3^A – FISICA compito n°2 - 2012-2013 1. Un corpo di massa m=7,5 kg viene lanciato con una velocità iniziale v 0=1,2 m/ s lungo un piano inclinato che forma un angolo =30 ° rispetto all'orizzontale. v0 m a a. Se il piano inclinato è liscio, calcola il tempo impiegato dal corpo a fermarsi e la distanza che esso percorre. Cosa succede al corpo dopo essersi fermato? b. Rispondi alle domande del punto a) nel caso in cui tra il corpo ed il piano inclinato vi sia un attrito di coefficiente d =0,1 . c. Nel caso in cui il piano inclinato sia scabro, calcola il minimo valore del coefficiente di attrito s necessario a tenere in equilibrio il corpo dopo che si è fermato. d. Calcola il modulo della reazione vincolare esercitata dal piano inclinato sul corpo. 2. Una persona di massa m=70 kg riposa su un'amaca. Le funi che sostengono l'amaca formano degli angoli =40,0 ° e =20,0 ° rispetto alla direzione orizzontale. Calcola le tensioni delle due funi. Spiega perché la somma delle θ T2 T1 P due tensioni è maggiore del peso della persona. (E' vietato sghignazzare per il disegno). φ 3^A – Correzione compito fisica n°2 1. a. Se il piano è liscio, sul corpo agisce la componente del suo peso parallela al piano: P ∥ =m g sen 30 ° , per cui l'accelerazione del corpo è: a= Tempo di arresto: v=atv 0 =0 ⇒ t arr = P∥ m =g sen 30 °≃4,9 2 . m s −v 0 1,2 m/ s ≃ ≃0,24 s . a 4,9 m/ s 2 1 2 1 m m 2 Spazio percorso: s= at v 0 t≃− ⋅4,9 2⋅0,24 s 1,2 ⋅0,24 s≃0,15 m . 2 2 s s Ovviamente, dopo essersi fermato per un istante, il corpo inizia a scivolare verso il basso con accelerazione a sotto l'azione della componente del suo peso parallela al piano. b. Se il piano è scabro, sul corpo agisce una forza di attrito F att =d P ⊥ =d m g cos 30 ° , per cui la forza risultante che agisce sul corpo è: F =P ∥ F att =m g sen 30 °d m g cos 30 ° . L'accelerazione è: a 1= F m =g sen 30 °d cos 30 °≃5,75 2 . m s Tempo di arresto: v=a 1 tv 0=0 ⇒ t arr = −v 0 1,2 m/ s ≃ ≃0,21 s . a 1 5,75 m/ s 2 1 1 m m 2 2 Spazio percorso: s= a 1 t v 0 t≃− ⋅5,75 2⋅0,21 s 1,2 ⋅0,21 s≃0,125 m . 2 2 s s c. Il corpo resta in equilibrio quando la forza di attrito statico è uguale e opposta alla componente del peso parallela al piano. La forza di attrito è: F att = s P All'equilibrio: F att =P ∥ ⊥ = s m g cos 30 ° . ⇒ s m g cos 30 °=m g sen 30 ° ⇒ s =tg 30 °= 1 ≃0,577 . 3 d. La reazione vincolare del piano inclinato è uguale e opposta alla componente della forza peso perpendicolare al piano: R=P ⊥ m 3 =m g cos 30 °≃7,5 kg⋅9,8 2⋅ ≃64 N . s 2 2. Imponiamo le condizioni di equilibrio nelle direzioni orizzontale e verticale: { T 1 cos =T 2 cos ⇒ T 1 sen T 2 sen =mg { T 1≃1,23T 2 ⇒ 1,13T 2≃686 { T 1≃747 N . T 2≃607 N La somma delle due tensioni (anzi, la stessa T1) è maggiore del peso della persona, in quanto le loro componenti orizzontali si elidono a vicenda, e quindi non sono utilizzate per equilibrare la forza peso. 3^A - FISICA compito n°4 - 2012-2013 1. Un treno si muove con una accelerazione a=2,0 m/ s 2 . Al soffitto del treno è appeso, tramite un filo, un corpo di massa m=1,0 kg . Si osserva che il filo viene deviato dalla verticale, in direzione opposta a quella del moto, di un angolo a. a a a. Spiega questo fatto, sia nel riferimento di un osservatore fermo al suolo, che nel riferimento di un osservatore solidale al treno. b. Calcola l'ampiezza dell'angolo a e la tensione T del filo. 2. Un uomo di massa m=60 kg si trova all'equatore e si accorge che il suo peso, indicato da una bilancia a molla, è minore del valore teorico P=mg . a. Spiega questo fatto, sia nel riferimento di un osservatore non coinvolto nella rotazione terrestre, che nel riferimento di un osservatore in rotazione con la terra. b. Calcola il valore dell'apparente diminuzione di peso dell'uomo. (Considera g≃9,81 m/ s 2 ; raggio terrestre RT ≃6.380 km ). 3. Da una torre di altezza h=1.000 m , posta all'equatore, viene lasciato cadere un peso. Si osserva che la caduta non avviene esattamente lungo la verticale. a. Spiega questo fatto, sia nel riferimento di un osservatore non coinvolto nella rotazione terrestre, che nel riferimento di un osservatore in rotazione con la terra. b. Calcola la deviazione orizzontale del punto di impatto con il suolo rispetto al piede della verticale. 3^A - Correzione compito fisica n°4 1. a. Osservatore al suolo (riferimento inerziale): sul corpo T T agiscono la tensione del filo e la forza peso. La loro risultante determina l'accelerazione del corpo: T P =m a . -ma ma Osservatore nel treno; trattandosi di un riferimento non P inerziale, dobbiamo introdurre la forza apparente (di inerzia) P suolo treno F in =−m a per spiegare lo stato di quiete del corpo: T P −m a=0 . b. In entrambi i riferimenti, otteniamo il sistema: { T sen =ma , che può essere risolto sia per Tcos =mg sostituzione che dividendo membro a membro le due equazioni: a ma 1 kg⋅2 m/ s 2 −1 2 tg = ⇒ ≃tg ≃11,5 ° ⇒ T = ≃ ≃10 N . g 9,8 0,20 sen 2. a. Osservatore non in rotazione con la terra (riferimento inerziale): L'uomo è soggetto all'accelerazione centripeta della terra, per cui la reazione R della bilancia è data da: P−R=m a c ⇒ R=P−m a c , e pertanto è minore del peso. Osservatore in rotazione con la terra: trattandosi di un riferimento non inerziale, sull'uomo agisce la forza centrifuga F c =−m a c , per cui: P−RF c =0 ⇒ R=P−m a c . b. Velocità angolare di rotazione terrestre: rot eq = 2 6, 28 rad ≃ ≃7,27⋅10−5 . 2 T rot 24⋅60 s Diminuzione di peso: F c =ma c =m 2rot RT ≃60 kg⋅7,27⋅10−5 rad 2 ⋅6,38⋅106 m≃2,02 N . s 3. a. Osservatore non in rotazione con la terra (riferimento inerziale): la caduta non avviene esattamente lungo la verticale, in quanto l'oggetto lasciato cadere ha una velocità tangenziale dovuta al moto di rotazione terrestre lievemente maggiore di quella dei punti che incontra nel corso della caduta. Osservatore in rotazione con la terra: essendo un riferimento non inerziale, sul peso agisce la forza di Coriolis, perpendicolare sia alla velocità relativa del peso che all'asse di rotazione. 1 2h 2.000 b. Il tempo di caduta del peso è: h= g t 2 ⇒ t c = ≃ ≃14,3 s . 2 g 9,8 Il piede della verticale possiede la velocità tangenziale v rot eq=rot RT ; il peso ha velocità tangenziale: v peso=rot RT h . La differenza tra le due velocità è: v=rot h≃7,27⋅10−5⋅103≃7,27⋅10−2 m . s La deviazione dalla verticale è quindi: x= v t c ≃7,27⋅10−2⋅14,3≃1,04 m . 3^A - FISICA 1. Descrivi il moto rappresentato dal grafico in figura, compito n°1 - 2014-2015 v (m/s) determinando in particolare l'accelerazione e lo spostamento in ciascuno dei tre intervalli di tempo e tracciando i grafici di posizione e accelerazione in funzione del tempo. 2. Nell'istante in cui il semaforo diventa verde, un'automobile t (s) parte con accelerazione a=2,10 m/ s 2 e viene superata da un ciclista che si muove con velocità v c =4,80 m/ s . Qual è il massimo vantaggio (in metri) del ciclista? Quanto tempo impiega l'automobile per raggiungere il ciclista? A quale distanza dal semaforo avviene il sorpasso? Qual è la velocità dell'automobile in quel momento? 3. Un elicottero situato alla quota h 0=200,0 m sta salendo con velocità v 0=20,0 m/ s formando un angolo =50,0 ° rispetto all'orizzontale quando lascia cadere un pacco. Inizialmente, il pacco sale o scende? Perché? Calcola la quota massima raggiunta dal pacco, la sua gittata, il modulo e la direzione della sua velocità nel momento in cui raggiunge il terreno. 4. Un corpo di massa m=22,0 kg è appoggiato su un pavimento scabro. I coefficienti di attrito statico e dinamico tra il corpo e il pavimento sono k s =0,500 e k d =0,300 . Calcola la forza orizzontale necessaria per mettere in moto il blocco. Se al blocco (in movimento) viene applicata una forza orizzontale F =90,0 N , calcola la sua accelerazione. Il pavimento viene poi inclinato rispetto all'orizzontale di un angolo =30,0 ° . Spiega se il blocco resta in equilibrio o si muove. In quest'ultimo caso, calcola la sua accelerazione. 5. Una mosca vola con velocità v=20 cm/ s ad altezza h=30 cm sopra il piano di una scrivania mentre passa sotto una lampadina di altezza l=50 cm . Calcola la velocità dell'ombra della mosca sulla scrivania. v l h 3^A - Correzione compito fisica n°1 1. Tra 0 e 5 s: moto uniformemente accelerato con accelerazione a= iniziale v 0=5 v −4 m/ s m = =−0,8 2 e velocità 5s t s m 1 2 1 2 . Spostamento: s1= at v 0 t=− ⋅0.8⋅5 6⋅5=−1030=20 m . s 2 2 Tra 5 e 15 s: moto uniforme con velocità v 1=2 m/ s . Spostamento: s 2=v 1 t=2⋅10=20 m . Tra 15 e 20 s: moto uniformemente accelerato con accelerazione a= iniziale v 1=2 v 2 m/ s m = =0,4 2 e velocità 5s t s m 1 2 1 2 . Spostamento: s3= at v 0 t= ⋅0.4⋅5 2⋅5=510=15 m . s 2 2 Spostamento complessivo: s=s1s 2s3=55 m . (Possiamo calcolare gli spostamenti anche tramite le aree sottostanti il grafico velocità-tempo). s (m) 55 a (m/s2) 0,4 t (s) t (s) -0,8 Nel tracciare il grafico posizione - tempo teniamo conto dei seguenti dati: • per t=0 s indichiamo con s 0=0 la posizione iniziale; il grafico “parte” con pendenza v 0=6 m/ s ; • per t=5 s , entrambi i rami del grafico hanno la stessa pendenza v 1=2 m/ s ; • per t=15 s , entrambi i rami del grafico hanno la stessa pendenza v 1 =2 m/ s ; • per t=20 s il grafico “termina” con pendenza v 2=4 m/ s . 2. Il ciclista raggiunge il massimo vantaggio quando: v a =at=v c ⇒ t 1= v c 4,8 m/ s = ≃2,29 s . a 2,1 m/ s 2 1 2 m 1 m 2 Il massimo vantaggio è: s c −s a =v c t 1− at 1 ≃4,80 ⋅2,29 s− ⋅2,1 2⋅2,29 s ≃5,49 m . 2 s 2 s L'automobile raggiunge il ciclista quando: s a =s c ⇒ 2 v c 2⋅4,8 m/ s 1 2 at =v c t ⇒ t 1=0 ; t 2= = ≃4,57 s=2 t 1 . 2 a 2,1 m/ s 2 (Naturalmente, la soluzione t 1=0 corrisponde alla partenza dal semaforo). m La distanza dal semaforo è s a =s c =v c t 2≃4,8 ⋅4,57 s≃21,9 m . s m m La velocità dell'automobile è: v a =at 2≃2,1 2⋅4,57 s≃9,60 . s s 3. Inizialmente, il pacco sale perché ha la stessa velocità iniziale dell'elicottero. Il pacco raggiunge la quota massima quando: v y =−gtv 0 sen =0 ⇒ t 1= v 0 sen 20 m/ s⋅sen 50 ° ≃ ≃1,56 s . g 9,81 m/ s 2 1 2 1 2 Quota massima: hmax =− g t 1 v 0 t 1 sen h0≃− 9,81⋅1,56 20⋅1,56⋅sen 50 °200≃212,0 m . 2 2 1 2 2 Il pacco tocca il suolo quando: y=− g t v 0 t sen h0=0 ⇒ 4,91 t −15,3 t−200=0 ⇒ 2 t 2= 15,364,5 ≃8,13 s (la soluzione negativa non ha senso fisico). 9,81 m Gittata: x=v 0 t 2 cos ≃20 ⋅8,13 s⋅cos 50 °≃131 m . s Nel momento in cui tocca il terreno, la velocità ha componenti: { v x =v 0 cos ≃20⋅cos 50 °≃12,9 m/ s , v y =−gt 2v 0 sen ≃−9,81⋅8,1320⋅sen 50 °≃−64,4 m/ s modulo: v f = v 2fx v 2fy ≃ 12,9264,4 2≃65,7 m/ s , e forma con l'orizzontale un angolo: =arc tg vy −64,4 ≃arc tg ≃−78,7 ° . vx 12,9 4. Forza per mettere in moto il blocco: F 1=k s mg≃0,5⋅22 kg⋅9,81 m/ s 2≃108 N . Applicando la forza F: F −k d mg=ma ⇒ a= F 90 m −k d g≃ −0,3⋅9,81≃1,15 2 . m 22 s Il blocco appoggiato sul piano inclinato scivola verso il basso, perché la componente parallela della forza peso: F t =mg sen ≃22⋅9,81⋅sen 30 °≃108 N è maggiore della massima forza di attrito statico: F att =k s mg cos ≃0,5⋅22⋅9,81⋅cos 30 °≃93,5 N . Per calcolare l'accelerazione: mg sen −k d mg cos =ma ⇒ a= g sen −k d cos ≃9,81⋅ sen 30 °−0,3⋅cos 30 ° ≃2,36 m/ s 5. Per la similitudine dei triangoli: vo l l 50 cm cm cm . = ⇒ v o= v= ⋅20 =50 v l−h l−h 20 cm s s v l h vo 2 . 