LE CROCIATE
CAUSA
SCATENANTE
DELLE
CROCIATE
Turchi Selgiuchidi (vedi p. 214) nel 1070 avevano conquistato Gerusalemme,
sostituendosi agli Arabi, e si erano dimostrati poco tolleranti con sia con i
Cristiani che vivevano in Oriente che con i pellegrini, i quali venivano spesso
depredati. I pellegrinaggi in Terra Santa non erano più sicuri.
L’imperatore Alessio I Comneno chiese allora aiuto al papa Urbano II contro i
Turchi.
Il papa, sperando di riuscire a ricomporre lo scisma d’Oriente del 1054, decise di
accogliere la richiesta dell’imperatore e
nel 1095, durante il Concilio di Clermont-Ferrand, lanciò un appello ai principi e
ai feudatari d’Europa perché organizzassero una spedizione per liberare
Gerusalemme e i luoghi santi dal dominio dei Turchi.
In cambio il papa offriva a tutti coloro che fossero morti combattendo il
perdono di tutti i peccati.
LE CROCIATE
PERCHE’ MOLTI
ACCOLSERO
L’INVITO DI
URBANO II A
PARTIRE PER LE
CROCIATE?
La risposta all’appello del papa fu entusiasta. Molti accolsero l’invito del papa,
dando vita alle crociate (crociate dalla croce che veniva cucita sugli abiti e posta
sullo scudo come segno di riconoscimento e dimostrazione di fede), guerre
sante contro gli infedeli, i Turchi appunto.
Le crociate furono otto e ebbero luogo dal 1096 al 1270.
Va ricordato che la prima crociata fu preceduta dalla “crociata dei pezzenti”:
mentre si stava preparando la prima crociata, nella primavera del 1096 un
monaco francese, Pietro l’Eremita, raccolse attorno a sé una massa di pellegrini
(contadini e poveri di ogni genere, bambini, vecchi e donne, cavalieri della
piccola nobiltà) che si misero in marcia verso Gerusalemme per liberare il Santo
Sepolcro. Molti di loro persero la vita prima di giungere a destinazione, gli altri
vennero letteralmente massacrati dai Turchi.
La prima vera crociata, invece, partì alla fine del 1096 e fu guidata dai principali
feudatari europei (francesi, tedeschi e normanni) sotto il comando di Goffredo
di Buglione. Gli eserciti si riunirono a Costantinopoli e si diressero a
Gerusalemme che conquistarono nel 1099. I territori conquistati vennero divisi
in quattro regni cristiani.
E’ evidente che se seguirono altre sette crociate è perché le terre conquistate
vennero presto perse.
Motivi religiosi:
- per un sincero sentimento religioso: molti erano attratti dall’idea di ottenere,
morendo in battaglia, il perdono di tutti i peccati;
- senso di fratellanza nei confronti dei cristiani d’Oriente.
Motivi economici:
- l’incremento demografico aveva accresciuto il bisogno di terre da parte dei
contadini;
- la conquista turca della Palestina aveva reso più difficoltosi i commerci con
l’Oriente: bisognava riconquistare quella regione per rilanciare gli scambi;
Motivi politici:
- desiderio di ottenere feudi sia da parte dei nobili che li avevano persi, sia da
parte dei cadetti;
- desiderio di pacificare l’Europa allontanando i membri della piccola nobiltà,
LE CROCIATE
RAGGIUNGONO
GLI OBIETTIVI
PREFISSATI?
QUALI LE
CONSEGUENZE
DELLE
CROCIATE?
spesso responsabili di un clima di violenza.
Le iniziali motivazioni religiose si persero man mano a vantaggio di quelle
economiche e politiche.
No.
- Gerusalemme non fu liberata, ma rimase in mano ai Musulmani.
- la riunificazione della cristianità non si verificò: lo scisma non venne
annullato.
- la sete di terre rimase inappagata perché appunto non vennero conquistate
terre.
- Le crociate avvantaggiarono economicamente le repubbliche marinare che
affittavano le navi ai crociati e prestavano loro ingenti somme di denaro.
- L’intenso movimento di uomini e navi fece sì che giungessero in Europa molti
prodotti provenienti dall’Oriente.
- Si diffuse sia in Europa che nel mondo musulmano un forte spirito di
intolleranza religiosa che sfociò tra l’altro in un atteggiamento di ostilità nei
confronti degli Ebrei, considerati anch’essi infedeli.