Chimica per l’energia a.a. 2013/14 Batterie 1 Batterie Una batteria è un dispositivo attraverso cui si immagazzina energia elettrica. Si può considerare analoga a un serbatoio di un veicolo in cui si immagazzina l’energia chimica associata ai legami presenti in un combustibile fossile. Una batteria è costituita da due o più celle elettrochimiche connesse elettricamente in serie (più-a-meno-a–più e così via) in modo che le loro differenze di potenziale si possano sommare. Ogni cella è costituita da due elettrodi e da un elettrolita. Nell’uso quotidiano, talvolta ci si riferisce a una batteria anche quando si parla di una singola cella. Le reazioni redox che avvengono agli elettrodi trasformano l’energia elettrochimica in energia elettrica. Storia e fondamenti La moderna batteria fu sviluppata dal fisico italiano Alessandro Volta nel 1800. Zinco, Salamoia, Feltro, e Ag In una comunicazione datata 20 marzo 1800 indirizzata al presidente della Royal Society of Chemistry, sir Joseph Banks, Volta annuncia alla comunità scientifica l'invenzione della pila (o "apparato elettromotore" o "apparato a colonna"), da lui qui chiamata "organo elettrico artificiale" e paragonata all'organo elettrico del pesce Raja Torpedine. La comunicazione viene pubblicata sulle "Philosophical Transactions" con il titolo On the Electricity excited bv the mere Contact of conducting Substances of different Kind. Le Batterie nel tempo 1800 1836 1859 1868 1888 1899 1946 1960s 1970s 1990 1991 1992 1999 Pila di Volta: Ag / Zn Pila Daniell : Cu/Zn Planté: Accumulatore piombo acido Leclanché: cella C/Zn Gassner: cella C/Zn a secco Junger: Ni/Cd Neumann: Ni/Cd Ni/Cd ricaricabile Batterie al litio Nickel metallo-idruro (NiMH) Litio ione Batteria alcalina ricaribile Litio ione/polimero Componenti Anodo: L’elettrodo a cui avviene l’ossidazione (perdita di elettroni) Nel processo di scarica (cella galvanica) è l’elettrodo negativo, in quello di carica (cella elettrolitica) diventa l’elettrodo positivo Catodo: L’elettrodo a cui avviene la riduzione (acquisto di elettroni). Nel processo di scarica (cella galvanica) è l’elettrodo negativo, in quello di carica (cella elettrolitica) diventa l’elettrodo positivo Elettrolita: conduttore ionico che permette la chiusura del circuito consentendo la migrazione degli ioni verso gli elettrodi. Classificazione Batterie primarie: sono quelle batterie che possono essere utilizzate una sola volta perchè i reagenti si consumano durante il processo di scarica. Non possono essere ricaricate e devono essere buttate via quando hanno esaurito la loro energia. Batterie secondarie: sono quelle batterie che possono essere riutilizzate perchè le reazioni e producono energia elettrica nel processo di scarica vengono invertite nel processo di carica. La carica della batteria viene ripristinata facendo fluire attraverso il sistema una corrente opposta a quella prodotta nella scarica. Principio di funzionamento e terminologia Processo di scarica Processo di carica • Quando non passa corrente (equilibrio): la ddp tra i due elettrodi è detta forza elettromotrice (fem, E) o tensione a circuito aperto (TCA, OCV = open circuit voltage) • Quando passa corrente (polarizzazione): ddp tra i due elettrodi è diversa dalla fem e si chiama tensione (V). 7 Parametri operativi Capacità teorica (coulombs o Ampère-ora, Ah): la quantità di carica che una pila può erogare quando sottoposta a scarica totale (scarica profonda) Capacità pratica (Ah) quantità di carica che una pila può erogare quando sottoposta a scarica parziale (V > 0). In pratica la capacità di una cella viene definita come la corrente che la cella deve fornire per scaricarsi completamente in un’ora. 1 Ah = 3600 Coulomb. Parametri operativi Energia teorica, ET (Watt-ora, 1Wh=3600 J) è il prodotto capacità x tensione viene fornita per mole di reazione ed è valutabile dalla relazione ET =- ∆G = nFE