3^A - FISICA compito n°3 - 2014-2015 1. Un vagone si muove con accelerazione costante a=3,50 m/ s 2 . Al soffitto è appeso, tramite un filo, un corpo di massa m ' =2,00 kg . Un altro corpo di massa m=2,70 kg è attaccato ad una molla di costante elastica k =35,0 N / m . Si osserva che il filo viene deviato dalla verticale di un angolo a e che la molla si allunga di un tratto x. Spiega questi fatti, sia nel riferimento dell'osservatore A fermo al suolo, che nel riferimento dell'osservatore B che si trova sul vagone. Calcola l'ampiezza dell'angolo a, la tensione T del filo, l'allungamento x della molla. 2. L'apparato del problema precedente viene montato su una piattaforma in rotazione con velocità angolare costante =0,230 rad / s a distanza r=5,00 m dal centro. Si osserva che il filo viene deviato dalla verticale, verso l'esterno, di un angolo a, e che la molla si allunga di un tratto x. Spiega questi fatti, sia nel riferimento dell'osservatore A fermo al suolo, che nel riferimento dell'osservatore B che si trova sulla piattaforma. Calcola l'ampiezza dell'angolo a, la tensione T del filo, l'allungamento x della molla. 3. L'osservatore B del problema precedente, che si trova al centro della piattaforma, prende una palla e la lancia in direzione radiale verso l'esterno con velocità v=2,80 m/ s . Egli osserva che la palla subisce una deviazione in direzione trasversale al suo moto. Spiega questo fatto sia dal punto di vista dell'osservatore A che dell'osservatore B, precisando se la deviazione avviene nel verso di rotazione della piattaforma o in verso opposto. Sapendo che la piattaforma ha raggio R=10,0 m , calcola la deviazione trasversale d subita dalla palla quando arriva al bordo della piattaforma. 4. a. Cos'è un sistema di riferimento inerziale? b. Cosa afferma il principio di relatività galileiana? c. Se la Terra può essere considerata un sistema inerziale, cosa possiamo dire per un vagone in moto rettilineo uniforme rispetto alla Terra? (Spiega la tua risposta, anche facendo riferimento agli esempi di Galileo). d. Un vagone in moto uniformemente accelerato rispetto alla Terra può essere considerato un sistema inerziale? Perché? E se il vagone fosse in moto circolare uniforme? e. Spiega quali esperienze dimostrano che la Terra non può essere considerata in modo rigoroso come un sistema inerziale. 3^A - Correzione compito fisica n°3 1. Per l'osservatore A (riferimento inerziale), le masse m ed m' sono applica ad entrambe il 2° principio della dinamica: F el =m a ; T P =m ' a . a T in moto con la stessa accelerazione a del vagone, quindi egli T - m' a m' a P Per l'osservatore B (riferimento non inerziale), le due masse sono P a A B in quiete. Per poter spiegare questo fatto tramite il 2° principio, egli deve introdurre la forza apparente di inerzia F in =−m a : F el F in =0 ; T PF in =0 . 2 m' a 3,5 m/ s −1 a ⇒ =tg ≃ ≃19,6 ° ; In entrambi i riferimenti, ricaviamo: tg = m' g g 9,81 m/ s 2 m ' a 2 kg⋅3,5 m/ s 2 T sen =m ' a ⇒ T = ≃ ≃20,9 N ; sen 19,6 ° sen ma 2,7 kg⋅3,5 m/ s 2 kx=ma ⇒ x= ≃ ≃27,0 cm . k 35 N / m 2. Per l'osservatore A (riferimento inerziale), le masse m ed m' subiscono una accelerazione 2 centripeta a c = r , per cui vale il 2° principio della dinamica: F el =m a c ; T P =m ' a c . Per l'osservatore B (riferimento non inerziale), le due masse sono in quiete. Per poter spiegare questo fatto tramite il 2° principio, egli deve introdurre la forza apparente centrifuga F c =−m a c , da cui: F el F c =0 ; T P F c =0 . Ragionando come nel problema precedente, ricaviamo (in entrambi i riferimenti): tg = m ' 2 r 2 r 0,23 rad / s2⋅5 m ⇒ =tg −1 ≃ ≃1,54 ° ; m' g g 9,81 m/ s 2 m ' 2 r 2 kg⋅0,23 rad / s2⋅5 m T sen =m ' r ⇒ T = ≃ ≃19,7 N ; sen 1,54 ° sen 2 m 2 r 2,7 kg⋅0,23 rad / s2⋅5 m kx=m r ⇒ x= ≃ ≃2,04 cm . k 35 N / m 2 3. Per l'osservatore A (riferimento inerziale), la palla si muove di moto rettilineo uniforme in direzione radiale, ma, essendo stata lanciata dal centro, essa non possiede una velocità tangenziale, e quindi “rimane indietro” rispetto ai punti della piattaforma che si muovono sotto di essa con velocità tangenziali via via crescenti. Per l'osservatore B (riferimento non inerziale), sulla palla agisce la forza di Coriolis, perpendicolare sia alla sua velocità relativa che all'asse di rotazione, che la fa deviare in direzione opposta a quella della rotazione della piattaforma. R 10 m ≃3,57 s . La palla raggiunge il bordo della piattaforma all'istante: t 1 = = v 2,8 m/ s Nel frattempo, il bordo della piattaforma ha subito una rotazione: d = R t 1≃0,23 rad ⋅10 m⋅3,57 s≃8,21 m . s 4. (cenni) a. Un sistema di riferimento è inerziale quando in esso sono validi i principi della dinamica. b. Il principio di relatività galileiano afferma che le leggi della meccanica sono valide in tutti i sistemi di riferimento inerziali. c. Un vagone in moto rettilineo uniforme può essere considerato un sistema inerziale perché le forze e le accelerazioni misurate in esso sono le stesse misurate da un osservatore a Terra (vedi pagg. 87-92 del libro di testo). d. Un vagone in moto uniformemente accelerato o in moto circolare uniforme non può essere considerato un sistema inerziale, perché in esso non valgono i tre principi della dinamica (vedi pagg. 96-104 del libro di testo). Per continuare ad applicare tali principi nei sistemi non inerziali, siamo costretti a introdurre delle forze apparenti, o fittizie, o non newtoniane (forza di inerzia o di trascinamento, forza centrifuga, forza di Coriolis). e. Sono le esperienze che dimostrano la rotazione terrestre: • rotazione del piano di oscillazione di un pendolo (pendolo di Foucault); • variazione del “peso” con la latitudine; • effetti della forza di Coriolis sul moto di grandi masse di fluidi • deviazione verso est nella caduta dei gravi (esaminarne qualcuna in dettaglio). 3^A - Verifica dinamica Spiega in maniera adeguata ciascuna risposta. 1. Su un piano inclinato liscio di altezza h=30,0 cm e lunghezza l=50,0 cm viene appoggiato un corpo di massa m. Sapendo che per mantenere in equilibrio il corpo è necessario applicargli una forza F =36,0 N parallela al piano, calcola la massa m. 2. Una forza F =5,00 N agisce su un corpo di massa m=3,00 kg appoggiato su un tavolo scabro e gli imprime una accelerazione a=0,400 m/ s 2 . Calcola il coefficiente di attrito dinamico tra il corpo e il tavolo. 3. Un ascensore si muove verso l'alto con accelerazione a=3,00 m/ s 2 . Una donna di massa m=60,0 kg si trova su una bilancia all'interno dell'ascensore. Calcola il “peso” segnato dalla bilancia. 4. Un corpo di massa m, inizialmente in quiete, per effetto di una forza costante F percorre in un tempo t una distanza s. Esprimi in funzione di s la distanza s1 percorsa dal corpo se la sua massa e l'intervallo di tempo raddoppiano, mentre la forza dimezza. 5. Se ad una molla di lunghezza l 0 =12,0 cm viene appeso un corpo di massa m1=30,0 g , la sua lunghezza diventa l 1=13,5 cm . Calcola la massa m2 che va appesa alla molla per fare in modo che la sua lunghezza diventi l 2=15,8 cm . 6. Sappiamo che la Terra ha massa M, la Luna ha massa m, la loro distanza è r, e la forza che la Terra esercita sulla Luna è F. Calcola l’intensità della forza F1 che la Luna esercita sulla Terra. 7. Un oggetto di massa m=1,00 kg cade nell'aria con velocità costante v=3,00 m/ s . Calcola la forza di attrito che l’aria esercita sull’oggetto. 8. Un’automobile di massa m=952 kg può affrontare una curva di raggio r=34,0 m alla velocità massima v max =55,0 km/ h . Calcola il coefficiente di attrito tra le gomme e la strada. 3^A - Correzione verifica dinamica 1. La forza F deve equilibrare la componente del peso parallela al piano inclinato: F =P ∥ =mg sen =mg h lF 0,5 m⋅36 N ⇒ m= ≃ ≃6,12 kg . l gh 9,8 m/ s 2⋅0,3 m 2. Sul corpo agiscono la forza F che lo spinge e la forza di attrito dinamico: F −k d mg=ma ⇒ k d = F −ma 5 N −3 kg⋅0,4 m/ s 2 ≃ ≃0,129 . mg 3 kg⋅9,8 m/ s 2 3. Sulla donna agiscono il proprio peso e la reazione normale, che è la forza indicata dalla bilancia: N −mg=ma ⇒ N =m ga≃60 kg⋅9,83 m/ s 2≃768 N . 2 F / 22 t 1 2 Ft 2 4. In un moto uniformemente accelerato: s= at = . Quindi: s1= =s . 2 2m 2⋅2 m 5. L'allungamento della molla è direttamente proporzionale al peso, e quindi alla massa, del corpo che le viene appeso: 6. m 2 m1 x 3,8 cm = ⇒ m 2 = 2 m1 ≃ ⋅30 g≃76,0 g ≃0,0760 kg . x 2 x1 x1 1,5 cm F 1=F per il terzo principio della dinamica (spiegare). 7. Poiché l'oggetto si muove a velocità costante, la forza risultante che agisce su di esso deve essere 2 nulla. Quindi la resistenza dell'aria è uguale al peso: F att =mg≃1 kg⋅9,80 m/ s ≃9,80 N . 8. La forza di attrito agisce come forza centripeta: k s mg=m 2 v2 v 2 55/3,6 m/ s ⇒ k s= ≃ ≃0,701 . r rg 34 m⋅9,8 m/ s 2 3^A - FISICA compito n°1 - 2015-2016 1. Da un palazzo di altezza h=20,0 m viene lanciato un pallone v0 a con velocità iniziale v 0=10,0 m/ s in modo che la direzione di lancio formi un angolo =30,0 ° con la direzione h v1 orizzontale. Nello stesso istante, un uomo che si trova a d distanza d =40,0 m dalla base del palazzo comincia a correre verso l'edificio. Quale velocità v1 dovrebbe mantenere l'uomo per prendere il pallone nel momento in cui questo tocca il suolo? 2. Un corpo A di massa m A =12,0 kg è fermo su un piano inclinato A di un angolo =30,0 ° rispetto all'orizzontale. Calcola: l a a. l'accelerazione aA subita dal corpo; b. il tempo impiegato dal corpo A a raggiungere la base del piano inclinato, sapendo che esso percorre sul piano inclinato stesso una distanza l=1,80 m . Calcola poi l'accelerazione del corpo A nei casi in cui: c. tra il corpo ed il piano inclinato è presente un attrito dinamico di coefficiente k d =0,200 ; A B d. il piano inclinato è liscio, ma il corpo A è collegato tramite una fune ad un secondo corpo B di massa m B =3,00 kg . a 3. Due automobili, A e B, partono da uno stesso punto con la stessa velocità iniziale v0. L'automobile A si muove di moto uniforme, mentre l'automobile B si muove di moto uniformemente accelerato con accelerazione −a . Calcola il rapporto d A / d B delle distanze percorse da A e da B nel momento in cui B si ferma. Traccia (spiegando in maniera dettagliata la tua risposta) il grafico posizione - tempo relativo al moto delle due automobili. 3^A - Correzione compito n°1 2 1. Il pallone tocca terra quando: y t =−1/ 2 g t v 0 t sen h=0 ⇒ 4,9 t 2−5 t−20=0 ⇒ t 1= 5 2580⋅4,9 ≃2,60 s (consideriamo solo la soluzione positiva). 9,8 Lo spostamento orizzontale del pallone è: x 1=v 0 t 1 cos ≃10⋅0,866⋅2,60≃22,5 m . La velocità dell'uomo è quindi: v 1= d −x 1 40−22,5 m ≃ ≃6,73 . t1 2,60 s 2. a. Sul corpo A agisce la componente della forza peso parallela al piano inclinato: P A ∥ =m A g sen 30 ° ⇒ a A= P A ∥ / m A= g sen 30 °≃4,90 m/ s 2 . b. Il moto del corpo è uniformemente accelerato con accelerazione aA: 1 2l 2⋅1,8 l= a A t 2 ⇒ t 1= ≃ ≃0,857 s . 