DAL CASO CLINICO ALLA DECISIONE I farmaci psicoattivi nell’emergenza: sicurezza d’uso Carlo Fraticelli Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como Bologna, 16 novembre 2013 Le emergenze comportamentali sono condizioni che per lo più destabilizzano l'attività già La complessità clinica e frenetica dei Dipartimenti di Emergenza (DE) gestionale in atto richiede risposte di Una serie di indagini indica che chi lavora nei DE team più strutturate sperimenta alti livelli di violenza e di aggressione rispetto allo standard di L'obiettivotrattamento attuale di questo intervento è quello di discutere l'efficacia e la sicurezza dell’attuale Downes MA, Healy P, Page CB, Bryant JL, Isbister trattamento farmacologico per la GK. Structured team approach to the agitated tranquillizzazione rapida (RT) dei soggetti in patient in the emergency department. Emerg Med Australas. 2009 Jun;21(3):196‐202 emergenza Importante distinguere tra TR e procedure attuate 10-20 anni fa, finalizzate al TRANQUILLIZZAZIONE RAPIDA trattamento rapido delle psicosi Non va confusa con la “rapid neuroleptisation”, che consiste nel somministrare alte dosi di antipsicotici per accelerare la remissione sintomatologica dei sintomi (Hillard, 1998) Procedure “screditate” nel setting della emergenza dove dosi alte o ripetute frequentemente appaiono esacerbare una condizione di emergenza per la comparsa di effetti collaterali quali disforia, acatisia o distonia acuta (Royal College of Distonia farmaco-indotta Psychiatrists, 1997) National Institute of Clinical Excellence (2005) • La definizione di nuovi standard di assistenza e esito ha favorito l’emergere del concetto di TR, come descritta dalle linee guida NICE e dalle Maudsley Prescribing Guidelines • Sulla scelta delle specifiche molecole operata da questi documenti, medici dei DEA e psichiatri italiani devono considerare che le raccomandazioni risentono del contesto di produzione e della eventuale non disponibilità dei principi attivi nella nostra realtà e della necessità di integrare gli algoritmi disponibili con indicazioni provenienti da altre fonti di letteratura e agenzie regolatorie The short-term management of disturbed/violent behaviour In-patient Psychiatric Settings and Emergency Departments London: NICE The Maudsley Prescribing Guidelines in Psychiatry, 11th Edn (2012) Taylor D, Paton C. Kapur S. Wiley-Blackwell, 2012 Tranquillizzazione rapida L’agitazione può coprire e rendere impossibile la diagnosi delle condizioni sottese In questa indefinitezza i trattamenti per l’agitazione necessari per la gestione della condizione scatenante - devono essere sicuri e efficaci TRANQUILLIZZAZIONE RAPIDA Calmare il più rapidamente possibile un paziente gravemente agitato, riducendo il rischio di agiti auto ed eterolesivi, senza deprimere in modo pericoloso lo stato di coscienza Tranquillizzazione rapida L’agitazione può coprire e rendere impossibile la diagnosi delle condizioni sottese In questa indefinitezza i trattamenti per l’agitazione necessari per la gestione della condizione scatenante - devono essere sicuri e efficaci TRANQUILLIZZAZIONE RAPIDA Quando le tecniche di de-escalation e altre strategie non riescono a calmare il paziente (NICE guideline - Violence, 2005) Scelta del farmaco Scelta del farmaco per la RT e suo uso appropriato sono attualmente oggetto di grande interesse e dibattito Dato il contesto il farmaco ideale per la RT dovrebbe essere rapido nell’azione e nell’eliminazione per fornire un pronto controllo di comportamenti pericolosi e permettere nel contempo una valutazione medica e psichiatrica nell’intervallo temporale di di ore Perciò il livello di sedazione dovrebbe essere in genere quello sufficiente a minimizzare il rischio di danno verso sé/gli altri e che consente al soggetto di comprendere e rispondere a stimoli verbali durante la sedazione ACES Agitation-Calmness Evaluation Scale 1 - Agitazione marcata 2 - Agitazione moderata 