Le diverse zone del campo visivo vengono nominate secondo la proiezione sulle due retine. Regioni della retina rispetto alla linea mediana: EMIRETINA NASALE (medialmente alla fovea) EMIRETINA TEMPORALE (lateralmente alla fovea) Inoltre, ogni emiretina può essere distinta in due quadranti: QUADRANTE DORSALE e QUADRANTE VENTRALE CAMPO VISIVO: Parte del mondo esterno visibile dai due occhi, in assenza di movimenti del capo. CHIASMA OTTICO: Punto posto rostralmente ai globi oculari, dove le fibre provenienti dai due occhi decussano. (fibre nasali decussano, fibre temporali no) Prima del chiasma le proiezioni oculari si dicono NERVO OTTICO, mentre dopo il chiasma sono definite TRATTO OTTICO. Gli oggetti all’interno del campo visivo vengono riflessi sulla retina capovolti per cui l’emiretina superiore o dorsale “vede” ciò che è presente nell’emicampo visivo inferiore o ventrale e viceversa. Vedere il mondo esterno in maniera corretta è una funzione dei centri visivi superiori che correggono questa inversione retinica Assoni delle CELLULE GANGLIARI escono dall’occhio tramite il DISCO OTTICO si mielinizzano e formano il NERVO OTTICO. I NERVI OTTICI confluiscono nel CHIASMA, dove le proiezioni retiniche decussano. Dal CHIASMA OTTICO nascono i due TRATTI OTTICI che proiettano a tre stazioni sottocorticali. AREA PRETETTALE del MESENCEFALO controllo dei riflessi pupillari Fascio di luce in un occhio induce costrizione pupillare diretta (occhio “esposto”) e consensuale (occhio controlaterale). NEURONI GANGLIARI RETINICI rispondono a variazioni della luminosità globale. Tali cellule proiettano alla REGIONE PRETETTALE, che proietta bilateralmente ai neuroni pregangliari parasimpatici del nucleo di Edinger-Westphal (nucleo oculomotore accessorio). Le fibre di questo nucleo, fuori dal TE, fanno sinapsi con il GANGLIO CILIARE che innerva muscoli pupillari. COLLICOLO SUPERIORE controllo dei movimenti saccadici Coordina info visive, somatiche e uditive orientando i movimenti di capo e occhi verso la sorgente degli stimoli. E’ costituito da 7 strati nei quali esistono tre mappe sensitive (visiva, della superficie corporea e della localizzazione spaziale dei suoni) e una motoria. Strati superficiali ricevono afferenze dirette dalla retina e indirette dalla corteccia. Strati profondi ricevono afferenze da corteccia somatica e sistema uditivo, mentre info visive da strati superficiali del collicolo stesso. Dim ensioni delle mappe colli colari f (x) della v ista (zone vicine o meno dagli occhi). Le tre mappe sensoriali sono poi connesse ad una mappa motoria che dirige i MOVIMENTI SACCADI CI (ad alta velocità) dell’occhio, movi menti che orientano lo sguardo verso lo stimolo (tale f unzione è condotta in collaborazione con i CAMPI OCULARI FR ONTALI . Il COLLICOLO SUPERIORE - proietta alle zone del T E che controllano i movimenti oculari; - entra a far parte del TRAT TO TETTOSPI NALE (controllo rif lesso motorio del capo e del coll o); - entra a far parte del TRAT TO TETTOPONTI NO (aff erenze visive al cervelletto per coordinazione mov imenti di occhi e capo). CORPO GENICOLATO LATERALE elaborazione informazioni visive Nel chiasma decussano solo fibre nasali: pertanto TRATTO OTTICO DESTRO è costituito da fibre di emiretina temporale destra (ipsilaterale) e di emiretina nasale sinistra (controlaterale) Il TRATTO OTTICO DESTRO (che contiene una rappresentazione dell’emicampo visivo sinistro) va a proiettare nel CORPO GENICOLATO LATERALE DESTRO. Nel CGL destro le proiezioni creano una rappresentazione visuotopica della metà controlaterale del campo visivo. Ovviamente lo spazio dedicato