2 aA 4,9 c. Sul corpo A agisce anche la forza di attrito dinamico: F att =k d P A Quindi: a A= P A ∥ −F att mA ⊥ =k d m A g cos 30 ° . =g sen 30 °−k d cos 30 ° ≃9,80⋅0,5−0,2⋅0,866≃3,20 m . s2 d. In questo caso, sul sistema formato dai corpi A e B agisce anche il peso del corpo B. Quindi: a A= P A ∥ −P B m Am B = m A sen 30 °−m B 12⋅0,5−3 m g≃ ⋅9,80≃1,96 2 . m Am B 123 s 3. Calcoliamo l'istante di tempo in cui B si ferma: v B =−atv 0 =0 ⇒ t 1=v 0 / a . Le distanze percorse in tale intervallo di tempo sono: 2 d A=v 0 t 1 = v0 a 2 2 2 dA 1 1v v 1v =2 . , d B=− at 12 v 0 t 1 =− 0 0 = 0 . Quindi: dB 2 2 a a 2 a Poiché A si muove di moto uniforme con velocità v0, il suo grafico posizione - tempo è una retta di pendenza v0. dA A Poiché B si muove di moto uniformemente accelerato con accelerazione negativa, il suo grafico posizione - tempo è una parabola con concavità rivolta verso il basso. Nell'origine, i due grafici sono tangenti, in quanto anche B dB B parte con velocità iniziale v0, mentre nell'istante t1 l'automobile B è ferma, e quindi il grafico ha tangente orizzontale. Quindi per t=t 1 si ha il vertice della parabola. t1 3^A - FISICA compito n°3 - 2015-2016 Nei problemi seguenti ti viene chiesto di “descrivere una situazione fisica” sia in un riferimento inerziale che in uno non inerziale. Per rispondere, traccia il diagramma di corpo libero spiegando quali sono le forze agenti in ciascun riferimento e quale è il loro effetto in quel riferimento. Svolgi poi i calcoli in uno solo dei due riferimenti (a tua scelta). 1. Un ragazzo di massa m=52,0 kg è fermo (in piedi) su un autobus che si muove con accelerazione a=1,20 m/ s 2 verso destra. a. Descrivi la situazione sia nel riferimento del suolo che in quello dell'autobus. b. Calcola il minimo valore del coefficiente di attrito tra le scarpe ed il pavimento. 2. Il ragazzo della domanda precedente è fermo (in piedi) su una giostra che ruota con velocità angolare =0,150 rad / s ad una distanza r=3,50 m dal centro. a. Descrivi la situazione sia nel riferimento del suolo che in quello della giostra. b. Calcola il minimo valore del coefficiente di attrito tra le scarpe ed il pavimento. 3. Il ragazzo delle domande precedenti si trova all'equatore e misura il suo peso con una bilancia. a. Descrivi la situazione sia nel riferimento della bilancia (che ruota con la superficie terrestre), che in un riferimento inerziale (es: le “stelle fisse”). b. Calcola la velocità angolare del moto di rotazione terrestre (raggio Terra: RT =6380 km ). c. Calcola il “peso” indicato dalla bilancia (utilizza il valore g≃9,80 m/ s 2 ). 3^A - Correzione compito n°3 1. a. Suolo: sul ragazzo agisce la forza di attrito, diretta verso destra, il cui effetto è Suolo quello di farlo accelerare insieme all'autobus: F att =ma . Fatt a Autobus: sul ragazzo agisce la forza di attrito, diretta verso destra, ma egli Autobus rimane in quiete. Per applicare il 2° principio introduciamo quindi una forza Fin fittizia, detta forza di inerzia, che ristabilisca l'equilibrio: Fatt a=0 F in =−ma ⇒ F att F in =0 . a 1,2 m/ s 2 ≃0,122 . b. Per entrambi: k s min mg=ma ⇒ k s min= ≃ g 9,8 m/ s 2 2. a. Suolo: sul ragazzo agisce la forza di attrito, diretta verso il centro della giostra, Suolo 2 il cui effetto è quello di farlo ruotare insieme alla giostra: F att =m r . Giostra: sul ragazzo agisce la forza di attrito, diretta verso il centro, ma egli Fatt ac rimane in quiete. Per applicare il 2° principio introduciamo quindi una forza Giostra Fatt fittizia, detta forza centrifuga, tale da ristabilire l'equilibrio: F cfg =−m 2 r ⇒ F att F cfg =0 . Fcfg a=0 2 r 0,15 rad / s2⋅3,5 m −3 ≃ ≃8,04⋅10 . b. Per entrambi: k s min mg=m r ⇒ k s min = 2 g 9,8 m/ s 2 3. a. Stelle fisse: sul ragazzo agiscono la forza peso, diretta verso il centro della Stelle Terra, e la reazione normale. La loro somma vettoriale provoca la rotazione P ac del ragazzo con la Terra: P−N =m 2 r . Bilancia Bilancia: sul ragazzo agiscono la forza peso, diretta verso il centro della Terra, e la reazione normale. La loro somma non è nulla, ma ha una risultante diretta verso il centro della Terra, eppure il ragazzo rimane in N N+Fcfg P a=0 quiete. Per applicare il 2° principio introduciamo quindi una forza fittizia, detta forza centrifuga, 2 tale da ristabilire l'equilibrio: F cfg =−m r ⇒ P− N F cfg =0 . b. Terra = 2 6, 28 rad rad ≃ ≃7,27⋅10−5 . 2 2 T Terra 24⋅60 s s c. La bilancia misura la reazione normale che, in entrambi i riferimenti, è: N =mg−m 2 r≃52 kg⋅[9,80 2 m m −5 rad −7,27⋅10 ⋅6,38⋅106 m]≃52 kg⋅9,77 2 ≃508 N . 2 s s s 3^C PNI – FISICA compito n°3 - 2011-2012 1. Tre blocchi di masse m1=10 kg , m2=m3=5 kg sono appoggiati su un piano orizzontale e liscio e sono collegati da funi inestensibili. Sul primo blocco agisce una forza parallela al piano di intensità F =70 N . Calcola l'accelerazione di ciascun blocco e le tensioni delle funi. Al tempo t 1=10 s dalla partenza, la forza F cessa m3 m2 F m1 di agire, mentre il sistema entra in una zona del piano in cui c'è attrito di coefficiente d =0,1 . Dopo quanto tempo si ferma? Quanto spazio percorre prima di fermarsi? 2. Un corpo di massa m=10 kg è appoggiato su un piano inclinato che m forma un angolo =30 ° rispetto all'orizzontale. l a. Se il piano inclinato è liscio e la sua lunghezza è l=30 m , calcola a il tempo impiegato dal corpo a percorrere il piano e la velocità con cui esso giunge al suolo. b. Se il piano inclinato è scabro, calcola il minimo valore del coefficiente di attrito s necessario a tenere in equilibrio il corpo. c. Rispondi alle domande del punto a) nel caso in cui tra il corpo ed il piano inclinato vi sia un attrito di coefficiente d =0,1 . Quale osservazione puoi fare sui dati del problema? Come la spieghi? 3. Calcola la velocità angolare, la velocità tangenziale e l'accelerazione centripeta a cui è sottoposto un corpo sulla superficie terrestre: a. a causa del moto di rivoluzione intorno al Sole; b. a causa del moto di rotazione della Terra intorno al proprio asse, se il corpo si trova all'equatore; P c. a causa del moto di rotazione della Terra intorno al proprio asse, se il corpo si trova nel punto P di latitudine =30 ° . RT a Raggio della Terra: RT =6380 km ; distanza Terra – Sole: RTS =1,50⋅1011 m . Da una torre di altezza h=100 m , posta all'equatore, viene lasciato cadere un peso. Spiega perché la caduta non avviene esattamente lungo la verticale e calcola la deviazione orizzontale del punto di impatto con il suolo rispetto al piede della verticale. 3^C – Correzione compito fisica n°3 1. Possiamo considerare le forze agenti su ciascuno dei tre blocchi: { F −T 12=m1 a T 12−T 23=m2 a . T 23=m3 a In alternativa, può essere più semplice considerare che: • la forza F agisce sull'intero sistema, a cui imprime un'accelerazione: a= • F 70 N m = =3,5 2 ; m1m2m3 20 kg s la tensione T12 della prima corda agisce sul secondo e sul terzo corpo: T 12=m2m3 a=10 kg⋅3,5 • m =35 N ; s2 la tensione T23 della seconda corda agisce sul terzo corpo: T 23=m3 a=5 kg⋅3,5 m =17,5 N . 2 s m m Al tempo t1, il sistema ha raggiunto una velocità v 1=at 1=3,5 2⋅10 s=35 . s s La forza di attrito è F att =−d m1m2m3 g , per cui il sistema subisce un'accelerazione: a 1= F att m =−d g≃−0,1⋅9,8≃−0,98 2 . m1m2m3 s Il sistema si ferma quando la sua velocità è nulla: v=a 1 tv 1=0 ⇒ t 2=− v 1 35 ≃ ≃35,7 s . a 1 0,98 1 2 2 Percorre una distanza: s= a 1 t v 1 t≃−0,49⋅35,7 35⋅35,7≃625 m . 2 2. a. Se il piano è liscio, la forza risultante agente sul corpo è la componente del Fatt suo peso parallela al piano: P ∥ =m g sen 30 ° , per cui l'accelerazione P⊥ P∥ m =g sen 30 °≃4,9 2 . del corpo è: a= m s R P∥ P l a 1 2l 60 Tempo impiegato a percorrere il piano: l= at 2 ⇒ t 1= ≃ ≃3,50 s . 2 a 4,9 Velocità raggiunta: v 1=at 1≃4,9⋅3,50≃17,2 m (la stessa della caduta libera). s b. Il corpo resta in equilibrio quando la forza di attrito (statico) è uguale e opposta alla componente del peso parallela al piano. La forza di attrito è: F att = s P All'equilibrio: F att =P ∥ ⊥ = s m g cos 30 ° . ⇒ s m g cos 30 °=m g sen 30 ° ⇒ s =tg 30 °= 1 ≃0,577 3 è il minimo valore del coefficiente di attrito statico necessario per l'equilibrio. c. In questo caso, siamo in presenza di una forza di attrito F att =d P ⊥ =d m g cos 30 ° . La forza risultante che agisce sul corpo è: F =P ∥ −F att =m g sen 30 °−d m g cos 30 ° . Il corpo subisce un'accelerazione: a ' = F m =g sen 30 °−d cos 30 ° ≃4,05 2 . m s Di conseguenza cambiano il tempo impiegato a percorrere il piano: t '= m 2l 60 . ≃ ≃3,84 s e la velocità finale: v ' =a ' t ' ≃4,05⋅3,84≃15,6 s a' 4,05 Possiamo osservare che il dato della massa del corpo era superfluo, in quanto sul corpo agiscono soltanto forze (il peso e l'attrito) direttamente proporzionali alla massa stessa. 3. a. riv = 2 6, 28 −7 11 4m −7 rad ≃ ≃1,99⋅10 ; v riv =riv RTS ≃1,99⋅10 ⋅1,50⋅10 ≃2,99⋅10 ; 2 s T riv 365⋅24⋅60 s a c riv =2riv RTS ≃1,99⋅10−7 2⋅1,50⋅1011≃5,94⋅10−3 b. rot eq = 2 6, 28 rad −5 6 2m ≃ ≃7,27⋅10−5 ; v rot eq =rot RT ≃7,27⋅10 ⋅6,38⋅10 ≃4,64⋅10 ; 2 s T rot 24⋅60 s a c rot eq=2rot RT ≃7,27⋅10−5 2⋅6,38⋅106 ≃3,37⋅10−2 c. m . s2 m . s2 3 ≃4,02⋅102 m rot P =rot eq ; v rot P =rot RT cos ≃7,27⋅10−5⋅6,38⋅106⋅ 2 s 3 ≃2,92⋅10−2 m a c rot P =2rot RT cos ≃7,27⋅10−5 2⋅6,38⋅106⋅ 2 s2 ; . La caduta non avviene esattamente lungo la verticale, in quanto l'oggetto lasciato cadere ha una velocità tangenziale dovuta al moto di rotazione terrestre lievemente maggiore di quella dei punti che incontra nel corso della caduta. 1 2h 200 Il tempo di caduta del peso è: h= g t 2 ⇒ t c = ≃ ≃4,52 s . 2 g 9,8 Il piede della verticale possiede la velocità tangenziale v vert =v rot eq =rot RT , che abbiamo calcolato in precedenza. Il peso ha velocità tangenziale: v peso=rot RT h . −5 2 −3 La differenza delle due velocità è: v=rot h≃7,27⋅10 ⋅10 ≃7,27⋅10 m . s La deviazione dalla verticale è quindi: x= v t c ≃7,27⋅10−3⋅4,52≃3,29⋅10−2 m . 3^C PNI – FISICA compito n°4 - 2011-2012 mB 1. Un blocco di massa m B =6,00 kg è appoggiato su un tavolo liscio. Esso è collegato da un filo di massa trascurabile ad un secondo blocco mA di massa m A=2,00 kg , sospeso oltre il bordo del tavolo. Calcola l'accelerazione del sistema e la tensione del filo. Ricava la formula che esprime l'accelerazione del sistema nel caso in cui tra il blocco B ed il tavolo sia presente un attrito dinamico di coefficiente d . Quali sono i limiti di validità di tale formula? Cosa avviene al di fuori di tali limiti? 2. La macchina di Atwood è un sistema costituito da una carrucola a cui sono sospesi due corpi di masse m B m A . Ricava le formule che esprimono l'accelerazione del sistema e la tensione della fune in funzione dei dati. Calcola i risultati nei casi particolari in cui m A=m B o m A ≪m B e commentali. 