Energia pratica (Ep) La quantità di energia elettrica prodotta in pratica è inferiore alla teorica e dipende dalle condizioni di scarica Vi è la tensione della pila Parametri operativi Energia specifica (densità di energia): energia accumulata. Può essere sia riferita all'unita di peso (Wh kg-1) che all'unità di volume (Wh dm-3) Potenza : prodotto della corrente i per la corrispondente tensione V P= i V Conoscendo la dipendenza della tensione dalla corrente, si può valutare l'andamento della potenza di una pila al crescere della corrente di scarica. Parametri operativi Il confronto delle prestazioni di potenza tra sistemi differenti viene fatto sulla base della potenza specifica (densità di potenza): potenza per unità di peso ( W kg-1) oppure per unità di volume (W dm-3). Nel caso di sistemi ricaricabili (accumulatori) la capacità di ricarica viene valutata in termini di efficienza coulombica t i dt o sca r. t i ca r. dt o ∫ ε co ul. = ∫ Parametri operativi Vita o durata di un accumulatore indica il numero di volte che esso può venire scaricato e ricaricato prima che le sue prestazioni in termini di capacità teorica scendano sotto un limite prefissato (generalmente al 7580% del valore iniziale) Autoscarica: un fenomeno di degradazione comune a tutti i tipi di celle, che può verificarsi nel periodo di stoccaggio o comunque di non utilizzo della cella, e che si traduce in una perdita di capacità e una diminuzione della f.e.m. della cella. Generalmente dovuto a una trasformazione chimica indesiderata dei materiali attivi che formano i terminali, in seguito a dissoluzione nell’elettrolita o per corrosione. La vita di una batteria è fortemente legata all’entità del processo di autoscarica ed esso è più rapido all’aumentare di T. Requisiti • alta capacità specifica: il contenuto energetico del sistema reagente deve essere il più elevato possibile, in modo da ottenere, a parità di energia richiesta, il minimo ingombro; • stabilità: le reazioni debbono avvenire solo a circuito chiuso, ovvero i fenomeni di autoscarica devono essere di minima entità; • reversibilità: i prodotti delle reazioni avvenute durante il funzionamento da generatore dovrebbero essere completamente ritrasformati, durante la carica, nei reagenti che erano presenti antecedentemente alla scarica; • durata: la vita delle batterie deve essere la più lunga possibile, compatibilmente con i vari tipi di prestazioni richieste. • basso costo dei materiali • compatibilità con l'ambiente 13 Curve di polarizzazione: curve corrente-tensione OCV: tensione a circuito aperto Curve di scarica: curve tensione-stato di carica C rate: La velocità di scarica (o carica) è una misura della corrente di scarica (o carica) di una batteria necessaria ad esaurire (o ripristinare) l’intera capacità della batteria espressa (in Ah)) Scarica a: 1C: la batteria si scarica in 1 h C/2: la pila viene scaricata a una corrente tale da portare alla capacità totale in 2 ore 2C: la pila viene scaricata a una corrente tale da portare alla capacità totale in 30 minuti Nota la capacità della batteria, si può risalire al valore della corrente di scarica (o carica). Per esempio, se una batteria ha una capacità di 500 mAh, una scarica a 2C significa una corrente di 1 A, mentre una carica a C/10 rate significa una corrente di 50 mA. Curve di scarica: curve tensione-stato di carica La velocità di scarica (o carica) può essere anche espressa in termini di velocità oraria. Per esempio, una scarica a C/5 indica un processo di scarica che impiegherebbe cinque ore ad esaurire la capacità C della cella. BATTERIE PRIMARIE Pila Leclanché (zinco/carbone) Realizzata per la prima volta nel 1866, è tuttora la più usata tra le batterie primarie a causa del suo basso costo Anodo: Zn Catodo: MnO2 in pasta di grafite come conduttore Elettrolita: NH4Cl o soluzione acquosa di ZnCl2 Zn + 2MnO2 +2NH4Cl —> 2MnOOH + Zn(NH3)2Cl2 E=1.26 