alla fovea (acuità visiva maggiore) avrà proporzionalmente più spazio. Il CORPO GENICOLATO LATERALE è costituito da 6 strati. Da 1 a 6 in senso ventro-dorsale. I due strati più ventrali contengono cellule grandi e sono detti STRATI MAGNOCELLULARI (ricevono afferenze da gangliari magnocellulari) I quattro strati più dorsali sono detti STRATI PARVICELLULARI (ricevono afferenze da gangliari parvicellulari). Fibre provenienti da emiretina nasale controlaterale vanno agli strati 1, 4, e 6; Fibre provenienti da emiretina temporale ipsilaterale terminano negli strati 2, 3 e 5. COME SONO i CAMPI RECETTIVI nel CORPO GENIC OLATO lATERA LE ? - come nelle c. gangliari retiniche sono circolari concentrici; - centro-on/centro-off; - rispondono a stimoli luminosi puntiformi (illuminazione diffusa a tutto-campo: lievi risposte) - vie M (movimento) e vie P (particolari fini e colori) - vie M (strati 1 e 2) vie P (strati 3-6) - AN. PARALLELA SEBBENE non ANCORA del TUTTO NOTE, le FUNZIONI del CORPO GENICOLATO LATERALE DOVREBBERO ESSERE DI CONTROLLO del FLUSSO di AFFERENZE dalla RETINA alla CORTECCIA COME SONO i CAMPI RECETTIVI in CORTECCIA VISI VA PRI MARIA ? - sono rettangolari (allungati); - cellule semplici e cellule complesse; semplici: zone on/off più larghe; asse orientamento. complesse: campi + estesi; no zone eccitatorie o inibitorie ben definite; alcune sono sensibili allo spostamento. - rispondono a stimoli luminosi tipo sbarretta o linea (illuminazione diffusa a tutto-campo: lievi risposte) Area visiva primaria (V1 o 17 di Broadmann o corteccia striata per stria di Gennari-sost. bianca) riceve informazioni solo da metà controlaterale del campo visivo. Uomo: spessa 2 mm, 6 strati di cellule (da I -sotto pia madre- a VI -sopra sost. bianca-) strato IV principale punto di ingresso di fibre dal CGL diviso in sottolamine IVA; IVB; VCα; I IVCβ cellule M del CGL cellule P del CGL cellule interlaminari del CGL sottolamina I VCα sottolamina I VCβ sottolamina I I e III (blob) Area visiva primaria contiene due classi principali di neuroni: - cellule piramidali (grossi neuroni di proiezione, dendriti estesi con spine) - cellule non-piramidali (piccoli interneuroni stellati locali, dendriti limitati a V1, con spine-c. stellate spinose-, o senza- stellate lisce) Cellule piramidali e cellule stellate spinose sono ECCITATORIE e come neurotrasmettitore usano glutammato o aspartato; Cellule spinose lisce sono invece INIBITORIE e usano il GABA Una volta in V1, info visiva circola tra i vari strati secondo uno schema standard, a partire dalle c. stellate spinose del IV strato. Queste cellule proiettano agli strati IVCβ, II e III. Cellule del II e III strato comunicano col V strato che a sua volta, collateralmente, si connette al VI strato. Loop eccitatorio locale è chiuso con connessioni tra VI e IV strato, dove arrivano info alle cellule stellate lisce (inibitorie). Da queste esiste connessione con c. stellate spinose (eccitatorie) chiudendo circuito inibitorio a FEEDBACK. SINTESI: stellate spinose distribuiscono info del CGL alla corteccia, mentre piramidali integrano attività di strati soprastanti e sottostanti di V1 CAMPO RECETTIVO di una cellula semplice in V1. - rettangolare - allungato - risponde a barretta luminosa - risponde a orientamento Da dove origina???? Probabilmente dalla convergenza di tanti campi recettivi circolari del CGL su una singola cellula stellata del IVC strato della corteccia visiva primaria CAMPO RECETTIVO di una cellula complessa in V1. - rettangolare - allungato - risponde a barretta luminosa - risponde a orientamento - risponde al movimento Da dove