3. Una persona di massa m=80 kg si trova su una bilancia posta sul pavimento della cabina mA mB di un ascensore. Calcola il peso indicato dalla bilancia nei casi in cui: a. la cabina si muove con velocità costante v=15,0 m/ s verso l'alto o verso il basso; b. la cabina si muove con accelerazione costante a=1,50 m/ s 2 verso l'alto o verso il basso; c. il cavo dell'ascensore si rompe e la cabina è in caduta libera. 4. Nel progettare una strada, sei costretto ad inserire una curva con raggio di curvatura r=60,0 m . Sapendo che tra le gomme e l'asfalto c'è un attrito statico di coefficiente s =0,70 , calcola la velocità massima a cui le automobili potranno percorrere la curva senza pericolo. Spiega perché in questo caso è rilevante l'attrito statico, e cosa avviene se, invece, tra pneumatici ed asfalto vi è attrito dinamico. Si prevede che sulla strada possa formarsi del ghiaccio, e che quindi l'attrito y possa diventare trascurabile. Di quale angolo devi sopraelevare la curva per x fare in modo che le automobili possano affrontarla con la stessa velocità massima calcolata in precedenza? 5. Una pallina cade dal soffitto di un treno. Determina, spiegando i x ragionamenti seguiti e le risposte ottenute, l'equazione della TR traiettoria della pallina vista dall'osservatore TR (in quiete rispetto al treno) e dall'osservatore SU (in quiete rispetto al v/a y SU suolo) nei casi in cui: a. il treno si muova con velocità costante v=2 m/ s verso destra; b. il treno, che era fermo quando la pallina si è staccata dal soffitto, si muove con accelerazione costante a=5 m/ s 2 verso destra. Disegna le traiettorie in ciascuno dei quattro casi. 3^C – Correzione compito fisica n°4 1. Se il tavolo è liscio, l'accelerazione del sistema è: a= mA 2⋅9,8 m g≃ ≃2,45 2 , e la m Am B 8 s tensione del filo: T =m B a≃6⋅2,45≃14,7 N . In presenza di attrito, abbiamo: m A g−d m B g=ma m B a ⇒ a= La formula ottenuta è valida quando m A−d m B ≥0 ⇒ d ≤ m A −d m B g . ma m B mA ≃0,33 . mB Per valori maggiori di d , non si ha un'accelerazione negativa (la formula non fornisce più risultati corretti), ma la forza di attrito uguaglia il peso del blocco A e il sistema rimane in equilibrio con a=0 . 2. Per il 2° principio: m B −m A g=m B m A a ⇒ a= m B −m A g . m B m A Considero il corpo A: T −m A g=m A a ⇒ T =m A gm A m B −m A 2 m A mB g= g . m B m A m Am B Se m A=m B =m , ricavo: a=0 e T =mg , ovvero il sistema è in equilibrio e la tensione della corda è uguale al peso di ciascuno dei due corpi. Se m A ≪m B , ricavo: a≈ g e T ≈0 , ovvero il sistema è praticamente in caduta libera, e la corda non esercita quasi alcuna tensione. 3. Sulla persona agiscono la forza peso e la reazione vincolare della bilancia. Scegliendo come verso positivo quello verso il basso, deve essere: mg−R=ma ⇒ R=m g−a . Sulla bilancia agisce una forza uguale ed opposta alla reazione vincolare R. Quindi: a. a=0 ⇒ R=mg≃80⋅9,8≃784 N . b. Verso l'alto: a=−1,5 m/ s 2 ⇒ R≃80⋅9,81,5≃904 N . Verso il basso: a=1,5 m/ s 2 ⇒ R≃80⋅9,8−1,5≃664 N . c. a≃9,8 m/ s 2 ⇒ R=0 . 4. Poiché l'attrito statico deve agire da forza centripeta, dovrà essere: mv 2 m km . ≤s mg ⇒ v max = s rg≃ 0,7⋅60⋅9,8≃20,3 ≃73,0 r s h E' rilevante l'attrito statico in quanto, in un rotolamento ideale, il punto di contatto tra la gomma e l'asfalto risulta istantaneamente in quiete. In presenza di attrito dinamico, tale punto di contatto si muove, e, quindi, la macchina slitta. Sull'automobile agiscono la forza peso e la reazione vincolare della strada. La componente verticale della reazione vincolare deve equilibrare il peso dell'autovettura: R y = R cos =mg , mentre la componente orizzontale deve assumere il ruolo di forza centripeta: R x =R sen =m Ry 2 v r . Eliminando la reazione vincolare per sostituzione o dividendo membro a membro le due equazioni, ricaviamo: tg = R Rx P v 2 20,32 ≃ ≃0,701 ⇒ ≃tg −1 0,701≃35,0 ° . rg 60⋅9,8 5. a. Per l'osservatore TR, la pallina è in caduta libera lungo la verticale, quindi la sua traiettoria è un segmento giacente sull'asse y. Per l'osservatore SU, la pallina si muove verso destra con la stessa velocità del treno, quindi le equazioni del suo moto sono: x=vt , y= g t 2 / 2 . Eliminando il tempo, ricavo: y= g 2 x ≃1,23 x 2 che, con le opportune limitazioni, 2 2v rappresenta un arco di parabola con la concavità rivolta verso il suolo (il segno positivo del coefficiente è dovuto alla nostra scelta del verso dell'asse delle ordinate). b. Poiché il treno era inizialmente fermo, per l'osservatore SU la pallina è in caduta libera lungo la verticale, quindi la sua traiettoria è un segmento giacente sull'asse y. L'osservatore TR si trova in un sistema di riferimento non inerziale in cui, per “salvare” la validità dei principi della dinamica, è costretto ad introdurre una forza fittizia, detta forza di inerzia, di modulo F =−m a . Le equazioni del moto sono: x=−at 2 / 2 , y=g t 2 / 2 . Eliminando il tempo, ricavo: y=− g x≃−1,96 x . La traiettoria è il segmento rappresentato a in figura (anche in questo caso, il segno “sbagliato” è dovuto alla nostra scelta del verso dell'asse delle ordinate). TR b TR a SU b SU a ! " $ # % & # $ ' ( # ) & * & + , " ! ! - # . & . # + ! , , & # / / , 0 , , & / 0 ! , & & + # ! & # # ! & 1 2 / / ( % ' & & ) 2 & . & % - ! & . ' ) . + ! / , & & # 3 . & # 0 0 . & . 2 / / ! / # & # , % ' ) & # 4 + # 1 1 & . ! & # + # / $ ! / , ! % ' / ! / , & & + # 5 6 2 " # 7 7 7 # ( 8 9 2 : # " 7 7 = # ; : # 7< 7 >? @/ & # 7 #, # 7 # & 2A ! 2 7 2A? C # & 2 ?B' % D + %? CB E " " E E ' ? %BB , E F , ? 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' * * ! 9 $ - " -4 :8 :8A5 "AAB ) 86 :C : 6% *@:C% " 86 ESERCIZIO 1 Una mano spinge due corpi su una superficie orizzontale priva di attrito, come mostrato in figura. Le masse dei corpi sono 2 Kg e 1 Kg. La mano esercita la forza di 5 N sul corpo di 2 Kg. 5N 2Kg 1Kg a) Qual è l’accelerazione del sistema? b) Qual è l’accelerazione del corpo di 1 Kg? Si trovi la forza risultante che agisce su questo corpo. Qual è l’origine della forza che agisce su questo corpo? c) Si mostrino tutte le forze che agiscono sul corpo di 2 Kg. Qual è la forza risultante che agisce su di esso? ESERCIZIO 1 a) Qual è l’accelerazione del sistema? Poiché i due corpi si muovono insieme, possono essere considerati come un corpo unico avente la massa di 3 Kg. 5N a 2Kg 1Kg MODULO: F = ma F 5 a = = m / s 2 = 1,67 m / s 2 m 3 DIREZIONE: stessa direzione della forza VERSO: stesso verso della forza ESERCIZIO 1 b) Qual è l’accelerazione del corpo di 1 Kg? Si trovi la forza risultante che agisce su questo corpo. Qual è l’origine della forza che agisce su questo corpo? 5N 2Kg CORPO 1 CORPO 2 1Kg L’accelerazione del corpo 2 è uguale all’accelerazione di tutto il sistema trovata al punto precedente. F12 = m a = 1Kg ⋅1,67 m / s 2 = 1,67( Kg ⋅ m) / s 2 = 1,67 N La forza che agisce sul corpo 2 è originata dalla reazione vincolare tra i due corpi. ESERCIZIO 1 c) Si mostrino tutte le forze che agiscono sul corpo di 2 Kg. Qual è la forza risultante che agisce su di esso? Fe = 5 N F21 Fe Fp N Fe F21 FR Fp = 2 Kg ⋅ 9,81m / s 2 = 19,62 N N = Fp = 19,62 N F21 = F12 = 1,67 N FR = Fe − F21 = 5 − 1,67 = 3,33 N ESERCIZIO 2 Una scatola di 2 Kg è ferma su un piano privo di attrito, inclinato di un angolo di 30°, sospesa ad una molla. La molla si allunga di 3 cm. a) Si trovi la costante elastica della molla. b) Se si sposta la scatola verso il basso lungo il piano inclinato, allontanandola di 5 cm dalla sua posizione di equilibrio, e poi la si lascia andare, quale sarà la sua accelerazione iniziale? ESERCIZIO 2 a) Si trovi la costante elastica della molla. y Fpx F = − kx k= F x = F Fpy Fpx Fp x Fpx = Fp sen30° = 2 Kg ⋅ 9,81m / s 2 ⋅ 0,5 = 9,81N 9,81N k= = 327 N / m 0,03m x ESERCIZIO 2 b) Se si sposta la scatola verso il basso lungo il piano inclinato, allontanandola di 5 cm dalla sua posizione di equilibrio, e poi la si lascia andare, quale sarà la sua accelerazione iniziale? y x F Fpx Fpy F = −327 N / m ⋅ 0,08m = 26,16 N a = F − Fpx m Fp 26,16 N − 9,81N = = 8,18m / s 2 2 Kg ESERCIZIO 3 In ognuna delle seguenti figure, i corpi sono attaccati a dinamometri a molla tarati in Newton. Si trovino le indicazioni dei dinamometri in ciascun caso, supponendo che le corde siano prive di massa e che il piano inclinato sia privo di attrito. ESERCIZIO 3 CASO (a) F = 10 Kg ⋅ 9,81m / s = 98,1N 2 10 kg F ESERCIZIO 3 CASO (b) 10 kg 10 kg F1 F = F1 = F2 = 10 Kg ⋅ 9,81m / s 2 = 98,1N F2 ESERCIZIO 3 CASO (c) F1 = F2 = 5Kg ⋅ 9,81m / s 2 = 49,05 N F1 F2 10 kg Fp ESERCIZIO 3 CASO (d) F = (10 Kg ⋅ sen30°) ⋅ 9,81m / s 2 = 49,05 N F ESERCIZIO 4 Un corpo di massa 2 kg è sospeso a un dinamometro (tarato in newton) attaccato al soffitto di un ascensore. Che cosa indica il dinamometro se l’ascensore: (a) sale con velocità costante di 30 m/s ? (b) scende con velocità costante di 30 m/s ? (c) accelera verso l’alto con l’accelerazione di 10 m/s2 ? (d) Da t=0 a t=2 s l’ascensore sale a 10 m/s: poi la velocità viene ridotta uniformemente a zero nei 2 s successivi, cosi che esso si ferma per t=4 s. Si descriva l’indicazione del dinamometro nell’intervallo di tempo tra t=0 e t=4 s. ESERCIZIO 4 (a)(b) Se l’ascensore sale o scende con velocità costante di 30 m/s ? Se la velocità è costante vuol dire che l’accelerazione è nulla per cui: v = 30m / s a=0 P = mg = 2 ⋅ 9,81 = 19,62 N 2 kg P ascensore ESERCIZIO 4 (c) Se l’ascensore accelera verso l’alto con l’accelerazione di 10 m/s2 ? a Se l’ascensore accelera verso l’alto anche il dinamometro ha un’ accelerazione verso l’alto mentre il corpo rimane fermo, che è come dire che il corpo subisce un’accelerazione a’ verso il basso rispetto al dinamometro. Per cui abbiamo che: a = a ' = 10m / s P = mg + ma' = 2 ⋅ (9,81 + 10) = 39,62 N 2 2 kg P a’ ascensore ESERCIZIO 4 (d) Da t=0 a t=2 s l’ascensore sale a 10 m/s: poi la velocità viene ridotta uniformemente a zero nei 2 s successivi, così che esso si ferma per t=4 s. Si descriva l’indicazione del dinamometro nell’intervallo di tempo tra t=0 e t=4 s. Durante lo spostamento a v=cost, cioè per t che va da 0 a 2 s il dinamometro misura sempre P=mg; mentre nella fase di decelerazione da 2 s a 4 s si ha che: (v fin − viniz ) (0 − 10) − 10 = a= = = −5m / s 2 (t fin − tiniz ) (4 − 2) 2 P = mg + ma = 2 ⋅ (9,81 − 5) = 9,62 N 2 kg P ascensore ESERCIZIO 5 Due corpi di 5 kg sono collegati da una corda leggera. Il tavolo è privo di attrito e la corda score su un piolo privo di attrito. Si trovi l’accelerazione delle masse e la tensione nella corda. 5 kg 5 kg ESERCIZIO 5 T1 = m1a1 m2 g − T2 = m2 a2 a1 = a2 = a T1 = T2 = T T1 m1 Fn P1 m2 g − T = m2 a m2 g − m1a = m2 a m2 g 5 ⋅ 9,81 a= = = 4,91m / s 2 m2 + m1 5+5 T = ma = 4,91 ⋅ 5 = 24,55 N T2 m2 P2 ESERCIZIO 6 Un corpo di 2,8 kg striscia su un piano privo di attrito. Esso è attaccato a un corpo di 0,2 kg con uno spago. Si trovi il tempo che impiega il corpo di 0,2 kg per scendere di 2 m, se il sistema è inizialmente fermo. 