2015-16 D02.Digerent..

annuncio pubblicitario
TUBO DIGERENTE:
PRIME VIE
G. Mazzoni
Tecniche di Radiodiagnostica (MED/50)
A.A. 2015-2016
TUBO DIGERENTE:
STOMACO
G. Mazzoni
Tecniche di Radiodiagnostica (MED/50)
A.A. 2015-2016
Stomaco: riferimenti anatomici



E’ un’espansione sacciforme del tubo
digestivo situato nel cavo addominale
subito al di sotto del diaframma dove
occupa prevalentemente l’ipocondrio
sinistro e parte dell’epigastrio
E’ interposto tra l’estremità distale
dell’esofago (a livello di D11, 2 cm a
sinistra della linea mediana), sino al
duodeno (a destra di L2)
Presenta infinite variazioni di forma,
posizione e direzione, le quali dipendono
da condizioni:
•
intrinseche, dovute alla tonicità ed
allo stato di contrazione della sua
componente muscolare
•
estrinseche, legate al tipo
costituzionale, all’età, al sesso, alla
tonicità della parete addominale,
agli altri organi addominali, alla
quantità ed alla qualità del
contenuto gastrico ed alla posizione
del soggetto
Sezione trasversale dell’addome a livello del corpo gastrico (L1)
Mazzucato fig. 8.40 pag. 824
Stomaco: riferimenti anatomici

Approssimativamente, lo stomaco ha
una forma di bisaccia, ad asse
obliquo dall’alto in basso e da sinistra
a destra
 Si distinguono due porzioni:
• l’una verticale, riferibile ai due
terzi superiori dell’organo
• l’altra obliqua, volta in alto,
indietro ed a destra, riferibile al
terzo inferiore
 La porzione verticale si divide in
fondo e corpo:
• il fondo, o grande tuberosità,
corrisponde al polo cefalico
dell’organo ed il suo limite
inferiore si pone a livello di un
piano passante al di sotto
dell’orifizio cardiale, oltre il quale
si continua con il corpo
Schema anatomico dello stomaco:
1=esofago; 2=fondo o grande tuberosità; 3=corpo;
4=antro; 5=regione pre-pilorica; 6=piccola curvatura
7=grande curvatura; 8=bulbo duodenale
Appunti S11-2 pag. 577
Stomaco: riferimenti anatomici
•
il corpo, posto sotto il fondo,
ha il suo limite inferiore a
livello di un piano tracciato tra
l’angolo di inflessione con la
porzione obliqua lungo la
piccola curvatura (incisura
angolare), ed il punto più
declive appartenente alla
piccola tuberosità o antro
pilorico
 La porzione obliqua o pilorica
è costituita da due parti, e cioè
dall’antro pilorico che è la
parte iniziale più o meno
dilatata di detta porzione, e
dalla regione pre-pilorica, che
è il tratto terminale che
precede immediatamente il
piloro
Sezione trasversale dell’addome a livello pilorico
e del bulbo duodenale (L2)
Mazzucato fig. 8.41 pag. 824
Stomaco: riferimenti anatomici

Il piloro è una struttura
sfinteriale situata, in ortostasi,
a destra del corpo di L3,
mentre in supinazione si
proietta a livello di L2
 Nello stomaco si distinguono:
una faccia anteriore ed una
posteriore, un margine destro
o «piccola curvatura» ed un
margine sinistro o «grande
curvatura»
 Su ambedue i margini si
inseriscono pieghe peritoneali:
il piccolo omento sulla piccola
curvatura, il legamento gastro
frenico, il gastro splenico ed il
gastro colico (interposto tra la
retrocavità degli epiploon ed il
grande omento) sulla grande
curvatura
Rapporti del peritoneo a livello della
sezione sagittale mediana dell’addome
Mazzucato fig. 8.412pag. 825
Stomaco: riferimenti anatomici


Sia la faccia posteriore che
quella anteriore sono avvolte dal
peritoneo viscerale. In
corrispondenza della faccia
posteriore, nel punto di
passaggio tra fondo e corpo, lo
stomaco non è rivestito dalla
sierosa ed è a diretto contatto
con il diaframma mediante il
