La memoria che vedi

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Stanze esperienze di teatro d’appartamento
quinta edizione 2016
STANZE è un progetto ideato e realizzato da
Alberica Archinto e Rossella Tansini
con la collaborazione di Teatro Alkaest
Stanze è sostenuta da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e
dal Comune di Milano – Assessorato alla Cultura
Siete venuti qui per fare del teatro, ma ora
dovete dirci: a che cosa serve?
Bertolt Brecht, Discorso agli attori-operai danesi
sull’arte della osservazione
3, 5 e 7 ottobre 2016 – ore 20.00
presso la casa di Tommaso Guarino
(si accede agli spettacoli solo su prenotazione via mail e fino a
esaurimento dei posti disponibili
l’indirizzo della casa dove si svolge lo spettacolo viene comunicato
esclusivamente per telefono: 331 4129098)
ingresso: euro 10,00
prenotazione obbligatoria: [email protected]
www.lestanze.eu
La memoria che vedi
testo e progetto di Tindaro Granata
dalle parole di Tommaso Guarino
con Tommaso Guarino e Tindaro Granata,
Mariangela Granelli, Francesca Porrini
produzione Proxima Res
prima rappresentazione assoluta
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Tommaso Guarino è un pittore settantenne che ha scritto per il teatro e
interpretato spesso i suoi testi, ambientati in un Sud arcaico e visionario. A
causa di una malattia che lo ha reso ipovedente, da qualche anno ha
sensibilmente ridotto la sua attività creativa. Stanze propone ora una rara
occasione di riscoprire il suo talento attraverso l’incontro con un giovane
regista e drammaturgo di successo come Tindaro Granata, che ha creato una
convergenza di visioni e pensieri diversi permettendo l’incrocio di linguaggi,
stili, vocazioni e immaginari personali.
Due attrici, Mariangela Granelli e Francesca Porrini, guideranno il pubblico nella
vita e nell’opera di Tommaso Guarino. L’azione si svolge in casa sua, con un
percorso che dal cortile conduce all’appartamento e alla cantina che custodisce
le sue opere. A Mariangela e Francesca, che indossano gli abiti delle donne che
Guarino ritrae nelle sue tele, enigmatiche figure dallo sguardo profondo e
lontano, toccherà pronunciare qualche brano scelto fra gli scritti dell’artista
che, accudito e sollecitato da un’impertinente badante impersonata dalla
Porrini, evocherà suggestivi scorci della sua vita, in cui riversa trascinanti doti
di affabulatore.
Sono stato chiamato da una storia che è persona.
Un uomo senza un occhio mi ha guardato con dolcezza.
Ho visto donne magiche parlare in silenzio.
Sono stato portato in un tempo, che si chiamava presente, e che ora è memoria.
Ho visto la memoria di un uomo senza un occhio, erano tante donne silenziose che
m’hanno raccontato, con magica voce, un pezzo di storia di Tommaso Guarino.
Sono stato pubblico come lo è lei, adesso, mio caro lettore.
Attraverso questa esperienza la condurrò sulla stessa strada che ho percorso io.
La porterò nella cantina dove Tommaso dipingeva: vedrà una donna fatta in carne e
ossa che racconta di donne fatte in colori e legno, la sua voce avrà le parole di
Tommaso.
La porterò in casa di Tommaso per sentire dalla sua voce i racconti della vita di un
artista “umile che vive d’arte e che tutto vuole essere tranne che serio”.
In casa di Tommaso ci troverà lui e la sua “badante”, una delle tante donne della sua
esistenza, che lo tiene in vita, facendogli raccontare la sua storia.
Forse questa “badante” è il ricordo di ogni sua donna dipinta oppure è solo una
“povera crista”, come lui la definisce.
Saranno Tommaso e questa “povera crista" che con il loro vivere quotidiano vi faranno
vedere... attenzione: per un artista, come Tommaso, anche il quotidiano può essere
straordinario e ci vogliono occhi attenti per vedere la memoria. Chi la vede è
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fortunato.
Tommaso ci aiuterà a essere fortunati e a vedere con il suo occhio, non con quello
“buono”, con quello cieco.