3 - Agitazione lieve Un punteggio tra 4 e 8 è indicativo di efficace risposta terapeutica senza sedazione eccessiva 4 - Normalità 5 - Tranquillità lieve 6 - Tranquillità moderata 7 - Tranquillità notevole 8 - Sonno profondo 9 - Non risvegliabile Meehan et al., 2001 I bisogni clinici posti dalla necessità di pratiche sicure e la consapevolezza di miglioramento della risposta hanno portato alla definizione di alcune caratteristiche richieste ad un farmaco psicotropo da utilizzare in fase di emergenza: Necessità di costruire un reale consenso tra i clinici • Necessità di approcci gold standard alla TR (Pratt et al, 2008) • A conferma di ciò gli autori di una review del 2011 su pratiche cliniche e di monitoraggio della TR in UK, rilevano ampie differenze nei 44 documenti locali analizzati e la mancanza di buone evidenze e ribadiscono la necessità di costruire reale consenso tra i clinici su una pratica da loro definita come “una delle procedure a più alto rischio clinico attualmente intraprese dai servizi di salute mentale” (Innes & Iyeke, 2011) Discrepanze fra pratica clinica e evidenze L’intervento farmacologico tra esperienza personale, linee guida, note delle agenzie regolatorie Esercizi di equilibrismo, in situazioni di turbolenza L’intervento farmacologico tra esperienza personale, linee guida, note delle agenzie regolatorie Esercizi di equilibrismo, in situazioni di turbolenza Gli algoritmi terapeutici Indicazioni di letteratura per le situazioni di emergenza Linee di intervento prodotte nei paesi anglosassoni (UK, USA, Canada e Australia) La maggior parte degli studi è su agitati con patologia psichiatrica, per cui non sempre lecito estendere i dati a pazienti transitoriamente agitati (ma non diagnosticati psicotici o altro) BDZ e AP da soli o in combinazione hanno le evidenze più forti di utilizzo (Battaglia, 2005; Lukens et al, 2006; Yildiz et al, 2003; Thomas P et al, 2009) Per l’associazione tra AP e BDZ azione sinergica e possibilità di riduzione dei dosaggi di ciascun farmaco (Bazire, 2011) Gestione del paziente agitato e violento. Incontri multidisciplinari di Consenso. Congresso Nazionale Interdisciplinare AcEMC. Buona pratica clinica e ricerca scientifica nell’urgenza emergenza. Roma, 2011 • Tranquillizzazione farmacologica che eviti profonda sedazione • Obiettivo da raggiungere rapidamente, proporzionato a stato di agitazione, effetto perdurante per alcune ore • E’ oggi l’endpoint nell’agitazione; ridurre i rischi per paziente/soggetti presenti, permettere la successiva interazione con medico DEA e psichiatra e la collaborazione all’esecuzione di eventuali procedure diagnosticheterapeutiche • La sedazione eccessiva può accrescere la morbilità RT should not be carried out without an assessment of the physical health of the patient, and a consideration of concurrent medication. In particular the presence of delirium or intoxication should always be considered before RT is commenced, Trattamento farmacologico In questa fase rapidità ed efficacia dell’intervento si collocano all’interno di un atteggiamento prudenziale PRIMA FASE “ASPECIFICA” orientata ai sintomi target comportamentali in assenza di una diagnosi definitiva SECONDA FASE primo orientamento diagnostico a partire da tre grandi ripartizioni (patologia medica, problema correlato a sostanze, disturbo mentale con o senza comorbidità) Da: Boncompagni, 2004 Quali molecole? Le linee guida NICE (2005) sulla gestione short-term del comportamento disturbato/violento in soggetti con più di 16 anni descrivono la TR come un trattamento farmacologico finalizzato a ridurre agitazione e aggressività “senza sedazione” SCELTA DEL FARMACO La TR è caratterizzata dall’impiego di dosi moderate di neurolettici ad alta potenza, in particolare aloperidolo in associazione con BDZ o antistaminici Nell’attualità compaiono negli schemi di trattamento delle emergenze comportamentali e degli stati di agitazione gli antipsicotici