CHIMICA GENERALE E INORGANICA 2 -2Prof. E. Gallo 1 Reazioni chimiche Reazioni chimiche = processi che soggiacciono ai cambiamenti chimici. Durante una reazione chimica una o più specie chimica, i reagenti, si trasformano in altri composti chimici detti prodotti di reazione. Reagenti → Prodotti Le reazioni chimiche sono rappresentate da equazioni chimiche in cui si trovano suddette informazioni: 1) 2) 3) 4) Le formule chimiche dei reagenti Le formule chimiche dei prodotti I rapporti ponderali delle sostanze che partecipano alla reazione Lo stato fisico delle sostanze che partecipano alla reazione (s: solido, l: liquido, g: gassoso, aq: acquosa) coefficienti stechiometrici Prof. E. Gallo 2 Na (s) + 2 H2O (l) → 2 NaOH (aq) + H2 (g) 2 1 Lo stato fisico delle sostanze solidi liquidi gas 1 hanno una forma definita assumono la forma del Non hanno forma definita ma contenitore in cui si occupano tutto lo spazio trovano disponibile 2 sono incompressibili i ibili sono moderatamente d t t incompressibili sono compressibili ibili 3 elevata densità densità elevata ma minore dei solidi basse densità 4 non sono fluidi sono fluidi sono fluidi 5 diffondono solo lentamente negli altri solidi diffondono in altri liquidi diffondono rapidamente 6 le particelle costituenti sono disposte nello spazio in maniera regolare le particelle formano degli aggregati disordinati e si muovono nello spazio le particelle sono in genere molto lontane le une dalle altre e si muovono rapidamente e casualmente nello spazio Prof. E. Gallo 3 Equazioni chimiche Informazione qualitativa L’equazione chimica si serve delle formule chimiche per simboleggiare il cambiamento qualitativo che si verifica in una reazione chimica quanto l’informazione che non si creano né si distruggono atomi Informazione quantitativa I coefficienti stechiometrici indicano il numero relativo delle moli di reagente e di prodotti che partecipano ala reazione Nel corso di una reazione chimica gli atomi non si creano e non si distruggono ma si limitano semplicemente a mutare compagni. Se si compie una reazione in un contenitore chiuso non si registra g alcuna variazione della massa del contenitore. Legge di conservazione della materia (o della massa) Durante una reazione chimica o una trasformazione fisica non si osserva nessuna variazione della quantità di materia Prof. E. Gallo 4 2 Bilanciamento di un’equazione chimica Quando ai due lati della freccia i vari elementi sono presenti con lo stesso numero di atomi si dice che l’equazione è bilanciata Come si bilancia un’equazione chimica? 1) bilanciare per primo l’elemento che compare nel minimo numero di formule 2) bilanciare bil i dopo d l’ l l’elemento t che h compare nell massimo i numero di formule f l 3) bilanciare per ultimo gi elementi liberi Al + HCl Non è mai ammesso modificare i pedici delle formule!!! → AlCl3 + H2 1Al, 1H, 1Cl 1Al , 2H, 3Cl Al + 3HCl → AlCl3 + 3/2H2 1Al, 3H, 3Cl 1Al, 3H, 3Cl 2Al + 6HCl → 2AlCl3 + 3H2 2Al, 6H, 6Cl Prof. E. Gallo equazione non bilanciata 2Al, 6H, 6Cl equazione bilanciata con coefficienti frazionari equazione bilanciata 5 con coefficienti interi Equazioni chimiche Una equazione bilanciata indica la quantità relativa di ciascun reagente e prodotto in una data reazione chimica CH4 + 1 molecola di metano 1 mole di metano 16 g 2O2 2 molecole di ossigeno 2 moli di ossigeno 2 x 32g = 64g 80 g → CO2 + 2H2O 1 molecola di 2 molecole di acqua biossido di carbonio 2 moli di acqua 1 mole di biossido 2 x 18g = 36g di carbonio 44g 80 g L’equazione chimica esprime la reazione chimica in funzione delle formule chimiche ; i coefficienti stechiometrici si scelgono in maniera da assicurare che nel corso della reazione gli atomi non appaiono creati o distrutti Prof. E. Gallo 6 3 Reagente limitante Reagente limitante = il reagente che limita stechiometricamente la quantità di prodotto che può essere formata in una reazione chimica In una reazione chimica una volta consumato il reagente in difetto (reagente limitante) la reazione si arresta. 3 tappi + 4 beute → 3 beute tappate + 1 beuta 6 tappi + 4 palloni a due colli → 3 palloni tappati + 1 pallone a due colli Prof. E. Gallo 7 Reagente limitante Quanti grammi di biossido di carbonio si possono formare da 16 g di metano e 48 g di ossigeno? CH4 + 2O2 → CO2 + 2H2O moli li di CH4 = grammii di CH4 / PM di CH4 = 16 g / (12+4) g moli li-11 = 1.00 1 00 mole l -1 moli di O2 = grammi di O2 / PM di O2 = 48 g / (2x16) g moli = 1.50 moli Il reagente limitante è l’ossigeno. Dato il rapporto stechiometrico al massimo potranno reagire 0.75 moli di metano. Si formeranno al massimo 0.75 moli di biossido di carbonio CH4 0.75 moli + 2O2 1.50 moli → CO2 0.75 moli + 2H2O 1.50 moli + CH4 1- 0.75 = 0.25 moli grammi di CO2 = moli di CO2 x PM di CO2 = 0.75 moli x [12.0+(2x16.0)] g moli-1 = = 0.75 moli x 44.0 g moli-1 = 33.0 g Prof. E. Gallo 8 4 Resa percentuale di una reazione Una reazione avviene una resa teorica del 100% quando almeno uno dei reagenti (il reagente limitante) è convertito quantitativamente nel prodotto desiderato A 1 mole + resa percentuale = B → 1 mole AB 1 mole resa effettiva del prodotto x 100 resa teorica del prodotto resa percentuale = rapporto percentuale tra la massa di un dato prodotto (resa effettiva) e quella teoricamente ottenibile (resa teorica) Perché non si ha una resa teorica del 100%? 1) I reagenti non sono completamente convertiti nei prodotti 2) I reagenti formano anche prodotti collaterali attraverso reazioni simultanee 3) Inefficiente recupero del prodotto dalla miscela di reazione Prof. E. Gallo 9 Tavola periodica Dmitri Mendeleev (1834-1907) dispose gli elementi noti in ordine di peso atomico crescente in sequenze successive tali che quelli con proprietà simili venivano collocati nella stessa colonna (g (gruppi) pp ) Prof. E. Gallo 10 5 Tavola periodica Prof. E. Gallo 11 Tavola periodica proprietà fisiche proprietà chimiche Il carattere metallico aumenta dall’alto verso il basso e diminuisce da sinistra verso destra rispetto alla posizione considerata; Il carattere non metallico diminuisce dall’alto verso il basso e aumenta da sinistra verso destra rispetto alla posizione considerata Prof. E. Gallo 12 6 Elettronegatività Elettronegatività (χ) = misura della tendenza relativa di un atomo ad attrarre elettroni