ligamento sospensore dello
stomaco
La parete interna dello stomaco
è sollevata in pliche che sono
per lo più a mosaico a livello del
fondo, a decorso longitudinale
parallelo a livello del corpo,
specie nella piccola curvatura,
per poi disporsi obliquamente
nel tratto antrale e pilorico. Alla
loro formazione partecipano la
tonaca mucosa, la muscolaris
mucosae e lo strato
sottomucoso e sono in relazione
al tono variabile dello strato
muscolare sottostante
Radiogramma a piccolo riempimento dello stomaco
per il rilievo plicale
Mazzucato fig. 8.58 a pag. 837
Stomaco: riferimenti anatomici

La distensione gassosa dello
stomaco nella metodica a doppio
contrasto, soprattutto se
combinata con l’effetto di farmaci
ipotonizzanti, determina uno
spianamento del rilievo plicale e
l’evidenziazione delle areole
gastriche, piccole entità
anatomiche, radiologicamente
dimostrabili, costituite da
mammellonature interposte a
solchi reticolati limitanti, del
diametro variabile da 1 a 5-6 mm.
Al loro apice può apprezzarsi una
fine rugosità legata allo sbocco di
alcune fossette gastriche sul cui
fondo si aprono le ghiandole
mucose
 Le areole sono più fitte e piccole
nella parte distale dello stomaco e
più grossolane e rade nella parte
media ed alta del corpo e del
fondo
Disegno areolare della regione antrale
e parte del corpo gastrico
Mazzucato fig. 8.45 a pag. 828
Stomaco: riferimenti funzionali
 La tonaca muscolare dello stomaco, che si compone di tre strati
di fibre (interno a decorso obliquo - intermedio a decorso
circolare, che si ispessisce soprattutto a livello pilorico per
formare lo sfintere omonimo – esterno a decorso longitudinale),
presiede a tre specifiche funzioni:
• tono muscolare, che consente di modulare le dimensioni dello
stomaco all’entità del suo contenuto
• rimescolamento del contenuto con i succhi gastrici, grazie a
contrazioni peristaltiche che iniziano nella parte alta del corpo
e che, con un ritmo di una ogni 20 sec, procedono verso il
piloro, diventando sempre più profonde ed arrestandosi a
livello dell’antro
• svuotamento, regolato dalla peristalsi antrale la quale si
manifesta con una intensa contrazione anulare che chiude il
lume tra il corpo e l’antro ed una sistole antrale che accorcia il
canale pilorico, con conseguente trasporto del contenuto
gastrico nelle porzioni intestinali successive
Stomaco: tecnica a contrasto singolo
 La tecnica a contrasto singolo ha rappresentato, per lungo tempo,




l’esame radiologico convenzionale dello stomaco e del duodeno
La competizione dell’endoscopia digestiva e le sospensioni baritate
di nuova concentrazione con polveri effervescenti hanno determinato
la diffusione dello studio a doppio contrasto delle vie digestive
La metodica a contrasto singolo, realizzata con bario in sospensione
acquosa al 60% p/v, offre un calco del viscere
Essa si basa sulla classica semeiologia radiologica del «plus» =
lesione escavativa e del «minus» = lesione protrudente nel lume e
consente lo studio dei profili alle varie tangenze proiettive ed ai vari
decubiti, in associazione ad articolate manovre di compressioni
dosate, a riempimenti di grado variabile
Allo stato attuale, il suo impiego risiede nello studio della peristalsi e
nel tempo di vuotamento gastrico
Stomaco: tecnica a contrasto singolo
 Schematizzazione del procedimento operativo:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Indagine radioscopica preliminare
Somministrazione di un piccolo sorso di bario e radiografia dello stomaco a piccolo
riempimento
