CAMPAGNA ANTINFLUENZALE 2012-13
Introduzione
L’influenza è un’infezione virale acuta, ad elevata contagiosità, a carico delle vie respiratorie. E’
caratterizzata dal ripetersi di epidemie annuali e pandemie periodiche, in genere intervallate da
qualche decennio, a causa dell’elevato tasso di mutazione dei virus responsabili, con scarsa
protezione della risposta immune dell’ospite, indotta da precedenti infezioni.
Rispetto ad altre infezioni respiratorie virali, come il comune raffreddore, l’infezione influenzale
può provocare una malattia seria e indurre complicazioni soprattutto in persone particolarmente
vulnerabili, come gli anziani, o persone di qualunque età affette da patologie croniche. Per l’entità
del suo impatto sociale, misurabile in termini di ospedalizzazioni, mortalità, ma anche astensione
dal lavoro e aumento di consumo di farmaci, costituisce un serio problema sanitario pubblico, a
livello mondiale
La vaccinazione, in base ai dati scientifici disponibili, rappresenta un valido e sicuro strumento di
prevenzione della malattia influenzale; Il vaccino è tanto più efficace quanto maggiore è la
concordanza tra i ceppi virali che lo compongono e i ceppi virali circolanti: quando tale
corrispondenza si verifica, l’efficacia stimata nell’evitare la malattia, in adulti sani varia tra il 70 e il
90%; nei bambini e nei ragazzi fino a 16 aa., l’efficacia è pari al 60-70%, mentre negli anziani si stima
un’efficacia nel ridurre i decessi legati alle complicanze, variabile dal 25 all’80%.
Il sistema di sorveglianza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sulla base dei riscontri
dei virus circolanti a livello mondiale, ha individuato per l’attuale campagna 2012-13 un vaccino
trivalente stagionale così composto:
ceppo A/H1N1 isolato in California nel 2009, è stato causa di contagio a livello mondiale ed ha
continuato a circolare nel 2010 e nel 2011.
ceppo A/H3N2,Victoria isolato nel 2011, nuova variante responsabile di infezione influenzali
nella stagione invernale appena terminata nell’emisfero sud.
Ceppo B/Wisconsin, isolato nel 2010, nuova variante e diventato predominante delle infezioni
da virus B.
Raccomandazioni sull’impiego del vaccino antinfluenzale nella stagione 2012/13
Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia e
rappresenta un mezzo di prevenzione efficace e sicuro. Una sola dose è sufficiente per i soggetti di
tutte le età; una seconda dose è raccomandata solamente per i bambini al di sotto dei 9 anni di
età, mai precedentemente vaccinati contro l’influenza; l’eventuale seconda dose deve essere
somministrata dopo almeno 4 settimane dalla prima. La vaccinazione conferisce una protezione
che comincia due settimane dopo la somministrazione e dura in media circa 6-8 mesi.
In accordo con le indicazioni del Ministero della Salute (circolare del 25/09/2012) e della Regione
Lazio (Decreto del Commissario ad Acta 12/09/2012 n. U00182)), il vaccino viene offerto
attivamente e gratuitamente, grazie ai Medici e Pediatri di Famiglia aderenti, ai soggetti che
rischiano complicanze anche gravi se contraggono l’influenza e a coloro che svolgono attività di
particolare valenza sociale (tra cui il personale sanitario), al fine di evitare assenze lavorative
incongrue, secondo lo schema seguente:
Soggetti per cui la vaccinazione antinfluenzale è gratuita e raccomandata
Categoria
Dettaglio
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Soggetti di età pari o
superiore a 65 anni al 31/12/2011
Bambini di età
superiore ai 6 mesi,
ragazzi e adulti fino a
65 anni di età affetti da
Soggetti di età superiore ai 6 mesi e
inferiore ai 18 in trattamento a lungo
termine con acido acetilsalicilico, a rischio
di s. di Reye in caso di influenza
Donne che all’inizio della stagione
epidemica sono al secondo o terzo
trimestre di gravidanza
Soggetti di qualunque età ricoverati in
strutture per lungodegenti
Medici e personale sanitario di assistenza
Familiari e contatti di soggetti ad alto
rischio
Personale delle Forze dell’Ordine
Personale che, per motivi di lavoro, è a
contatto con animali, possibile fonte di
infezione da virus influenzali non umani
10 Altri soggetti addetti ai servizi di pubblica
utilità, quali
a) malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio
(inclusa l’asma, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica
e la broncopatia-BPCO); anche ricorrenti per i soggetti di età
inferiore ai 9 aa.
