Le conseguenze in area mediterranea ed in Italia Vincenzo Ferrara (Dirigente ENEA, Consigliere del Ministro dell’Ambiente per i cambiamenti del clima) IN COLLABORAZIONE CON IL SISTEMA DELLE AGENZIE AMBIENTALI Atmosfera Dati CNR-ISAC Dati CNR-ISAC Temperature. Le temperature medie annuali in Italia sono cresciute negli ultimi due secoli di 1,7 C(pari a oltre 0,8 Cper secolo), ma il contributo pi¯ rilevante a questo aumento ¸ avvenuto in questi ultimi 50 anni, per i quali lÕaumento ¸ stato di circa 1,4 C (pari a circa 2,8 C per secolo). Il tasso di crescita delle temperature medie in Italia ¸ molto superiore (circa doppio) a quello medio globale. Sono aumentate di pi¯ le temperature minime (soprattutto al nord) che le massime, e di pi¯ le temperature invernali (soprattutto al sud) che quelle estive. Tuttavia, la situazione si capovolge se si analizzano soltanto i dati degli ultimi 50 anni. Infatti, sono aumentate di pi¯ le temperature massime di quelle minime e, conseguentemente, sono aumentate anche le escursioni termiche giornaliere. Dati WMOWMO-UNEP Precipitazioni. Secondo gli studi del CNR-ISAC, le precipitazioni totali sono di minuite in tu tto il territorio nazionale di circa il 5% a s ecolo, con maggiori riduzioni (9%) in primavera. La riduzione ¸ p i¯ accentuata nelle regioni centro-meridionali rispetto a qu elle settentrionali. é diminuito anche il numero complessivo dei giorni di pioggia, soprattutto in questi ultimi 50 anni: la diminuzione ¸ pari a circa 6 giorni per secolo nelle regioni settentrionali e a circa 14 giorni nel centro-sud. La tendenza generale, per tutte le regioni italiane, ¸ u n aumento dellÕintensit delle precipitazioni e una diminuzione della loro durata. Sono in aumento anche i fenomeni siccitosi, la cui persistenza ¸ maggiore in inverno nelle regioni settentrionali e maggiore in estate al sud. Europa tra il 2080 e il 2100 (proiezioni IPCC) 2 Mare Mediterraneo ENEA ENEA Il Mediterraneo diventa più caldo e più salato Ma, per ora, non si solleva come gli altri mari e oceani IPCC 3 Coste ENEA 4 Geosfera Aree vulnerabili alla desertificazione al 2100 effetto combinato tra cambiamenti climatici ed aridità aridit à + degrado del suolo Aree a rischio aridità/degrado 5 Disponibilità Disponibilità acqua IPCC-AR4 IPCC IPCC Projected Changes in Annual Precipitation 6 Variazione delle portate dei corsi d’acqua Prima della fine del secolo le portate dei fiumi nel sud Europa potrebbero ridursi del 60% e fino al 80% nei mesi estivi Il potenziale idroelettrico potrebbe ridursi dal 20 al 50% 7 Evoluzione della biodiversità Premessa: Indipendentemente dai cambiamenti futuri del clima, la biodiversità tenderà a declinare a causa della espansione delle attività umane, ai crescenti usi antropici del suolo e alla progressiva riduzione e frammentazione degli habitat naturali I cambiamenti del clima porteranno in Europa alle seguenti principali conseguenze per gli ecosistemi terrestri: •Spostamento verso nord degli ecosistemi e spostamento a quote più elevate: le specie che non riusciranno a spostarsi in tempo o che avranno limiti nei loro spostamenti saranno destinate a soccombere (necessità di riconnettere il territorio naturale e di creare reti ecologiche) IL ILRUOLO RUOLODELLA DELLABIOSFERA BIOSFERA TERRESTRE E MARINA TERRESTRE E MARINA - L’ oceano assorbe sempre meno - L’ oceano assorbe sempre meno (temperatura/pressione parziale) (temperatura/pressione parziale) - Gli ssorbimenti terrestri aumentano alle - Gli ssorbimenti terrestri aumentano alle alte latitudini, diminuiscono alle medie alte latitudini, diminuiscono alle medie basse latitudini (respirazione/fotosintesi) basse latitudini (respirazione/fotosintesi) •Le specie più sensibili alla disponibilità di acqua ed alla qualità delle acque saranno quelle maggiormente a rischio. A maggior sofferenza saranno i mammiferi e alcune specie di uccelli dell’area mediterranea. Ne risentiranno anche gli allevamenti zootecnici e gli animali domestici. 