Le vie visive centrali - Dipartimento di Psicologia

Le vie visive centrali
globo oculare
nervo ottico
chiasma ottico
peduncolo
ipofisi
tratto ottico
sezione trasversa
tronco encefalo
Proiezioni retiniche corticali
Proiezioni retiniche non corticali
Ipotalamo (ritmo
sonno­veglia)
Pretetto (diametro
pupillare)
NGL
Collicolo
superiore
Tetto ottico =
Collicolo superiore
Proiezione pre­tettale
Dal tratto ottico
Fibre al pretetto
Proiezioni bilaterali al
N. di Edinger-Westphal
Dal N. di E-W,
Fibre parasimpatiche
Al muscolo sfintere
pupillare (costrizione
della pupilla) e al m.
ciliare (accomodazione)
N.B. Fibre ortosimpatiche dall’ ipotalamo attraverso il trigemino al m. dilatatore della pupilla
Proiezione retino­tettale (= al collicolo superiore)
Controllo dei
movimenti oculari per
mantenere
fissa l’immagine
retinica di
oggetti in movimento
É RETINOTOPICA e presenta la MAGNIFICAZIONE
Proiezione multimodale al collicolo superiore
Il collicolo superiore è suddiviso in strati superficiali e profondi. In quelli profondi le afferenze visive si mettono in registro con afferenze provenienti da altre modalità sensoriali (per esempio udito e tatto).
Questo costituisce un sistema precoce di integrazione MULTISENSORIALE
Proiezioni retiniche corticali
Sinapsi nel Nucleo (o corpo) Genicolato Laterale é ripiegato “a ginocchio” attorno al tratto ottico
RICEVE 80% di AFFERENZE DALLA CORTECCIA
Corteccia visiva primaria­area 17­scissura calcarina
Topografia delle proiezioni retiniche
FISSAZIONE
Topografia delle proiezioni retiniche
Zona binoculare
Campo visivo
destro
Campo visivo
sinistro
temporale
nasale
chiasma ottico
Corteccia visiva primaria destra
Campo visivo
destro
Alla corteccia visiva
di ciascun emisfero
arrivano informazioni
dal campo visivo
controlaterale
Effetto di lesioni delle vie visive a vari livelli
Cecità Monoculare sinistra
emianopsia omonima destra
emianopsia bitemporale
Effetto di lesioni della corteccia visiva sul campo visivo
Scotoma
Nella corteccia visiva
primaria, Quadrantopsia Emianopsia il campo visivo superiore
é rappresentato sul bordo
inferiore della scissura
calcarina,
il campo visivo inferiore é rappresentato sul bordo
superiore della scissura
calcarina
PROIEZIONE RETINO­GENICOLATA
Il nucleo genicolato laterale ha 6 strati: 2 Magno­ e 4 parvocellulari
dorsale
magnocellulari
ventrale
Proiezioni gangliari magnocellulari e parvocellulari su strati segregati
Proiezione da ciascun occhio al NGL
Ciascun NGL riceve dai due occhi su strati segregati
Strati Koniocellulari ricevono da cellule non­M non­P
Contrasto centro­periferia anche nelle cellule del NGL
I campi recettivi delle cellule del NGL hanno proprietá simile a quelle delle cellule gangliari da cui ricevono:
1, 2 = M = campi recettivi grandi – non sensibili a colori
3­6 = P = campi recettivi piccoli – sensibili a contrasto e colori (R­V)
Koniocellulari = non­M non­P = alcune hanno opponenza B­G
Corteccia visiva primaria
é detta striata a causa della stria bianca di fibre mieliniche afferenti
Ci sono 6 strati
Il IV strato (ricevente) é molto complesso ed é a sua volta diviso in altri 4 strati: IV A, B, Cα –Cβ
Le proiezioni al IV strato mantengono la distribuzione retinotopica presente nel NGL
AFFERENZE a V1 alle Cellule Stellate
strato IV C (α e β)
In questo strato afferente si mantiene rappresentazione
retinotopica e magnificazione
Queste cellule hanno piccoli dendriti e inviano assoni agli strati III e IVB dove si connettono con cellule piramidali
Le afferenze dagli strati magnocellulari e parvocellulari sono segregati nello strato IV e nei successivi (elaborazione parallela)
sistema Magnocellulare: IVCα­IVB sistema Parvocellulare: IVCβ­III
Quindi ci sono due mappe retinotipiche distinte
EFFERENZE da V1
Attraverso gli assoni delle Cellule Piramidali (dentrite apicale che ascende verso la superficie coricale, dendriti basali per connessioni locali, assone esce dalla corteccia V1)
III­IVB=ad altre aree corticali
V=collicolo superiore e ponte
VI = al NGL
Connessioni intracorticali
Connessioni radiali tra strati
Connessioni orizzontali
tra collaterali assonici di cellule piramidali