b) malattie dell’apparato cardiocircolatorio, comprese le
cardiopatie congenite ed acquisite
c) diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi
con BMI > 30 e gravi patologie concomitanti)
d) malattie renali con insufficienza renale
e)malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
tumori
f) malattie congenite o acquisite che comportino carente
produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da
farmaci o da HIV
g) malattie infiammatorie croniche e sindromi di
malassorbimento intestinale
h) patologie per le quali sono programmati importanti
interventi chirurgici
i) patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione
delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
a)
b)
c)
d)
a)
b)
Polizia di Stato
Polizia Municipale
Polizia Provinciale
Carabinieri
Guardia di Finanza
Polizia Penitenziaria
Guardia Forestale
Vigili del Fuoco
Personale della Protezione Civile
Allevatori
Addetti al trasporto di animali vivi
Macellatori e Vaccinatori
Veterinari pubblici e libero-professionisti
Forze armate
Personale degli Asili Nido, di scuole dell’infanzia e
dell’obbligo
c) Addetti Poste e Telecomunicazioni
d) Volontari servizi sanitari di emergenza
e) Personale di assistenza case di riposo
Per i soggetti non appartenenti alle categorie sopraelencate, in particolare i bambini sani che non
presentano fattori individuali di rischio, non esistono raccomandazioni specifiche. Chiunque decida
di vaccinarsi per altre motivazioni (timore della malattia, viaggi, lavoro ecc..) può fare riferimento
agli ambulatori del Dipartimento di Prevenzione, pagando l’importo (circa 10 €) indicato nello
specifico settore (Vaccinazioni) del sito AUSL VT. Il vaccino è comunque disponibile nelle farmacie.
Gli ambulatori sono ubicati a
Montefiascone, via Dante Alighieri 100, tel. 0761/833347
Tarquinia, via Benedetto Croce n. 4, tel.0766/846402
Viterbo, via E. Fermi, primo piano Cittadella della Salute, stanza n. 128, tel. 0761/236703
Vetralla, via Cassia Km 63, tel. 0761/461901
Civitacastellana, via Francesco Petrarca, tel. 0761/592346.
Sicurezza del vaccino e reazioni indesiderate
Tutti i vaccini antinfluenzali contengono solo componenti inattivate del virus, pertanto non sono
assolutamente in grado di indurre o riprodurre l’infezione effettiva. Esistono in commercio diverse
tipologie di vaccino con caratteristiche diverse, tutte disponibili nella campagna condotta dalla ASL
di Viterbo:
- Vaccino split : contiene virus influenzali frammentati;
- Vaccino adiuvato, contenente gli antigeni di superficie emulsionati ad adiuvante oleoso (MF59);
è autorizzato per l’immunizzazione di soggetti di età > 65 aa. La funzione degli adiuvanti è
quella di potenziare la risposta immunitaria di soggetti poco rispondenti, per cui l’utilizzo è
indicato negli anziani e negli immunodepressi.
- Vaccino intradermico: è un vaccino split in una siringa particolare che permette l’inoculo
intradermico, sfruttando la risposta immunitaria che si attiva nel derma. E’ indicato per i
soggetti poco rispondenti al vaccino convenzionale ed esistono due preparazioni: una
somministrabile dai 18 ai 60 aa. e l’altra per soggetti ultrasessantenni.
Effetti collaterali locali dopo somministrazioni del vaccino consistono prevalentemente in dolore ,
eritema e gonfiore nel sito di iniezione e regrediscono spontaneamente.
Le reazioni sistemiche comuni corrispondono a malessere generale, febbre, dolori muscolari,
cefalea, compaiono dopo 6-12 ore dalla somministrazione e perdurano 1 o 2 gg.
La correlazione causale tra vaccino antinfluenzale ed eventi rari riferiti quali nevralgie, parestesie,
alterazioni neurologiche e trombocitopenia non è mai stata dimostrata.
Ugualmente non è mai stata dimostrata l’associazione tra vaccino e Sindrome di Guillan-Barré
(polinevrite acuta), mentre ci sono evidenze tra insorgenza della sindrome e pregresse infezioni,
tra cui l’influenza.
Prevenzione Comportamentale
L’influenza è una malattia estremamente contagiosa, la trasmissione interumana avviene per via
aerea tramite le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, è opportuno, per quanto possibile,
evitare la frequentazioni di luoghi chiusi e affollati. Ha un notevole ruolo anche il contagio tramite
le mani contaminate dalle secrezioni respiratorie: vanno messe in atto pertanto semplici misure di
igiene comportamentale, quali il frequente lavaggio delle mani, il coprire bocca e naso in occasione
di tosse e starnuti e l’utilizzo di fazzoletti monouso, da gettare poi in idonei contenitori chiusi.
Dr.ssa Silvia Aquilani, Coordinatore Campagna Antinfluenzale ASL VT