8 La protezione della biodiversità biologica fattore principale di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici Impegni largamenti disattesi in Italia: diminuire di almeno il 10% le perdita di biodiversità entro il 2010 Motivi principali: 1. Insufficiente riconoscimento del problema (scarsa o nulla consapevolezza nei cittadini e nei decisori politici). 2. Insufficiente ricerca scientifica e insufficiente conoscenze di come affrontare il problema sul medio e lungo termine (parchi, riserve ed aree protette, deframmentazione, restauro ecologico, ecc). 3. Manca un rapporto para-Stern per la biodiversità (il significato economico ed il valore dei servizi che derivano dalla biodiversità per le attuali e future generazioni) . 4. Mancano i responsabili dei danni alla biodiversità. 9 Il futuro delle foreste (secondo IPCC - WG2) In Europa: Metà Metàdelle delleforeste forestemondiali mondiali sono sonoinin55paesi: paesi: Federazione FederazioneRussa Russa Brasile Brasile Canada Canada USA USA Cina Cina 1. Espansione verso il nord Europa e la tundra artica e riduzione nel sud Europa e nel Mediterraneo. 2. Conifere sostituite da alberi decidui. 3. Aumento dei processi di respirazione dei suoli che in area mediterranea porterà a perdita di biomassa e degrado del suolo. 4. Aumento degli incendi boschivi. 5. Aumento degli attacchi parassitari 10 Maggiori rischi di infezione Disease Malaria Schistosomiasis Filariasis Onchocerciasis (river blindness) African trypanosomiasis (sleeping sickness) Dengue Yellow fever Likely Very likely Vector Population at risk (millions) Present distribution Likelihood of altered distribution with warming mosquito water snail mosquito black fly 2,100 600 900 90 (sub)tropics (sub)tropics (sub)tropics Africa/Latin America 99 99 9 9 tsetse fly 50 tropical Africa 9 mosquito mosquito unavailable unavailable tropics tropical South America & Africa 99 9 9 99 A cura della WHO 11 Maggiori impatti sull’Europa Europa settentrionale: diminuzione ondate di gelo, aumento delle precipitazioni nelle aree settentrionali più estreme, aumento della estensione forestale, miglioramento della produzione agricola, aumento della disponibilità d’acqua. Europa centrale: aumento della siccità invernale, aumento della intensità delle precipitazioni estreme, aumento dei rischi di esondazione dei fiumi, aumento dei rischi di alluvione, moderata diminuzione complessiva della disponibilità d’acqua Europa meridionale: aumento delle ondate di calore, aumento della siccità estiva, diminuzione della estensione forestale ed aumento degli incendi boschivi, diminuzione della produzione agricola, diminuzione della disponibilità d’acqua, inondazioni costiere in area mediterranea. 12 I problemi che si pongono in Italia Aspetto idrologico. Questo problema non ¸ solo una questione di bilancio idrologico, ma ha profonde implicazioni sullÕagricoltura, il turismo, la salute, la produzione industriale, lÕurbanizzazione, e, non ultimo, sul settore assicurativo. Aspetto ecosistemico e agroforestale. Questo significa che tutti i sistemi ecologici, forestali e dellÕambientalinaturale del mediterraneo tenderanno a ŅmigrareÓverso lÕEuropa centro occidentale e settentrionale , con le conseguenti modifiche anche del paesaggio e con profonde implicazioni soprattutto nei set tori dellÕagricoltura,del turismo e tempo libero e nel settore residenziale. Aspetto marino costiero. Questo problema ha forti implicazioni, oltre che sulla perdita di biodiversit ,su tutte le attivit produttive condotte nelle zone costiere, ma soprattutto sulle attivit ricreative e turistiche e perfino sul patrimonio storico, artistico e culturale, come nel caso di Venezia. Aspetti territoriali e socio-economici. Le ripercussioni secondarie sono connesse alle implicazioni ed alle conseguenz e dirette ed indirette che derivano dagli aspetti precedenti. Tutto ci potrebbe anche creare tensioni sociali nella produzione dell a ricchezza nazionale e nella distribuzione della ricchezza. 13 Grazie per l’attenzione 14