quando è combinato chimicamente con un altro atomo. L’elettronegatività aumenta da sinistra verso destra nella tavola periodica. L’elemento ppiù elettronegativo g è il ffluoro,, subito dopo p viene l’ossigeno g Elementi non metallici = elementi con elevata elettronegatività che spesso attraggono elettroni per formare anioni Elementi metallici = elementi con bassa elettronegatività che spesso perdono elettroni per formare cationi Composti molecolari = sono generalmente formati da elementi con elettronegatività simile Composti ionici = sono generalmente formati da elementi con elettronegatività molto diversa (metallo + non metallo) Prof. E. Gallo 13 Numero di ossidazione Gli atomi nei composti chimici sono tenuti insieme da legami chimici che si formano per condivisione degli elettroni degli atomi coinvolti nel legame molecola di H2 H H H-H A seconda della posizione degli atomi nella tavola periodica questi saranno più disposti ad attirare gli elettroni del legame e quindi diventeranno parzialmente carichi negativi (se attraggono elettroni) o positivi (se perdono elettroni) molecola di HF δ+ δ- H F H-F Lo stato di ossidazione rappresenta il numero di elettroni che vengono formalmente tolti (stato di ossidazione positivo) od assegnati (stato di ossidazione negativo) ad un atomi di un composto, rispetto al numero di elettroni presenti nell’atomo non combinato con atomi di altri elementi Prof. E. Gallo 14 7 Numero di ossidazione numero di ossidazione positivo = se un atomo ha formalmente perso elettroni nella formazione del composto chimico numero di ossidazione negativo = se un atomo ha formalmente accettato elettroni nella formazione del composto chimico δ+ δ- H F numero di ossidazione idrogeno = +1 numero di ossidazione fluoro = -1 In un composto chimico la somma algebrica degli stati di ossidazione dei singoli atomi è uguale a zero N.B. i numeri di ox. si indicano con +n e -n le cariche degli ioni con n+ o n- Prof. E. Gallo 15 Numero di ossidazione +1 -2 -2 O O H +6 S H +1 +1 H O O -2 CH4 -2 +1 H -4 C H +1 H +1 H2SO4 χC = 2.6 χH = 2.2 +1 H +1 H nox C = -4 nox H = +11 H +1 +1 NaH Prof. E. Gallo H2 O2 χO= 3.4 nox O = -2 χS= 2.6 nox S = +6 χH = 2.2 nox H = +11 Na -1 H +1 +1 H -1 -1 O C 2 H6 -3 C O +1 H -3 +1 C H H +1 H χO = 3.4 χH = 2.2 nox O = -1 nox H = +1 χC = 2.6 χH = 2.2 nox C = -3 nox H = +1 χNa= 0.93 nox Na = +1 χH = 2.2 nox H = -1 16 8 Numero di ossidazione (n° ox) 1) Il n° ox. di un elemento libero non combinato è zero. Questo vale anche per elementi poliatomici come H2, O2, O3, P4, S8 2) Il n° ox. di un elemento in uno ione monoatomico è uguale alla carica dello ione 3) In uno ione poliatomico, la somma dei n° ox. degli atomi che lo costituiscono è uguale alla carica dello ione 4) Il fluoro (F) ha n° ox. = -1 5) L’idrogeno (H) ha n° ox. = +1 (n°ox. = -1 quando è combinato con un metallo) 6) L’ossigeno (O) ha n° ox. = -2 (tranne che nei perossidi: n° ox.= -1 in H2O2) 7) Gli elementi del gruppo IA hanno n° ox. = +1 stesso numero del gruppo 8) Gli elementi del gruppo IIA hanno n° ox. = +2 9) Gli elementi del gruppo IIIA hanno n° ox. = +3 10) Gli elementi del gruppo VA hanno n° ox. ox = -33 (a meno che siano combinati con un elemento che si trova alla sua destra nella tavola periodica) 11) Gli elementi del gruppo VIA (tranne l’ossigeno) hanno n° ox. = -2 (a meno che siano combinati con l’ossigeno) 12) Gli elementi del gruppo VIIA (alogeni) hanno n° ox. = -1 (a meno che siano combinati con l’ossigeno Prof. E. Gallo 17 Numero di ossidazione Prof. E. Gallo 18 9 Nomenclatura dei composti Composti binari = composti formati da due elementi composti ionici binari = catione metallico + anione non metallico (NaCl) composti molecolari binari = due elementi non metallici (SO2) Composti ionici binari Si aggiunge il prefisso –uro al nome dell’elemento non metallico (tranne se è presente l’ossigeno ⇒ ossidi) Formule Nome Formule Nome NaCl cloruro di sodio PbO ossido di piombo(II) KBr bromuro di potassio PbO2 ossido di piombo(IV) CaCl2 cloruro di calcio FeO ossido di ferro(II) NaH idruro di sodio Fe2O3 ossido di ferro(III) oso ⇒ CuCl ico ⇒ CuCl2 FeS Prof. E. Gallo cloruro di rame(I) ZnO ossido di zinco cloruro di rame(II) BaO ossido di bario solfuro di ferro(II) MgO ossido di magnesio ⇐ oso ⇐ ico 19 Nomenclatura dei composti Composti molecolari binari Si aggiunge il prefisso –uro al nome dell’elemento meno metallico (tranne se è presente l’ossigeno ⇒ ossidi) N sii iindicano Non di gli li stati t ti di ossidazione id i in i numerii romanii ma sii usano i prefissi fi i greci e latini Formule Nome SO2 biossido di zolfo SO3 triossido di zolfo CS2 disolfuro di carbonio CO monossido di carbonio SF4 tetrafloruro di zolfo CO2 biossido di carbonio SF6 esafloruro di zolfo N2O4 tetraossido di diazoto Prof. E. Gallo Formule Nome 20 10 Nomenclatura dei composti Anidride = elemento non metallico + ossigeno C(s) + O2(g) → 2CO2(g) Ossidi = elemento metallico + ossigeno 4Li(s) + O2(g) → 2Li2O(s) Idrossido = ossido + acqua Li2O(s) + H2O(l) → 2LiOH(aq) Ossiacido = anidride + acqua q CO2(g) + H2O(l) → H2CO3(aq) Acidi ternari = composti formati da idrogeno, ossigeno e un elemento non metallico che normalmente possiede più di uno numero di ossidazione. IVA VA VIA VIIA H2CO3 acido carbonico HNO3 acido nitrico H4SiO4 acido silicico H3PO4 acido fosforico H3SO4 acido solforico HClO3 acido clorico H3AsO4 acido arsenico H2SeO4 acido selenico HBrO3 acido bromico H6TeO6 acido tellurico HIO3 acido iodico Prof. E. Gallo 21 Nomenclatura dei composti Acidi ternari e loro anioni formula n° ox H2SO4 H2SO3 nome +6 acido solforico +4 acido solforoso formula n° ox +5 HNO3 +3 HNO2 formula n° ox H3PO4 H3PO3 H3PO2 Prof. E. Gallo +5 +3 +1 nome formula n° ox nome SO4 2- +6 anione solfato SO3 2- +4 anione solfito formula n° ox nome acido nitrico NO3- +5 anione nitrato acido nitroso - +3 anione nitrito nome acido fosforico acido fosforoso acido ipofosforoso NO2 formula n° ox nome PO4 3- +5 anione fosfato PO3 3- +3 anione fosfito PO2 3- +1 anione ipofosfito 22 11 Nomenclatura dei composti HClO4 HClO3 +7 nome acido perclorico +5 acido clorico formula n° ox ClO4 +7 anione perclorato ClO3 - +5 anione clorato - +3 anione clorito +1 anione ipoclorito +3 acido cloroso ClO2 +1 acido ipocloroso ClO- diminuzione deel n° ox. dell’atomo