Piante per le api selvatiche Le api selvatiche prediligono un’offerta variegata di piante a fiori indigeni per nutrire se stessi e la loro prole. Alcune piante indigene sono particolarmente amate dalle api selvatiche. Queste piante non aiutano solamente la moltiplicazione delle api selvatiche, ma donano a giardini e balconi indimenticabili colori e profumi. Scilla • La Scilla è una bella piantina con fiori di un blu intenso che fiorisce presto nell‘anno. Grazie alla sua abbondante produzione di nettare questa pianta è particolarmente attraente per le api selvatiche. Il contrasto tra il polline blu e la peluria rossa delle api femmine è meraviglioso da osservare. • Nel giardino la scilla aggiunge un tocco di colore ai crocus, biancaneve e leucojum. La Scilla può essere piantata in autunno come bulbo oppure acquistata in primavera nel vaso. Muscari • Il nettare dei Muscari costituisce un cocktail energetico della mattina per le api selvatiche. Il loro polline viene raccolto in modo del tutto particolare: visto che il polline si nasconde nei fiori, l‘ape se lo lascia cadere in testa durante la sua visita al fiore, e solo prima che spicca il volo lo porta con le sue gambe nella spazzola del ventre. • Il Muscari unisce dozzine di fiorellini piccoli e ricchi di nettare in un grappolo fiorito dal profumo dolce. Questi fiori vanno piantati in autunno per fiorire in primavera oppure vengono acquistati in primavera nel vaso. Salice caprea • I gradevoli Salici con i loro gattini precoci sono una fonte ricca di nettare e pollini per le api selvatiche. Attirano anche api di miele e farfalle. • I Salici sono privi di esigenze e facili da curare. Crescono bene anche nei vasi. • I Salici sono caratterizzati da dicogamia: ci sono piante maschili con pistilli, che producono sia polline che nettare e piante femminili, che producono esclusivamente nettare. Di una trentina di varietà esistenti di Salici indigeni, il Salix caprea e il Salix purpurea, sono particolarmente indicati per le api. Prugnolo selvatico • Il Prunus spinosa, come tutti i cigliegi di cui fa parte, offre grazie alla sua abbandonante fioritura una fonte ricca di polline e nettare per le api selvatiche e per tanti altri insetti • In primavera, ancora prima della formazione di foglie verdi, il prugnolo selvatico mostra la sua bellezza con fiori bianchi. Tra i cespugli indigeni è una delle piante selvatiche più precoci che fiorisce in primavera. Amelanchier comune • L‘Amelanchier comune, detto anche cespuglio di stella alpina, fiorisce tra aprile e maggio prima ancora di presentare foglie verdi. Il grappolo si compone di 3-10 fiori bianchi con punte rosa. Api e farfalle adorano questo cespuglio ricco di nettare. • In autunno l‘Amelanchier presenta foglie colorate di arancione/rosso. Questo cespuglio ornamentale senza spine cresce in una posizione soleggiata e asciutta senza particolari esigenze. Pulmonaria officinalis • La Pulmonaria officinalis fiorisce già a marzo – condizione ideale per le api che in questo periodo escono dal loro bozzolo e volano subito in ricerca di cibo. • Il suo nome deriva dal fatto che sin dal medioevo la Pulmonaria viene usata come medicina contro diverse malattie polmonari. I suoi fiori a forma di campanella con il loro colore all‘inizio rosa, poi viola, sono un arricchimento per ogni giardino. La Pulmonaria predilige le zone di semi ombra ed è perenne. Resiste al gelo e cresce anche nel vaso. Betonica comune • La Betonica comune (Stachys) è una piccola pianta perenne, eretta, pelosa e dai delicati fiori colorati di rosa profumati di citrato, appartenente alla famiglia delle laminaceae. È una fonte importante di polline e nettare per tante api selvatiche. • Fiorisce da inizio estate fino ad autunno ed emette in giornate soleggiate un profumo delicato e gradevole. Inoltre le api usano i loro peli lanosi di colore argento per costruirsi dei nidi. Lupinella comune • La Lupinella comune (Onobrychis viciifolia) al