OTT 2015 LA VOCE DEL MESE… La VOCE DEL MESE intende fornire una panoramica veloce e rilevante sulle evidenze selezionate dalla lettura delle principali riviste di settore, studi e ricerche, avvenimenti e andamento dei mercati e dei consumi. Elabora le highlight emerse all’interno del Trendwatching e riporta i principali TAG relativi ad aziende, brand, termini che rimandano alle notizie complete contenute nelle diverse sezioni. Fattori come CRISI ECONOMICA e nuovi STILI DI VITA stanno gradualmente influenzando e modificando il rapporto degli italiani con il CIBO. Sulle nostre tavole aumentano i prodotti BIO e, se il WELLNESS resta il trend dominante, cresce il consumo di alimenti FREE FROM e l’adesione a VEGETARIANESIMO, VEGANESIMO e CRUDISMO. E si affaccia una nuova tendenza: il cibo ETNICO. Quanto al RETAIL, si fanno strada NUOVI MERCATI, se ne ridefiniscono di altri. E alcuni ritornano dal passato. Cresce in tutto il mondo la richiesta di PRODOTTI HALAL, realizzati secondo i dettami islamici. Un business emergente che le aziende occidentali, soprattutto del LUSSO, hanno da poco iniziato a cavalcare. I PRODOTTI BIO passano dalla “nicchia” dei negozi specializzati alla GDO, dove guadagnano in presenza e vendite. Infine, riecco il BARATTO. Protagonista della sharing economy, lo SCAMBIO DI BENI E SERVIZI rientra a pieno titolo tra i TREND. Parliamo ancora di MILLENNIALS. Emerge la loro sensibilità per le QUESTIONI AMBIENTALI, che li vede attivamente coinvolti. E si conferma la passione per lo SMARTPHONE, che tra social, app e giochi, resta il device tecnologico preferito. Ma un occhio va anche ai SENIOR. Benestanti, informati e quantitativamente rilevanti, gli OVER 65 sono tra i target più corteggiati dai brand. Come risponde il marketing a questi nuovi impulsi e cambiamenti da parte del MERCATO e dei CONSUMATORI? Puntando sullo STORYTELLING, la narrazione che tanto piace ai brand e ai target. Ma non si deve trascurare nemmeno la dimensione VISUALE, soprattutto in relazione ai dispositivi digitali, e la capacità di valorizzare la propria RILEVANZA CULTURALE. TRENDWATCHING OTT 2015 TAG #stilidivita #food #biologico #wellness #freefrom #vegetarianesimo #veganesimo #crudismo #etnico #halal #baratto #sharingeconomy #millennials #senior #over65 Milano, 30 settembre 2015 Ufficio Studi KB WWW.KNBA.IT TRENDWATCHING OTTOBRE 2015 PAG 2 SEZIONI CONTATTI CENTRO DOCUMENTAZIONE KB: CATERINA GANGEMI - [email protected] > È UNA SELEZIONE DI NOTIZIE ATTRAVERSO CUI KB KNOWLEDGE FORNISCE INSIGHT, TENDENZE E SPUNTI DI RIFLESSIONE AI PROPRI CLIENTI. > OFFRE LA POSSIBILITÀ DI COGLIERE NUOVE OPPORTUNITÀ DI SUCCESSO E DI INNOVAZIONE PER IL PROPRIO BUSINESS. > PER APPROFONDIRE CLICCA SULLE IMMAGINI NEL PDF > PUOI ACCEDERE ALL’ ARCHIVIO MYKB (dal 2011) > RICHIEDI L’ACCESSO PER LEGGERE GLI APPROFONDIMENTI IL TRENDWATCHING KB è suddiviso in 5 sezioni: DATI SUI CONSUMI E ANDAMENTO DI MERCATO NELLE DIVERSE AREE MERCEOLOGICHE,.. MERCATI TENDENZE EMERGENTI, INSIGHT, CAMBIAMENTI IN ATTO,… TREND WWW.KNBA.IT TRENDWATCHING OTTOBRE 2015 NUOVE EVIDENZE E STRUMENTI DI MARKETING, ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE, NUOVE INIZIATIVE, CANALI DI VENDITA, … MARKETING E COM NOVITÀ SU STRUMENTI IT E SUPPORTI TECNOLOGICI INNOVATIVI, WEB, APP... TECNOLOGIA COMPORTAMENTI D’ACQUISTO, ABITUDINI DI CONSUMO, EVIDENZE,… TARGET