cenntrale HClO2 HClO acido ternario nome - anione acido perXXXico anione perXXXato acido XXXico anione XXXato acido XXXoso anione XXXito acido ipoXXXoso anione ipoXXXito diminuzione ddel n° di atomi di osssigeno sull’atomo centrale formula n° ox Prof. E. Gallo 23 Nomenclatura dei composti I sali degli acidi ternari si ottengono per sostituzione di uno o più H con cationi metallici o con lo ione ammonio NH4+ nox S = +6 H2SO4 ⇒ ⇒ ⇒⇒⇒⇒⇒ NaHSO4 ⇒⇒⇒⇒⇒⇒⇒ Na2SO4 acido solforico idrogenosolfato di sodio solfato di sodio nox S = +4 H2SO3 ⇒ ⇒ ⇒⇒⇒⇒⇒ NaHSO3 ⇒⇒⇒⇒⇒⇒⇒ Na2SO3 acido solforoso idrogenosolfito di sodio solfito di sodio nox P = +5 H3PO4 ⇒ ⇒ ⇒⇒ KH2PO4 ⇒⇒⇒⇒ K2HPO4 ⇒⇒⇒⇒ K3PO4 acido diidrogenofosfato idrogenofosfato fosfato fosforico di potassio di potassio di potassio nox C = +4 H2CO3 ⇒⇒ ⇒ ⇒⇒⇒⇒⇒ (NH4)2CO3 acido carbonico carbonato di ammonio nox Cl = +7 Prof. E. Gallo HClO4 ⇒ ⇒ ⇒⇒⇒⇒⇒ LiClO4 acido perclorico perclorato di litio 24 12 Nomenclatura dei composti Per costruire un acido è sufficiente sommare anidride + H2O CO2 anidride carbonica N2O5 anidride nitrica + H2O + acqua + H2O + acqua → H2CO3 → acido carbonico → H2N2O6 → 2HNO3 → acido nitrico Normalmente gli acidi si ottengono sommando all’anidride una sola molecola d’acqua ma è possibile che alcuni acidi si presentino in diversi gradi di idratazione. → P2 O 5 anidride fosforica + 1 H2O P2 O 5 anidride fosforica + 2 H2O → P2 O 5 anidride fosforica + 3 H2O → H 2 P2 O 6 → 2HPO3 acido metafosforico H 4 P2 O 7 acido pirofosforico H 6 P2 O 8 → 2H3PO4 acido ortofosforico Prof. E. Gallo 25 Acidi ossigenati a diverso grado di idratazione n° ox. +5 +5 +4 +3 anidride acido meta acido orto acido piro P2 O 5 HPO3 H3PO4 H 4 P2 O 7 f f i fosforica metafosforico f f i ortofosforico f f i pirofosforico i f f i As2O5 HAsO3 H3AsO4 H4As2O7 arsenica metaarsenico ortoarsenico piroarsenico SiO2 H2SiO3 H4SiO4 silicica metasilicico ortosilicico B2O3 HBO2 H3BO3 borica metaborico ortoborico In soluzioni acquose si parla comunemente di acido fosforico, arsenico, silicico e borico omettendo “orto” perché sono quelli presenti in acqua avendo la massima idratazione Prof. E. Gallo 26 13 Reazioni di ossido-riduzione (reazioni redox) La peculiarità essenziale di una reazione redox è il trasferimento di elettroni da una specie a un’altra con conseguente variazione dei numeri di ossidazione delle specie implicate Ossidazione = reazione che avviene con perdita di Le due reazioni avvengono elettroni che fa aumentare il n° ox simultaneamente dell’elemento in esame Na → Na+ + e4 Fe (s) + 3 O2 (g) → 2 Fe2O3 (s) Riduzione = reazione che avviene con acquisto di elettroni che fa diminuire il n° ox dell’elemento in esame 1) ossida altre sostanze 2) contiene atomi che vengono ridotti 3) acquista elettroni Riducente Prof. E. Gallo Ossidante Cl2 + 2e- → 2ClWO3 (s) + 3 H2 (g) → W (s) + 3 H2O (g) 1) riduce altre sostanze 2) contiene atomi che vengono ossidati 3) perde elettroni 27 Bilanciamento reazioni redox Ogni reazione redox è formata da una semireazione di riduzione e una di ossidazione semireazione di ossidazione + Rid2 → Rid1 + Oss2 Oss1 semireazione di riduzione 1) Scrivere le due semireazioni con i relativi elettroni implicati semireazione di riduzione: semireazione di ossidazione: Oss1 + ne- → Rid1 Rid2 → Oss2+ me- 2) Moltiplicare i coefficienti stechiometrici della prima semireazione per m e quelli della seconda per n. Sommare algebricamente le due semireazioni Oss1 + neRid2 → → Rid1 xm Oss2+ me- x n mOss1 + nRid2 → mRid1 + nOss2 3) Bilanciare le cariche con H+ o OH4) Bilanciare gli atomi di idrogeno aggiungendo H2O dalla parte opportuna della reazione 28 14 Bilanciamento reazioni redox A reazioni in forma ionica reazioni in ambiente acido: le cariche si bilanciano con H+ reazioni in ambiente basico: le cariche si bilanciano con OH- O si bilancia con H2O bilanciare senza il metodo delle semireazioni (sconsigliato) oppure bilanciare con le semireazioni e poi bilanciare le specie che non sono intervenute i t t nella ll reazione i redox d B reazioni in forma neutra C trasformare le reazioni in forma neutra in quella ionica e poi usare il metodo delle semireazioni (A). Alla fine riportare la reazione alla forma neutra Prof. E. Gallo 29 Reazioni di disproporzionamento Sono reazioni in cui una specie chimica si comporta contemporaneamente da ossidante e da riducente e quindi aumenta e diminuisce il suo numero di ossidazione. Il calcolo dei coefficienti segue la prassi indicata per le altre reazioni redox 0 -1 +5 Cl2 + OH- → Cl- + ClO3- + H2O ox 10e rid 2e Cl2 + 2e → 2 Cl- Cl2 → 2 ClO3- + 10e 5Cl2 + Cl2 → 10 Cl- + 2 ClO3- sommando Cl2 6Cl2 → 10 Cl- + 2 ClO3- semplificando 3Cl2 → 5 Cl- + ClO3- x 10 5 semplificando x2 bilanciando carica e massa 3Cl2 + 6OH- → 5 Cl- + ClO3- + 3 H2O Prof. E. Gallo 30 15 Soluzioni Una soluzione è una miscela fisicamente omogenea a livello molecolare di più sostanze in cui ogni sostanza conserva la propria composizione e le specifiche proprietà soluzione acquosa solvente = componente in quantità maggiore q Soluzione soluzione non acquosa soluto = componente in i quantità i à minore i soluzione solida Le soluzioni possono avere composizioni variabili: stesso soluto ma in diverse quantità ⇒ titolo di una soluzione Prof. E. Gallo 31 Soluzioni Concentrazione di una soluzione = quantità di soluto in una quantità nota di soluzione Composizione percentuale in massa (massa% o peso%) Composizione percentuale in volume (volume%) Concentrazione molare o Molarità (M) ( ) Molalità (m) Frazione molare (X) Normalità (N) diversa concentrazione Prof. E. Gallo 32 16 Concentrazioni delle soluzioni Percentuale in massa % = rapporto percentuale tra la massa di un componente e la massa totale della soluzione massa% = massa di soluto (g) massa di soluzione (g) X 100 Percentuale in volume % = rapporto percentuale tra il volume di un componente (v) e d il volume della soluzione (V) nel quale è contenuto volume% = Prof. E. Gallo volume di soluto (L) volume soluzione (L) X 100 N.B. il volume della soluzione non è dato dalla somma dei volumi dei soluti Concentrazioni espresse in unità fisiche 33 Concentrazioni delle soluzioni Molarità = rapporto tra il numero di moli del soluto (ns) ed il volume (V) espresso in litri di soluzione in cui il soluto è disciolto M ((moli L-1) = ns (moli) V (L) ( ) Molalità = rapporto tra il numero di moli del soluto (ns) e la massa (mS) espresso in chili di solvente in cui il soluto è disciolto m (moli Kg-1) = ns (moli) mS (Kg) (K ) La molalità è basata sulla quantità di solvente e non di soluzione Concentrazioni espresse in unità chimiche Prof. E. Gallo 34 17 Concentrazioni delle soluzioni Frazione molare (X) = rapporto tra il numero di moli di un componente (ns) ed il numero di moli totali (ns + nS) presenti nel sistema (nS = moli del solvente) La somma delle frazioni molari di tutti i componenti di un sistema è uguale all’unità ns ns + nS X= La frazione molare è una quantità adimensionale Normalità = rapporto tra il numero di equivalenti del soluto (eqs) ed il volume (V) espresso in litri di soluzione in cui il soluto è disciolto N (equivalente L-1) = neq (equivalenti) V (L) nequivalenti = Ze x nmoli Il numero di equivalenti dipende sia dalla formula chimica e sia dal tipo di reazione in cui la specie è coinvolta. Prof. E. Gallo Concentrazioni espresse in unità chimiche 35 Numero di equivalenti a) Reazioni di ossido-riduzione: nequivalenti = nmoli x numero di elettroni coinvolti MnO4- + 5e- → Mn2+ 1 mole 5 equivalenti MnO4- + 3e- → MnO2 1 mole 3 equivalenti b) Reazioni di dissociazione dei sali: nequivalenti = nmoli x numero cariche negative formati Ca3(PO4)2 → 3Ca2+ + 2PO431 mole 6 equivalenti c) Reazioni acido-base: NaOH → Na+ + OH1 mole 1 equivalente Prof. E. Gallo nequivalenti = nmoli x numero di H+ o OH- formati H2SO4 → HSO4- + H+ 1 mole 1 equivalente H2SO4 → SO42- + 2H+ 1 mole 2 equivalente 36 18 Proprietà colligative delle soluzioni Proprietà colligative = proprietà delle soluzioni ideali il cui valore dipende esclusivamente dalla concentrazione di particelle di soluto (molecole o ioni) contenute nella soluzione stessa, ma non dalla loro natura Soluzioni ideali = una soluzione in cui le interazioni tra le molecole del soluto e le molecole del solvente sono uguali a quelle che esistono nel soluto e nel solvente puro. Le soluzioni reali si avvicinano al comportamento delle soluzioni ideali solo se diluite. Proprietà colligative Abbassamento relativo della pressione di vapore Innalzamento ebullioscopico Abbassamento crioscopico Pressione osmotica Prof. E. Gallo 37 Tensione di vapore (pressione di vapore) Tensione o pressione di vapore (pv) = pressione parziale esercitata dalle molecole in fase vapore sopra la superficie di un liquido ad una data temperatura e in un recipiente chiuso. La tensione di vapore aumenta all’aumentare della temperatura La pressione di vapore è la pressione esercitata da un vapore in equilibrio con il corrispondente sistema condensato Prof. E. Gallo 38 19 Abbassamento relativo della pressione di vapore Quando in un solvente si discioglie un soluto non volatile, la soluzione risultante ha sempre una pressione di vapore inferiore a quella del solvente puro. Questo è dovuto alla minore percentuale di molecole di solvente per unità di area superficiale Prof. E. Gallo 39 Legge di Raoult Legge di Raoult = la pressione di vapore di un solvente in una soluzione è direttamente proporzionale alla frazione molare del solvente in soluzione Psolvente = pv del solvente nella soluzione Xsolvente = frazione molare del solvente Psolvente = Xsolvente x P°solvente P°solvente = pv del solvente puro ΔPsolvente = P°solvente - Psolvente = P°solvente – (Xsolvente x P°solvente) = P°solvente(1-Xsolvente ) ma 1-Xsolvente = Xsoluto ⇒ ΔPsolvente = Xsoluto x P°solvente P°solvente Psolvente ← Prof. E. Gallo 0 1 Xsolvente → ← Xsoluto 1 0 40 20 Legge di Raoult In una soluzione ideale di due componenti volatili ideali A e B, la pressione di vapore di ciascun componente è direttamente proporzionale alla sua frazione molare nella soluzione. PA = XA x P°A PB = XB x P°B Ptotale = PA + PB Ptotale = (XA x P°A) + (XB x P°B) Prof. E. Gallo 41 Innalzamento ebullioscopico Punto di ebollizione = temperatura alla quale la pressione di vapore eguaglia la pressione esistente sulla superficie (pressione esterna) Dato che la pressione di vapore diminuisce con l’aggiunta di un soluto ad un solvente sarà necessaria una temperatura maggiore per eguagliare la pressione esterna ⇒ la temperatura di ebollizione Teb di una soluzione è maggiore di quella del solvente puro. Innalzamento ΔTeb = Kebm ebullioscopico ΔTeb = Teb(soluzione) - Teb(solvente) Keb = costante ebullioscopica m = molalità della soluzione 9 L’entità dell’innalzamento ebullioscopico è direttamente proporzionale alla molalità della soluzione. 9 La costante ebullioscopica Keb (K x Kg x moli-1) varia da solvente a solvente e non dipende dal soluto Prof. E. Gallo 42 21 Abbassamento crioscopico Punto di congelamento (punto di fusione) = temperatura alla quale un solido e il suo liquido corrispondente coesistono in equilibrio Quando una soluzione congela è il solvente a solidificare per primo. Essendo le molecole di solvente separate da quelle del soluto questo processo avverrà più difficilmente e cioè ad una temperatura più bassa ⇒ la temperatura di congelamento Tf di una soluzione è minore di quella del solvente puro. ΔTf = Tf(solvente) - Tf(soluzione) Kf = costante crioscopica m = molalità della soluzione Abbassamento ΔTf = Kfm crioscopico 9 L’entità dell’ abbassamento crioscopico è direttamente proporzionale alla molalità della soluzione. 