giorno d’oggi è una delle piante nutritive più importanti per le api indigene grazie ai suoi grappoli ricchi di polline e nettare. • Il rosa delicato dei fiori e le foglie verdi frastagliate rendono la Lupinella una perla di bellezza nel giardino o sul balcone. Più ce ne sono meglio è! Lotus • Il Lotus è una piante erbacea della famiglia delle leguminose, che contiene oltre cento specie. È una pianta molto completa che offre nutrimento a un numero di api selvatiche come quasi nessun’altra pianta indigena. • I fiori irregolari sono quasi sempre gialli, ma possono avere sfumature rosse. Sono raccolti in piccole infiorescenze composte da 3-10 fiori. Una volta sfiorito si taglia il fiore e fiorisce già di nuovo in pochi giorni. Il Lotus è senza esigenze per il tipo di terreno, predilige però una posizione soleggiata e calda. Cresce bene anche nel vaso. Anthemis tinctoria • L‘Anthemis tinctoria appartiene alla famiglia delle Asteraceae e ha un infiorescenza simile alle margherite. Ai tempi la si usava per colorare lana e lino, oggi arricchisce i giardini con il suo giallo forte. Offre tanto nettare e pollini ad api e farfalle. • L‘Anthemis tinctoria preferisce una posizione soleggiata e calda e fiorisce anche con poca acqua. Porta il suo profumo ricco e gradevole sui balconi e nel giardino. Reseda • La Reseda lutea attira le api malgrado il suo aspetto non spettacolare. Ci sono delle varietà di api che prendono il polline esclusivamente dalla Reseda che si compone quasi del tutto di stami. • Esteticamente questa pianta non attira grande attenzione nel giardino, però attira tante api che sono spettacolari da osservare sulla pianta. Cicoria comune • La cicoria comune (Cichorium intybus) è una pianta erbacea, perenne con vivaci fiori di colore celeste, appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Corrisponde alla varietà selvatica indigena dell’insalata indivia. La pianta può raggiungere un’altezza di più di un metro e produce dozzine di fiorellini blu chiaro. Tante api, ma anche le farfalle sono attirate dal Cichorium intybus. • La cicoria ha bisogno di spazio, però cresce anche su terreno secco e ghiaioso. I fiori commestibili si offrono per decorare insalate estive. Campanula • La Campanula è una fonte di polline e nettare per tante api selvatiche. Nessun altra varietà di piante svizzere ha così tante api specializzate come partner d‘impollinazione come la Campanula che si presenta in 22 varietà diverse da noi. Per tante api selvatiche la Campanula è l‘unica fornitrice di polline. • Grazie alla sua straordinaria molteplicità di varietà si trova la Campanula giusta per ogni zona. Cardo • Visto che i cardi (Cirsium) si difendono con le loro spine, vengono spesso strappati o avvelenati. Dandogli invece la possibilità di crescere, si riconosce in fretta il loro enorme valore ecologico: questa pianta è particolarmente amata come fornitore di polline e nettare da api selvatiche, farfalle e altri insetti. • Per evitare la loro distribuzione in giardino basta tagliare i loro fiorellini dopo la fioritura. Cardo asinino • Chi vuole spiccare il volo in alto nell’ allevamento di api selvatiche si crei uno spazio per il re dei cardi, il cardo asinino (Onopordum acanthium) nel suo giardino. I suoi innumerevoli fiorellini offrono polline e nettare in abbondanza. Api di lana collezionano i peli del cardo asinino; sotto le foglie grandi della rosetta con un po‘ di fortuna si installano bombi e gli steli secchi vengono usati da api selvatiche e vespe come nido. • Malgrado il suo nome strano, il cardo asinino rappresenta già di per se un impressionante sistema ecologico - che però richiede spazio. Viperina azzurra • La viperina azzurra (Echium vulgare) possiede fiorellini blu che allo stato di boccioli sono rosa. Questo fiore ricco di nettare attira diverse api selvatiche, alcune di loro si nutrono addirittura esclusivamente della viperina azzurra. • Questo perenne rurale ha bisogno di tanto