2,8 kg 0,2 kg 2m ESERCIZIO 6 T = m1a m1 T m2 g − T = m2 a T m2 g − m1a = m2 a m2 g 0,2 ⋅ 9,81 a= = = 0,65m / s 2 m2 + m1 2,8 + 0,2 1 2 Δx = v0t + at ; v0 = 0 2 2Δx 2⋅2 t= = = 6,15s a 0,65 m2 P www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica Problemi di Fisica La Dinamica PROBLEMA N. 1 Un corpo di massa m = 240 kg viene spostato con una forza costante F = 130 N su una superficie priva di attrito per un tratto s = 2,3 m. Supponendo che il corpo inizialmente è in condizione di riposo, calcolare la velocità finale ed il tempo che impiega per percorrere il tratto s. SOLUZIONE Diagramma delle forze Dalla seconda legge della dinamica ricaviamo l’accelerazione: F = m⋅a ⇒ a = F 130 = = 0,54m / s 2 m 240 Poiché si tratta di un moto uniformemente accelerato, applichiamo le relative leggi: 1 2 ⎧ ⎪s = s 0 + v 0 t + at poiché V0 = 0 e S0 = 0 le relazioni diventano: 2 ⎨ ⎪⎩v f = v 0 + at ⎧ 1 2 ⎪s = at ⎨ 2 ⎪⎩v f = at Si tratta di un sistema di due equazioni in due incognite, t e Vf, le cui soluzioni sono: ⎧ 2s = 2,9s ⎪t = a ⎪ ⎨ ⎪v = a ⋅ 2s = 1,58m / s ⎪⎩ a www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica PROBLEMA N. 2 Un corpo di massa M = 2 kg si muove con velocità V = 3 m/s. Una forza diretta in senso opposto al moto arresta il corpo dopo un tempo t = 1 s. Calcolare: L’intensità della forza applicata Lo spazio percorso dall’istante in cui viene applicata la forza SOLUZIONE Applichiamo il 2° principio della dinamica per calcolare la forza che arresta il corpo: F = M ⋅ a = 2 ⋅ 3 = −6 N dove a = VF − VI − 3 = = −3m / s 2 t 1 La forza è negativa in quanto si oppone al moto fino ad arrestarlo. Poiché si tratta di un moto uniformemente decelerato, lo spazio percorso nel tempo t = 1s è dato da: s = VI ⋅ t − 1 2 1 at = 3 ⋅ 1 − ⋅ 3 ⋅ 12 = 1,5m 2 2 PROBLEMA N. 3 Un corpo di massa M = 10 kg è in moto su un piano orizzontale che presenta un coefficiente di attrito µ = 0,2. Se all’istante t tale corpo possiede una velocità di 10 m/s, quanto vale l’intensità della forza che dobbiamo applicare da quell’istante in poi perché il corpo continui a muoversi di moto rettilineo uniforme? SOLUZIONE Diagramma delle forze Il quesito del problema trova la risposta nel: 1° principio della dinamica r r V = cos t ⇒ ∑ F = 0 ⇒ F − Fa = 0 ⇒ F = Fa = µ ⋅ R = µ ⋅ M ⋅ g = 0,2 ⋅10 ⋅ 9,8 = 19,6 N www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica PROBLEMA N. 4 Un corpo di massa M = 2 kg viene lanciato verso l’alto lungo un piano inclinato α = 30° e con coefficiente di attrito µ = 0,4. Determinare la forza che bisogna applicare al corpo affinché il moto lungo il piano inclinato sia uniforme SOLUZIONE Il quesito del problema trova la risposta nel: 1° principio della dinamica V = cos t ⇒ r r ∑F = 0 ⇒ F − F a − Px = 0 ⇒ F = Fa + Px = µ ⋅ Py + Px = µ ⋅ P ⋅ cos α + P ⋅ senα = P ⋅ (µ ⋅ cos α + senα ) = Mg ⋅ (µ ⋅ cos α + senα) = 2 ⋅ 9, 8 ⋅ (0, 4 ⋅ cos 30° + sen30°) = 16, 6N PROBLEMA N. 5 Il coefficiente di attrito tra un corpo di massa M = 20 kg ed il pavimento è µ = 0,2. Calcolare l’accelerazione impressa al corpo da una forza di 100 N inclinata di 60° rispetto all’orizzontale, e la reazione vincolare. SOLUZIONE Diagramma delle forze Il problema viene risolto applicando il secondo principio della dinamica, tenendo conto che si tratta di una equazione vettoriale: r r ⎧ F r r ⎪∑ x = M ⋅ a ⎧Fx − Fa = M ⋅ a ∑ F = M ⋅ a ⇒ ⎨ Fr = 0r ⇒ ⎨R + Fy − P = 0 ⎪⎩∑ y ⎩ www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica Il sistema così ottenuto contiene le due incognite del problema, l’accelerazione a e la reazione vincolare R. Risolto dà le seguenti soluzioni: ⎧R = P − Fy = Mg − F ⋅ senα = 20 ⋅ 9,8 − 100 ⋅ sen 60° = 109 N ⎪ ⎨ Fx − Fa F ⋅ cos α − µ ⋅ R 100 ⋅ cos 60° − 0,2 ⋅109 = = = 1,5m / s 2 ⎪a = M M 20 ⎩ PROBLEMA N. 6 Un automobile avente la massa M = 1600 kg percorre 80 m, prima di fermarsi, con una forza frenante costante pari a 6250 N. Calcolare: 1. La velocità dell’automobile all’istante in cui inizia la frenata 2. Il tempo impiegato per fermarsi SOLUZIONE Innanzitutto calcoliamo la decelerazione, attraverso il 2° principio della dinamica,subita dalla macchina durante la frenata: r r F 6250 F = M⋅a ⇒ a = = = −3,9m / s 2 M 1600 Poiché si tratta di un moto uniformemente decelerato, applichiamo le rispettive leggi per rispondere ai quesiti del problema 1. ⎧ 1 2 1 2S ⎪S = V0t − at ⇒ S = at2 − at2 ⇒ 2S = 2at2 − at2 ⇒ 2S = at2 ⇒ t2 = ⇒t= 2 ⎨ 2 a ⎪ V = at 0 ⎩ 2S = a 2 ⋅ 80 = 6, 4s 3,9 2. V0 = 3,9 ⋅ 6,4 = 25m / s = 90km / h PROBLEMA N. 7 Un elettrone viene sparato tra due piastre cariche con una velocità V = 2·106 m/s. Il campo elettrico tra le due piastre ostacola il moto dell’elettrone con una forza F = 4,8·10-17 N. Sapendo che la massa dell’elettrone è m = 0,91·10-30 kg, calcolare la distanza percorsa prima di essere arrestato dalla forza elettrica. SOLUZIONE Innanzitutto calcoliamo la decelerazione subita dall’elettrone, attraverso il 2° principio della dinamica: r r F 4,8 ⋅ 10 −17 F= M⋅a ⇒a = = = −5,3 ⋅ 1013 m / s 2 M 0,91 ⋅ 10 −30 www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica Poiché si tratta di un moto uniformemente decelerato, applichiamo le rispettive leggi per rispondere ai quesiti del problema: ⎧ V0 2 ⋅ 10 6 t = = = 0,4 ⋅ 10 − 7 s ⎪⎪ 13 a 5,3 ⋅ 10 ⎨ ⎪S = V t − 1 at 2 = 2 ⋅ 10 6 ⋅ 0,4 ⋅ 10 − 7 − 1 ⋅ 5,3 ⋅ 1013 ⋅ (0,4 ⋅ 10 − 7 ) 2 = 0,04m = 4cm 0 ⎪⎩ 2 2 PROBLEMA N. 8 Un copro di massa M viene lanciato lungo un piano inclinato (α = 30°) con velocità V = 10 m/s. Se l’attrito tra corpo e piano è µ = 0,2, determinare a quale altezza h, rispetto all’orizzontale, si ferma il corpo. SOLUZIONE Innanzitutto calcoliamo la decelerazione, attraverso il 2° principio della dinamica, subita dal corpo durante il moto lungo il piano inclinato: r ∑F = M ⋅ a ⇒ − F r a − Px = M ⋅ a ⇒ a = −µ ⋅ Py − Px −Fa − Px −µ ⋅ P ⋅ cos α − P ⋅ senα P ⋅ (−µ cos α − senα) = = = = M M M M / ⋅ (−µ cos α − senα) Mg = 9, 8 ⋅ (0,2 ⋅ cos 30° − sen30°) = −6, 6m / s2 / M Poiché si tratta di un moto uniformemente decelerato, applichiamo le rispettive leggi per calcolare lo spazio percorso: ⎧ V0 10 ⎪⎪t = a = 6,6 = 1,5s ⎨ ⎪S = V t − 1 at 2 = 10 ⋅ 1,5 − 1 ⋅ 6,6 ⋅ 1,5 2 = 7,6m 0 ⎪⎩ 2 2 Da considerazioni di carattere trigonometrico calcoliamo l’altezza h alla quale il corpo si ferma: h = S ⋅ senα = 7,6 ⋅ sen30° = 3,8m www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica PROBLEMA N. 9 Una massa M = 3,3kg si muove su un piano con un coefficiente d’attrito µ = 0.3, secondo la direzione indicata in figura, sotto l’azione di una massa m = 2,1kg. Nell’ipotesi che la fune sia priva di massa e che la carrucola non introduce nessun attrito, calcolare l’accelerazione e la tensione della corda. SOLUZIONE Applichiamo la seconda legge della dinamica ai due corpi, tenendo presente che l’accelerazione è la stessa per le due masse in base alle ipotesi del problema: CORPO M r r r ⎧⎪∑ Fx = M ⋅ a ⎧T − Fa = M ⋅ a ⇒⎨ ⇒ ∑ F = M⋅a = ⎨ ⎪⎩∑ Fy = 0 ⎩ N − PM = 0 CORPO m ⇒ T − Pm = m ⋅ a Riuniamo le precedenti equazioni in un unico sistema di tre equazioni in tre incognite: ⎧T − Fa = M ⋅ a ⎪ ⎨ N − PM = 0 ⎪T − P = −m ⋅ a m ⎩ che risolto, darà le seguenti soluzioni: ⎧ ⎪ N = P = M ⋅ g = 3,3 ⋅ 9,8 = 32,3N M ⎪⎪ ⎨T = M ⋅ a + Fa = 3,1 ⋅ 2 + 0,3 ⋅ 32,3 = 15,9 N ⎪ 10,9 ⎪M ⋅ a + Fa − Pm = −m ⋅ a ⇒ 3,3a + 0,3 ⋅ 32,3 − 20,6 = −2,1a ⇒ 5,4a = 10,9 ⇒ a = = 2m / s 2 ⎪⎩ 5,4 www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica PROBLEMA N. 10 Dato il sistema di masse in figura, calcolare la loro accelerazione e la tensione della fune, nell’ ipotesi che la fune non abbia massa e la carrucola sia priva di attrito. SOLUZIONE Applichiamo la seconda legge della dinamica ai due corpi, tenendo presente che l’accelerazione è la stessa per le due masse in base alle ipotesi del problema: ⎧T − PM = −M ⋅ a ⎨ ⎩T − Pm = m ⋅ a E’ un sistema di due equazioni in due incognite, che risolto dà le seguenti soluzioni: ⎧T − Mg = −M ⋅ a ⇒ T = Mg − Ma = 17 N ⎪ M−m ⎨ 2 ⎪⎩Mg − Ma − mg = ma ⇒ a ⋅ (M + m) = g ⋅ (M − m) ⇒ a = M + m ⋅ g = 3,6m / s PROBLEMA N. 11 Un passeggero di massa m = 72.2 kg sta su una bilancia nella cabina di un ascensore. Che cosa segna la bilancia quando l’accelerazione assume i valori dati in figura? SOLUZIONE www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica 1° caso: a = 0 N − Mg = 0 ⇒ N = Mg = 72,2 ⋅ 9,8 = 708N La bilancia segna il peso effettivo del passeggero 2° caso: a = -3,2 m/s2 N − Mg = −Ma ⇒ N = Mg − Ma = M ⋅ (g − a ) = 72,2 ⋅ (9,8 − 3,2) = 477 N La bilancia segna un peso inferiore di 231 N ed il passeggero pensa di aver dimagrito 23,6 kg (M = P/g= 231/9,8 = 23,6 kg) 3° caso: a = 3,2 m/s2 N − Mg = Ma ⇒ N = M ⋅ (g + a ) = 72,2 ⋅ (9,8 + 3,2) = 939 N La bilancia segna un peso superiore di 231 N ed il passeggero pensa di aver ingrassato 23,6 kg (M = P/g= 231/9,8 = 23,6 kg) PROBLEMA N. 12 Calcolare la velocità di un’auto nell’istante in cui effettua una frenata, supponendo che la “strisciata” dei pneumatici sull’asfalto sia di 290 m ed il coefficiente di attrito dinamico µD = 0.60 SOLUZIONE Applicando le equazioni del moto uniformemente accelerato si ottiene: 1 2 ⎧ ⎪s = v 0 t − at ⇒ V0 = 2as 2 ⎨ ⎪⎩v f = v 0 − at essendo vf = 0 Il valore dell’accelerazione lo ricaviamo applicando il 2° principio della dinamica: − Fa = − Ma ⇒ a = Fa µ D M /g = = µD ⋅ g M M / In definitiva: v 0 = 2µ D ⋅ g ⋅ s = 210Km / h www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica PROBLEMA N. 13 Dato il sistema in figura (m = 14kg α = 30°) calcolare il coefficiente di attrito dinamico tra la massa m ed il piano inclinato nell’ipotesi che le masse si muovano di moto uniforme. SOLUZIONE 2° principio della dinamica applicato alla massa M : r r ⎧ F r r ⎪∑ x = M ⋅ a ⎧T − Fa − Px = 0 ∑ F = M ⋅ a ⇒ ⎨ Fr = 0r ⇒ ⎨N − Py = 0 ⎪⎩∑ y ⎩ dove a = 0 perché v = costante 2° principio della dinamica applicato alla massa m : r r F ∑ = m ⋅ a ⇒ T − Pm = 0 dove a = 0 perché v = costante Riuniamo le precedenti equazioni in un unico sistema: ⎧T − Fa − Px = 0 ⎪ ⎨ N − Py = 0 ⎪ ⎩T − Pm = 0 Sapendo che Px = P·senα e Py = P·cosα il sistema ammetterà le seguenti soluzioni: ⎧T = m ⋅ g = 14 ⋅ 9,8 = 137 N ⎪ ⎨Fa = T − Px = T − Mgsenα = 137 − 14 ⋅ 9,8 ⋅ sen30° = 68 N ⎪ N = P = Mg cos α = 14 ⋅ 9,8 ⋅ cos 30° = 119 N y ⎩ Pertanto il coefficiente di attrito dinamico sarà: Fa = µ D N ⇒ µ D = Fa 68 = = 0,57 N 119 www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica PROBLEMA N. 14 Dato il sistema in figura formato dalle masse M = M1 = M2 = 2 kg e da un piano inclinato (α = 30°) privo di attrito, determinare: 1. L’accelerazione delle masse 2. La tensione della fune, supposta inestensibile 3. La reazione vincolare del piano inclinato SOLUZIONE Il problema viene risolto applicando il secondo principio della dinamica a ciascuna massa e tenendo conto che sono equazioni vettoriali e come tali scomponibili lungo gli assi cartesiani. Inoltre, in base alle ipotesi del problema, l’accelerazione è la stessa per le due masse così come la tensione della fune. CORPO M1 r r r ⎧⎪∑ Fx = M ⋅ a ⎧T − Px = M ⋅ a ⇒⎨ ⇒ ∑ F = M⋅a = ⎨ ⎪⎩∑ Fy = 0 ⎩ R − Py = 0 CORPO M2 ⇒ ∑ Fy = M ⋅ a ⇒T − P = −M ⋅ a NOTARE: Abbiamo ipotizzato che la massa M2 si muove verso il basso, ed in base al sistema di riferimento scelto la sua accelerazione è un vettore negativo, e quindi la massa M1 si muove