9 La costante crioscopica Kf (K x Kg x moli-1) varia da solvente a solvente e non dipende dal soluto Prof. E. Gallo 43 Determinazione peso molecolare L’abbassamento del punto di congelamento è utile per la determinazione del peso molecolare dei soluti m = ΔTf/Kf m (moli Kg-1) = ma…. nsoluto l t (moli) msolvente (Kg) ns = m x mS = (ΔTf/Kf) x mS ns = gs/PMs gs PMs = (ΔT /K ) x m f Prof. E. Gallo f S 44 22 Osmosi Osmosi = è un processo spontaneo per cui molecole di solvente passano attraverso una membrana semipermeabile da una soluzione a più bassa concentrazione di soluto in una a concentrazione più elevata Membrana semipermeabile p Una membrana che si lascia attraversare solo da determinati tipi di particelle (es. permeabile al solvente ma impermeabile al soluto) Prof. E. Gallo 45 Pressione osmotica Pressione osmotica La pressione che si deve esercitare su una soluzione per impedire l’ingresso netto in essa di solvente l t quando d sia i separata t da d questo da una membrana semiprmeabile Equazione di van’t Hoff Π Prof. E. Gallo Π = MRT Π = pressione osmotica (atm) M = molarità della soluzione (moli L-1) R = costante dei gas = 0.08206 L atm moli-1K-1 T = temperatura assoluta (K) è direttamente proporzionale alla concentrazione molare della soluzione aumenta all’aumentare della temperatura 46 23 Proprietà colligative delle soluzioni La pressione osmotica è la proprietà colligativa più semplice da misurare con piccoli margini di errore anche per soluzioni a basse concentrazioni. La pressione osmotica è quindi molto usata per la determinazione dei pesi molecolari. Proprietà colligative di una soluzione acquosa 1.25 molale di saccarosio Abbassamento della pressione di vapore ΔPsolvente 6.89 x 10-4 atm Innalzamento ebullioscopico ΔTeb 0.640°C Abbassamento crioscopico ΔTf 2.32°C Π Pressione osmotica Prof. E. Gallo 28.6 atm 47 Diluizioni Diluire una soluzione = diminuire la concentrazione di un soluto in una soluzione aggiungendo altro solvente Quando si diluisce una soluzione il numero totale di moli (n) rimane lo stesso mentre si riduce la concentrazione della soluzione diluizione matraccio da 100 ml matraccio da 250 ml Miniziale Prof. E. Gallo niniziali = nfinali x Viniziale = Mfinale x Vfinale 48 24 Equilibrio chimico Reazioni reversibili = reazioni chimiche che avvengono in entrambe le direzioni aA + bB Reazione diretta : aA + bB → cC + dD Reazione inversa: cC + dD → aA + bB → cC + dD ← Si ha un equilibrio chimico (equilibrio dinamico) quando le due reazioni opposte avvengono contemporaneamente e con la stessa velocità Le reazioni chimiche raggiungono uno stato di equilibrio nel quale le velocità delle reazioni diretta e inversa si eguagliano e non si verifica alcun cambiamento netto di composizione Prof. E. Gallo 49 Legge dell’equilibrio chimico o legge d’azione di massa In condizioni d’equilibrio il rapporto tra il prodotto delle concentrazioni dei prodotti della reazione elevate ai rispettivi coefficienti stechiometrici, ed il prodotto delle concentrazioni dei reagenti, elevate ai rispettivi coefficienti stechiometrici, è costante a temperatura costante. aA + bB → cC + dD ← KC = [C]c[D]d [A]a[B]b costante d’equilibrio KC Prof. E. Gallo E’ costante ad una data temperatura Varia al variare della temperatura Non dipende dalle concentrazioni iniziali Non ha unità di misura (K = e-ΔG°/RT) 50 25 Costante d’equilibrio La costante d’equilibrio permette di prevedere in quale direzione evolve il sistema di reazione per raggiungere lo stato di equilibrio (K grande ⇒ formazione dei prodotti favorita) N 2 + O2 2NO KC = [NO]2 [N2] [O2] = 4.5 x 10-31 la reazione è spostata verso i reagenti CH4 + Cl2 CH3Cl + HCl KC = [CH3Cl][HCl] [CH4] [Cl2] = 1.2 x 1018 la reazione è spostata verso i prodotti Prof. E. Gallo 51 Costante d’equilibrio 2SO2 inizio 0.400 M eq. 0.344 M KC = 2SO2 inizio eq. 0.424 M KC = Prof. E. Gallo + O2 2SO3 0.212 M 0.500 M 0.076 M (0.076)2 (0.424)2 (0.212) + O2 2SO3 0.200 M 0.172 M 0.056 M (0 056)2 (0.056) (0.344)2 (0.172) = 0.15 = 0.15 52 26 Principio di Le Châtelier o principio dell’equilibrio mobile Se le condizioni di un sistema in equilibrio vengono alterate, il sistema evolve in modo tale da minimizzare l’alterazione aA + bB → cC + dD ← Se si aggiunge una certa quantità di reagente A o B (a T costante) avverrà la reazione che porta alla sua scomparsa Se si sottrae una certa quantità di prodotto C o D (a T costante) avverrà la reazione ea o e cchee po porta ta aallaa sua formazione o a o e Quando si disturba con una sollecitazione esterna un sistema all’equilibrio, il sistema stesso reagisce in modo da annullare, per quanto possibile, gli effetti di tale sollecitazione Prof. E. Gallo 53 Acidi e basi forti Un acido o una base forte è un composto che in acqua si dissocia completamente nei suoi ioni (elettrolita forte). Non ha senso quindi esprimere una costante d’equilibrio. HA + H2O → A- + H3O+ Teoria di Brønsted-Lowry B + H2O → BH+ + OH- ⇒ pH = -log[H3O+] = -log[HA] ⇒ pOH = -log[OH log[OH-] = -log[B] log[B] HCl acido cloridrico LiOH idrossido di litio HBr acido bromidrico NaOH idrossido di sodio HI acido iodidrico KOH idrossido di potassio HNO3 acido nitrico CsOH idrossido di cesio HClO4 acido id perclorico l i C (OH)2 Ca(OH) id idrossido id di calcio l i HClO3 acido clorico Sr(OH)2 idrossido di stronzio H2SO4 acido solforico Ba(OH)2 idrossido di bario pH + pOH = 14 Prof. E. Gallo soluzione acida ⇒ pH < 7; soluzione basica pH > 7 54 27 Acidi e basi forti HXO → H+ + XO- se X è un non metallo (destra della tavola periodica ⇒ elevata elettronegatività) il composto è un acido XOH → X+ + OH- se X è un metallo (sinistra della tavola periodica ⇒ bassa elettronegatività) il composto è una base elettronegatività Prof. E. Gallo 55 Acidi e basi deboli Un acido o una base debole è un composto che in acqua si dissocia parzialmente nei suoi ioni (elettroliti deboli). Si parla quindi di costanti d’equilibrio Ka per gli acidi o Kb per le basi. Queste costanti d’equilibrio prendono il nome di costanti di dissociazione. → A- + H3O+ HA + H2O ← KC = → BH+ + OHB + H2O ← KC = [A-][H3O+] [H2O][HA] [BH+][OH-] [H2O][B] ⇒ Ka = ⇒ Kb = [A-][H3O+] [HA] [BH+][OH-] [B] L’attitudine a cedere protoni di un acido è misurata dalla sua costante di ionizzazione acida Ka L’attitudine ad accettare protoni di una base è misurata dalla sua costante di ionizzazione basica Kb Quanto maggiore è la costante tanto più elevata è la forza corrispondente Prof. E. Gallo 56 28 Acidi deboli Quanto più un acido è forte tanto più la sua base coniugata è debole → A- + H O+ HA + H2O ← 3 Ka = → HA + OH+ H2O ← Kb = A- Ka x Kb = [A-][H3O+] [HA] x [A-][H3O+] [HA] [HA][OH-] [HA][OH-] [A-] [A-] = [H3O+][OH-] = Kw costante di autoprotolisi dell’acqua logKa + logKb = logKw ⇒ - logKa - logKb = - logKw pKa + pKb = pKw = 14,00 Tanto più elevato è il valore di pKa (Ka piccola) tanto più debole è l’acido. Il corrispondente valore di pKb (14 – pKa) è piccolo (Kb elevata) in accordo con una base coniugata forte Prof. E. Gallo 57 Prodotto ionico dell’acqua → H O+ + OH2H2O ← 3 K= [H3O+][OH-] [H2O]2 K [H2O]2 = Kw costante di autoprotolisi dell’acqua ⇒ Kw = [H3O+][OH-] = 1,00 x 10-14 ⇒ -log Kw = - log pH - log pOH = 14,00 ⇒ pKw = pH + pOH = 14,00 A 25 °C