ΔE = 1.5V, a causa dell’accumulo di NH3 al catodo in carbonio tende a ridursi. Lasciando la pila a riposo (o anche portandola a T basse, in un congelatore), NH3 tende a ricombinarsi sotto forma di complesso con Zn2+, riattivando parzialmente la fem originale della pila. Pila Leclanché alcalina (Alkaline-Manganese Batteries) Per evitare l’accumulo di NH3, si sostituisce NH4Cl con KOH 50-100% densità energia in più Bassa autoscarica (10 anni shelf life) lunga durata a bassa intensità di corrente (< 400mA), Anodo: polvere di Zn Catodo: polvere di MnO2 Elettrolita: KOH Anodo (ossidazione): Zn(s) + 2OH-(aq) → ZnO(s) + H2O(l) + 2eCatodo (riduzione): MnO2(s) + 2H2O(l) + 2e- → Mn(OH)2(s) + 2OH-(aq) Reazione completa di cella: Zn(s) + MnO2(s) + H2O(l) → ZnO(s) + Mn(OH)2(s) Δ Ecell = 1,5 V Pila Leclanché alcalina (Alkaline-Manganese Batteries) Batteria a bottone ad argento Anodo (ossidazione): Zn(s) + 2OH-(aq) → ZnO(s) + H2O(l) + 2eCatodo (riduzione): Ag2O(s) + H2O(l) + 2e- → 2Ag(s) + 2OH-(aq) Reazione completa di cella: Zn(s) + Ag2O(s) → ZnO(s) + 2Ag(s) ΔE = 1,6 V La batteria a mercurio usa HgO come agente ossidante invece di Ag2O e ha un potenziale di cella di 1,3 V. Batterie primarie al Litio Come gli altri metalli alcalini, il litio è altamente infiammabile e leggermente esplosivo se esposto all'aria e soprattutto all'acqua, con la quale reagisce in maniera violenta (produzione di H2). Li è corrosivo e deve essere maneggiato con cura evitando il contatto con la pelle. Li è considerato leggermente tossico A causa della sua elevata reattività il litio non è presente in natura nella sua forma pura. Anche se esistono più di 200 minerali contenenti litio, solo circa 25, che contengono almeno il 2% di ossido di litio (Li2O), possono essere impiegati come fonte di approvvigionamento. Tra questi, solo quattro sono presenti in quantità sufficienti da giustificarne l'estrazione per usi industriali . Il processo necessario per ottenere il litio a partire dai minerali è estremamente energivoro: processi di estrazione complicati, lunghi e costosi (estrazione da salamoie a profondità tra 100 e 1000 m, evaporazione in vasche grandi fino a 16 Km2, eliminazione di altri metalli alcalini e alcalino-terrosi…l’intero processo dura fino a 2 anni) Attualmente non vi è quasi nessun programma per il riciclo del litio, anche se negli Stati Uniti ed in Giappone si è da poco iniziato a recuperare le batterie esaurite. Allora perché Litio? Le proprietà del litio spiegano perchè sia un anodo molto popolare: Anode Atomic mass (g) Standard potential (V) Density g/cm3 Melting point ºC Electrochemical Equivalence (Ah/g) Li 6.94 3.05 0.54 180 3.86 Na 23.0 2.7 0.97 97.8 1.16 Mg 24.3 2.4 1.74 650 2.20 Al 26.9 1.7 2.7 659 2.98 Ca 40.1 2.87 1.54 851 1.34 Fe 55.8 0.44 7.85 1528 0.96 Zn 65.4 0.76 7.1 419 0.82 Cd 112 0.40 8.65 321 0.48 Pb 207 0.13 11.3 327 0.26 Il litio è il più leggero tra i metalli e ha il più elevato potenziale standard di riduzione: il litio ha la massima densità di energia Alcune batterie al litio possono avere una ddp di circa 4 V Batterie al Litio In funzione della loro architettura e delle diverse combinazioni di reagenti utilizzate, le batterie al litio possono produre ddp da 1,5 a 3,7 V: più del doppio delle batterie alcaline Si possono raggruppare in tre categorie: •Elettrolita solido •Catodo solido •Catodo liquido A causa della reattività del Li gli elettroliti sono generalmente liquidi organici anidri aprotici Batterie al Litio a elettrolita solido Pile (litio-iodio) Una delle pile più comuni realizzata ponendo a contatto diretto litio metallico con un complesso a trasferimento di carica formato dalla combinazione di poli-2-vinilpiridina (P2VP) e iodio con una composizione pari a P2VP:8I2. Il composto è in grado di cedere lo iodio per cui, all'atto del contatto, il litio reagisce con l'alogeno per formare tra i due elettrodi un strato di