Assunzione di 250-300 cc di bario e documentazione radiografica seriata dell’esofago
nelle proiezioni OAD ed OAS in stazione eretta, così come per le successive
registrazioni radiografiche
Radiogramma diviso due per la piccola curvatura e panoramico in AP di tutto lo
stomaco, la parte terminale dell’esofago ed il duodeno
Radiogrammi panoramici in OAD (per lo studio di tutto lo stomaco, la parte terminale
dell’esofago ed il duodeno) ed OAS (per la documentazione della grande curvatura)
Radiogramma panoramico in LL per valutazione dei morfologia e rapporti delle pareti
anteriore e posteriore
Seriogrammi in OAD sulla parte superiore ed inferiore della piccola curvatura
Seriografia diviso quattro in OAD ed in OAS del piloro e del bulbo duodenale
Studio panoramico e seriografico gastro-duodenale a paziente supino in AOD per lo
studio della distensibilità del fondo e della morfologia del corpo gastrico e della regione
antro-piloro-duodenale, quest’ultima studiata anche con seriografie OAS a paziente
prono
Stomaco: tecnica a contrasto singolo
Seriografia in OAD ed OAS dell’esofago in fase di assunzione dell’intera dose di bario al 60% p/v
Mazzucato fig. 8.58 b pag. 838
Mazzucato fig. 8.58 c pag. 838
Stomaco: tecnica a contrasto singolo
Proiezione panoramica OAD
Mazzucato fig. 8.58 f pag. 840
Proiezione panoramica LL
Mazzucato fig. 8.58 g pag. 841
Stomaco: tecnica a contrasto singolo
Seriografie in OAD ed OAS della
regione antro-piloro-duodenale
Mazzucato fig. 8.58 i pag. 843
Mazzucato fig. 8.58 l pag. 843
Stomaco: tecnica a doppio contrasto
 Il principio che regola e valorizza la tecnica a doppio contrasto
(DC) nello studio di tutto l’apparato digestivo è la possibilità di
studio delle pareti in senso frontale, oltre a mantenere le
normali possibilità di lettura dei margini o di valutazioni
tangenziali consentite dalle tecniche a contrasto semplice
 La trasparenza dei gas permette la separazione e la
individuazione dei caratteri morfologici delle pareti contrastate
da una sottile pellicola opaca in tutto il loro sviluppo. Tale
studio frontale in passato era realizzato in parte con criteri
tecnici e metodologici complessi consistenti nei piccoli
riempimenti, nelle compressioni dosate, nelle variabilità
proiettive o nelle fasi di studio dopo vuotamento
Stomaco: tecnica a doppio contrasto
 La tecnica a DC, sviluppata a partire dagli anni ‘70 deve il suo
successo all’avvento di più elementi fra i quali giova ricordare la
produzione di:
•
•
•
•
•
•
sospensioni baritate micronizzate (dell’ordine di 3-20 micron), pure al
98%, arricchite da sostanze anti-schiuma ed anti-bolle (dimetilpolisilossano e sostanze a base di carbossi-metilcellulosa) e
caratterizzate da alta densità e bassa viscosità, al fine di ottenere sottili
pellicole vernicianti opache, stabili ed uniformi
catene televisive digitali ad elevato potere risolutivo, particolarmente utili
per le visioni scopiche
tubi radiogeni di adeguata potenza ed efficienza, in grado di esprimere
piccole macchie focali
immagini radiografiche digitali (IB con telecamera CCD ed oggi i
moderni sistemi digitali a flat panel)
farmaci ipotonizzanti (se utilizzati), in grado di esaltare il rilievo mucoso
areolare dello stomaco o la mucosa duodenale
miscele gassose (a base di bicarbonato di sodio, acido citrico, silice
precipitata, ecc.: Duogas, Gastrovision) il cui ruolo è quello di distendere
le pareti degli organi cavi favorendo la loro verniciatura, ridurre la
formazione di bolle gassose e di creare il doppio contrasto