origina???? Siccome non possiede zone eccitatorie o inibitorie ben definite, l’orientamento stimolo luminoso è fondamentale ma posizione è ininfluente. Avendo dimensioni maggiori di c. semplici, campo recettivo di c. complesse deriva da più campi semplici attivati da zone sfasate di retina. FUNZIONI delle CELLULE SEMPLICI e COMPLESSE Inizio di analisi della forma delle immagini visive, dei contorni e dei margini parte con la scomposizione in brevi segmenti lineari. Queste cellule possono permettere e facilitare la percezione di oggetti visivi in presenza di leggeri movimenti degli occhi e del capo. Es.:INVARIANZA di POSIZIONE:riconoscere una stessa sagoma qualsiasi posizione essa assuma nel campo visivo Inoltre, un sistema visivo così organizzato tenderà a dare maggior rilevanza ai contorni di un oggetto percepito, mentre le sue parti interne verranno considerate in maniera minore. Es.: un quadrato, i lati attiveranno particolari popolazioni di cellule con determinato orientamento, mentre l’interno verrà “completato”. Infine, ad ogni livello si assume che le cellule abbiano una capacità di elaborazione maggiore di quella delle cellule dei livelli inferiori: PROGRESSIVA CONVERGENZA !!! COME E’ ORGANIZZATA LA CORTECCIA VISIVA PRIMARIA?? In sottili COLONNE VERTICALI dalla pia madre alla sostanza bianca (spesse ca. 2mm). Contengono tutte le cellule (semplici o complesse) con campo recettivo che risponde allo stesso orientamento COLONNE di ORIENTAMENTO Tali colonne di orientamento specifiche per una certa “direzione” si affiancano a colonne sensibili ad orientamenti simili (spostamento di 10° di orientamento tra colonne adiacenti) Tra colonne di orientamento adiacenti spesso si trovano dei BLOB, ovvero delle formazioni cellulari di forma cilindrica, localizzati in strati II e III di V1 con connessioni dirette dal CGL: trasportano informazioni sui colori. Infine, un terzo sistema di colonne a disposizione alternata riguarda la provenienza da occhio ipsi- o contro-laterale COLONNE di DOMINANZA OCULARE IPERCOLONNA gruppo complesso di unità cellulari, contenenti colonne singole con funzioni specifiche e dedicate a: - percezione/elaborazione colori - percezione/elaborazione orientamento - percezione/elaborazione binoculare Ogni ipercolonna occupa una superficie di ca. i mm2 di corteccia la quale è quindi organizzata in modo MODULARE. FUNZIONI CORTECCIA VISIVA 1. Decomporre mondo visivo in brevi segmenti di orientamento (per visione forme e movimento); 2. Separa informazioni sul colore; 3. Combina info dei due occhi per percezione di profondità MA QUALE E’ L’UTILITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE IN STRATI DELLA CORTECCIA IN V1 ??? Ogni strato ha afferenze ed efferenze abbastanza distinte. STRATI II e III STRATO IVB STRATO V STRATO VI aree visive superiori (18/V2,V3,V4) lobo mediotemporale (MT o V5) collicolo superiore, ponte, pulvinar CGL e claustro Ognuna di queste proiezioni ha ovviamente una funzione specifica: per es. pulvinar e claustro sarebbero interessati nell’attenzione visiva, mentre ad es., il collicolo superiore sarebbe coinvolto nel controllo corticale dei movimenti oculari. Le cellule delle colonne che svolgono funzioni simili sono in rapporto fra loro mediante CONNESSIONI ORIZZONTALI tra cellule dello stesso strato. Tali connessioni orizzontali sono state osservate sia per le colonne di orientamento che per i blob. FUNZIONE: probabilmente queste connessioni orizzontali possono servire ad integrare informazioni che interessano la corteccia per una estensione di diversi mm. Così una cellula può essere influenzata anche da caratteristiche