ioduro di litio che agisce come separatore elettrolitico solido. Anodo (-): Catodo (+): Reazione completa di cella: 2 Li → 2 Li+ + 2 eI2 + 2 e- → 2 I- 14Li(s)+P2VP 8l2(s) →14Lil(s) + P2VP• 8l2(s) ∆E ≈ 2.8 V potenza ridottissima ma lunghissima durata: pacemaker, orologi, calcolatrici Batterie al Litio a catodo solido litio-ossido di manganese introdotta sul mercato nel 1975 dalla industria giapponese Sanyo . Rappresenta circa 80% del mercato. Queste pile hanno generalmente una struttura a bottone e sono basate su soluzioni elettrolitiche liquide non acquose e su catodi solidi. Li(s)/ LiBF4in PC-DME (l) / MnO2(s),C(s) PC = propilencarbonato DME= 1,2-dimetossietano sono i solventi organici aprotici utilizzati per sciogliere il tetrafluoborato di litio e formare così l'elettrolita. tensione operativa molto elevata, generalmente intorno ai 3.0 3.5V a temperatura ambiente Batterie al Litio a catodo liquido le pile con catodi solubili utilizzano liquidi come ad esempio cloruro di tionile (SOCl2) che svolge la doppia funzione di materiale catodico e di solvente per il sale elettrolitico (in genere cloruro di litio e alluminio, LiAlCl4) Anodo Θ Li —> Li+ + e Catodo ⊕ 4Li+ + 4e + 2SOCl2 —> 4LiCl + SO2 + S Reazione completa 4Li + 2SOCl2 —> 4LiCl + SO2 + S di cella prestazioni eccezionali in termini di potenza ed energia specifica. una pila litio-cloruro di tionile di dimensione cilindrica, ha un'energia di 34 Wh rispetto ai 5 Wh delle pile zinco-carbone e ai 12 Wh di quelle alcaline delle stesse dimensioni. BATTERIE SECONDARIE: gli accumulatori Batteria piombo-acida La storia della pila ricaricabile o accumulatore inizia con la scoperta del sistema piombo-acido, ideato nel 1859 dal fisico francese Gaston Planté . La batteria piombo-acida è una batteria secondaria ed è ricaricabile. Una tipica batteria da automobile da 12 V ha sei celle collegate in serie, ognuna delle quali produce circa 2,1 V. Batteria piombo-acida: reazioni In scarica la cella produce energia elettrica e si comporta come una cella voltaica. Anodo (ossidazione) Θ: Pb(s) + HSO4-(aq) → PbSO4(s) + H+(aq) + 2eCatodo (riduzione) ⊕: PbO2(s) + 3H+(aq) + HSO4-(aq) + 2e- → PbSO4(s) + 2H2O(l) Reazione completa di cella (scarica): PbO2(s) + Pb(s) + H2SO4(aq) → 2PbSO4(s) + 2H2O(l) Ecell = 2,1 V Reazione completa di cella (carica): 2PbSO4(s) + 2H2O(l) → PbO2(s) + Pb(s) + H2SO4(aq) La tensione è di 2.15V nello stato carico e di 1,98 V nello stato scarico. La configurazione più comune è quella a batteria, con sei unità in serie - e quindi con una tensione nominale di circa 12V Batteria piombo-acida Le celle al piombo sono in grado di fornire una f.e.m di circa 2 V con una densità di energia di circa 35 Wh/kg per circa 1200 cicli. L’elettrolita è composto da una soluzione di acido solforico (H2SO4) purissimo alla concentrazione di massima conducibilità (circa 30%, densità 1,22 a 15oC). Durante il processo di scarica gli elettrodi si dissolvono nell’elettrolita formando solfato di piombo (PbSO4) e determinando una diminuzione della densità di H2SO4. Nel processo di carica, invece, la densità dell’elettrolita aumenta. La densità può quindi essere utilizzata come indice del grado di carica della cella Nickel/Cadmio La prima cella nichel-cadmio fu realizzata nel 1899 dallo svedese Waldmar Jugner e fu via via sviluppata finchè, nel 1947, il francese Neumann ne realizzò il primo modello ermetico, il quale è tuttora una delle soluzioni più utilizzate per l’elettronica portatile di alto consumo. Cd + 2OH- —> Cd(OH)2 + 2e 0.81 Θ NiO2 + 2H2O + 2e —> Ni(OH)2 + 2OH- 0.49 ⊕ Cd +NiO2 + 2H2O 1.30 Anodo: Cd Cd(OH)2 + Ni(OH)2 Catodo: Ni(OH)2 Elettrolita: soluzione acquosa di KOH Vantaggi: Le celle nichel-cadmio sono in grado di fornire una f.e.m di circa 1,2 V con una densità di energia di circa 45 Wh/kg per un numero di cicli che va da 1000 (modello aperto) a 2000 (modello ermetico). Lunga shelf-life