LINEE GUIDA PER LA TRANQUILLIZZAZIONE RAPIDA DELL

LINEE GUIDA
PER LA TRANQUILLIZZAZIONE RAPIDA DELL’ADULTO
Il primo obiettivo deve essere quello di calmare il più rapidamente possibile un paziente
gravemente agitato, riducendo il rischio di agiti auto ed eterolesivi, senza deprimere in modo
pericoloso lo stato di coscienza.
RACCOMANDAZIONI GENERALI
1. L’intervento farmacologico per bocca dovrebbe essere considerato la prima opzione da
tentare laddove le condizioni cliniche consentano una negoziazione, mentre la via
endovenosa andrebbe per lo più evitata ed usata solo quando le altre vie di
somministrazione sono state inefficaci.
2. Dopo l’intervento di tranquillizzazione rapida attuare monitoraggio clinico del paziente,
scegliendo i parametri e la frequenza tenendo in considerazione il farmaco utilizzato, le
condizioni del paziente e la via di somministrazione utilizzata. :
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TERAPIA FARMACOLOGICA
L’intervento farmacologico deve essere attivato solo dopo il fallimento delle strategie
“relazionali” messe in atto per la gestione della crisi. Si ricorre di norma ad uno spettro
limitato di farmaci ben conosciuti, con prescrizioni semplici, con particolare attenzione alla
familiarità degli operatori di primo contatto con i farmaci da utilizzare, ed alla “safety”
complessiva.
Maggiore attenzione va posta alle popolazioni speciali più “fragili”, in cui vi sono più rischi in
relazione alla scelta del trattamento. In particolare anziani; intossicati; pazienti con storia
psichiatrica negativa; pazienti con comorbilità mediche; disabilità, gravidanza e allattamento;
sospetta astinenza da alcool o da sostanze; casi di precedenti allergie a farmaci o reazioni
avverse da farmaci; pazienti stranieri con cui la comunicazione risulta difficile a causa di
barriere linguistiche.