esterne al suo campo recettivo EFFETTO del CONTESTO CORTECCIA VISIVA è funzionalmente simile a corteccia somatosensitiva - SPECIFICA per MODALITA’ - PRECISA ORGANIZZAZIONE TOPOGRAFICA - STRATI CELLULARI con afferenze ed efferenze specifiche - VIE ANATOMICHE DISTINTE x eleborazione di submodalità Ma, organizzazione dei meccanismi che presiedono alla trasformazione delle informazioni provenienti da recettori periferici adottano un piano comune. Es.: fibre retiniche indirizzate al talamo ventro-basale (percezione somatosensitiva) si comportavano e organizzavano alo stesso modo delle fibre somatosensitive vere e proprie. LESIONI della VIA RETINOGENICOLO-CORTICALE Afferenze provenienti dalla metà inferiore della retina vanno al tratto di corteccia intorno al labbro inferiore della scissura calcarina Ansa di Meyer Afferenze provenienti dalla metà superiore della retina vanno al tratto di corteccia intorno al labbro superiore della scissura calcarina LESIONI UNILATERALI di LOBO TEMPORALE ALTERANO VISIONE nel QUADRANTE SUPERIORE DELL’EMICAMPO VISIVO CONTROLATERALE (Ansa di Meyer) LESIONI del LABBRO INFERIORE della SCISSURA CALCARINA: PROVOCANO una LACUNA nella META’ SUPERIORE CAMPO VISIVO CONTROLATERALE PRINCIPIO FONDAMENTALE a CARATTERE GENERALE: NEGL I STAD I PRECO CI DELL’ELABORAZ IONE DEGLI STIMOLI VISIVI, OGN I EMISF ERO CERE BRALE CONTR OLLA LA META’ CONTROLA TERA LE DEL CAMPO VISIVO. Lesione nervo ottico dx: cecità m onoculare Lesione chiasm a ottico: em ianopsia bitem porale Lesione tratto ottico dx: em ianopsia omonim a compl. sx Lesione radiazione ottica o corteccia visiva: alterazioni incomplete o a quadrante 4. Lesione radiazione ottica o ansa di Meyer: anopsia superiore controlaterale di quadrante 5. Lesione labbro superiore della scissura calcarina: deficit parziale nel quadrante infer. del cam po visivo controlaterale 6. Lesione labbro inferiore della scissura calcarina: deficit parziale nel quadrante super. del campo visivo controlaterale 5+6. Lesione labbro sup+inf scissura calcarina: deficit parziale cam po visivo controlaterale alla lesione (salva centro) Emiretina nasale ed emiretina temporale: - porzioni della ret ina collocate medialmente e lateralmente alla fovea Cos’è il chiasma ottico? - punto di decussazione di fibre nasali; NERVO-->TRATTO Dove proiettano le semilune temporali? - SOLO sulle emiretine nasali ipsilaterali (no controlaterali) Dove viene proiettato un oggetto posto nell’emicampo visivo destro? - sull’emiretina temporale sx e nasale dx --> tratto ottico sx Dalle cellule gangliari alle proiezioni sottocorticali: - c. gangliari--> disco ottico (mielinizzazione)--> nervo ottico--> chiasma --> trat to ott ico--> ??? Proiezioni retiniche alla sottocorteccia: - corpo genicolato laterale, area pretettale mesencefalica (pretetto), collicolo superiore Pretetto e controllo riflessi pupillari: - neuroni gangliari retinici--> pretetto--> bilaterale ai neuroni del nucleo di Edinger-Westphal (n. oculom. accessorio)--> ganglio ciliare--> muscoli pupillari Struttura del collicolo superiore: - 7 strati con tre mappe sensitive (visiva-sensitiva della sup. corporea, localizzaz. spaziale suoni) e una motoria; Afferenze degli strati superficiali e profondi del collicolo: - Sup.: dirette dalla retina, indirette dalla corteccia Prof.: corteccia somatica, sistema uditivo, info visive (tramite aree del collicolo stesso) Caratteristiche delle mappe collicolari : - hanno dimensioni variabili: f(x) della vicinanza agli occhi. Come il collicolo attiva i movimenti saccadici? - Le 3 mappe sensoriali cofluiscono in quella motoria che in collaborazione