Svantaggi più costosa e con densità di potenza inferiore all’accumulatore Pb. Carbonatazione dell’elettrolita per via di CO2 atmosferico. Si forma K2CO3 con conseguente aumento della resistenza dell’elettrolita e diminuzione di capacità. Effetto memoria. NiCd Effetto Memoria Effetto memoria: si verifica quando si ricarica ripetutamente una batteria prima che si sia scaricata almeno del 50%. La batteria “dimentica” la sua capacità originale. NiCd Effetto memoria • Fenomeno dovuto alla crescita delle dimensioni dei cristalli di Cd che causa la diminuzione della superficie elettrochimica attiva. • In alcuni casi è possibile che i cristalli crescano tanto da penetrare il separatore e cortocircuitare i due elettrodi, rendendo la batteria inservibile. • L'effetto della crescita delle dimensioni dei cristalli è più pronunciato se la batteria viene lasciata sotto carica per giorni, o viene ripetutamente scaricata in maniera incompleta. • Per evitare quest'effetto bisogna ciclare (caricare e scaricare) il singolo elemento almeno una volta ogni due o tre settimane. Batterie Nickel/Metallo Idruro (NiMH) Alla fine degli anni ‘60 è stato scoperto che alcune leghe metalliche (LiNi5 or ZrNi2) sono in grado di immagazzinare atomi di idrogeno che possono poi partecipare a reazioni reversibili. Nelle moderne batterie NiMH l’anodo è costituito da leghe di diversi metalli (V, Ti, Zr, Ni, Cr, Co, Fe) Anodo: lega di nickel e altri metalli Catodo: osso-idrossido di nichel Elettrolita: KOH Curva di carica Applicazioni: elettronica portatile , veicoli elettrici Batterie Nickel/Metallo Idruro (NiMH) Anodo (ossidazione) Θ: MH(s) + OH-(aq) → M(s) + H2O(l) + eCatodo (riduzione) ⊕: NiO(OH)(s) + H2O(l) + e- → Ni(OH)2(s) + OH-(aq) Reazione completa di cella: MH(s) + NiO(OH)(s) → M(s) + Ni(OH)2(s) Ecell = 1,4 V Si ha un abbassamento di potenziale di scarica in seguito alla modificazione della struttura cristallina dell'idrossido di nichel, il quale passa dalla forma beta a quella gamma; quest'ultima ha un potenziale d'elettrodo di circa 50 mV inferiore alla forma beta e come risultato si ha una riduzione della capacità della batteria, tale effetto è detto anche lazy battery. Anche in questo caso il problema può essere risolto ciclando periodicamente la batteria. Accumulatore al litio metallico Si sfruttano le potenzialità energetiche del litio, combinando l'elettrodo di litio con elettrodi cosiddetti ad intercalazione, vale a dire costituiti da materiali con strutture aperte che consentano l'intercalazione reversibile di ioni litio. Tipici esempi di elettrodi ad intercalazione sono il solfuro di titanio TiS2, il solfuro di molibdeno, MoS2 (entrambi con struttura lamellare), l'ossido di vanadio, V6O13 (con struttura a tunnel). : Prestazioni: 80-530 kWh/kg, tra -20-50oC Durante la scarica il litio si dissolve al polo negativo (litio metallico) producendo ioni litio i quali migrano attraverso l'elettrolita (in genere costituito da una soluzione di un sale di litio disciolto in un solvente organico apolare) per poi venir intercalato nell'elettrodo positivo (composto ad intercalazione). Nel processo opposto di carica, gli ioni litio abbandonano il positivo per rientrare nell'elettrolita e raggiungere il negativo dove si depositano come litio metallico. 37 Sicurezza Il litio reagisce con ogni elettrolita con cui viene a contatto con la conseguente formazione sulla sua superficie di uno strato passivante Dendriti litio metallico La passivazione porta a disuniformità superficiali che inducono depositi dentritici durante il processo di carica che con il procedere dei cicli possono poi portare a in corto-circuiti interni. L'alta reattività del litio rende gli accumulatori che lo usano come elettrodo, particolarmente sensibili ad abusi anche accidentali che in condizioni estreme possono anche portare ad esplosioni con gravi conseguenze di sicurezze ed affidabilità 38 Dendriti As cells cycle, the surface area of metallic Li increases without limit because the plated Li deposit is not compact . 