l’acqua pura ha pH = 7,00 ⇒ pH neutro [H3O+] > [OH-] = pH < 7,00 soluzione acida [H3O+]< [OH-] = pH > 7,00 soluzione basica Prof. E. Gallo 58 29 Basi deboli Quanto più una base è forte tanto più il suo acido coniugato è debole → BH+ + OHB + H2O ← BH+ Kb x Ka = Kb = → B + H O+ + H2O ← 3 [BH+][OH-] [B] x [BH+][OH-] Ka = [B][H3O+] [B] [B][H3O+] [BH+] = [OH-][H3O+] = Kw [BH+] costante di autoprotolisi dell’acqua logKb + logKa = logKw ⇒ - logKb - logKa= - logKw pKb + pKa = pKw = 14,00 Tanto più elevato è il valore di pKb (Kb piccola) tanto più debole è la base. Il corrispondente valore di pKa (14 – pKb) è piccolo (Ka elevata) in accordo con un acido coniugato forte Prof. E. Gallo 59 pH di acidi deboli monoprotici HA + H2O Ca Ca-x inizio reazione equilibrio Ka = [A-][H3O+] [HA] = x2 Ca-x = x2 Ca → ← A≈0 x + H3O+ ≈0 x ⇒x= √Ca x Ka = [H [ 3O+] per tutti gli acidi deboli con grado di dissociazione (α) minore Ca-x = Ca del 5% e cioè con Ka < (2.5 x 10-3)Ca. Altrimenti: x2 = KaCa-Kax ⇒ x2 +Kax -KaCa= 0 [H3O+] = √ Ka Ca ⇒ pH = 1/2pKa – 1/2logCa N.B. Si ignorano gli ioni H3O+ derivanti dall’autoionizzazione dell’acqua solo se la concentrazione trovata è > 3,00 10-7. Altrimenti: Prof. E. Gallo [H3O+]tot = [H3O+]HA + [H3O+]H2O 60 30 Grado di dissociazione α grado di dissociazione (α) = percentuale di acido HA che si dissocia in soluzione ad una data concentrazione A- HA + H2O ← → Ca inizio eq. Ca - αCa [HA]ionizzato α= [HA]iniziale Ka = [A-] x 100 = (αCa)2 = Ca [HA] α2Ca2 Ca + H3O+ αCa [A-] = Ca = α2Ca αCa ⇒ [A-] = αCa = [H3O+] α = √ Ka / Ca ⇒ si considera Ca >> αCa se si dissocia il 5% di HA, α = 5x10-2 ⇒ Ka = α2Ca ⇒ Ka = (5 x 10-2 )2Ca = 2.5 x 10-3Ca Ca-x = Ca Prof. E. Gallo per tutti gli acidi deboli con grado di dissociazione (α) minore del 5% e cioè con Ka < 2.5 x 10-3Ca 61 pH di basi deboli monoprotiche inizio reazione equilibrio Kb = [BH+][OH-] [B] → BH+ ← ≈0 x B + H2O Cb Cb-x = x2 Cb-x = x2 Cb + OH≈0 x ⇒ x = √ Cb x Kb = [OH-] Cb-x = Cb per tutti la basi deboli con grado di dissociazione (α) minore del 5% e cioè con Kb < 2.5 x 10-3Ca. Altrimenti x2 = KbCb-Kbx ⇒ x2 +Kbx -KbCb= 0 [OH-] = √ Kb Cb ⇒ pOH = 1/2pKb – 1/2logCb pH = 14 - 1/2pKb + 1/2logCb N.B. Si ignorano gli ioni OH- derivanti dall’autoionizzazione dell’acqua solo se la concentrazione trovata è > 3,00 x 10-7. Altrimenti: Prof. E. Gallo [OH-]tot = [OH-]B + [OH-]H2O 62 31 Grado di dissociazione α (percentuale di protonazione) grado di dissociazione (α) = percentuale di base B che si protona in soluzione ad una data concentrazione → BH+ + OH← B + H2O inizio Cb eq. Cb - αCb α= [B]protonata [B]iniziale Kb = [BH+] x 100% = (αCb)2 Cb [B] α2Cb2 = αCb Cb = [BH+] αCb ⇒ Cb [BH+] = αCb = [OH-] si considera Cb >> αCb α = √ Kb / Cb = α2Cb ⇒ se si protona il 5% di B, α = 5 x 10-2 ⇒ Kb = α2Cb ⇒ Kb= (5.0 x 10-2 )2Cb = 2.5 x 10-3Cb Prof. E. Gallo Cb-x = Cb per tutti le basi deboli con percentuale di protonazione (α) minore del 5% e cioè con Kb < 2.5 x 10-3Cb 63 Effetto ione comune L’aggiunta di un acido forte ad una soluzione di un acido debole provoca una minore dissociazione dell’acido debole secondo il principio di Le Châtelier. Il pH della soluzione risultante può essere calcolato considerando solo la concentrazione degli ioni H3O+ (C’) provenienti dall’acido forte. Un discorso analogo deve essere fatto per la miscela base debole + base forte α = [A-]/[HA] ⇒ [A-] = αCa H3O+ HA + H2O inizio Ca eq. Ca –αCa Ka = Prof. E. Gallo (C’ + αCa)(αCa) (Ca –αCa ) = [H3O+] = C’ C’ + αCa C’(αCa) Ca(1 –α) = αC’ 1 –α + AαCa ⇒ α= Ka C’ + Ka 64 32 Acidi poliprotici Acidi poliprotici = si ionizzano in acqua liberando due o più ioni H3O+ → H3A + H2O ← H2A- + H3O+ Ka1 = → H2A + H2O ← 2 + H O+ HA23 Ka2 = → HA + H2O ← A3- + H3O+ acido [H2A-][H3O+] normalmente Ka1 > Ka2 > Ka3 [H2A-] Ka = Ka1 Ka2Ka3 [A3-][H Ka3 = formula [H3A] [HA2-][H3O+] 3 O+] [HA2-] Ka1 Ka2 Ka3 1.2 x 10-2 acido solforico H2SO4 forte acido solforoso H2SO3 1.5 x 10-2 1.2 x 10-7 acido fosforoso H3PO3 1.0 x 10-2 2.6 x 10-7 acido fosforico H3PO4 7.6 x 10-3 6.2 x 10-8 acido carbonico H2CO3 4.3 x 10-7 5.6 x 10-11 acido solfidrico H2S 1.3 x 10-7 7.1 x 10-15 Prof. E. Gallo - 2.1 x 10-13 65 pH di acidi poliprotici Calcoliamo il pH degli acidi poliprotici applicando l’equilibrio alla prima deprotonazione supponendo che le ulteriori ionizzazioni non siano significative. Fa eccezione l’acido solforico, l’unico acido poliprotico che all’atto della prima ionizzazione si dimostra un acido forte H2SO4 + H2O → Ca HSO4- + H3O+ Ca Ca 11° ionizzazione → HSO4- + H2O ← inizio reazione Ca equilibrio Ca -x SO42- + H3O+ Ca x Ca + x 2° ionizzazione 1.2 x 10-2 = [SO42-][H3O+] [HSO4-] = x(Ca + x) Ca -xx = Cax + x2 Ca -xx 1.2 x 10-2Ca - 1.2 x 10-2x = Cax + x2 x2 + (Ca + 1.2 x 10-2)x - 1.2 x 10-2Ca = 0 Prof. E. Gallo Si considerano tutte le deprotonazioni se si vogliono determinare le concentrazioni di tutte le specie all’equilibrio 66 33 Reazioni di neutralizzazione acido-base Reazione di neutralizzazione: reazione tra un acido e un idrossido che porta alla formazione di un sale (anione dell’acido + catione della base) e acqua HA + B(OH) → AB + H2O La driving force di questa reazione i è la l formazione f i di acqua AB + H2O → A- + B+ La reazione di un sale con acqua è una reazione di idrolisi Se le reazioni di neutralizzazione sono incomplete danno luogo a sali acidi o basici diidrogeno fosfato di sodio H3PO4 + NaOH → NaH2PO4 + H2O N HPO4 + NaOH NaHPO N OH → Na N 2HPO4 + H2O idrogeno id f f t di sodio fosfato di Na2HPO4 + NaOH → Na3PO4 + H2O fosfato di sodio HCl + Al(OH)3 → Al(OH)2Cl + H2O diidrossicloruro di alluminio HCl + Al(OH)2Cl → Al(OH)Cl2 + H2O idrossicloruro di alluminio HCl + Al(OH)Cl2 → AlCl3 + H2O cloruro di alluminio sali acidi idi sali basici Prof. E. Gallo 67 Sali da acido forte + base forte I sali di acido forte + base forte si dissociano completamente in acqua formando la base e l’acido coniugati deboli. La soluzione ottenuta è neutra con pH = 7 base forte acido forte NaOH + HCl sale -H2O NaCl acido base debole debole Na+ + Cl+ + H2 O H2O X X Il pH è determinato solo dalla reazione di autoionizzazione dell’acqua ⇒ pH = 7 → OH- + H O+ H2O + H2O ← 3 Prof. E. Gallo 68 34 Sali da base forte + acido debole I sali di base forte + acido debole si dissociano in acqua formando l’acido e la base coniugati