PAG 3 HOME - INDEX LE AZIENDE DEVONO PUNTARE SUL MERCATO HALAL MERCATI I CONSUMI FUORICASA AI TEMPI DELLA CRISI MERCATI COSA VOGLIONO GLI ITALIANI SULLE LORO TAVOLE? MERCATI TREND LE NUOVE FRONTIERE DEL MADE IN ITALY IL NUOVO MARKETING È VISUALE E MOBILE MARKETING E COM IL BRAND VINCENTE È ATTENTO ALLE CULTURE LOCALI TREND MARKETING E COM CRESCONO LE VENDITE DI PRODOTTI BIO IN GDO IL BARATTO È SUL WEB LE MARCHE DEVONO SAPER STIMOLARE LE EMOZIONI MERCATI TREND WWW.KNBA.IT TRENDWATCHING OTTOBRE 2015 MARKETING E COM IL WEB RISCOPRE LA LENTEZZA TECNOLOGIA LE CITTÀ? ORMAI SANNO TUTTO DI NOI TECNOLOGIA ANCHE LA MEDICINA PUNTA SULL’ICT TECNOLOGIA ECCO LA NUOVA GREEN GENERATION TARGET IL MARKETING GUARDA AI SENIOR. IL CASO ENEL TARGET CHI SONO I NOSTRI MILLENNIALS? TARGET PAG 4 MERCATI TORNA HOME >>> >>> >>> E139 LE AZIENDE DEVONO PUNTARE SUL MERCATO HALAL E140 I CONSUMI FUORICASA AI TEMPI DELLA CRISI E141 CRESCONO LE VENDITE DI PRODOTTI BIO IN GDO Nei Paesi islamici si spendono 2mila miliardi di dollari tra cibo, moda, viaggi e cosmetici. Di alta qualità. Secondo l’ultimo report di Euromonitor, entro il 2030 i consumatori di religione musulmana peseranno per il 26% sui consumi mondiali. Ed è di circa 2mila milardi di dollari la spesa nel mondo destinata dai musulmani a cibo e vestiario. Come conquistare questo mercato in crescita? Molte aziende si stanno già attrezzando, con prodotti certificati Halal, ovvero realizzati secondo i dettami del Corano. La casa cosmetica polacca Inglot ha visto un boom dell’export dei suoi smalti per unghie Halal, compatibili con il rito della preghiera; in Giappone molte alberghi di lusso si sono dotati di spa separate per uomini e donne e menu appositi, senza carne di maiale o derivati dalla fermentazione alcolica. Quanto alla moda, Donna Karan ha cavalcato la passione delle donne islamiche per l’haute couture lanciando la collezione DKNY Ramadan. Nonostante la spending review, gli italiani occupano il terzo posto del podio in Europa per consumi fuori casa, dopo Regno Unito e Spagna. I tagli alla spesa delle famiglie italiane hanno toccato la cifra record di 67 miliardi di euro. La contrazione ha interessato tutte le voci di spesa ma principalmente gli alimentari in casa e i trasporti. Nonostante ciò i nostri connazionali sembrano non voler rinunciare alla cena al ristorante. Secondo uno studio Fipe-Confcommercio, nel Belpaese, la spesa pro-capite destinata ai consumi fuori casa è del 21% più alta del valore medio europeo. I consumi alimentari fuori casa valgono 504 miliardi di euro, il 35% del totale dei consumi alimentari. Un dato che testimonia l’importanza che assume il cibo nei modelli di consumo italiani. Fondamentale il ruolo della ristorazione, che ha fatto leva su un modello di offerta che ha funzionato da ammortizzatore riguardo a questa crisi dei consumi che è stata di particolare intensità. È sempre vivo l’interesse degli italiani verso i prodotti biologici. Lo dimostra il Bioreport presentato dall’Aiab. Consumo di nicchia? Oggi non più. Nel carrello della spesa degli italiani, il biologico è diventato una presenza sempre più consistente e rilevante. Le vendite di alimenti bio, arrivate nel 2014 a 704 milioni di euro, hanno registrato una crescita di oltre il 15% nel primo trimestre 2015. Una crescita che investe soprattutto la GDO, dove nei primi 