atipici (anche in questo caso in associazione o meno con BDZ) Da: the Maudley Prescribing Guidelines, 9 edn (Taylor et al, 2005)2008 Tranquillizzazione rapida: Opzioni per trattamento IM Utilizzo di un solo farmaco piuttosto che un’associazione Per la sedazione urgente Lorazepam Aloperidolo Olanzapina Aloperidolo + Lorazepam Core interventions in the treatment and management of schizophrenia in primary and secondary care. Clinical Guidelines 1. Dicember 2002. Developped by the National Collaborating Centre for Mental Health Tranquillizzazione rapida per via IM Diagnosi non nota Comportamento disturbato non rispondente alla de-escalation Diagnosi patologia psicotica Comportamento disturbato non rispondente alla de-escalation Lorazepam 1-2 mg e/o Aloperidolo 5-10 mg o Olanzapina 10 mg Lorazepam 1-2 mg Aspettare 45 min Aspettare 45 min Paziente stabile/accettante terapia os? Paziente stabile? Si No Si No Nice, 2005 Macpherson et al, 2005 “Se si considera necessaria la TR, prima di una formale diagnosi e quando vi è incertezza sulla storia medica pregressa (incluso storia di patologia cardiovascolare, incertezza sui trattamenti in atto, o possibilità attuale di intossicazione da sostanze illecite/alcol), si dovrebbe considerare il lorazepam come farmaco di scelta di first‐line. Se vi una storia confermata di precedente significativa esposizione a antipsicotico, e di risposta, è utilizzato a volte aloperidolo in associazione con lorazepam”. URGENZE Paziente agitato in Pronto Soccorso - EM|consulte [24-153-B-10] © 2010 Elsevier Masson SAS. • Per il trattamento sedativo, la via orale e la monoterapia sono privilegiate • L‘efficacia dei neurolettici, paragonata a quella delle BDZ, è più costante, il numero di reiniezioni è meno elevato e la depressione respiratoria è meno frequente • La comparsa degli antipsicotici di seconda generazione nell'arsenale terapeutico sembra seducente; il loro utilizzo implica il conoscere la loro efficacia e i loro inconvenienti specifici • Il vantaggio delle BDZ è la loro azione rapida e anticonvulsivante, così come la possibilità di antagonizzarle in modo specifico • Qualunque la sedazione utilizzata, è necessario un monitoraggio ravvicinato ALOPERIDOLO Trattamento di riferimento nei paesi anglosassoni per calmare i pazienti psicotici agitati. In molti lavori è confrontato alle BDZ, agli altri NL o ad associazione. Somministrato per via im in dose di 5-10 mg, latenza di 60-90 min, emivita 19 h. L’uso può complicarsi con discinesia acuta nel 20% dei casi. Il rischio di disturbo del ritmo è basso nei pazienti il cui QTc è inferiore a 440 ms. Percorso per la Gestione dell’Agitazione Psicomotoria in Area Critica nell’adulto e in età evolutiva (Edizione 2012) DETERMINAZIONE 28 febbraio 2007 Modifica degli stampati di specialità medicinali, contenenti aloperidolo, amisulpride, bromperidolo, clorpromazina, clotiapina, clozapina, dixirazina, droperidolo, flufenazina, levomepromazina, levosulpiride, perfenazina, periciazina, pimozide, proclorperazina, promazina, quetiapina, risperidone, sulpiride,... Considerare il rischio associato all'allungamento intervallo QT nella somministrazione di antipsicotici “aloperidolo” (v. AIFA, Determinazione 28 febbraio 2007). Qualora si renda necessario il ricorso a terapia con AP, indipendentemente dalla via di somministrazione prescelta, è fortemente raccomandata l’esecuzione di un ECG prima della somministrazione della terapia; laddove ciò non sia possibile, né sia rinviabile la tranquillizzazione rapida, né esistano terapie alternative utilizzabili, l’ECG dovrebbe essere eseguito appena possibile Tra gli antipsicotici di prima generazione, l’aloperidolo rappresenta certamente uno dei farmaci più utilizzati per la gestione delle emergenze psichiatriche Il profilo di tollerabilità del farmaco è stato recentemente rivalutato a livello europeo alla luce di evidenze di grave cardiotossicità. Il Pharmacovigilance Working Party (organo tecnico dell’Agenzia Europea dei Medicinali ) ha emanato un atto regolatorio , recepito in Italia attraverso una determinazione che prescrive indagini cardiologiche nei pazienti che devono essere sottoposti a trattamento con aloperidolo L’aloperidolo determina un allungamento del tratto QT, la comparsa di torsioni di punta ed è associato a casi di morte improvvisa Un attento monitoraggio del tratto QT attraverso l’ECG è fondamentale per tenere sotto controllo la cardiotossicità dell’aloperidolo e programmare una sospensione del farmaco nel caso si osservino alterazioni del ritmo cardiaco Quanto comune la morte cardiaca improvvisa nei soggetti adulti trattati con antipsicotici? • The incidence rate reported by Ray et al. (2009) was 478 events per 166,324 patient-years of use, or 2.9 events per 1000 patient-years • Among patients given higher doses, the rate was 3.3 events per 1000, a level of risk that would be described as between “moderate” and “low,” but not “rare.” (Paling, 2003) • The rate of death from clozapine due to agranulocytosis was about 0.2 per 1000 patient-years (Alvir et al, 1993),10 much less than the risk of sudden cardiac death in patients taking antipsychotic medications National Institute of Clinical Excellence (2005) Indicazioni sui dosaggi National Institute of Clinical Excellence (2005) Farmaci non indicati All staff involved in administering or prescribing RT should be aware of the procedures and should receive on‐going competency training (covers airway, cardiopulmonary resuscitation and use of defibrillators); during and just before the administration of medication, vital signs should be measured including blood pressure, pulse and respiratory rate. Ideally, a pulse oximeter should be used to measure oxygen saturation (Holmes & Simmons, 2008). National Institute of Clinical Excellence (2005) Prima Durante Dopo RT Increasingly benzodiazepines BDZ are a recommended choice due to important advantages over antipsychotics in terms of side effects and toxicity, especially in relation with the recent ‘debate’ on long QTc interval associated with firstand second-generation antipsychotics. Clinicians need to be aware that RT can induce serious arrhythmias and sudden cardiac death (Haddad & Anderson, 2002; Ray et al, 2009); this is because of the manner in which some antipsychotic medicaments affect cardiac ventricular repolarisation in susceptible individuals. Arrhythmias are more likely to occur if druginduced QTc prolongation coexists with other risk factors QTc prolongation risk factors • individual susceptibility, • presence of congenital prolonged QT syndromes, • heart failure, • bradycardia, • electrolyte imbalance, • overdose of a QTc prolonging drug, • female sex, • restraint, old age, • hepatic or renal impairment, • slow metaboliser status Cochrane Database Syst Rev, 2012 Nov Haloperidol for psychosis-induced aggression or agitation (rapid tranquillisation) Poer MJ, Adams CE, Jones H Area che dopo 6 decadi necessita di trial di buona qualità indipendenti per il mondo reale AUTHORS' CONCLUSIONS: If no other alternative exists, sole use of intramuscular haloperidol could be life-saving. Where additional drugs to offset the adverse effects are available, sole use of haloperidol for the extreme emergency, in situations of coercion, could be considered unethical. Addition of the sedating promethazine has support from better-grade evidence from within randomised trials. Use of an alternative antipsychotic drug is only partially supported by fragmented and poor-grade evidence. Evidence for use of newer generation antipsychotic alternatives is no stronger than that for older drugs. Adding a benzodiazepine to haloperidol does not have strong evidence of benefit and carries a risk of additional harm. After six decades of use for emergency rapid tranquillisation, this is still an area in need of good independent trials relevant to real world practice.