Stomaco: tecnica a doppio contrasto
 Nel corso degli anni, lo studio a DC delle prime vie digestive
(esofago, stomaco e duodeno) si è sviluppato in maniera variegata;
sono state proposte numerose vie nazionali o di singole Scuole o
vie metodologiche più strettamente personali. Di seguito viene
descritto il metodo a DC (doppio contrasto) cosiddetto «bifasico» il
quale si basa su due fasi operative:
•
•
PRIMA FASE: consiste nello studio a DC dello stomaco e del duodeno
utilizzando una piccola quantità di sospensione baritata ad alta
concentrazione, senza il necessario uso di ipotonizzanti farmacologici,
ma con una distensione piuttosto marcata dello stomaco al fine di
determinare un sensibile contenimento della motilità ed un adeguato
spianamento della mucosa gastrica e quindi uno studio di superficie
gastro-duodenale
SECONDA FASE: consiste nello studio a DC dell’esofago (dal tratto
cervicale, quello toracico e fino allo sbocco cardiale nello stomaco) e
nello studio a contrasto opaco dello stomaco e del duodeno, con bario
tradizionale a media concentrazione (60% p/v)
Stomaco: tecnica a doppio contrasto
MATERIALI E STRUMENTI
 Bario: due diverse sospensioni baritate, la 1° preparata secondo




istruzioni alla concentrazione del 250% (p/v) e la 2° già confezionata
alla concentrazione del 60%
Ipotonizzante (se utilizzato): Buscopan e.v. alla dose di 20 mg (non
utilizzato nei pazienti con alterazioni del ritmo cardiaco, glaucoma o
ipertrofia prostatica) o il Glucagone e.v. alla dose di 0,20-0,40 mg
(non utilizzato nei pazienti affetti da feocromocitoma o insulinoma)
Miscela gassosa: dosi di Duogas o Gastrovision
Apparecchiature radiografiche: telecomandato con IB e telecamera
CCD o le moderne apparecchiature con rilevatori allo stato solido a
schermo piatto (flat panel)
Fattori dell’esposizione: a seguito della peristalsi dei vari organi
esaminati sono opportuni: tempi di esposizione brevi (0,01-0,02 sec
per l’esofago e 0,04-0,05 per stomaco e duodeno) – kilovoltaggi alti
(100-120 kVp), fissi per tutto l’esame – amperaggi medio-alti (320500 mA), utilizzando la tecnica automatica dell’esposizione «ad un
punto»
Stomaco: tecnica a DC (1^ fase)
PROCEDIMENTO METODOLOGICO
 Il paziente, senza alcuna preparazione se non quella di
essere a digiuno da circa 6 ore, è disposto, durante
l’anamnesi, in decubito prono sul fianco destro per favorire il
vuotamente di eventuali accumuli di succhi gastrici
 La somministrazione di 60-70 cc della prima sospensione
baritata avviene nella stazione semieretta, subito dopo che il
paziente ha deglutito le polveri effervescenti
 Successivamente il tavolo viene posto orizzontale ed il
paziente è invitato a compiere 3-4 rotazioni di 180°, passando
alternativamente dal decubito supino a quello prono, facendo
perno sul fianco sinistro
 Ottenuta la migliore distensione e verniciatura dello stomaco,
si può iniziare ad eseguire i vari radiogrammi rispettivamente
nelle proiezioni AP, OAD, LLd, OAS, LLs
Stomaco: tecnica a DC (1^ fase)
STUDIO DI SUPERFICIE
a) Paziente in decubito supino
 Le proiezioni AP, OAD e LLd sono utili per lo studio del corpo
e dell’antro, piloro compreso, con dissociazione del duodeno
eventualmente iniettato, in quanto la prevalenza del bario va
ad occupare il fondo
 Le proiezioni OAS, specie se ben inclinata e LLs permettono
lo studio del corpo gastrico e del fondo (pareti anteriore e
posteriore e della grande e piccola curva), mentre il bario
scende nell’antro
Qualora non sia stata raggiunta una perfetta verniciatura, si può