5 mesi del 2014, gli acquisti domestici di prodotti bio sono cresciuti del 17,3%. Si delinea anche una nuova classe di consumatori, che vede in prima fila le famiglie con 4 o più componenti. Il bio non è più oggi una prerogativa di persone con alto potere di spesa ma è diventato un comportamento trasversale che vede salute, etica e qualità come valori primari. WWW.KNBA.IT TRENDWATCHING OTTOBRE 2015 PAG 5 TREND TORNA HOME >>> TRD138 COSA VOGLIONO GLI ITALIANI SULLE LORO TAVOLE? TRD139 LE NUOVE FRONTIERE DEL MADE IN ITALY Il Rapporto Coop 2015 fotografa i gusti alimentari degli italiani. Spiccano il bio, e, sull’onda di EXPO, i cibi etnici. La recessione è ormai alle spalle e i consumi, lentamente riprendono. Ma più che la variazione in leggera crescita del PIL, ciò che cambia è il sentiment degli italiani, soprattutto in materia di cibo. La parola d’ordine oggi è wellness, star bene ma in senso meno edonistico rispetto al passato. Siamo i più palestrati e i più connessi d’Europa. Si mangia la stessa quantità di cibo degli anni Settanta ma la dieta alimentare è nettamente variata. Troneggiano i prodotti biologici (+20% all’anno) e cresce il trend «della rinuncia», come veganesimo, vegetarianesimo, crudismo, ecc. Ma i carrelli degli italiani rivelano un’altra passione: quella per il cibo etnico, in crescita del 18% nell’ultimo anno. Un’internazionalizzazione del gusto sulla quale, direttamente o meno, riecheggiano le suggestioni di EXPO 2015. Per contrastare l’italian sounding, l’industria alimentare produce specialità tipiche in aree non di elezione. In fatto di cibo, il Made in Italy è sinonimo, nell’immaginario comune, di mangiar bene ma anche di uno status sociale elevato e qualità della vita. Visto anche il boom delle esportazioni degli ultimi anni, l’industria ha puntato in modo evidente sulle denominazioni o sulle produzioni tipiche proprio per rafforzare questa identità. E per contrastare le insidie dell’Italian Sounding, che miete vittime soprattutto nel target meno informato, sempre più aziende stanno adottando una nuova strategia: realizzare prodotti che si rifanno alla tradizione locale ma fuori dal loro territorio di appartenenza. Così, c’è il pesto alla genovese fatto in Piemonte o la sua variante siciliana. Tra le bevande, il limoncello del Garda e il Muller Thurgau dalla Sicilia sono altri due esempi di deregionalizzazione.E c’è perfino la mozzarella di bufala di Treviso, che unisce la maestria campana alla materia prima del Veneto. WWW.KNBA.IT TRENDWATCHING OTTOBRE 2015 >>> >>> TRD140 IL BARATTO È SUL WEB Nell’era della sharing economy crescono le piattaforme online dove scambiarsi di tutto: dai vestiti alle vacanze. Che si tratti di passatempo, di necessità o di missione, un fatto è certo: il baratto è un trend. Le persone riprendono a scambiarsi di tutto, e per farlo, scelgono sempre più spesso apposite piattaforme online che diventano delle vere e proprie community, che consentono alla domanda e all’offerta di incontrarsi. Si va da siti come Zerorelativo.it, dedicato a svariati oggetti, a iBarter.it e barattobb.it, specializzati in strutture ricettive, fino alle più note piattaforme di condivisione come Couchsurfing e BlaBlaCar. Tutti questi siti hanno la comune attenzione al consumo responsabile e al risparmio. Il baratto moderno coinvolge ogni tipo di bene: dai soggiorni