verso l’alto lungo il piano inclinato, ed in base al sistema di riferimento scelto la sua accelerazione è un vettore positivo. Riuniamo le precedenti equazioni in un unico sistema, ottenendo così un sistema di tre equazioni in tre incognite, che sono quelle poste come quesito dal problema: ⎧T − Px = M ⋅ a ⎪ ⎨R − P y = 0 ⎪ ⎩T − P = −M ⋅ a Risolviamo il sistema con il metodo di sostituzione, ricavando l’incognita T dalla prima equazione e sostituendola nella terza equazione otteniamo il valore dell’accelerazione: ⎧ T = Px + M ⋅ a ⎪ / ⋅ (1 − senα) P − Px P − P ⋅ senα P ⋅ (1 − senα) Mg ⎪ = = = = 2, 45m / s2 ⎨Px + M ⋅ a − P = −M ⋅ a ⇒ 2M ⋅ a = P − Px ⇒ a = / 2M 2M 2M 2M ⎪ ⎪R − Py = 0 ⎩ www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica A questo punto le altre incognite sono facilmente calcolabili: ⎧T = P ⋅ senα + M ⋅ a = Mg ⋅ senα + M ⋅ a = M ⋅ (g ⋅ senα + a ) = 2 ⋅ (9,8 ⋅ sen30° + 2,45) = 14,7 N ⎪ 2 ⎨a = 2,45m / s ⎪R = P = P ⋅ cos α = Mg ⋅ cos α = 2 ⋅ 9,8 ⋅ cos 30° = 17 N y ⎩ Conclusione: La massa M2 si muove verso il basso perché il valore trovato, essendo positivo, è in accordo con l’ipotesi fatta. PROBLEMA N. 15 Un corpo di massa M = 75kg viene tirato, a velocità costante, con una fune inestensibile con un angolo α = 42° rispetto alla direzione di moto. Supponendo che il coefficiente di attrito dinamico è µD = 0.1, calcolare la tensione della fune. SOLUZIONE 2° PRINCIPIO DELLA DINAMICA APPLICATO AL CORPO M r r ⎧⎪∑ Fx = 0 r r ∑ F = 0 ⇒ ⎨ Fr = 0r ⎪⎩∑ y a = 0 perché V = cost Il sistema diventa: ⎧T2 − Fa = 0 ⎧T ⋅ cos α − Fa = 0 ⇒⎨ ⎨ ⎩ N + T1 − P = 0 ⎩ N + T ⋅ senα − P = 0 dove: T1 = T·sinα T2 = T·cosα Fa = µDN = µDMg P = Mg Il sistema, così ottenuto, nelle incognite T e N, ammette le seguenti soluzioni: µ D Mg ⎧ = 91N ⎪T = cos α + µ D senα ⎨ ⎪ N = Mg − Tsenα = 670 N ⎩ PROBLEMA N. 16 La figura rappresenta un’automobile di massa M = 1600kg che viaggia a velocità costante v = 20m/s su una pista piana e circolare di raggio R = 190m. Qual è il valore minimo del coefficiente di attrito tra i pneumatici ed il terreno che impedisce alla macchina di slittare verso l’esterno? Se la curva è sopraelevata, a quale angolo dovrà essere inclinato il fondo stradale per garantire la tenuta di strada senza l’ausilio della forza di attrito? www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica SOLUZIONE Diagramma delle forze PRIMO CASO 2° PRINCIPIO DELLA DINAMICA APPLICATO AL CORPO M dove P = Mg ac = v2/R r r ⎧⎪∑ Fx = 0 ⎧Fa = M ⋅ a c r ⇒ ∑F = M ⋅ac ⇒ ⎨ r r⇒⎨ ⎪⎩∑ Fy = 0 ⎩ N − P = 0 Fa = µDN = µDMg Pertanto: µD ⋅M / ⋅g = M / v2 V2 20 2 ⇒ µD = = = 0,21 R g ⋅ R 9,8 ⋅190 SECONDO CASO 2° PRINCIPIO DELLA DINAMICA dove: N1 = N·cosα r r ⎧⎪∑ Fx = 0 ⎧ N 2 = M ⋅ a c r ⎧ N ⋅ senα = M ⋅ a C ⇒⎨ ⇒ ∑ F = M⋅ac ⇒ ⎨ r r⇒⎨ ⎩ N ⋅ cos α = M ⋅ g ⎪⎩∑ Fy = 0 ⎩ N 1 − P = 0 N2 = N·senα P = Mg ac = v2/R Dividendo membro a membro le equazioni del sistema, otteniamo: ac g /g N V2 20 2 / cos α M = ⇒ ctgα = ⇒ tgα = = = = 0,21 ⇒ α = 12° N ac g g ⋅ R 9,8 ⋅190 / ac / senα M www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica PROBLEMA N.17 Un veicolo compie un giro della morte su una pista circolare, di raggio R = 3 m, disposta in un piano verticale. Qual è la minima velocità che il veicolo deve avere nel punto più alto della pista? SOLUZIONE 2° PRINCIPIO DELLA DINAMICA APPLICATO AL CORPO M dove P = Mg r r ⇒ ∑ F = M ⋅a ⇒ N + P = M ⋅ac ac = v2/R (accelerazione centripeta) Se il veicolo è nella condizione di perdere contatto con la pista, allora N = 0, per cui la legge diventa: /g=M / P = M ⋅ac ⇒ M v2 ⇒ V = g ⋅ R = 9,8 ⋅ 3 = 5,4m / s R Per essere certi che il veicolo non perda contatto con la pista nel punto più alto, la velocità deve essere maggiore di 5.4 m/s. PROBLEMA N.18 Dato il sistema in figura, calcolare l’accelerazione e le tensioni delle funi. www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica SOLUZIONE Disegniamo il diagramma delle forze per ciascun corpo: Applichiamo il 2° principio della dinamica a ciascun corpo: M 1 ⇒ P1 − T1 = M 1 ⋅ a ⎧T1 − T2 = M 2 ⋅ a M2 ⇒ ⎨ ⎩R 2 − P2 = 0 ⎧T2 = M 3 ⋅ a M3 ⇒ ⎨ ⎩R 3 − P3 = 0 Raccogliamo in un unico sistema le equazioni utili ai fini del problema: ⎧P1 − T1 = M 1 ⋅ a ⎪ ⎨T1 − T2 = M 2 ⋅ a ⎪T = M ⋅ a 3 ⎩ 2 Sommiamo membro a membro le tre equazioni: P1 − T/ 1 + T/ 1 − T/ 2 + T/ 2 = (M 1 + M 2 + M 3 ) ⋅ a Dall’equazione così ottenuta calcoliamo l’accelerazione delle masse: a= P1 M1 4 = ⋅g = ⋅ 9,8 = 4,9m / s 2 4 + 1 + 3 M M ∑ ∑ Le tensioni delle funi, di conseguenza, sono: T1 = P1 − M 1 ⋅ a = M 1 ⋅ g − M 1 ⋅ a = M 1 ⋅ (g − a ) = 4 ⋅ (9,8 − 4,9) = 19,6 N T2 = M 3 ⋅ a = 3 ⋅ 4,9 = 14,7 N www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica PROBLEMA N.19 Dato il sistema in figura (M1 = 3 kg e M2 = 4 kg) calcolare: • le accelerazioni e la tensione delle funi, nell’ipotesi che la fune sia inestensibile e priva di massa e le carrucole non abbiano dimensioni e siano prive di massa; • la condizione di equilibrio del sistema. SOLUZIONE Sia la massa M1 a cadere verso il basso. L’ipotesi fatta è ininfluente ai fini della risoluzione del problema. IPOTESI: Applichiamo il 2° principio della dinamica alle due masse: ⎧⎪P1 − T = M1 ⋅ a1 ⎧⎪P1 − T = M1 ⋅ a1 ⇒⎨ ⎨ ⎪⎩ − T − T + P2 = −M2 ⋅ a2 ⎪⎩2T − P2 = M2 ⋅ a2 Notiamo: • per le ipotesi fatte sulla fune, le tensioni in gioco sono tutte uguali; • le accelerazioni dei due corpi sono diverse; infatti se M1 si muove di un tratto ∆L verso il basso, poiché la fune è inestensibile, tale tratto di fune dovrà essere sottratto al tratto di fune che avvolge la carrucola 2. Questo tratto sarà quindi ottenuto prelevando un tratto ∆L/2 a sinistra e a destra della carrucola 2. Allora la velocità V1 = ∆L/ ∆t di M1 è doppia rispetto alla velocità V2 = ∆L/2 ∆t di M2 e analogamente per le accelerazioni otteniamo: a1 = 2·a2 Fatte queste considerazioni, risolviamo il sistema di equazioni: ⎧⎪ T = P1 − 2M1 ⋅ a2 ⎪⎧P1 − T = 2M1 ⋅ a2 ⇒⎨ ⎨ ⎪⎩2T − P2 = M2 ⋅ a2 ⎪⎩2P1 − 4M1 ⋅ a2 − P2 = M2 ⋅ a2 La seconda equazione del sistema contiene l’unica incognita a2: M2 ⋅ a2 + 4M1 ⋅ a2 = 2P1 − P2 ⇒ (4M1 + M2 ) ⋅ a2 = 2P1 − P2 ⇒ a2 = 2P1 − P2 2M1g − M2g 2M1 − M2 2⋅3 − 4 = = ⋅g = ⋅ 9, 8 = 1,23m / s2 4M1 + M2 4M1 + M2 4M1 + M2 4⋅3 + 4 A questo punto è semplice calcolare a1 e T: a1 = 2 ⋅ 1,23 = 2, 45m / s2 T = M1 ⋅ g − 2M1.a2 = M1 ⋅ (g − 2a2 ) = 3 ⋅ (9, 8 − 2 ⋅ 1,23) = 22N Poiché a1 è positiva, l’ipotesi fatta è giusta, cioè M1 cade verso il basso e M2 si muove verso l’alto. Se a1 fosse stata negativa, il problema sarebbe stato risolto nello stesso modo, ma avremmo concluso che M1 si muove verso l’alto e M2 verso il basso. L’equilibrio si ottiene se a1 = 0 cioè: a1 = 2⋅ 2 P1 − P2 = 0 ⇒ 2 ⋅ (2 P1 − P2 ) = 0 ⇒ 2 P1 = P2 ⇒ 2 M 1 g/ = M 2 g/ ⇒ M 2 = 2 M 1 4M 1 + M 2 www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica PROBLEMA N.20 Dato il sistema di masse in figura, calcolare l’accelerazione e la tensione della fune, nell’ipotesi che sia priva di massa ed inestensibile. SOLUZIONE IPOTESI: M1 scende M2 sale Tenendo conto del diagramma delle forze, il 2° principio della dinamica applicato alle due masse diventa: ⎧P1x − Fa1 − T = M 1 ⋅ a M1 ⇒ ⎨ ⎩R 1 − P1y = 0 ⎧T − Fa 2 − P2 x = M 2 ⋅ a M2 ⇒ ⎨ ⎩R 2 − P2 y = 0 Le equazioni che servono a rispondere ai quesiti del problema sono: ⎧P1x − Fa1 − T = M 1 ⋅ a ⎨ ⎩T − Fa 2 − P2 x = M 2 ⋅ a Risolviamo il sistema con il metodo di riduzione, per cui, sommando membro a membro le due equazioni otteniamo un’equazione in una sola incognita: P1x − Fa1 − T/ + T/ − Fa2 − P2x = M1a + M2a ⇒ (M1 + M2 ) ⋅ a = P1 ⋅ senβ − µ1 ⋅ P1 ⋅ cos β − µ2 ⋅ P2 ⋅ cos α − P2 ⋅ senα ⇒ (M1 + M2 ) ⋅ a = P1 ⋅ (senβ − µ1 ⋅ cos β) − P2 ⋅ (µ2 ⋅ cos α + senα) ⇒ a = P1 ⋅ (senβ − µ1 ⋅ cos β) − P2 ⋅ (µ2 ⋅ cos α + senα) = M1 + M2 3 ⋅ 9, 8 ⋅ (sen45° − 0, 4 ⋅ cos 45°) − 1 ⋅ 9, 8 ⋅ (0,2 ⋅ cos 60° + sen60°) = 0,75m / s2 3+1 Poiché l’accelerazione è positiva, l’ipotesi fatta è giusta, cioè M1 cade verso il basso e M2 si muove verso l’alto. Se a fosse stata negativa, il problema sarebbe stato risolto nello stesso modo, ma avremmo concluso che M1 si muove verso l’alto e M2 verso il basso. Nota l’accelerazione possiamo calcolare dalla prima equazione del sistema la tensione della fune: T = P1x − Fa1 − M 1 ⋅ a = M 1g ⋅ senβ − µ1 ⋅ M 1g ⋅ cos β − M 1 ⋅ a = M 1g ⋅ (senβ − µ1 ⋅ cos β) − M 1 ⋅ a = 3 ⋅ 9,8 ⋅ (sen 45° − 0,4 ⋅ cos 45°) − 3 ⋅ 0,75 = 10,22 N www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica PROBLEMA N.21 Un corpo di massa M = 1kg sia poggiato su un piano inclinato con coefficiente di attrito statico µS = 0,5 e coefficiente di attrito dinamico µD = 0,3. Si supponga di sollevare lentamente il piano variando l’angolo α. Calcolare: per quale valore di α il corpo comincia a scivolare con quale accelerazione il corpo si muove in corrispondenza dell’angolo α SOLUZIONE Un punto materiale è in equilibrio se la somma vettoriale di tutte le forze che agiscono su di esso è nulla: CONDIZIONE DI EQUILIBRIO r r r r ⎧⎪∑ Fx = 0 ∑ F = 0 ⇒ ⎨ Fr = 0r ⎪⎩∑ y Utilizziamo la prima equazione per calcolare l’angolo in corrispondenza del quale il corpo comincia a scivolare: Px = Fa ⇒ P/ ⋅ senα = µ S ⋅ P/ ⋅ cos α ⇒ µ s = senα = tgα ⇒ tgα = 0,5 ⇒ α = 27° cos α Quando il corpo comincia a scivolare, la forza d’attrito diminuisce perché il coefficiente d’attrito diventa quello dinamico, per cui, applicando il 2° principio della dinamica, l’accelerazione si calcola come: Px − FaD P ⋅ senα − µ D ⋅ P ⋅ cos α M / g ⋅ (senα − µ D ⋅ cos α) = = = M M M / 9,8 ⋅ (sen 27° − 0,3 ⋅ cos 27°) = 1,8m / s 2 Px − FaD = M ⋅ a ⇒ a = www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica PROBLEMA N.22 Calcolare l’accelerazione del sistema di masse rappresentato in figura: SOLUZIONE Applichiamo il secondo principio della dinamica alle singole masse: r r r r ⎧⎪∑ Fx = M 1 ⋅ a ⎧P1x − F1a = M 1 ⋅ a ⇒⎨ M1 ⇒ ∑ F = M1 ⋅ a = ⎨ ⎪⎩∑ Fy = 0 ⎩R 1 − P1 y = 0 r r r r ⎧⎪∑ Fx = M 2 ⋅ a ⎧P2 x − F2 a = M 2 ⋅ a ⇒⎨ M2 ⇒ ∑ F = M2 ⋅ a = ⎨ ⎪⎩∑ Fy = 0 ⎩R 2 − P2 y = 0 Poiché il corpo M2 ha una massa ed un coefficiente d’attrito maggiori rispetto al corpo M1, la forza d’attrito che agisce su M2 è maggiore rispetto a quella che agisce su M1, per cui M2, frenando il moto di M1, fa sì che il blocco di masse si muova insieme lungo il piano inclinato. Pertanto, sommando membro a membro le prime equazioni dei due sistemi otteniamo un’unica equazione nell’incognita “a”: P1x − Fa1 + P2x − Fa2 = (M1 + M2 ) ⋅ a ⇒ a = P1x + P2x − Fa1 − Fa2 P1 ⋅ senα + P2 ⋅ senα − µ1 ⋅ P1y − µ2 ⋅ P2y = = M1 + M2 M1 + M2 P1 ⋅ senα + P2 ⋅ senα − µ1 ⋅ P1 ⋅ cos α − µ2 ⋅ P2 ⋅ cos α P1 ⋅ (senα − µ1 ⋅ cos α) + P2 ⋅ (senα − µ2 ⋅ cos α) = = M1 + M2 M1 + M2 5 ⋅ 9, 8 ⋅ (sen30° − 0,15 ⋅ cos 30°) + 10 ⋅ 9, 8 ⋅ (sen30° − 0,30 ⋅ cos 30°) = 2,78m / s2 5 + 10 www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica PROBLEMA N.23 Calcolare il periodo di oscillazione e la pulsazione di una molla che viene allungata di 0,4 m da una massa di 1 kg. SOLUZIONE Le forze in gioco sono la forza elastica e la forza peso, per cui applicando il 2° principio della dinamica calcoliamo la costante elastica della