39 Sicurezza Il litio non è stabile termodinamicamente in elettroliti non acquosi. 2 Li + EC → Li2CO3 + etilene H2 + 1/2 O2 → H2O -69 kcal/mole Li -56 kcal/mole Durante i vari cicli della cella l’area superficiale del Li metallico aumenta senza limite e dopo circa 20-50 cicli la cella non può sopportare T>120oC. Sicurezza • Overcharge and short circuit are most common electrical abuse. • High Temperature and crush are the most common physical abuse. La batteria litio-ione La pericolosità associata con l’uso di Li metallico ha spinto verso nuovi sviluppi: nel 1991 Sony introduce la batteria Litio-ione I moderni elettrodi a litio contengono ossido di litio e cobalto e grafite La densità di energia della batteria litio ione è leggermente inferiore a quella del litio metallico, ma i problemi di sicurezza e stabilità sono molto minori. Batteria litio-ione Il Li metallico viene sostituito con un elettrodo ad intercalazione, del tipo Liy MnYm, che sia in grado di accumulatore e scambiare una quantità elevata di ioni litio. il processo elettrochimico al polo negativo non è più la deposizione e la dissoluzione del litio come ma l'intercalazione degli ioni litio durante la carica e il loro rilascio in scarica. È eliminato il rischio di corto circuiti ed aumentato considerevolmente l'affidabilità e la sicurezza. Anodo: Grafite o carboni litialti Catodo: Ossido di litio Elettrolita liquido: solvente organico (EC, DMC) contenente LiPF6 or LiClO4 Batteria litio-ione Lix Cj Portacorrente negativo (Cu) Elettrolita ionoconduttore Li(1-x)MO y z Portacorrente positivo (Al) Andodo (ossidazione): LixC6 → x Li+ + xe- +C6(s) Catodo (riduzione): Li1-xMn2O4 + x Li+ + x e- → LiMn2O4(s) Reazione completa di cella: LixC6 + Li1-xMn2O4(s) → LiMn2O4(s) + C6(s) E =3,7 V gli elettrodi Grafite (conduttore elettronico) in cui sono “intercalati” atomi di Litio ossido misto di Li e un altro metallo (ad es Co) Vantaggi delle batterie Litio-ione 47 Svantaggi degli accumulatori litio-ione Costosi - 40% più di NiCd. Delicati– la T di esercizio deve essere controllata spesso con dispositivi interni che aumentano ulteriormente il prezzo (batterie intelligenti) e l’accumulatore deve essere ermeticamente sigillato. Una batteria Li-Ion può esplodere se surriscaldata o caricata eccessivamente. Un accumulatore agli ioni di litio richiede diversi sistemi di sicurezza obbligatori al suo interno, prima che si possa considerare sicuro per l'uso comune. Questi includono un interruttore termico (per prevenire il surriscaldamento in caso di sovraccarico) e una linguetta di sicurezza con valvola di sfiato (per controllare la pressione interna). Nonostante queste caratteristiche di sicurezza, le batterie Li-Ione sono soggette a frequenti richiami in fabbrica; inoltre, i sistemi di controllo occupano spazio utile all'interno delle pile, oltre ad aggiungere ulteriori possibilità di guasto. Leggi e normative--Class 9 miscellaneous hazardous material UN Manual of Tests and Criteria (III, 38.3) Svantaggi degli accumulatori litio-ione Small 1 Wh computer batteries are not perfectly safe. Li-ion batteries die quickly if operated at 60 oC and explode at 80 oC. Of 22 US airline Li battery fires, 11 happened in last 3 years. Soltituire l’elettrolita liquido con uno solido Conventional Li Ion Li Polymer Cu Current Collector Porous Graphite Anode Composite Solid anode Liquid Electrolyte Solid Separator Porous Cathode Composite Polymer Cathode Composite Al Current Collector Al Current Collector Flammable liquid electrolyte Li Ion: <200 Wh/kg Poor lifetime and capacity fade Solid state, no flammables Li Polymer: ~250 Wh/kg Stable polymer for best lifetime 50 Accumulatore litio polimero • The lithium polymer battery differs from other rechargeable lithium batteries by the electrolyte it uses. The electrolyte is a plastic-like layer, which cannot conduct electricity, but allows the exchange of ions. • The polymer electrolyte replaces the traditional porous separator element soaked in electrolyte. Without a liquid electrolyte these accumulators are absolutely leak-free and plastic foils can be used instead of a metal as housing for the cell. • The dry polymer solution simplifies manufacture, improves robustness, safety and also permits a slender form. It can be produced in any shape to occupy the empty space in appliances. 