chiarendone gli aspetti e utilizzando anche un esempio. ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ 2) Spiega perché eventi quali le estinzioni di massa siano spesso associati a processi di radiazioni adattative. La scomparsa dei dinosauri e il diffondersi dei mammiferi sono due eventi in qualche modo legati tra loro? ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ 3) Per quasi due secoli sull’isola di Martha’s Vineyard, al largo della costa atlantica degli Stati Uniti, buona parte della popolazione è stata colpita da un tipo di sordità di natura ereditaria e la forma di linguaggio più diffusa è stata quella gestuale. Quale potrebbe essere stata la causa che ha dato origine a un pool genico così particolare? ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ ........................................................................................................................ 64 65