far effettuare al paziente basculamenti e rotazioni in modo da
migliorare la verniciatura della mucosa
Stomaco: tecnica a DC (1^ fase)
Radiogramma panoramico in decubito
supino nella proiezione AP
Mazzucato fig. 8.70 pag. 859
Mazzucato schema fig. 8.70 pag. 859
Stomaco: tecnica a DC (1^ fase)
Radiogramma panoramico in decubito
supino nella proiezione OAD
Mazzucato fig. 8.71 pag. 860
Mazzucato schema fig. 8.71 pag. 860
Stomaco: tecnica a DC (1^ fase)
Radiogramma panoramico LLd
(con appoggio del fianco sinistro)
Mazzucato fig. 8.72 pag. 861
Stomaco: tecnica a DC (1^ fase)
Radiogramma panoramico in decubito
supino nella proiezione OAS ad obliquità
media, circa 40°
Mazzucato fig. 8.73 a) pag. 862
Mazzucato schema fig. 8.73 a) pag. 862
Stomaco: tecnica a DC (1^ fase)
Radiogramma panoramico in decubito
supino nella proiezione OAS ad obliquità
spinta, circa 60°
Mazzucato fig. 8.73 b) pag. 863
Mazzucato schema fig. 8.73 b) pag. 863
Stomaco: tecnica a DC (1^ fase)
Radiogramma panoramico LLs
(con appoggio del fianco destro)
Mazzucato fig. 8.74 pag. 864
Stomaco: tecnica a DC (1^ fase)
STUDIO DI SUPERFICIE
b) Paziente in stazione eretta
 Si eseguono due radiogrammi panoramici ortogonali, in
AP ed LL (di preferenza con appoggio sul fianco sinistro)
con i quali si studiano la parte medio-alta del corpo ed il
fondo gastrico
Con tali proiezioni termina lo studio di superficie dello stomaco.
La prima fase, tuttavia, si completa con l’esame a doppio
contrasto anche del bulbo duodenale
Stomaco: tecnica a DC (1^ fase)
Radiogramma panoramico in
stazione eretta nella proiezione AP
Mazzucato fig. 8.75 a) pag. 865
Mazzucato schema fig. 8.75 a) pag. 865
Stomaco: tecnica a DC (1^ fase)
Radiogramma panoramico in
stazione eretta nella proiezione LL
Mazzucato fig. 8.75 b) pag. 866
Mazzucato schema fig. 8.75 b) pag. 866
Duodeno: tecnica a DC (1^ fase)
STUDIO DI SUPERFICIE
Paziente in posizione supina
 Il tavolo è riportato in orizzontale ed il paziente è invitato a
porsi in decubito prono sul fianco destro (posizione favorevole
per il vuotamento gastrico e per la verniciatura antro-piloroduodenale)
 Dopo 30-60 sec, il paziente si porta in decubito supino e
quindi ruota verso sinistra fino a porsi in OAD, ottenendo il
vuotamento del bulbo duodenale dando luogo al doppio
contrasto del bulbo stesso e dei tratti più vicini, piloro-antro e
resto della 1^ porzione duodenale che si pone in alto rispetto
all’antro ed alla 2^ porzione
 Si esegue una seriografia diviso due o diviso quattro, a
inclinazioni variabili a seconda del caso
Duodeno: tecnica a DC (1^ fase)
Seriografia a paziente supino in OAD ad inclinazioni variabili per lo studio della regione piloro-duodenale
Mazzucato fig. 8.76 pag. 867
Stomaco-Duodeno: 1^ fase, a DC
STUDIO DI SUPERFICIE: PROIEZIONI
1.- AP
a paziente supino (panoramica)
2.- OAD
a paziente supino
3.- LLd
in decubito laterale (con appoggio del fianco sinistro)
4.- OAS
a paziente supino a 40-60°
5.- LLs
in decubito laterale (con appoggio del fianco destro)
6.- AP
a paziente eretto
7.- LL
a paziente eretto
8.- OAD
a paziente supino (seriografia mirata del tratto antropiloro-duodenale)
Prime vie digestive: 2^ fase, dinamica
PROCEDIMENTO METODOLOGICO
 Il paziente ed il tavolo vengono nuovamente riportati in
stazione eretta
 Il paziente è invitato a bere 250 cc della 2^ sospensione
di bario a media contrazione (60% p/v)
 Durante l’ingestione del MdC, seguita
radioscopicamente, viene effettuato l’esame a DC
dell’esofago (sfruttando l’ipotonia dell’organo dovuto alle