con i campi oculari frontali attiva saccadi Dove proiettano le fibre del nervo ott ico dx?: - metà al corpo genicolato laterale dx e metà a quello sx Nel CGL si ha una rappresentazione visuotopica... - della metà CONTROlaterale del campo visivo. Caratteristiche degli strati del CGL. - strati ventrali (1-2) MAGNO; dorsali (3-6) PARVO; emiretina nasale CONTRO --> 1-4-6; emiretina temporale IPSI --> 2-3-5 Campi recettivi del CGL: - circolari concentrici, antagonismo centro-periferia; sensibili a illuminazioni puntiformi. Vie M e vie P: cosa sono e che analizzano? - M movimento; P paricolari fini e colori; IN PARALLELO. Funzione del CGL? - Controllo dei flussi di info retino-corticali Come sono i campi recettivi in corteccia visiva primaria? - rettangolari, antagonismo centro-periferia (o lato-lato); sensibili a stimoli luminosi allungati, hanno un orientamento Le cellule della corteccia visiva primaria sono: - semplici (zone on-off + ampie; asse di orientamento) e complesse (campi + estesi; eccit/inib non ben definite; alcune rispondono al movimento Come rispondono a illuminazioni lievi e diffuse le cellule del CGL? E quelle di V1? - Entrambe con lievi risposte (specifiche x stimoli definiti) Caratteristiche della corteccia visiva primaria: - V1/area 17/striata (stria di Gennari); in 2 mm 6 strati di cellule (I + esterno); IV ingresso afferenze dal CGL Connessioni tra strat i del GCL e di V1: - cellule M --> sottolamina IVCα; cellule P --> sottolamina IVCβ; cellule interlaminari del CGL --> sottolamina II e III (blob) Quali sono le classi principali di neuroni di V1? - Piramidali (grossi neuroni di proiezione; dendriti estesi spinosi) e non piramidali (piccoli interneuroni stellati locali); tutte eccitatorie (glutammato) solo spin lisce inibit (GABA) Trasferimento info visive in V1: - entrano nel IV strato (stellate spinose); II e III; V ; VI Che caratt eristiche ha il campo recettivo di cellula semplice in V1? Perché? - Rettangolare, allungato, sensibile a barret ta luminosa; ha orientamento. Nasce da convergenza di campi recet tivi circolari di CGL su una singola cellula di IV strato di V1 Che caratt eristiche ha il campo recettivo di una cellula complessa in V1? Perché? - Rettangolare, allungato, sensibile a barret ta luminosa; ha orientamento; risponde al movimento. Nasce da convergenza di campi recett ivi di punti sfalsati sulla retina (non ha zone eccitatorie/inibitorie definite -> importante l’orientamento e non posizione. Funzioni delle cellule semplici e di quelle complesse : - iniziare analisi di forme, contorni, margini (stimoli lineari); facilitare percezione di oggetti con movimenti capo/occhi; maggior rilevanza ai contorni rispetto all’interno; progress. convergenza (cellule superiori > capacità di elaborazione) Come è organizzata V1? - In IPERCOLONNE costituite sia da cellue semplici che complesse (col. di dominanza oculare, blob, orientamento). Quali sono le funzioni della corteccia visiva? - decomporre la visione in brevi segmenti di orientamento (x percepire forme e movimento); separare le informazioni sul colore; combinare le info dei due occhi x profondità. Qual è la funzione delle connessioni orizzontali? - Effetto contesto (info da porzioni distanti ret ina/mm) Caratteristiche della corteccia visiva : - specifica x modalità; precisa organizzazione topografica; strati cellulari cona fferenze ed efferenze specifiche; vie anatomiche distinte per specifiche submodalità Dove proiettano le fibre della part e inferiore e superiore della retina? - Rispettivamente alla corteccia intorno al labbro inferiore e superiore della scissura calcarina