Latina Il giornale di MARTEDÌ 27 DICEMBRE 2016 15 P revisioni rispettate. L’influenza dilaga in provincia di Latina come nel resto del Paese. Era stata in qualche modo pronosticata un’epidemia che avrebbe colpito quest'anno tra i 4e i 5milioni di italiani,il 1530% dei quali bambini. Circa sessantamila i pontini a letto durante la stagione autunnale e invernale. L’influenza doveva d’altronde raggiungere il picco tra metà dicembre e i primi di febbraio. Tra i ceppi anche l'AH1N1, già presente nel 2009. Queste insomma sono le caratteristiche del virus influenzale di quest'anno. Ilvaccinoè statoelaboratotenendo conto dei ceppi presenti. Come negli anni precedenti, può essere effettuata gratuitamente presso gli ambulatori dei medici e dei pediatri difamiglia oppurepresso gli ambulatori del Servizio Igiene e Sanità Pubblica distribuiti su tutto il territorio aziendale. “L'influenza è una malattia infettiva che si presenta durante la stagione invernale -spiega la dott.ssa Patricia Porcelli, coordinatore aziendale della campagna vaccinale antinfluenzale- è altamente contagiosa e caratterizzata da una rapida diffusione nella popolazione, e rappresenta un rischio per la salute, in particolare per gli anziani e per le persone affette da malattie croniche”. L’influenza determina inoltre elevati costi a carico della comunità, sia intermini di spesa sanitaria (farmaceutica e ospedaliera) che di costi sociali, per le assenzedal lavoro per cure proprie e dei familiari; inoltre il ricorso all’ospedalizzazione per il trattamento di IL DATO SANITA’ Il virus entrato nella fase di maggiore impatto. Durerà fino a febbraio Influenza, un picco da paura Stimati sessantamila pontini a letto durante l’inverno. Timori per il ritorno dell’AH1N1 forme influenzali, anche non complicate, soprattutto in persone anziane comporta serie ripercussioni sulla ricettività dei reparti ospedalieri con possibili disfunzioni operative. I principali destinatari dell’offerta gratuita di vaccino antinfluenzale stagionale sono le persone di età pari o Anziani e bambini restano i soggetti davvero a rischio superiore a 65 anni, nonché le persone di tutte le età con alcunepatologie dibase cheaumentano il rischio di complicanze; l'offerta gratuita attiva è rivolta anche alle persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale. La vaccinazione rimane lo strumento più effica- ce per la prevenzione della malattia antinfluenzale rappresentando una risorsa, non una minaccia, che contribuisce a guadagnare anni in buona salute. Poche sono le reali controindicazioni alla vaccinazione: lattanti sotto i sei mesi di vita, soggetti che hanno già avuto una reazione al- lergica grave (anafilassi) al vaccino o a una sua componente. In caso di malattia grave in corso, la vaccinazione va solo rinviata. Una sola dose di vaccino proteggerà adeguatamente per l'intera stagione influenzale, mentre per i bambini mai vaccinati saranno necessarie due dosi. ben lontani purtroppo e nonostante l'impegno regionale dal 1.118. 000 degli anni 2006-2008 quando la percentuale dei vaccinati era di circa il 70%, rispetto alla popolazione anziana". Le dosi di vaccino disponibili sono circa un 1.000.000. I tipi virali responsabili dell’inf luenza sono due: A e B. Il virus di tipo “A” circola attualmente nell’uomo con due sottotipi: H1N1 e H3N2. Il vi- rus di tipo B non possiede sottotipi, ma comprende due lineaggi con corredo antigenico distinto: Yamagata e Victoria. Tra le persone più a rischio sono i bambini piccoli, gli anziani di età superiore a 65 anni, le donne in gravidanza, le persone con patologie cronico-recidivanti e coloro che vivono a contatto delle comunità (ospedali, caserme, scuole, case di cura, ecc.). La federazione dei medici parla di incidenza del 4 per 1000 L’epidemia è più forte, ma aumentano le vaccinazioni Le misure di prevenzione sono cresciute del 5-10% La capacità dell’inf luenza di mettere a rischio la salute viene troppo spesso sottovalutata da cittadini e operatori sanitari, basti pensare che, sempre secondo le stime dell’ISS, in Italia si verificano ogni anno in media da 5 a 8 milioni di casi. L’influenza, è opportuno ricordarlo, oltre a causare seri problemi di salute pubblica è responsabile dell’aumento dei tassi di assenza dal lavoro e di perdita di produttività nei Paesi sviluppati. "L'influenza stagionale sta mettendo a letto migliaia di persone anche se l'incremento delle vaccinazioni va dal 5 al 10%". Una dichiarazione rilasciata una settimana fa da Maria Corongiu segretario regionale della Fimmg, il più rappresentativo dei sindacati dei medici di famiglia. "Quest'anno nel Lazio abbiamo già superato la soglia epidemica e abbiamo una incidenza vicina al 4 per mille, l’incidenza lo scorso anno è stata intorno al 10 per mille della popolazione, il picco è atteso in concomitanza con le feste natalizie. I medici di medicina generale nel 2015 hanno vaccinato circa 850.000 persone, ben più di 60.000 sono state le vaccinazioni a domicilio dei pazienti allettati, gli anziani sono stati 625.000, i restanti 200.000 erano persone a rischio,