06 L’AMBIENTE Il Rosmarino... Pianta anti invecchiamento per eccellenza!! di Gerardo D’Acunto Il rosmarino (Rosmarinus officinalis L.) è una pianta arbustiva originaria del bacino mediterraneo, ma oggi è diffusa un po’ dappertutto nelle zone a clima temperato con inverni dolci. Il rosmarino ama il pieno sole e tollera moderatamente la siccità. I fusti, alti da 50 a 150 cm, sono fogliosi con foglie sessili (prive di piccioli), coriacee, strette, con margini rivoltati; verde scuro sopra, biancastre sotto, persistenti; i fusti fioriti hanno un odore di incenso e di canfora, un sapore aromatico e astringente. I fiori, presenti quasi tutto l’anno, sono raggruppati in piccoli grappoli ascellari, di colore viola-azzurro. In Italia, il rosmarino si trova, allo stato spontaneo, lungo tutta la costa insieme alla lavanda, al timo e alla salvia. Sembra che il nome Rosmarinus si riferisca al celeste dei fiori che ricorda il colore del mare. Un po’ di storia Il rosmarino è menzionato molto spesso nelle ricerche storiche della botanica. Gli antichi ne facevano oggetto di grande venerazione. Lo impiegavano abbondantemente in tutte le feste, sia che si trattasse di cerimonie nuziali che funerarie o celebrazioni profane. Gli sposi portavano corone di rosmarino come simbolo d’amore e di fedeltà. Durante le epidemie di peste bruciavano rametti di rosmarino per purificare l’aria e si portavano addosso sacchetti di rosmarino da respirare passando accanto a persone infette di questa terribile malattia. ESTRAZIONE DELL’OLIO ESSENZIALE E CURIOSITA’ Per ottenere un litro di olio essenziale puro 100% di Rosmarino officinale occorrono circa 90 kg di piante in fiore, estratto per corrente di vapore dalle piante fresche. Il suo profumo è una NOTA DI TESTA e l’elemento che lo caratterizza è il Fuoco. Il pianeta di riferimento è Marte, il suo segno zodiacale è l’Ariete. L’Aromatario 07 Moderni usi cosmetici e alimentari dell’Olio Essenziale L’olio essenziale di rosmarino viene largamente utilizzato, come composto aromatico, sia nell’industria cosmetica (saponi, profumi, creme, ecc.) che nell’industria alimentare (bevande alcoliche, desserts, bonbons, conservazione dei grassi, ecc.). L’industria alimentare ha recentemente scoperto le forti proprietà antiossidanti del rosmarino. In effetti la pianta potrebbe rimpiazzare il BHT (butilidrossitoluene indicato, fra gli additivi, con la sigla E321) e il BHA (butilidrossianisolo indicato, fra gli additivi, con la sigla E320), due antiossidanti di sintesi utilizzati per la conservazione degli alimenti, ma che hanno l’inconveniente di presentare un certo rischio di cancerogenicità. Le proprietà antiossidanti del rosmarino, conosciute molto tempo prima dell’avvento del frigorifero, sono state utilizzate per la conservazione delle carni. L’odore e il sapore fortemente aromatico risultano spesso troppo forti e non sempre gustosi. Dagli anni 90, invece, si è riusciti ad estrarre dal rosmarino i principi attivi antiossidanti direttamente dall’olio essenziale. senziale di rosmarino ha prodotto un aumento della concentrazione nello studio. Il rosmarino è stato molto apprezzato dal Dott. Sebastian Kneipp (abate presbitero tedesco, medico igienista, cultore dell’idroterapia e della fitoterapia) che lo consigliava come efficace tonico, specie nelle persone anziane. Egli consigliava di adoperarlo come enolito (macerazione in vino bianco forte per tre settimane) contro la debolezza generale, il surmenage fisico e intellettuale, accompagnato da perdita di memoria, ipotensione arteriosa, disturbi cardiaci d’origine nervosa, vertigini, reumatismi, ipercolesterolemia e cirrosi. Gerardo D’Acunto Biologo - Specializzato in Scienza e Tecnica delle Piante Medicinali [email protected] Impieghi terapeutici del passato e del presente Da un punto di vista terapeutico il rosmarino è stato sempre considerato come la pianta anti invecchiamento per eccellenza, per la sua attività sia sulle funzioni del cervello che su quelle di vari altri organi. Il rosmarino è stato sempre ritenuto capace di stimolare l’attività cerebrale e di migliorare la memoria. E’ per questo motivo che i letterati greci si cingevano la fronte con corone di rosmarino quando dovevano impegnarsi in esercizi intellettuali particolarmente impegnativi. Al giorno d’oggi, nel corso di una sperimentazione clinica su 144 volontari l’olio essenziale di rosmarino ha dimostrato di esercitare un effetto benefico sulla memoria spaziale e la memoria a breve termine. Nel corso di test effettuati su 120 studenti universitari che dovevano sostenere degli esami di profitto, l’inalazione di olio es- VALIDAZIONE DELLA COMUNITÀ SCIENTIFICA La Commissione E e l’ESCOP approvano l’uso interno del rosmarino per attenuare i disturbi gastrici e l’uso esterno, come coadiuvante, per attenuare i disturbi reumatici e della circolazione sanguigna periferica (mani, piedi, gambe). L’ESCOP raccomanda l’uso del rosmarino anche per migliorare le funzioni biliari ed epatiche e, per uso esterno, come leggero antisettico. BIBLIOGRAFIA: Blumenthal M, Goldberg A, Brinckmann J (Ed). Expanded Commission E Monographs, American Botanical Council, Pubblicato in collaborazione con Integrative Medicine, USA, 2000 European Scientific Cooperative on Phytotherapy (Ed). Rosmarini folium cum flore, ESCOP Monographs on the Medicinal Uses of Plants Drugs, Centre for Complementary Health Studies, Université d’Exeter, Grande-Bretagne, 1997 Natural Standard (Ed). Herbs & Supplements - Rosemary, Nature Medicine Quality Standard. 2009 www.naturalstandard.com The effects of lavender and rosemary essential oils on test-taking anxiety among graduate nursing students. McCaffrey R, Thomas DJ, Kinzelman AO. Holist Nurs Pract. 2009