sole, ma non presenta esigenze per il terreno. Con il suo fuoco di fiorellini blu attira l‘occhio dell‘osservatore. Semplicemente lasciare fiorire! Nell‘orto e nell‘aiuola delle aromatiche le api selvatiche indigene trovano spesso dei tesori nutritivi. Lasciandole fiorire, tante delle nostre piante ad uso cucina offrono polline e nettare alle api selvatiche. Esempi classici sono tutti i rappresentanti della varietà Allium (porri, cipolle, aglio, erba cipollina ecc.). Anche varie insalate oppure il carciofo fioriscono in maniera stupenda, producendo tanti pollini. Molto interessante a questo proposito è la famiglia delle crocifere con i diversi cavoli (broccoli, verze, cavolini ecc.). Anche la rucola, il crescione, il rafano, i ravanelli e la colza fanno parte di questa famiglia. Il fiore di quasi tutte queste verdure è commestibile e buonissimo. BeeHome Il BeeHome è un ottima casa per le api selvatiche in città e in campagna ed è adatta sia ai balconi sia ai giardini. Visto che le api selvatiche volano in un raggio di 300–400 metri per raccogliere pollini e nettare si sentono a casa praticamente ovunque. Piantando dei fiori e arbusti adatti si riesce a creare le importanti basi di vita per le api selvatiche e inoltre si crea un vero mare di colori e profumi nel proprio giardino o sul balcone. Informazioni importanti in uno sguardo Che specie di api mi arrivano? Con la popolazione iniziale riceve dei bozzoli delle api selvatiche Osmia bicornis e Osmia cornuta. Queste specie indigene sono diffuse nell’ Europa centrale. Da dove derivano le mie api? Tutte le api selvatiche di Wildbiene und Partner derivano dalla Svizzera e sono state allevate in diversi anni da Wildbiene und Partner e da diversi sostenitori dell‘iniziativa. Cosa mangiano le mie api? Le api selvatiche si nutrono di polline e nettare. Sono molto tolleranti per il loro cibo. Lo stesso è di aiuto sostenerle con una scelta mirata di piante come elencato in precedenza. Quando volano le mie api selvatiche? Volano tra marzo e giugno. In questo periodo si possono osservare le api affascinanti e diligenti all’impollinazione delle piante e alla costruzione dei loro nidi nella casetta BeeHome. Una volta uscita dal bozzolo l’ape selvatica vive per circa 5 / 7 settimane. Perchè devo mandare indietro le mie api selvatiche? In questo modo rende possibile tenere la popolazione di api selvatiche sane e di migliorare l’impollinazione di frutta e bacche. Le api che ci manda indietro in autunno vengono curate da Wildbienen und Partner e in primavera possono essere acquistate da agricoltori Svizzeri per l‘impollinazione ecologica dei loro campi di frutta. Nessuno si deve spaventare per la spedizione via posta, non soffrono visto che le api si trovano ancora nello stadio di letargo e che sono ancora protette dal loro bozzolo contro movimenti estremi. La rispedizione delle api in autunno è un atto volontario. Quante api selvatiche posso multiplicare in un anno? A dipendenza della zona e dell’anno possono crescere circa 300-400 api nella Sua casetta. La media degli ultimi due anni sono circa 120 api. Se rimanda la Sua casetta in dietro in autunno i biologhi di Wildbiene und Partner possono controllare il Suo successo come allevatore di api. Ci sono costi fissi annuali? No, i costi iniziali per l’acquisto della casetta sono singoli. Come allevatore di api selvatiche deve solo pagare i costi della spedizione per posta per rimandare la casetta a Wildbiene und Partner. Il nuovo materiale per il nido e la nuova popolazione iniziale Le sarä recapitata l‘anno dopo senza costi aggiuntivi. Volendo può partecipare in via del tutto volontaria ai costi di circa 30 Franchi per casetta. Come ditta sostenitrice di Wildbiene und Partner siamo volentieri a disposizione per domande e informazioni. Indirizzo per la spedizione della casetta BeeHome a settembre / ottobre a Wildbiene und Partner: WTL Abteilung Montage (Wildbiene + Partner) Schachenstrasse 82 CH-8645 Jona