Quando il brand non sa sedurre i Millennials

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4/7/2016
Quando il brand non sa sedurre i Millennials | Unione Italiana Vini
Quando il brand non sa sedurre i Millennials
Secondo un report di Gallup, in USA la Generazione Y sarebbe
quella con il minor grado di coinvolgimento emotivo con aziende e
marchi. La strada del successo è una maggior attenzione al
digitale Dai Mercati
28/06/2016
Con il termine Customer Engagement le moderne teorie di marketing indicano la capacità di un’azienda
o di un brand coinvolgere emotivamente clienti, rendendoli partecipi delle attività di comunicazione e
innovazione.
Si tratta dunque, secondo alcuni teorici del marketing, di un nuovo modello strategico, naturale
evoluzione del Customer Relationship Marketing (CRM), in quanto, pur mantenendo le dimensioni del
coinvolgimento e dell’interazione (proprie del CRM), allarga la sua azione a quelle di una maggiore
familiarità e influenza reciproca tra le parti, grazie all’utilizzo degli strumenti social.
In senso lato dunque con engagement s’intende il grado di coinvolgimento stretto, emotivo ed
emozionale, tra un’azienda (o brand) e i suoi clienti.
Secondo il recente report sul mercato Usa effettuto da Gallup, How Millennials Want to Work and Live, i
Millennials americani, cioè coloro che sono nati tra il 1980 ed il 2000, sono la generazione tra quelle loro
vicine, che dimostra un minor grado di consumer engagement e quindi un minor attaccamento emotivo
e psicologico ai marchi. Sarebbero, infatti, pianamente coinvolti emotivamente con i marchi solo il 25% degli appartenenti alla
Generazione Y, contro un 28% degli appartenenti alla Generazione X (quella precedente, i nati tra 1963
e il 1980 circa), il 33% dei Baby Boomers (nati tra il 1945 e il 1964 circa) ed il 38% degli appartenenti
alla Silent Generation (i “traditionalists”, nati tra l’inizio degli anni venti e la metà degli anni quaranta).
Particolarmente interessante anche il fatto che in alcuni settori, il livello di totale “non coinvolgimento”
con i marchi (e quindi di disinteresse), è più marcato a livello percentuale tra i Millennials rispetto alle
altre generazioni: è il caso, ad esempio, del settore delle compagnie aeree, dove il solo 12% dei
Millennials è “coinvolto” mentre il 46% totalmente non coinvolto.
E’ chiaro che il maggior coinvolgimento emotivo del consumatore porta al maggior successo di un
marchio, quindi una buona strategia di marketing deve tendere proprio a questo coinvolgimento,
trovando il difficile equilibrio tra le azioni più tradizionali ed una strategia incentrata sul digitale, allo
scopo di attrarre emotivamente gli appartenenti a generazioni diverse. Per coinvolgere maggiormente la
Generazione Y ciò deve senza dubbio passare dalla tecnologia, strada nella quale, almeno a legger i
dati di Gallup, le aziende devono ancora incrementare il loro impegno.
FEB
http://www.uiv.it/quando­il­brand­non­sa­sedurre­i­millennials/
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