Tindaro Granata
Tommaso Guarino è nato a Milano dove vive e lavora. Ha frequentato l’Accademia Revoltella
di Trieste, dopo gli studi, si è trasferito per un paio di anni a Parigi, dove ha completato la sua
formazione frequentando gli atelier di vari artisti. Ha iniziato a esporre dagli anni Settanta fino
a oggi con grande interesse di pubblico e di critica. Autore di vari testi teatrali, di “sapore”
arcaico e popolare, li ha messi in scena in più occasioni. Alla domanda come vorrebbe essere
descritto in una biografia Tommaso dice: “Vorrei essere ‘raccontato’ come un uomo umile, un
uomo che vive d’arte, di pittura e di teatro, non serio. Ecco, un uomo d’arte non serio, ci sono
artisti più seri di me.”
Tindaro Granata nasce a Tindari (Me).
Dopo gli studi superiori si trasferisce a Roma con l’intenzione di fare l’attore.
Il suo percorso teatrale inizia nel 2002, senza aver frequentato scuole di recitazione, con
Massimo Ranieri, in occasione della messa in scena dello spettacolo Pulcinella.
In seguito si trasferisce a Milano e lavora con Carmelo Rifici, con il quale fonda l’associazione
Proxima Res, di cui oggi è direttore artistico.
Nel 2011 scrive e interpreta Antropolaroid col quale si fa notare dal pubblico e dalla critica
italiana (Premio ANCT). Il suo secondo lavoro è del 2013 Invidiatemi come io ho invidiato voi,
che gli vale numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio “Mariangela Melato” e il Premio
“Enriquez” per la Drammaturgia Civile.
Negli ultimi due anni inizia una collaborazione artistica anche con Serena Sinigaglia e Andrea
Chiodi. Nel giugno del 2016 Tindaro debutta con il suo nuovo lavoro Geppetto e Geppetto,
coprodotto dal Teatro Stabile di Genova, Festival delle Colline Torinesi e Proxima Res.
Mariangela Granelli si diploma alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova e nel
2007 vince il premio dell’ANCT come Miglior Attrice Emergente. Dopo aver frequentato il corso
di Alta Formazione tenuto da Luca Ronconi al Centro Teatrale Santa Cristina, è interprete in
alcune sue regie, tra cui Fahrenhait 451. E’ finalista due volte ai Premi UBU nel 2012 e nel
2013, per l’interpretazione in due regie di Carmelo Rifici. Molti gli spettacoli nei quali è diretta
da Rifici nel corso degli anni, l’ultimo Gabbiano nel 2016; è anche attrice sotto la direzione di
Leo Muscato, di Andrea Chiodi, di Fabrizio Montecchi. Nel 2013 è protagonista in Invidiatemi
come io ho invidiato voi scritto e diretto da Tindaro Granata e nel 2015 partecipa alla serie
teatrale 6BIANCA prodotta dallo Stabile di Torino con la regia di Serena Sinigaglia. E’
presidente di Proxima Res.
Francesca Porrini si diploma alla Scuola del teatro Stabile di Torino nel 2003.
Nel 2004 inizia una collaborazione con Gabriele Vacis, che la vede impegnata in diversi
spettacoli. Sempre dal 2004 inizia un lungo sodalizio artistico con Carmelo Rifici, che la porterà
a entrare nell’Associazione Proxima Res. E' interprete in diverse produzioni del Teatro Stabile
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di Torino, del Piccolo Teatro di Milano, dello Stabile di Bolzano e del Teatro Due di Parma. Nel
2013 è coprotagonista in Invidiatemi come io ho invidiato voi, scritto e diretto da Tindaro
Granata. Nel 2015 partecipa al progetto Expo2015 prodotto dalla Veneranda Fabbrica del
Duomo per la regia di Andrea Chiodi e nell’autunno del 2015 debutta con Fuorigioco, per la
regia di Emiliano Masala. Nel 2016 è interprete nella Locandiera diretta da Chiodi e prodotta da
Proxima Res e partecipa al progetto Geppetto e Geppetto di Tindaro Granata come regista
assistente.
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