in albergo, a servizi vari, come tinteggiare le pareti di casa, fino ad alimentari e vestiti. Non a caso tra i soggetti più attivi ci sono le mamme, alle quali si rivolgono siti come armadioverde.it, per scambiare i vestiti dismessi dai bambini. PAG 6 MARKETING E COMUNICAZIONE >>> >>> TORNA HOME >>> M138 IL NUOVO MARKETING È VISUALE E MOBILE M139 IL BRAND VINCENTE È ATTENTO ALLE CULTURE LOCALI M140 LE MARCHE DEVONO SAPER STIMOLARE LE EMOZIONI Dai big del digital marketing, otto idee per migliorare la comunicazione dei brand. Viviamo in un mondo sempre più connesso e mobile. In che modo il marketing può sfruttare questa tendenza e trarne vantaggio? Otto i suggerimenti per potenziare le strategie dei brand. 1) Il business passa dal mobile: in Italia si naviga per 1,44 ore al giorno da smartphone; 2) Raccontare per immagini: il visual storytelling è molto apprezzato dai consumatori; 3) Puntare sui blog, ormai un trampolino per diffondere informazioni; 4) Marketing dei contenuti, perché le persone preferiscono informarsi su un brand attraverso articoli e pubblicazioni; 5) Social Media Marketing: i social sono il mezzo più efficace per entrare in contatto con i consumatori; 6) Risposte in tempo reale: i consumatori si aspettano feedback immediati 7) Ambasciatori del marchio, per amplificare la comunicazione 8) Incrociare dati e risposte, in modo da adattare i contenuti alla domanda. La definizione del target assume valori e modelli diversi a seconda dei Paesi e delle culture. Lo rivela una ricerca TNS. La convinzione diffusa che la tecnologia stia rendendo il mondo un villaggio globale con una cultura uniforme è da sfatare. Nello scenario attuale, infatti, un brand vincente è quello che sa allinearsi efficacemente alle culture locali ed è in grado di abbandonare l’imperativo del commercial unico. Perché non è detto che una comunicazione che va alla grande in un Paese abbia lo stesso impatto in altri. È quanto emerso da una ricerca qualitativa sull’uomo ideale condotta da TNS in 9 Paesi (tra cui l’Italia). Lo scopo dello studio era fornire ai brand insight approfonditi attraverso un’analisi comparata, basata su diversi domini sociologici. E il risultato ha dimostrato come le peculiarità nazionali restino forti e in grado di perpetuare dei distintivi codici invisibili a chi si muove dentro. L’appeal di un marchio si misura dalla sua capacità di osservare la società e coglierne i trend e adeguare la comunicazione. La rilevanza culturale è la capacità di un brand di seguire i cambiamenti sociali e culturali, parteciparvi, assecondarli, e tradurli in attività di marketing. Si tratta, cioè, di trarre suggestioni operative dal monitoraggio dei macro fenomeni di cambiamento in atto. Il declino del possesso, ad esempio: i consumatori preferiscono l’esperienza al bene materiale, l’accesso alla proprietà. O ancora, la multicanalità: man mano che il digitale unisce il mondo digitale a quello fisico, il consumatore chiede di interagire con prodotti e servizi ovunque. Ci sono, infine, target con i quali fare i conti più che in passato. Come le donne, per le quali è necessaria una comunicazione fuori dai soliti cliché, e gli over 60, una generazione che sta ridefinendo in maniera significativa il concetto di vecchiaia. WWW.KNBA.IT TRENDWATCHING OTTOBRE 2015 PAG 7 TECNOLOGIA >>> ICT134 IL WEB RISCOPRE LA