Farmacia Gli antibiotici Il trattamento prevede più iniezioni stimolando il sistema immunitario a reagire in modo normale, evitando, così, risposte patologiche. a cura di Angela Romano Componenti estremamente importanti della medicina moderna, gli antibiotici Batteri resistenti agli antibiotici Batteri trattati frequentemente con lo stesso antibiotico spesso sviluppavano una resistenza alla sostanza, rendendo necessaria una medicina diversa e più potente. I microbi imparavano poi alla svelta anche come resistere a questa nuova sostanza. Questo crea un ciclo in cui si ha bisogno di sostanze sempre più potenti. Anche se gli antibiotici hanno migliorato drasticamente la nostra abilità di trattare molte malattie da infezione, il loro consumo sempre crescente ha creato un problema di resistenza che si traduce in un problema di salute pubblica. Questa resistenza si sviluppa principalmente dopo un trattamento a lungo termine con uno o più antibiotici che uccidono una ampia varietà di batteri. sono usati per combattere solo le infezioni causate dai batteri e non hanno alcun effetto contro la maggior parte delle infezioni virali. Questo è il motivo per cui il dottore non sempre prescrive gli antibiotici per curare una infezione. Alcuni antibiotici hanno effetto solo contro alcuni tipi di batteri; altri possono combattere efficacemente uno spettro più ampio. Infezioni batteriche possono includere la tonsillite, la maggior parte delle infezioni all’orecchio, alcune sinusiti, infezioni alla vescica e ai polmoni. In base alla loro reazione ad una colorazione di laboratorio, i batteri patologici si classificano in Gram positivi (Gram+) e Gram negativi (Gram-). Le infezioni più comuni (come per esempio raffreddori, bronchiti e mal di gola) sono causate da virus. Gli antibiotici non dovrebbero essere usati contro queste infezioni virali perché non aiutano ed anzi possono causare effetti collaterali. Infine va sottolineato che l’abuso di antibiotici contribuisce al problema crescente della resistenza batterica. Alcune infezioni virali come l’herpes, alcuni casi di influenza e HIV/AIDS possono essere curati con medicinali antivirali. In base al tipo di malattia e ai sintomi (e ai risultati di eventuali esami di laboratorio), il dottore può determinare se la prescrizione di un antibiotico sia appropriata. I supermicrobi I batteri resistenti all’antibiotico, o supermicrobi, come sono talvolta chiamati, non riescono più ad essere trattati da una terapia antibiotica. Quando si assume la penicillina o un altro antibiotico per un infezione, la sostanza di solito uccide la maggior parte dei batteri. Ma talvolta una piccola quantità di germi sopravvive. Questi sopravvissuti possono moltiplicarsi velocemente e prosperare nonostante la presenza dell’antibiotico. Dato che i batteri hanno la capacità di adattare la loro struttura cellulare, possono diventare resistenti ad un futuro trattamento con la stessa medicina. Di conseguenza, i batteri resistenti all’antibiotico, o supermicrobi, come sono talvolta chiamati, non riescono più ad essere trattati da una terapia antibiotica. Questo lascia a disposizione una quantità più limitata di sostanze per trattare malattie Il dosaggio è un fattore molto importante Se il dosaggio degli antibiotici non è adeguato, non sarà efficace per il trattamento dell’infezione ed i batteri saranno più inclini a sviluppare la resistenza. Questo perché i batteri possono continuare a crescere e sviluppare modi per vanificare gli effetti degli antibiotici. Gli antibiotici devono essere presi per l’intero lasso di tempo prescritto. Anche se i sintomi sono svaniti, piccole quantità di batteri possono essere ancora presenti e l’infezione potrebbe tornare se l’uso degli antibiotici fosse interrotto. Non completare il trattamento prescritto potrebbe anche stimolare la resistenza dei batteri. Gli antibiotici non dovrebbero essere salvati per un uso futuro. Si dovrebbe sempre prendere l’intera quantità di antibiotici prescritti, di modo da non lasciare che questa sostanza sia “avanzata”. In ogni caso, se questo accade, gli antibiotici non devono essere presi per curare un’altra malattia. Diversi tipi di infezioni necessitano diversi tipi di antibiotici, ed è per questo che prendere medicine “avanzate” è spesso inefficace. Consultare sempre il dottore se si ha un’infezione: solo il dottore può determinare se si ha un infezione e quale sia il tipo di antibiotico migliore e più sicuro per trattare la malattia in questione. comuni, ma potenzialmente mortali. Sfortunatamente i supermicrobi possono anche scambiarsi “segreti di sopravvivenza” con altri batteri, anche di specie diversa, permettendo la crescita di altri organismi resistenti agli antibiotici. Per anni, il potente antibiotico intravenoso vancomicina era una sicura ultima difesa contro alcune infezioni da staffilococco ed enterococco. Ma in anni recenti, alcuni supermicrobi hanno trovato la maniera di resistere alla vancomicina. Un tipo di enterococco resistente alla vancomicina (VRE) è apparso alla fine degli anni ‘80 ed è da allora prospera. Gli scienziati temono non solo che il VRE continui a prosperare, ma che condivida i suoi segreti genetici per la sopravvivenza con altri batteri come ad esempio lo stafilococco aureo. alutare 17