nuovi orrizzonti nel trattamento e nel follow

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U.O. di Microbiologia, Policlinico S.Orsola-Malpighi, Università di Bologna
Direttore: Prof. Maria Paola Landini
Vol. 3. N. 7, Luglio 2010, a cura di Maria Paola Landini, Isabella Bon e Maria Carla Re
La determinazione del tropismo di HIV: nuovi orizzonti
nel trattamento e nel follow-up del paziente infetto
Il virus dell’immunodeficenza acquisita (HIV) mostra una estrema eterogeneità e, in
base alle analisi filogenetiche di numerosi isolati virali, può essere suddiviso in tipi,
gruppi, sottotipi, forme ricombinanti circolanti (CRF) e ricombinanti unici (URF).
Questo alto grado di polimorfismo è dovuto alla propensione del virus alla
ricombinazione, al suo elevato tasso di replicazione ed all’attività della trascrittasi
inversa che fa errori di trascrizione che non è in grado di correggere.
Il virus entra nelle cellule tramite l’interazione dell’ envelope virale (gp120 e gp41), il recettore CD4 e i co-recettori
CCR5 e CXCR4 posti sulla superficie delle cellule bersaglio. In base a ciò, HIV può essere suddiviso in tre classi distinte
a seconda della capacità di utilizzo dei due co-recettori:
1) virus R5 tropici (ceppi R5) in grado di utilizzare solo
CCR5
2) virus X4 tropici (ceppi X4) in grado di utilizzare solo
CXCR4
3) virus dual tropici (ceppi R5X4) in grado di utilizzare
sia CCR5 che CXCR4
In genere l’infezione nelle fasi precoci è sostenuta da ceppi
R5, mentre ceppi X4 si manifestano in un sottogruppo di
pazienti negli stadi più avanzati della malattia.
La recente approvazione di farmaci antagonisti del corecettore CCR5 promette di ampliare il potenziale spettro di
opzioni terapeutiche. Tuttavia, questa nuova classe di farmaci
sembra agire bene solo nei soggetti infettati da ceppi R5.
L’impiego ottimale di queste nuove molecole dipenderà, quindi, dalla determinazione del tropismo virale nonché dai
livelli di espressione del recettore/co-recettore.
Determinazione del tropismo virale. Al fine di offrire la possibilità di sottoporre i pazienti HIV positivi a protocolli
terapeutici che prevedano l’introduzione di farmaci antagonisti di CCR5, l’ U.O. Microbiologia (Settore Retrovirus), ha
messo a punto un protocollo per l’amplificazione e il sequenziamento della regione V3 della proteina dell’envelope
gp120, che rappresenta il maggior determinante del tropismo virale.
La sequenza ottenuta viene utilizzata come input per algoritmi disponibili on-line ed in grado di fornire una predizione del
co-recettore cellulare utilizzato dal virus.
Modalità di richiesta e invio del campione: La richiesta può essere effettuata per tutti i pazienti pluri-trattati in
fallimento virologico e/o immunologico, che presentino un viral load di almeno 150-200 copie/ml. Il codice da indicare è:
“Resistenza ai Farmaci” (cod. 65800) specificando nelle note: “Determinazione tropismo virale”.
Si richiede una provetta tappo viola (10 cc di sangue periferico in EDTA)
Tempi di risposta: massimo una settimana.
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Per ogni ulteriore chiarimento in merito, si faccia riferimento ai seguenti recapiti:
051- 636 4932; 051- 636 3023; e mail: [email protected]
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