LENTEZZA Informazioni e notifiche in tempo reale invadono sempre più la sfera privata. E la Rete rallenta, verso ritmi più umani. La tecnologia dei media e dei social network è particolarmente invasiva e corrode i confini tra pubblico e privato. Viviamo nell’era dei flussi di informazione: bisogna correre, essere sempre reperibili, iper connessi. Paradossalmente è la tecnologia stessa a fornirci i mezzi per «mettere un freno» a tutto ciò, magari personalizzando l’uso del web. Ne sono un esempio i software che bloccano gli annunci pubblicitari, come AdBlock. Ma altri colossi del web, come Google e Facebook, si stanno adeguando. Il primo ha aggiunto su Gmail l’opzione «annulla invio» per bloccare le mail e prendersi il tempo di rileggere e riflettere su quanto scritto. Il social di Zuckerberg, invece, propone il pulsante «guarda dopo» che libera dalla frenesia di guardare subito e con disattenzione tutti i video. . WWW.KNBA.IT TRENDWATCHING OTTOBRE 2015 TORNA HOME >>> >>> ICT135 LE CITTÀ? ORMAI SANNO TUTTO DI NOI ICT136 ANCHE LA MEDICINA PUNTA SULL’ICT Grazie ai Big Data le città diventano sempre più smart e informate sulle vite degli abitanti. Con la tecnologia, le città stanno diventando degli organismi più complessi ed evoluti di quanto ci si potesse aspettare. Contenitori della spazzatura che avvisano quando sono pieni, semafori che contano le auto, lampioni che diffondono connettività: sono solo alcuni esempi del futuro che ci aspetta. Un futuro già in atto in città come Chicago, ad esempio, dove appositi sensori inviano all’amministrazione dati rilevanti sui cittadini; e i cittadini stessi li integrano con i propri smartphone. In Italia, invece, anche nelle regioni pionieristiche come Piemonte e Lombardia, sono in tanti a raccogliere i dati che però non condividono. Eppure un incrocio di Big Data potrebbe migliorare nettamente le nostre vite. Anche un semplice appuntamento in Comune sarebbe, infatti, ottimizzato conoscendo in anticipo i tempi di attesa del nostro turno e pianificando il tragitto. Piattaforme, software e Big Data reinventano la salute. E le Big Pharma continuano a investire. Dalla prima pillola prodotta con stampa 3D al primo sensore medico ingeribile. Fino al reggiseno smart che, indossato, è in grado di diagnosticare il tumore al seno. Un fatto è certo: la tecnologia sta riscrivendo il mondo della salute. Chi produce farmaci deve fare i conti con questa realtà e con la concorrenza sempre più agguerrita dei colossi tecnologici, che guardano al settore Health come a una gallina dalle uova d’oro. Ibm e Apple hanno unito le forze per creare un database sanitario, fondato sulle informazioni rilasciate dagli utenti tramite i propri device. Un altro esempio è GlaxoSmithKline, che sta applicando la tecnologia dei sensori della MacLaren per monitorare i parametri vitali del paziente. O ancora Merck, che ha investito 25 milioni di dollari in una piattaforma di Cloud per la gestione dei dati sanitari. Si stima che nei prossimi 5 anni il mercato crescerà del 2030% all’anno e toccherà un valore di 900 milioni. PAG 8 TARGET TORNA HOME >>> >>> >>> T028 ECCO LA NUOVA GREEN GENERATION T029 IL MARKETING GUARDA AI SENIOR. IL CASO ENEL T030 CHI SONO I NOSTRI MILLENNIALS? I 15-19enni sono i più sensibilli ai temi ambientali e pronti a impegnarsi in prima persona. Consapevoli, informati e