polveri effervescenti somministrate per lo studio dello
stomaco) attraverso 2 seriografie, in proiezione OAD e
OAS su radiogrammi a grande formato, diviso 3 o anche
diviso 2
Prime vie digestive: 2^ fase, dinamica
Proiezioni OAS ed OAD dell’esofago, mentre il paziente beve la dose di bario al 60% p/v
Mazzucato fig. 8.77 pag. 868
Prime vie digestive: 2^ fase, dinamica
PROCEDIMENTO METODOLOGICO
 Subito dopo la fine dell’assunzione del MdC si esegue, in
stazione eretta, uno studio mirato della piccola curva gastrica
in AP con 4 seriogrammi, 2 più alti e 2 all’angulus e all’antro,
cercando di documentare le diverse fasi della peristalsi
 Successivamente viene effettuato un radiogramma
panoramico su stomaco e duodeno in OAD
 Quindi si esegue una seriografia diviso 4 della piccola e
grande curva antro-piloro-duodenale (OAD ed eventualmente
OAS sempre in stazione eretta)
 Per terminare l’esame, si porta il tavolo in posizione
orizzontale e si pone il paziente in decubito prono nella
proiezione OPS per eseguire una seriografia a pieno lume
opaco del tratto antro-piloro-duodenale
Prime vie digestive: 2^ fase, dinamica
Seriografia in stazione eretta in
proiezione AP della piccola curva
gastrica, dal cardias all’antro pilorico
Mazzucato fig. 8.78 pag. 868
Mazzucato schema fig. 8.78 pag. 868
Prime vie digestive: 2^ fase, dinamica
Radiogramma panoramico in
stazione eretta in proiezione AOD
Mazzucato fig. 8.79 pag. 869
Prime vie digestive: 2^ fase, dinamica
Seriografie a paziente eretto nelle proiezioni AOD ed AOS
Mazzucato fig. 8.80 a) pag. 870
Mazzucato fig. 8.80 b) pag. 870
Prime vie digestive: 2^ fase, dinamica
Seriografia a paziente in decubito prono nella proiezione OPS
Mazzucato fig. 8.80 c) pag. 871
Prime vie digestive: 2^ fase, dinamica
STUDIO DINAMICO: PROIEZIONI
1.- OAD, OAS
studio a paziente eretto per lo studio dell’esofago
cervicale e medio distale
2.- AP
a paziente eretto, seriografia per la piccola curva
gastrica
3.- OAD
a paziente eretto, radiogramma panoramico dello
stomaco e duodeno
4.- OAD
(ed eventualmente OAS) seriografia a paziente
eretto sulla regione piloro-duodenale
5.- OPS
a paziente prono, seriografia sulla regione piloroduodenale
TUBO DIGERENTE:
STOMACO
G. Mazzoni
Tecniche di Radiodiagnsotica (MED/50)
A.A. 2015-2016
TUBO DIGERENTE:
DUODENO
G. Mazzoni
Tecniche di Radiodiagnostica (MED/50)
A.A. 2015-2016
Duodeno: riferimenti anatomici
E’ un organo di forma tubulare che unisce lo stomaco al tenue, disposto a semiluna
a concavità mediale. Si proietta sulla colonna lombare tra L1 ed L4 ed ha sede
retroperitoneale, eccetto un piccolo tratto iniziale
 Se ne distinguono quattro porzioni:
• la prima, fa seguito al piloro e nella sua parte iniziale ha forma triangolare (bulbo
duodenale); decorre orizzontalmente all’indietro per poi inflettere bruscamente
verso il basso
• la seconda, inizia dopo la flessura superiore e discende verticalmente fino ad L4
riflettendosi a gomito. Presenta nel terzo distale due papille, una maggiore (per
lo sbocco del coledoco e del Wirsung) ed una minore (per lo sbocco del dotto
pancreatico accessorio)
• la terza, è disposta orizzontalmente al davanti del corpo di L4
• la quarta, risale a sinistra ed in alto fino a raggiungere L2 dove si continua con
l’intestino mesenteriale attraverso l’angolo duodeno-digiunale o del Treitz
 L’ampolla (o bulbo) duodenale è assai mobile perché avvolta dal peritoneo viscerale
che si continua nel legamento epato-duodenale (dove transitano il coledoco, la v.