51 Dendrite growth during charging Conventional Li Ion Li Polymer Dendrite growth was a problem Cu Current Collector Porous Graphite Anode Composite Solid anode Liquid Electrolyte Solid Separator Porous Cathode Composite Polymer Cathode Composite Al Current Collector Al Current Collector 52 Accumulatore litio polimero La reazione globale di cella consiste nella migrazione di ioni litio (Li+) tra i due elettrodi; non vi è presenza di litio metallico nel sistema. Tutto il processo di generazione della corrente si basa su una membrana polimerica che permette il passaggio di ioni Li+ 60 ≤ T ≤ 80 °C Li/poly: vantaggi Flessibilità di design Potenza: elevata densità di energia significa maggior potenza in un dispositivo più piccolo 160% > NiMH 220% > NiCd Lunga “shelf life”: solo 5% di perdita di carica per mese (10% per NiMH e 20 % per NicCd) Densità di energia di diversi accumulatori Volumetric Energy Density (Wh/l) 1000 Smaller Thin Film Li / Li-ion 900 800 700 Li-ion 600 Ni-Cd 500 Li-polymer Ni-MH 400 Lighter Pd-acid 300 200 100 0 0 50 100 150 200 250 300 Gravimetric Energy Density (Wh/kg) 350 400 Materiali elettrodici Cathodes : layered crystal (graphite) into which the lithium is intercalated. Experimental cells have also used lithiated metal oxide such as LiCoO2, LiNi0.3Co0.7O2, LiNiO2, LiV2O5, LiMn4O9, LiMn2O4, LiNi0.2Co0.8O2 Cathode anode Cathode Materials LiNi0.8Co0.16M0.04O2 M = Al, Mg Vantaggi Capacità Teorica 274 mAhg-1 Potenziale di lavoro 3.8V ax y z b Svantaggi Alto impatto ambientale Elevati costi Struttura lamellare Voltage / V Parametri di cella a, c / Å 5.1 4.8 4.5 4.2 3.9 3.6 3.3 3.0 14.40 14.35 14.30 c 14.25 14.20 14.15 2.88 2.87 2.86 2.85 2.84 2.83 2.82 2.81 a=b 0 20 40 60 80 Tempo / ore evoluzione dei parametri reticolari a e c del LiNi0.8Co0.16Al0.04O2 durante il funzionamento della cella elettrochimica 100 120 140 parametro reticolare c / Å evoluzione dei parametri reticolari di tre materiali elettrodici 14.5 14.4 14.3 14.2 14.1 14.0 13.9 13.8 13.7 14.5 14.4 14.3 14.2 14.1 14.0 13.9 13.8 13.7 14.5 14.4 14.3 14.2 14.1 14.0 13.9 13.8 13.7 LiNi0.8Co0.2O2 4.5 V 0 4.5 V 4.6 V 4.7 V 4.8 V LiNi0.8Co0.2O2 4.9 V 5.0 V 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500 550 4.5 V 4.5 V 4.6 V 4.7 V 4.8 V LiNi0.8Co0.16Al0.04O2 0 50 LiNi0.8Co0.16Mg0.04O2 50 5.0 V 100 150 200 250 300 350 400 450 500 4.5 V 4.5 V 4.6 V 4.7 V 4.8 V 4.9 V 0 LiNi0.8Co0.16Al0.04O2 4.9 V 5.0 V 100 150 200 250 300 350 400 450 500 numero di difrattogrammi LiNi0.8Co0.16Mg0.04O2 Struttura di LiFePO4 Vantaggi Capacità Teorica 170 mAhg-1 Economico Basso impatto ambientale Potenziale di lavoro 3.5V Svantaggi Sintesi complessa y z x b a c • LiMPO4, struttura ortorombica Pnma 62 • tetraedri gialli rappresentano i polianioni PO43-, • Ottaedri rossi descrivono la coordinazione del metallo di transizione M • blu ottaedri del litio. Processo elettrochimico Piombo acido Pb(0) + PbO2 + H2SO4⇔ 2PbSO4 + H2O Nichel cadmio Cd (0) + NiOOH ⇔ Cd(OH)2 + 2Ni(OH)2 Nichel Metalli idruri Litio ione Energia specifica V Vita Di ciclo 30 Wh/Kg 80 Wh/l 2.0 V >1000 1.3V >200 40 Wh/Kg 115 Wh/l MH + NiOOH ⇔ M(0) + Ni(OH)2 50 Wh/Kg 170 Wh/l 1.3V >300 LiCoO2+ 6C ⇔ Li1-xCoO2 + LixC6 110 Wh/Kg 250 Wh/l 3.6V >1200 150 125 100 Energia Specifica Wh / 75 Kg 50 110 30 40 50 25 0 piombo acido Nichel-Cadmio Nichel-metallo idruro