molla che serve per calcolare il periodo di oscillazione: Fe = M ⋅ a ⇒ − k ⋅ x = M ⋅ g ⇒ k = M ⋅ g 1⋅ 9,8 = = 24,5N / m x 0,4 Pertanto: T = 2π ⋅ 1 M = 2π ⋅ = 1,3s 24,5 k ω= 2π 2π = = 5rad / s T 1,3 PROBLEMA N.24 Una strada presenta una curva di raggio R = 100 m. Supponendo che il coefficiente di attrito fra le ruote di un’auto e la strada sia µ = 0,5, calcolare la massima velocità affinché la curva sia percorsa senza sbandare. SOLUZIONE La forza che permette all’auto di percorrere la curva senza sbandare è la forza centripeta, che in questo caso coincide con la forza d’attrito, per cui il 2° principio della dinamica diventa: Fc = M ⋅ V2 V2 ⇒ µ⋅M /g=M / ⋅ ⇒ V = µRg = 0,5 ⋅ 100 ⋅ 9,8 = 22 m / s = 80km / h R R PROBLEMA N.25 Un corpo di massa 1 kg si muove di moto armonico con ampiezza 10 cm. Sapendo che il valore massimo dell’accelerazione è 3,94 m/s2, calcolare la frequenza del moto e la forza agli estremi di oscillazione. SOLUZIONE Per calcolare la frequenza del moto armonico ci serve il valore della pulsazione che si calcola attraverso la formula dell’accelerazione del moto armonico: a = −ω 2 x ⇒ ω = a 3,94 = = 6,3rad / s x 0,1 per cui: ω = 2πf ⇒ f = ω = 1Hz 2π Dal 2° principio della dinamica calcoliamo la forza agli estremi di oscillazione: F = M ⋅ a = 1⋅ 3,94 = 3,94 N www.scuolainweb.altervista.org La Dinamica PROBLEMA N.26 Un corpo di massa M = 4 kg oscilla sotto l’azione di due molle aventi costanti elastiche K1 = 200 N/m e K2 = 150 N/m. Calcolare il periodo di oscillazione del sistema. SOLUZIONE Sia durante la fase di compressione che di allungamento di entrambe le molle, la massa M sarà sottoposta sempre a due forze elastiche concordi, per cui il 2° principio della dinamica diventa: F1e + F2 e = M ⋅ a ⇒ − k 1 x − k 2 x = M ⋅ a ⇒ −(k 1 + k 2 ) ⋅ x = M ⋅ a Sapendo che a = ω2·x abbiamo che: − (k 1 + k 2 ) ⋅ x/ = −Mω 2 x/ ⇒ ω = k1 + k 2 M per cui l’oscillazione del sistema è: ω= 2π 2π M ⇒T= ⇒ 2π = T ω k1 + k 2 4 = 0,67s 200 + 150 PROBLEMA N.27 Un pendolo semplice di lunghezza L = 1 m porta all’estremità una pallina di massa M = 100 g. Quando il filo forma con la verticale un angolo di 45° la pallina ha un’accelerazione centripeta di 4 m/s2. Calcolare la velocità della pallina e la tensione del filo nella posizione considerata. SOLUZIONE Dalla formula dell’accelerazione centripeta velocità della pallina come formula inversa: ac = calcoliamo la V2 ⇒ V = a c ⋅ L = 4 ⋅ 1 = 2m / s L Dal 2° principio della dinamica calcoliamo la tensione della fune: T − Py = M ⋅ a c ⇒ T = Py + M ⋅ a c = Mg ⋅ cos α + M ⋅ a c = M ⋅ (g ⋅ cos α + a c ) = 0,1 ⋅ (9,8 ⋅ cos 45° + 4) = 1,09 N Liceo “Carducci” Volterra - Prof. Francesco Daddi Esercizi sul moto lungo un piano inclinato 3a B Scientifico - 20 aprile 2011 N.B. Tutti i piani inclinati sono lisci (senza attrito). Esercizio 1. Un corpo di massa M = 10 kg si trova in cima ad un piano inclinato. Sapendo che la lunghezza del piano è di 2 m e la sua altezza è pari a 1 m, determinare: a) l’accelerazione con la quale si muove; b) il modulo della reazione del piano; c) il tempo che impiega a percorrere tutto il piano; d) la velocità finale. Esercizio 2. Un corpo di massa M = 8 kg viene lanciato verso l’alto lungo un piano inclinato con una velocità iniziale di 2 m/s. Sapendo che il corpo percorre 3 m prima di fermarsi, si determini: a) l’inclinazione del piano; b) il modulo della reazione del piano; c) il tempo che impiega per fermarsi; d) la velocità del corpo quando passa nuovamente dalla posizione iniziale. Cosa osservi? Esercizio 3. Un corpo di massa M = 6 kg si trova in cima ad un piano inclinato, alto 1 m e lungo 4 m; sapendo che viene lanciato verso il basso con una velocità iniziale pari a 3 m/s, determinare: a) l’accelerazione con la quale si muove; b) il modulo della reazione del piano; c) il tempo che impiega a percorrere tutto il piano; d) il modulo della velocità finale. Esercizio 4. Un corpo di massa M = 4 kg viene lanciato verso l’alto lungo un piano inclinato (altezza = 2 m, θ = 30◦ ) con una velocità iniziale pari a 15 m/s. Si veda la figura. a) Quanto tempo impiega a giungere in cima al piano inclinato (punto B)? b) Studiare in modo accurato il moto successivo. Ci sono dei dati superflui? Esercizio 5. Sono assegnati tre piani inclinati A (altezza = 2 m, θA = 30◦ ), B (altezza = 2 m, θB = 45◦ ), C (altezza = 2 m, θC = 60◦ ). Tre corpi di massa MA = 5 kg, MB = 3 kg, MC = 2 kg scivolano sui piani, rispettivamente, A, B, C. Si determini: a) il tempo che ciascun corpo impiega a percorrere il piano inclinato; b) la velocità finale di ciascun corpo. Cosa osservi? Ci sono dei dati superflui? Liceo “Carducci” Volterra - Prof. Francesco Daddi Soluzione degli esercizi sul moto lungo un piano inclinato 3a B Scientifico - 20 aprile 2011 Esercizio 1. Scegliamo l’asse x rivolto verso il basso. a) ax = g · 1 ⇒ ax = 4, 9 m/s2 . 2 b) FN = M g cos θ ⇒ FN ≈ 84, 9 N . c) x = xo + vo t + 1 1 ax t2 ⇒ x = · 4, 9 t2 . Poiché il piano è lungo 2 m, risulta: 2 2 2= 1 · 4, 9 t2 ⇒ t ≈ 0, 90 s . 2 d) La velocità finale vf si ottiene nel seguente modo: vf2 − 02 = 2 · 4, 9 · (2 − 0) ⇒ vf ≈ 4, 43 m/s . Esercizio 2. Scegliamo l’asse x rivolto verso il basso. a) 02 − (−2)2 = 2·ax ·(−3− 0) ⇒ ax ≈ 0, 67 m/s2 ; poiché ax = g sin θ, si ha θ ≈ 0, 068 rad (circa 4◦ ) . b) FN = M g cos θ ⇒ FN ≈ 78, 2 N . 1 c) La legge oraria del corpo è x = −2 t + · 0, 67 t2 , quindi, per calcolare il tempo che impiega a fermarsi, 2 dobbiamo risolvere l’equazione −3 = −2 t + 1 · 0, 67 t2 ⇒ t = 3 s . 2 d) vf2 − (−2)2 = 2 ax (0 − 0) ⇒ vf = 2 m/s ; la velocità ha lo stesso modulo di quella iniziale e verso, ovviamente, opposto. Esercizio 3. Scegliamo l’asse x rivolto verso il basso. a) ax = g · 1 ⇒ ax = 2, 45 m/s2 . 4 b) FN = M g cos θ ⇒ FN ≈ 56, 9 N . c) x = xo + vo t + 1 1 ax t2 ⇒ x = 3 t + · 2, 45 t2 ; poiché il piano inclinato è lungo 4 m, si ha: 2 2 4 = 3t + 1 · 2, 45 t2 ⇒ t ≈ 0, 96 s 2 d) vf2 − 32 = 2 · 2, 45 · (4 − 0) ⇒ vf ≈ 5, 35 m/s . Esercizio 4. Scegliamo l’asse x rivolto verso il basso. a) Calcoliamo la velocità del corpo quando arriva in cima al piano inclinato: vf2 − (−15)2 = 2 · (9, 8 · sin 30◦ ) · (−4 − 0) ⇒ vf2 = 152 + 2 · 4, 9 · (−4) ⇒ vf ≈ 13, 63 m/s . Calcoliamo ora il tempo impiegato per percorrere tutto il piano inclinato: −13, 63 = −15 + 4, 9 · t ⇒ t ≈ 0, 28 s . Alternativamente possiamo determinare il tempo nei seguenti due modi: −15 − 13, 63 · t = −4 ⇒ t ≈ 0, 28 s ; 2 1 −4 = 0 − 15 t + · 4, 9 t2 ⇒ t ≈ 0, 28 s (l’altra soluzione va scartata). 2 b) Si tratta di un moto parabolico con velocità iniziale di modulo pari a 13, 63 m/s e con angolo iniziale θ = 30◦ . La legge oraria è x = 13, 63 · cos(30◦ ) t y = 2 + 13, 63 · sin(30◦ ) t − 4, 9 t2 il corpo descrive una traiettoria parabolica e finisce a terra quando y = 0, ovvero 0 = 2 + 13, 63 · sin(30◦ ) t − 4, 9 t2 ⇒ t = 1, 64 s (la soluzione negativa va scartata) la gittata è x ≈ 19, 4 m . La quota massima ymax raggiunta è 02 − (13, 63 · sin(30◦ ))2 = 2 · (−9, 8) · (ymax − 2) ⇒ ymax ≈ 4, 37 m . Esercizio 5. a) In generale abbiamo: 1 h = g sin θ t2 ⇒ t = sin θ 2 1 2h · ; g sin θ sostituendo i valori numerici si trovano i seguenti risultati: tA ≈ 1, 28 s ; tB ≈ 0, 90 s ; tC ≈ 0, 74 s . b) La velocità finale è vf2 2 − 0 = 2 · g · sin θ h h 2 −0 ⇒ vf = 2 · g · ⇒ v sin θ = 2gh f sin θ sin θ la velocità è uguale per i tre corpi e risulta quindi indipendente dalla massa e dall’angolo θ. Sostituendo h = 2 m si trova vf ≈ 6, 26 m/s . Osserviamo che, se prendiamo θ = 90◦ , siamo in presenza di una caduta libera; in figura si confronta tale caduta con il moto lungo il piano inclinato: la massa in caduta libera verticale impiega circa 0, 64 s per giungere al suolo, ma la velocità finale è uguale per entrambe le masse. 2 Suggerimenti per la risoluzione di un problema di dinamica: 1) Fare il diagramma delle forze, cioè rappresenta graficamente tutte le forze agenti sul corpo o sui corpi considerati. È la forza che la Terra (o qualunque altro pianeta) esercita sui corpi in prossimità della sua Forza peso superficie, è un caso particolare di forza (rappresentata in nero) gravitazionale. E’ sempre verticale verso il basso. E’ la forza che una molla o un elastico esercita su Forza elastica un corpo ad essa vincolato. Dipende dalle (rappresentata in caratteristiche della molla (k) e dalla sua blu) deformazione (x). E’ l’unica forza esercitata da un piano liscio su un Reazione corpo posto su di esso. E’ perpendicolare al piano normale (rappresentata in e uscente da esso verde) Tensione (rappresentata in rosa) Forza di attrito radente dinamico (rappresentata in rosso) Forza di attrito radente statico (rappresentata in rosso) E’ la forza che una fune tesa esercita su un corpo ad essa vincolato. E’ sempre diretta lungo la fune nel verso opposto a quello del moto che la fune impedisce o ostacola E’ la forza che un piano scabro esercita su un corpo posto su di esso quando il corpo è in movimento rispetto al piano (oltre alla reazione normale). Ha sempre direzione del moto e verso opposto. Dipende dalle caratteristiche delle superfici a contatto (kd) e dalla reazione normale esercitata dal piano E’ la forza che un piano scabro esercita su un corpo posto su di esso quando il corpo è fermo rispetto al piano e una forza esterna cerca di farlo muovere. Ha sempre direzione del moto incipiente e verso opposto. Dipende dalle caratteristiche delle superfici a contatto (ks) e dalla reazione normale esercitata dal piano (N) ρ ρ P = mg ρ ρ Fel = − kx la relazione è vettoriale, passando ai moduli non si mette il segno Non esiste una formula di validità generale, si determina a partire dal secondo principio della dinamica. Esiste un valore massimo oltre il quale il vincolo si spezza. Fatt din = k d N ρ La relazione è sui moduli; Fatt din e ρ N hanno direzioni diverse Fatt sta ≤ k s N ρ La relazione è sui moduli; Fatt din e ρ N hanno direzioni diverse ρ ρ 2) Scrivere il secondo principio della dinamica applicato al problema in questione: R = ma Ricorda che il secondo principio è espresso da una relazione vettoriale. Ricorda inoltre che se il corpo è in quiete o si ρ ρ muove di moto rettilineo uniforme a = 0 , mentre in tutti gli altri casi a ≠ 0 . 3) Scomporre l’equazione vettoriale scritta lungo due assi scelti tra i tre seguenti: Asse tangente Asse normale Asse binormale Dinamica E’ nella direzione del moto, con verso arbitrario. E’ da scegliere certamente quando il corpo si muove di moto rettilineo, nel caso di moti curvilinei dipende E’ l’asse nel piano del moto, perpendicolare alla traiettoria. E’ da scegliere certamente nel caso di moti curvilinei, in questi casi infatti c’è certamente accelerazione normale che ha V2 modulo: a normale = R E’ l’asse perpendicolare al piano del moto. Nei casi di moti piano (che sono gli unici che ci interessano) lungo questa direzione non c’è accelerazione e dunque deve essere nulla la componente della risultante delle forze. 