porta e l’a. epatica). Le rimanenti porzioni duodenali sono situate, insieme alla testa
pancreatica, nello spazio retroperitoneale, essendo ricoperte dal peritoneo solo nella
loro metà anteriore

Duodeno: riferimenti anatomici
Rapporti
 1^ porzione: è a contatto con la
colecisti e con il peduncolo epatico
 2^ porzione: contorna il margine
laterale della testa del pancreas e
prende contatto indietro con la v.
cava inferiore e con il rene destro
 3^ porzione: poggia sul margine
inferiore della testa pancreatica e
corrisponde in avanti ai vasi
mesenterici superiori ed indietro
alla v. cava inferiore, all’aorta ed ai
vasi mesenterici inferiori
 4^ porzione: costeggia a destra
l’aorta ed a sinistra il margine
interno del rene sinistro ed in alto;
in corrispondenza dell’angolo
duodeno-digiunale, dà inserzione
al m. di Treitz che ancora tale
porzione al diaframma
Parete addominale posteriore: rapporti
Mazzucato fig. 8.87 pag. 880
Duodeno: metodologie di studio
STUDIO TRADIZIONALE

Lo studio baritato del duodeno segue quasi sempre quello dello stomaco; ruotando,
infatti, il paziente sul fianco destro, il bario passa nell’antro gastrico e poi nel bulbo
 Tale studio si esegue sia nella stazione eretta che nei decubiti supino e prono su
incidenze per lo più oblique:
• con la proiezione OAD in stazione eretta si documentano le fasi a massima
distensione e contrazione e, quando possibile, le immagini a strato sottile
provocate con compressione dosata
• le proiezioni OAS, sempre in stazione eretta, permettono di dissociare le due
pareti anteriore e posteriore che risultano sovrapposte in OAD; tuttavia tali
proiezioni sono difficilmente eseguibili nei pazienti «macrosplancnici» o con
bulbo retroposto all’antro gastrico
• la proiezione OAD in decubito supino determina uno svuotamento del bulbo
duodenale (diventando tale regione più alta degli altri segmenti in esame): ne
consegue uno studio della plicatura e della regolarità delle parete
• infine, la proiezione OPS in decubito prono fornisce importanti informazioni nella
diagnosi delle lesioni organiche della regione antro-piloro-duodenale
Duodeno: metodologie di studio
DUODENOGRAFIA IPOTONICA



Questa tecnica prevede l’impiego
di una sonda trans-nasale
posizionata subito a valle del
ginocchio superiore del duodeno
e di un farmaco ipotonizzante
(Buscopan o Glucagone)
Attraverso la sonda si iniettano
circa 100 ml di bario ad alta
concentrazione ed aria a
sufficienza per ottenere
un’adeguata distensione del
viscere
La tecnica fu ideata per uno
studio di dettagli dei margini
duodenali. Oggi, l’ecografia e la
TC l’hanno privata di quelle
indicazioni specifiche che la
caratterizzavano e, di fatto, non è
più richiesta
Duodenografia ipotonica
Mazzucato fig. 8.91 pag. 885
TUBO DIGERENTE:
DUODENO
G. Mazzoni
Tecniche di Radiodiagnostica (MED/50)
A.A. 2015-2016
Scarica