Litio-ione BATTERIE A FLUSSO Flusso di elettrolita Una batteria a flusso è un tipo di batteria ricaricabile, in cui elettroliti contenenti una o più sostanze elettroattive disciolte fluiscono attraverso una cella elettrochimica che converte l'energia chimica direttamente in energia elettrica. Gli elettroliti sono stoccati esternamente, generalmente in vasche e vengono pompati attraverso la cella (o celle) del reattore, sono presenti anche sistemi basati sulla forza di gravità. Possono essere "ricaricate" rapidamente sostituendo l'elettrolita liquido (come riempire il serbatoio dell'auto con motore a combustione interna) Batterie a flusso V: 4 possibili stati di ossidazione ⊕ VO2+ / VO2+ Θ V3+ e V2+. “elettrodi liquidi” (soluzione acida) di differente potenziale elettrochimico, fatti fluire sui due lati di una membrana. I due liquidi sono separati da una membrana impermeabile agli elettroni che passano attraverso un circuito esterno, producendo corrente. La carica di una batteria a flusso dipende solo dalla riserva di elettroliti “freschi” di cui dispone. gli elettroliti possono sempre essere “rigenerati”, facendo funzionare la batteria al contrario, con un flusso di elettricità dall’esterno, che li riporta allo stato iniziale. ΔE ≈ 1.4 V η ≈ 70 % densità energia ≈ 30 Wh/kg elettrolita Batterie a flusso: problemi e soluzioni Membrana ed elettroliti molto costosi La membrana è molto delicata, si rompe spesso, soprattutto se si tentano di usare elettroliti più economici, ma più aggressivi, dei sali di vanadio. Recentemente (2013) è stato realizzato un prototipo di cella a flusso che non ha bisogno di membrana e usa composti del bromo, molto più economico del vanadio. Al catodo della cella viene fatto scorrere bromo liquido, mentre nell’anodo poroso fluisce idrogeno, in mezzo ai due un flusso di HBr, il prodotto della reazione fra i due elementi. Con un'opportuna progettazione del canale e dei flussi i due reagenti liquidi, Br2 e HBr , scorrono uno sopra l’altro, senza mescolarsi e, poiché HBr non fa passare gli elettroni, il flusso di questi fra idrogeno e bromo, deve scorrere all’esterno della cella, creando nuovo HBr in fase di scarica, e nuovo Br2 e H2 in fase di carica. Aspetti ambientali • Le batterie possono contenere metalli pesanti (Hg, Cd, Pb) • Smaltimento in centri di raccolta speciali • Differenziazione (tecniche elettromagnetiche, XRD) • Riciclo • Costi elevati 66 Aspetti ambientali RECYCLING The percentage of batteries which can be recycled continues to rise. More than 90 % of isolated batteries can be recycled for their metal content and the trend is moving ever upward. Particular attention is being given to recycling processes producing high quality products. One recycling method that guarantees high quality is recycling in a blast furnace. 67 Biobatterie Generating electricity from glucose Glucose is produced by plants through photosynthesis by absorbing CO2 . A natural substance found in fruits, vegetables, and juices, it is an abundant renewable energy source. We gain vital energy by breathing in oxygen (O2) and digesting carbohydrates (glucose) from food. Bio batteries apply the same biological principle. Oxygen and glucose are taken in and enzymatically broken down, causing a chemical reaction that generates ample electricity. Bio battery test cell developed by Sony that generates electricity from glucose energy in juice or other substances, demonstrated here by spinning a propeller. 68 Biobatterie Since developing the world's first prototype bio battery in 2007, Sony has announced a series of working models, including one in a remote control car that runs on a glucose solution. Development that may lead to bio batteries for mobile devices and many other electronics are in progress. 69 Celle a combustibile Come funziona una cella a combustibile ANODO: H22H+ +2 e- CATODO: ½ O2 + 2 e- O2- H2+1/2 O2 H2O 70