1 4) Controlla il numero di equazioni e di incognite e risolvi il sistema. Esercizio n. 1 Un corpo è lanciato su un piano scabro inclinato di un angolo α=30° rispetto all’orizzontale, con velocità iniziale Vo=3 m/s, verso l’alto Il coefficiente di attrito dinamico tra il piano e il corpo è kd=0,3. Si calcoli l’accelerazione del corpo, dopo quanto tempo il corpo si ferma e la quota raggiunta. Soluzione: Per determinare l’accelerazione risolviamo l’esercizio secondo lo schema proposto 1) Diagramma delle forze ρ ρ ρ ρ 2) Secondo principio della dinamica: Fatt din + N + P = ma Ricorda che questa relazione è vettoriale 3) Scompongo lungo due assi. L’asse x è l’asse tangente, l’asse y è quello x) − Fatt din + 0 − mg sin α = ma binormale, quindi a y = 0 y ) 0 − N + mg cos α = 0 Ricorda che queste relazioni sono scalari 4) Ricordando che Fatt din = k d N ottengo un sistema di due equazioni in tre incognite (m, N e a), non è quindi possibile risolverlo completamente, ma è possibile determinare l’accelerazione perché la massa m si semplifica. N = mg cos α a = − g sin α − k d g cos α = −7,44 m / s 2 Trovata l’accelerazione del corpo è possibile rispondere alle restanti domande utilizzando la cinematica. Il corpo si muove di moto rettilineo uniformemente 1 accelerato, quindi la sua legge oraria è: x = x0 + V0 t + at 2 , rispetto al 2 1 riferimento, scelto l’origine nel punto di partenza si ha: x = 3t + (−7,44)t 2 , la 2 velocità varia nel tempo secondo la legge: V = 3 − 7,44t . Da questa ultima equazione è possibile determinare quando il corpo si ferma (cioè quando V=0), quindi, sostituendo nella legge oraria il tempo trovato, si può determinare lo spazio percorso. 3 t= = 0,40 s x = 0,60 m 7,44 Dinamica 2 Esercizio n. 2 Per muovere una cassa di massa m=20 kg su un pavimento ruvido, tu spingi su di essa con una forza F inclinata di un angolo α=30° rispetto all’orizzontale. Trova la forza necessaria a far muovere la cassa se tra la cassa e il pavimento c’è attrito con coefficiente di attrito statico κs=0,5. Soluzione: 1) Diagramma delle forze (rappresento tutte le forze oltre a quella indicata nel testo) Moto incipiente 2) Secondo principio della dinamica: Determino quanto vale la forza massima che posso applicare senza riuscire a muovere la cassa, qualunque forza superiore sarà in grado di spostarla. Quindi studio il caso limite in cui la cassa ρ ρ ρ ρ è ferma: Fatt sta + N + P + F = 0 3) Scompongo lungo due assi. L’asse x è l’asse del moto incipiente, l’asse y è x) − Fatt sta + 0 + 0 + F cos α = 0 quello binormale. y ) 0 + N − mg − F sin α = 0 4) Ricordando che al massimo la forza d’attrito statico vale Fatt sta = k s N ottengo un sistema di due equazioni in due incognite ( N e F): è quindi possibile risolverlo N = mg + F sin α k s mg da qui F = = 132,25 Newton cos α − k s sin α − k s (mg + F sin α) + F cos α = 0 Una forza superiore, anche di poco, al valore trovato non può essere equilibrata dall’attrito statico ed è quindi in grado di spostare la cassa. Esercizio n. 3 Fai ruotare in un piano verticale un corpo di massa m=3 kg vincolato ad una fune di lunghezza L=95 cm. Nel punto più basso la velocità è V1=6,91 m/s, mentre in quello più alto della traiettoria la velocità ha modulo V2=3,23 m/s. Trova la tensione della corda nel punto più alto e più basso della traiettoria. Soluzione: 1) Diagramma delle forze nel punto più basso della traiettoria nel punto più alto della traiettoria 1) 2) 2) Secondo principio della dinamica: sia nel punto più basso sia nel punto più alto, ρ ρ ρ le forze agenti sono il peso e la tensione: T + P = ma Dinamica 3 3) In questo caso è sufficiente un solo asse. Osserva che l’asse lungo il quale agiscono le forze è l’asse V2 normale, lungo il quale l’accelerazione presente è quella centripeta che ha modulo a = ed è verso il R centro di curvatura. Si ha quindi: V12 V 2 nel punto più alto: T2 + mg = m 2 L L 4) In ciascuna delle due equazioni c’è una sola incognita e quindi si può determinare (ricorda di mettere tutti i dati nel S.I). : nel punto più basso: + T1 − mg = m T1 = mg + m V12 = 180,2 N L T2 = −mg + m V2 2 = 3,5 N L Esercizio n. 4 Un’automobile di massa m=500 kg percorre a velocità V=50 km/h la sommità di un dosso di raggio di curvatura R=50 m; l’attrito tra i pneumatici e l’asfalto può essere considerato un attrito radente con coefficiente kd=0,3. Calcola il modulo della forza di attrito sulla cima del dosso. Soluzione: La forza di attrito dinamico ha direzione della velocità e verso opposto. Il modulo è dato dalla relazione Fatt din = k d N , per determinarlo è necessario semplicemente conoscere il valore della reazione normale. 1) Diagramma delle forze: le forze presenti sono certamente il peso, l’attrito e la reazione normale. Il problema non specifica se il conducente sta premendo sull’acceleratore determinando così una ulteriore forza orizzontale. Per la determinazione di N però la presenza o meno di tale forza è irrilevante, consideriamo quindi il caso in cui non c’è. ρ ρ ρ ρ 2) Secondo principio della dinamica P + N + Fatt din = ma 3) Per la determinazione del modulo della reazione normale è sufficiente considerare la componente dell’equazione lungo un solo asse, quello normale, lungo il quale V2 l’accelerazione presente è quella centripeta che ha modulo a normale = ed è verso il R centro di curvatura. V2 Si ha quindi: mg − N + 0 = m R 4) Si può determinare il valore di N e quindi di Fatt din (ricorda di mettere tutti i dati nel S.I). V2 N = mg − m = 2971 Newton Fatt din = k d N = 891,3 Newton R Esercizio n. 5 Dinamica 4 Due blocchi di massa m1=20 kg e m2=10 kg sono posti a contatto tra loro su un piano liscio ed orizzontale, come mostrato in figura. Una forza costante e orizzontale di modulo F=120 N viene applicata alla prima massa. Si determinino: a) l’accelerazione del sistema m1 m2 b) il modulo della forza di interazione tra i due corpi Soluzione: I corpi da studiare sono due, per ciascuno applichiamo la tecnica risolutiva. ρ 1) Diagramma delle forze: su entrambi i corpi agisce una forza di contatto F21 che il corpo 2 esercita sul ρ corpo 1 e F12 che il corpo 1 esercita sul corpo 2. Per il principio di azione e reazione le due forze hanno uguale modulo (che indichiamo con Fcontatto ) e direzione, ma verso opposto. Osserva inoltre che la forza esterna applicata di cui parla il problema è applicata solo alla prima massa. per il corpo 1 per il corpo 2 m2 2) Secondo principio della dinamica: osserva che i due corpi a contatto si muovono con la stessa ρ ρ ρ accelerazione a1 = a 2 = a ρ ρ ρ ρ ρ Per il corpo 1: P1 + N1 + F21 + F = m1a ρ ρ ρ ρ Per il corpo 2: P2 + N 2 + F12 = m2 a 3) Osserva che sia la forza di contatto, sia l’accelerazione hanno direzione orizzontale, quindi per entrambe le masse è sufficiente considerare la sola componente orizzontale dell’equazione scritta. per il corpo 1 per il corpo 2 m2 + F − Fcontatto = m1a + Fcontatto = m2 a 4) Le equazioni scritte sono due con due incognite, messe a sistema è possibile determinare sia a sia Fcontatto. F = 4m / s2 Fcontatto = m2 a a = m + m 1 2 F = (m1 + m2 )a F contatto = m2 a = 40 Newton Esercizio n. 6 Due masse m1=5 kg e m2=10 kg sono collegate come in figura . Il piano, inclinato di 30° è scabro con coefficiente di attrito dinamico kd=0,3. Determina l’accelerazione del sistema e la tensione della fune quando la massa m2 (posta sul piano) si muove verso il basso. Soluzione: I corpi da studiare sono due, per ciascuno applichiamo la tecnica risolutiva. Dinamica 5 ρ ρ 1) Diagramma delle forze: su entrambi i corpi agisce la tensione della fune T1 sul corpo 1 e T2 sul corpo 2. I due vettori sono senza dubbio diversi, avendo diverse direzioni, nel caso (sempre sottointeso) di fune ideale e carrucola ideale però è possibile dimostrare (lo vedremo il prossimo anno) che i moduli delle ρ ρ tensioni applicate da una fune ai suoi estremi sono uguali T1 = T2 = T . Nel disegno è indicato il verso in cui il sistema si sta muovendo, indispensabile per poter rappresentare la forza di attrito dinamico. per il corpo 1 per il corpo 2 2) Secondo principio della dinamica: osserva che i due corpi si muovono con accelerazioni diverse in ρ ρ direzione, essendo però la fune in estensibile, le accelerazioni hanno uguale modulo: a1 = a 2 = a ρ ρ ρ Per il corpo 1: P1 + T1 = m1a1 ρ ρ ρ ρ ρ Per il corpo 2: P2 + N 2 + Fatt din + T2 = m2 a 2 3) Per il corpo 1 è sufficiente un solo asse, quello del moto, per il corpo 2 è necessario considerare l’asse del moto e quello ad esso perpendicolare. per il corpo 1 per il corpo 2 + T − m1 g = m1a x) + m2 g sin α + 0 − Fatt din − T = m2 a y ) − m2 g cos α + N 2 + 0 + 0 = 0 4) Nelle 3 equazioni scritte ci sono 4 incognite ( T , a, Fatt din , N 2 ), ricordando però che Fatt din = k d N 2 , il sistema si può risolvere. N 2 = m2 g cos α m2 g sin α − k d m2 g cos α − T = m2 a T = m g + m a 1 1 riportando solo le equazioni che contengono le incognite richieste dal problema: m2 g (sin α − k d cos α) = 2,42 m / s 2 m2 g sin α − k d m2 g cos α = (m1 + m2 )a a = m + m 1 2 T = m1 ( g + a) T = m ( g + a ) = 183,3 Newton 1 Esercizio n. 7 Un lampadario di massa m=3,0 kg è appeso ad un’asta orizzontale collegata al soffitto da due molle identiche agganciate alle sue estremità. All’equilibrio ciascuna delle molle si allunga di 5,0 cm rispetto alla condizione di riposo. Trascurando la massa dell’asta, determina la costante elastica delle molle. Dinamica 6 Soluzione: 1) Diagramma delle forze. 2) Secondo principio della dinamica: essendo il sistema in equilibrio, la ρ ρ ρ risultante delle forze deve essere nulla: P + Fel 1 + Fel 2 = 0 3) Poiché tutte le forze sono nella stessa direzione è sufficiente considerare le componenti lungo un solo asse: + mg − Fel1 − Fel 2 = 0 4) Per rispondere alla domanda del problema occorre solo ricordare che Fel1 = k1 x1 , Fel 2 = k 2 x 2 , in questo particolare caso le molle sono identiche, quindi k1 = k 2 = k e gli allungamenti sono uguali mg x1 = x2 = 5 cm , si ottiene quindi: mg − 2kx = 0 , k = = 294 N / m 2x Esercizio n. 8 Una pallina di massa m=210 g è vincolata ad un punto O per mezzo di una molla di costante elastica k=289 N/m. La pallina è in moto circolare con una velocità V=1,25 m/s su un piano orizzontale. Il raggio della circonferenza è R=38,5 cm. Calcola la lunghezza a riposo L0 della molla. Soluzione: Osserva che se la pallina ruota la molla si allunga di un tratto x, quando la molla è deformata eserciterà una forza nella direzione della deformazione, ma in verso opposto che funge da forza centripeta. Noto il valore della deformazione sarà possibile determinare la lunghezza a riposo della molla visto che R=L0+x 1) Diagramma delle forze: Sulla pallina, perpendicolarmente al foglio, agiscono anche la forza peso e la reazione vincolare del piano che si fanno equilibrio essendo nella direzione binormale, per comodità non le rappresentiamo. ρ ρ ρ ρ 2) P + Fel + N = ma V2 R è possibile determinare la deformazione subita dalla molla 3) L’asse scelto è quello normale, si ha: 0 + Fel + 0 = m 4) Ricordando che x= Fel = kx mV 2 = 0,003 m e quindi la lunghezza a riposo L0 = R-x = 0,382 m. kR Dinamica 7