rispettivamente debole e forte. La soluzione è basica con pH > 7 base forte NaOH + acido debole CH3COOH -H2O sale CH3COONa acido debole Na+ + + H2 O sale CH3COONa base forte CH3COO+ H2 O X CH3COOH + OH- Kb = [CH3COOH][OH-] = [CH3COO-] Prof. E. Gallo N.B Kw Ka [OH-] =√ Cs(Kw/Ka) pOH = 1/2 pKb – 1/2 log Cs Cs deve tenere conto della stechiometria della reazione Kw/ Ka = Ki costante di idrolisi 69 Sali da base debole + acido forte I sali di base debole + acido forte si dissociano in acqua formando l’acido e la base coniugati rispettivamente forte e debole. La soluzione è acida con pH < 7 base acido debole forte NH3 + HCl sale NH4Cl acido base forte debole NH4+ + Cl+ + H2O H2 O X NH3 + H3O+ Ka = [NH3][H3O+] = [NH4+] N.B Prof. E. Gallo Kw Kb [H3O+] = √ Cs(Kw/Kb) pH = 1/2 pKa – 1/2 log Cs Cs deve tenere conto della stechiometria della reazione Kw/ Kb = Ki costante di idrolisi 70 35 Sali da base debole + acido debole I sali di base debole + acido debole si dissociano in acqua formando l’acido e la base coniugati forte. La soluzione può essere neutra (pH = 7), acida (pH < 7) o basica (pH > 7) base acido debole debole NH3 + CH3COOH acido forte NH4+ + H2 O CH3COONH4 sale + NH3 + H3O+ Prof. E. Gallo base forte CH3COO+ H2 O CH3COOH + OH- In questi casi bisognerà considerare tutti gli equilibri presenti in soluzione 71 Sali da base debole + acido debole Il pH di una soluzione di un acido e base debole dipende dalla forza relativa dell’acido debole e della base debole dal quale il sale deriva. Se Ka = Kb ⇒ pH = 7 NH4+ + H2O NH4CN CN- + H2O -14 -5 NH3 + H3O+ Ka = Kw/KNH3 = 1.0 x 10 /1.8 x 10 -10 = 5.6 x 10 HCN + OH- Kb = Kw/KHCN = 1.0 x 10-14/4.0 x 10-10 = 2.5 x 10-5 Ka < Kb (KNH3 > KHCN) ⇒ pH > 7 soluzione basica NH4+ + H2O NH4F F- + H2O -14 -5 NH3 + H3O+ Ka = Kw/KNH3 = 1.0 x 10 /1.8 x 10 -10 = 5.6 x 10 HF + OH- Kb = Kw/KHF = 1.0 x 10-14/7.2 x 10-4 = 1.4 x 10-11 Ka > Kb (KNH3 < KHF) ⇒ pH < 7 soluzione acida Prof. E. Gallo 72 36 Soluzioni Tampone Soluzione tampone = soluzione acquosa contenente un acido debole e la sua base coniugata HA/A- o una base debole ed il suo acido coniugato B/BH+. Una soluzione tampone mantiene invariato (tamponato) il valore del pH anche se si aggiunge alla soluzione una moderata quantità di un acido o una base forte. Un tampone è una miscela di forme coniugate acide e basiche deboli, atta a stabilizzare il pH di una soluzione fornendo una sorgente o una discarica di protoni. Prof. E. Gallo 73 Soluzione tampone acido debole/sale HA/AAB [AB] = [A-] = Cs HA + H2O Ca inizio equilibrio Ca - x Ka = x = [H3O+] = Ka dissociazione totale del sale H3O+ + ACs dissociazione parziale dell’acido x [H3O+][A-] [HA] Ca Cs A- + B+ = ⇒ Cs + x x(Cs + x) Ca - x ≈ pH = pKa + log Cs x Ca Cs Ca Equazione di HandersonHasselbach 1) In un tampone il rapporto Ca/Cs è compreso tra 0.1 e 10 2) Le soluzioni che contengono un acido debole ed un suo sale sono sempre meno acide delle soluzioni che contengono la stessa concentrazione dell’acido puro 3) La soluzione è acida per tutti i tamponi con Ka >> 10-7 Prof. E. Gallo 74 37 Soluzione tampone base debole/sale B/BH+ NH4+ + Cl- [NH4Cl] = [NH4+] = Cs NH4Cl inizio equilibrio NH3 + H2O Cb NH4+ + OHCs Cb - x Cs + x Kb = x= [OH-] = Kb [NH4+][OH-] = [NH3] Cb Cs ⇒ dissociazione totale del sale protonazione parziale della base x x(Cs + x) Cb - x ≈ Cs x Cb Cs pOH = pKb + log Cb Equazione di HandersonHasselbach 1) In un tampone il rapporto Cb/Cs è compreso tra 0.1 e 10 2) Le soluzioni che contengono una base debole ed un suo sale sono sempre meno basiche delle soluzioni che contengono la stessa concentrazione della base pura 3) La soluzione è basica per tutti i tamponi con Kb >> 10-7 Prof. E. Gallo 75 Azione tamponante Tampone di acido debole + suo sale : CH3COOH /CH3COONa aggiunta di acido HCl ⇒ CH3COO- + H3O+ → CH3COOH + H2O aggiunta gg di base NaOH ⇒ CH3COOH + OH- → CH3COO- + H2O Tampone di base debole + suo sale : NH3/NH4Cl aggiunta di acido HCl ⇒ NH3 + H3O+ → NH4+ + H2O aggiunta di base NaOH ⇒ NH4+ + OH- → NH3 + H2O Le variazioni di pH sono minimizzate nelle soluzioni tampone perché il componente basico reagisce con gli ioni H3O+ aggiunti (producendo dell’acido debole in più) mentre il componente acido reagisce con gli ioni OH- aggiunto (producendo della base debole in più). Prof. E. Gallo 76 38 Azione tamponante L’efficienza di una soluzione tampone (capacità di opporsi alle variazioni di pH che conseguono all’aggiunta di un acido o di una base) aumenta all’aumentare della concentrazione della soluzione tampone ed è massima ad una dato valore di pH. [acido] + [base coniugata] ⇒ tampone acido/sale [soluzione tampone] = [b ] + [[acido [base] id coniugato] i t ] ⇒ tampone t base/sale b / l Il pH di una soluzione tampone dipende dal rapporto Ca/Cs oppure dal rapporto Cb/Cs (equazione di Handerson-Hasselbach). Ogni soluzione tampone è efficiente solo in un intervallo limitato di pH e cioè in un intervallo di due unità di pH incentrato sul valore del Ka o Kb ⇒ pH = pKa ±1 (tampone acido/sale) oppure pH = pKb ±1 (tampone base/sale). [H3O+] = Ka [OH-] = Kb Prof. E. Gallo Ca Cs Cb Cs se Ca = Cs ⇒ [H3O+] = Ka massima azione tampone se Cb = Cs ⇒ [OH-] = Kb Per preparare un tampone a pH definito scegliere la coppia acido /sale o base/sale in base al valore del Ka o Kb. 77 Azione tamponante pH della base forte BOH HA + BOH → AB + BOH + H2O pH della soluzione salina AB HA + BOH → AB + H2O Tampone HA/AB pH = pKa HA + BOH → AB + HA + H2O pH dell’acido debole HA Ka = [A-][H3O+] [AH] Prof. E. Gallo BOH 78 39 Titolazioni acido/base Titolazione = processo attraverso il quale viene determinato il volume di una soluzione standard necessario per reagire con un ammontare specifico di una certa sostanza Agente titolante = soluzione standard a titolo noto e cioè a concentrazione rigorosamente nota HA + 1 mole BOH → AB + H2O 1 mole Punto equivalente = il punto al quale quantità equivalenti di acido e di base hanno reagito secondo la stechiometria della reazione numero di moli H3O+ = numero di moli OHCurva di titolazione = grafico del pH (asse delle y) in funzione del volume del titolante aggiunto (asse delle x) Prof. E. Gallo 79 Titolazioni di una base forte con un acido forte Nella titolazione di una base forte con un acido forte il pH subisce inizialmente una diminuzione