attivi. E a chi li accusa di essere troppo egocentrici ed edonisti rispondono con iniziative e azioni per la tutela dell’ambiente. Secondo un’indagine AstraRicerche, l’81% dei Millennials è sensibile all’ambiente, con maggiore interesse per la salvaguardia del pianeta rispetto alla propria città di appartenenza. In testa ai comportamenti «green» degli adolescenti c’è la raccolta differenziata, praticata dall’80,6% . Seguono più generiche predisposizioni quali l’attenzione all’ambiente, la lotta all’inquinamento, la riduzione degli sprechi. Ma se lo smaltimento dei rifiuti è visto come un’esigenza prioritaria, non mancano critiche volte a migliorare la raccolta differenziata: per il 77,3% funziona bene solo in certe aree d’Italia; il 54,4% ritiene che i Comuni non siano capaci di gestirla nel modo ottimale; per il 43% manca una regolamentazione uniforme in materia. Tra i target più ambiti, gli over 65 sono al centro della nuova offerta Enel. Informati, alto spendenti, connessi. E, soprattutto, numerosi. Che gli over 65 rappresentino uno dei target più «corteggiati» dalle aziende non è un mistero. Continua a crescere, infatti, il numero dei brand che fanno dei senior il focus dei propri prodotti e iniziative promozionali. È il caso di Enel, che a loro ha dedicato la sua nuova proposta, chiamata appunto EnergiaX65. L’offerta, nuova nel suo genere, aggiunge alla fornitura di energia e gas con un prezzo bloccato per tre anni, una polizza assicurativa in omaggio. Tra i servizi inclusi, validi anche per i familiari conviventi, consulenza medica telefonica, prenotazione di visite ed esami, trasporto in ambulanza. A sostegno della nuova proposta ci sarà una campagna sulla stampa, affissioni e sul digitale con persone con più di 65 anni che si dedicano alle loro passioni sportive o ludiche grazie ai vantaggi dell’offerta. Come spendono? E che rapporto hanno con la tecnologia? Lo rivela una ricerca di Nielsen per Yahoo. Più della metà vive ancora con i genitori ma la maggior parte sceglie in autonomia cosa acquistare, magari dopo una ricerca in Rete. Lo smartphone è il device preferito e prevale un atteggiamento salutista. Gli adolescenti italiani si confermano iperconnessi e propensi alla spesa. Internet è il loro «passatempo» preferito da smartphone, tra social network e instant messaging, app, giochi e video, mentre usano poco le funzioni prettamente telefoniche (chiamate, SMS). Non sono fedeli alle marche ma provano interesse per promozioni e novità. E al di là dei singoli brand, i Millennials prediligono l’acquisto di prodotti healthy, di qualità, e con basso impatto ambientale. Infine, sono sensibili all’innovazione e alla pubblicità: fattore del quale le aziende devono tener conto per avvicinarli e conquistarli. WWW.KNBA.IT TRENDWATCHING OTTOBRE 2015 PAG 9 Report KB disponibili da subito – Luglio 2015 Richiedi REPORT SUBITO DISPONIBILI SCARICABILI DA MYKB WWW.KNBA.IT TRENDWATCHING OTTOBRE 2015 PAG 10 HAI NECESSITÀ DI CONOSCERE UN MERCATO, I PLAYER, POSIZIONAMENTO DEL BRAND, STRATEGIE DEI COMPETITOR? VUOI VERIFICARE II COMPORTAMENTI E LE ASPETTATIVE DEI CONSUMATORI? VUOI MONITORARE I TREND DI SETTORE, INNOVAZIONI, TARGET, STILI DI CONSUMO? VORRESTI COINVOLGERE IL TUO TARGET E ANALIZZANDO LE CONVERSAZIONI ONLINE RELATIVE A UN BRAND, AZIENDA, TOPIC? WWW.KNBA.IT TRENDWATCHING OTTOBRE 2015 PAG 11