lenta, poi si impenna bruscamente nell’intorno del punto di equivalenza PE (pH = 7) per poi tornare a diminuire lentamente. HCl + NaOH → NaCl + H2O titolante 1) prima che venga aggiunto l’acido, il pH dipende solo dalla base forte 2) dopo ogni aggiunta di acido e prima di raggiungere il PE la base forte residua determina il pH 3) al PE la soluzione è neutra (pH = 7) 4) oltre il PE, l’eccesso di acido forte determina il pH Prof. E. Gallo 80 40 Titolazioni di un acido forte con una base forte Nella titolazione di un acido forte con una base forte il pH aumenta inizialmente lentamente, poi si impenna bruscamente nell’intorno del punto di equivalenza PE (pH = 7) per poi tornare ad aumentare lentamente. HCl + NaOH → NaCl + H2O titolante 1) prima che venga aggiunto la base, il pH dipende solo dall’acido forte 2) dopo ogni aggiunta di base e prima di raggiungere il PE ll’acido acido forte residuo determina il pH 3) al PE la soluzione è neutra (pH = 7) 4) oltre il PE, l’eccesso di base forte determina il pH Prof. E. Gallo 81 Titolazioni di un acido debole monoprotico con una base forte Nella titolazione di un acido debole monoprotico con una base forte il pH risulterà tamponato prima del PE per la presenza dell’acido debole e del suo sale. Al PE il pH è basico (pH > 7) per la presenza di un sale di un acido debole. CH3COOH + NaOH → CH3COONa + H2O titolante 1) prima che venga aggiunta la base, il pH dipende solo dall’acido debole 2) dopo ogni aggiunta di base e prima di raggiungere il PE il tampone CH3COOH/CH3COONa determina il pH 3) al PE il sale CH3COONa determina il pH basico (pH > 7). 4) oltre il PE, l’eccesso di base forte determina il pH Prof. E. Gallo 82 41 Titolazioni di una base debole monoprotico con un acido forte Nella titolazione di una base debole monoprotica con un acido forte il pH risulterà tamponato prima del PE per la presenza della base debole e del suo sale. Al PE il pH è acido (pH < 7) per la presenza di un sale di una base debole. HCl + titolante NH3 → NH4Cl 1) prima che venga aggiunto l’acido, il pH dipende solo dalla base debole 2) dopo ogni aggiunta di acido e prima di raggiungere il PE il tampone NH3/NH4Cl determina d t i il pH H 3) al PE il sale NH4Cl determina il pH acido (pH < 7). 4) oltre il PE, l’eccesso di acido forte determina il pH Prof. E. Gallo 83 Indicatori Indicatore acido-base = colorante organico che può esistere in più forme di diverso colore in relazione alla concentrazione di H3O+ della soluzione. Molti indicatori sono acidi organici deboli HIn + H2O → In- + H3O+ ⇒ [H3O+] = Kind [In-] [HIn] Kind = [In-][H3O+] [HIn] ⇒ pH = pKInd + log [HIn] [In-] Viraggio dell’indicatore = passaggio di colore dovuto alla trasformazione della forma acida in quella basica o viceversa [In-] = [HIn] pH = pKInd - log [HIn] [In-] = pKInd + log 1 pH = pKInd al punto di viraggio [In-] =[HIn] La scelta dell’indicatore deve essere fatta in modo che il pKInd disti al massimo di un’unità di pH dal punto equivalente della titolazione Prof. E. Gallo 84 42 Indicatori indicatore colore campo di pH pKind colore forma forma acida del viraggio basica acidoo basico metilarancio rosso 3.2-4.4 3.4 giallo blu di bromofenolo giallo 3.0-4.6 3.9 blu rosso di metile rosso 4.8-6.0 5.0 giallo tornasole rosso 5.0-8.0 6.5 blu rosso fenolo giallo 6.6-8.0 7.9 rosso fenoftaleina incolore 8.2-10 9.4 rosa pH = 7 Gli indicatori universali sono miscele di vari indicatori acido-base che mostrano una variazione continua di colore in un grande intervallo di pH pH H=4 pH = 1 pH H = 10 pH = 13 Prof. E. Gallo 85 Equilibri di complessazione Nelle titolazioni complessometriche la soluzione standard contiene una sostanza capace di complessare (legare) lo ione presente nella soluzione da titolare. L’indicatore è una sostanza che compete con il complessante nel legare lo ione e che presenta due colorazioni differenti nella forma libera o legata. Complesso = composto formato da uno ione metallico e una o più molecole organiche Per titolare Ca(OH)2 si usa l’acido etilendiamminotetracetico H4EDTA come sale disodico Na2H2EDTA e il nero eriocromo T (H2NET) come indicatore. Il NET2- è rosso mentre H2NETè blu. prima dell aggiunta dell’aggiunta di Na2H2EDTA PE Prof. E. Gallo Ca(OH)2 + H2NET → Ca(NET) + H2O rosso Ca(NET) + Na2H2EDTA → Ca(H2EDTA) + NET2- + 2Na+ blu 86 43 Equilibri di complessazione COOH HOOC N N NO2 O S O- Na+ O N N OH HO COOH HOOC Nero eriocromoT H2NET Acido etilendiamminotetracetico H4EDTA Prof. E. Gallo 87 Tabella Riassuntiva soluzione esempio acido forte HCl HNO3 acido HX [H3O+] = Ca base forte NaOH Ba(OH)2 basico BOH [OH-] = Cb acido debole pH CH3COOH acido calcoli HA [H3O+] = √KaCa [OH-] = √KbCb base debole NH3 basico B sale base forte/acido forte NaNO3 neutro BX [H3O+] = 10-7 sale acido debole/base forte NaCN basico BA [OH-] = √(Kw/Ka)Cs sale base debole/acido forte NH4NO3 acido BHX [H3O+] = √(Kw/Kb)Cs Prof. E. Gallo 88 44 Tabella Riassuntiva soluzione esempio acido forte HCl HNO3 base forte pH acido calcoli approssimazione HX [H3O+] = Ca NaOH basico BOH [[OH-] = Cb Ba(OH) B (OH)2 acido debole CH3COOH acido HA [H3O+] = √KaCa se α([Α-]/[ΗΑ]) << 5% [OH-] = √KbCb se α([ΒΗ+]/[Β])<< 5% base debole NH3 basico sale base forte / acido forte NaNO3 neutro BX [H3O+] = 10-7 sale acido debole / base forte NaCN basico BA [OH-] = √(Kw/Ka)Cs sale base debole / acido forte soluzione NH4NO3 acido esempio B se α([ΒΗ+]/[Β])<< 5% BHX [H3O+] = √(Kw/Kb)Cs se α([Α-]/[ΗΑ]) << 5% pH tampone CH3COOH/ acido acido debole/sale CH3COONa (se Ka > 10-7) calcoli HA/A- [H3O+] = Ka(Ca/Cs) [OH-] = Kb(Cb/Cs) tampone base debole/sale NH3/ NH4Cl basico (se Kb > 10-7) B/BH+ titolazione di un acido forte con una base forte HCl con NaOH 1) acido 2) PE neutro 3) basico 1) HX 1) [H3O+] = Ca 2) BX 2) [H3O+] = 10-7 3) BOH 3) [OH-] = Cb 1) acido titolazione di un CH3COOH 2) acido (se Ka >10-7) acido debole con con NaOH 3) PE basico una base forte 4)) basico titolazione di una base debole con un acido forte NH3 con HCl 1) HA 1) [H3O+] = √KaCa 2) HA/A 2) [H3O+] = Ka(Ca/Cs) 3) BA 3) [OH-] = √(Kw/Ka)Cs 4)) BOH 4)) [OH [ -] = Cb 1) basico 1) B 1) [OH-] = √KbCb + -7 2) basico (se Kb >10 ) 2) B/BH 2) [OH-] = Kb(Cb/Cs) 3) PE acido 4) acido 3) BHX 3) [H3O+] = √(Kw/Kb)Cs 4) HX 4) [H3O+] = Ca N.B. le formule approssimate valgono se α << 5% 45