LICEO SCIENTIFICO G.OBERDAN Presidio ISS di Trieste A scuola di mare Trieste, 21 maggio 2007 PERCORSO METODOLOGICO DIDATTICO Esempi di attività : Scuola primaria – ins. dott. E. Tuzzi Scuola secondaria I grado - ins. prof. V. Cassinari Scuola secondaria II grado - ins. prof Eva Godini percorso Il Percorso comprende attività di vario genere,dall’esperienza diretta "sul campo" alla consultazione di testi per la ricerca e l’approfondimento delle conoscenze. Si articola nelle seguenti attività: SIMULAZIONE ESPERIENZA ELABORAZIONE esempi Dall’osservazione alla scoperta Dai dati percettivo-sensoriali alla strutturazione di conoscenze Un primo approccio in seconda elementare disegni conoscenze “classificazione” I “tanti” mari dei bambini anemone Hanno tentacoli per difendersi e mangiare Vivono attaccati a rocce, scogli conchiglie Usiamo i colori per distinguere gli animali che appartengono allo stesso “gruppo” Anemone e Pomodoro di mare sauro Un percorso articolato: Classi quarte e quinte Scuola primaria sensi Attività per: Esplorare Conoscere Spiegare Elaborare NOME ORGANISMO ANEMONE Caterina, Emanuela POMODORO DI MARE Pietro, Simone, Marco B, Alessandro VISTA Com’è Cosa fa TATTO UDITO OLFATTO Com’è Cosa sento Che odore ha Lungo, giallo, marrone, bianco Viscido, appiccicoso, molliccio,tener o, liscio Suono chiaro “fruo, fruo” Forte, acido, puzzolente, salmastro Muove i tentacoli Rosso, verde, tigrato Rotondo Sta fermo Molle, viscido, soffice, delicato Salato puzza NOME ORGANISMO ANEMONE POMODORO DI MARE DESCRIZIONE NELLA SCATOLA TROVO Un po’ movimentato, filaccioso, tentacoloso, urticante, Si trova sulle o sotto le pietre vicino all’acqua Pastelli colorati, ovatta perché è morbido, righello, carta perché è liscio, buccia di mandarino perché la base è ruvida, boccetta con un liquido che brucia perché è urticante Di vari colori,rossiccio, verde, tigrato ( a righe orizzontali); Si trova attaccato alla base delle rocce, vicini all’acqua Pallina per la forma, ovatta per la delicatezza, foglietti e pastelli per il colore, sale per l’odore di mare, un contenitore con acqua e dentifricio perché è molle e viscido, un pezzo di nastro adesivo perché è attaccato, una conchiglia perchè vive in mare Schede s Posti dove abbiamo trovato gli animali Divertente è animazione Ricercare: scoprire, imparare. . . Inventare Approfondiamo le conoscenze Attività operative e di studio alla scuola secondaria di primo grado A questo gruppo appartengono:pomodoro di mare rosso, anemone tigrato, anemone. Principali caratteristiche ANATOMIA I Celenterati sono animali acquatici molto primitivi con simmetria arrangiata e sono provvisti di cellule urticanti (Cnidoblasti). Presenta un corpo privo di scheletro. E’ una specie di sacco, detto Celenteron, a doppia parete: una esterna ectoderma e una interna endoderma. La cavità del sacco è un vero e proprio tubo digerente nel quale le cellule dell’ endoderma riversano gli enzimi che digeriscono gli alimenti introdotti in bocc.Esistono forme natanti e forme fisse, isolate o riunite in colonie.La vita dei celenterati comprende uno stadio giovanile detto planula ed uno adulto, fisso sul fondo, detto polipo. Dal polipo,in alcuni Celenterati,si originano delle forme liberamente nuotanti dette meduse. I polipi sono sessili e possono essere singoli o riuniti in colonia sono sempre provvisti di una o più corone di tentacoli intorno alla bocca. Le meduse sono planctoniche e danno il corpo a forma di ombrella, da cui si dipartono le braccia orali. I celenterati sono i primi animali a presentare una primitiva differenziazione delle cellule in tessuti:esternamente e presente in un tessuto di rivestimento e internamente troviamo i tessuti nervosi, muscolare e di tipo scheletrico. Si riproducono alternativamente per via sessuata ed asessuata. I celenterati si suddividono in Idrozoi (idra), Scifosoi (medusa), Antozoi (coralli, attinie e madrepora) Val 3 SCHEDA Pomodoro di Mare GRUPPO SISTEMATICO Celenterati NOME SCIENTIFICO Actinia equina. DESCRIZIONE Appartiene alla classe degli Entozoi ( dal greco “fiore animale”), ordine degli Attiniari. Presenta un corpo privo di scheletro. E’ una specie di sacco a doppia parete: una esterna ectoderma e una interna endoderma. La cavità del sacco è un vero e proprio tubo digerente nel quale le cellule dell’ endoderma riversano gli enzimi che digeriscono gli alimenti introdotti in bocca. La struttura colonnare è provvista di disco pedale carnoso, che gli permette di strisciare sul substrato, e di disco boccale da cui si dipartano numerosi tentacoli, circa 200, disposti in sei file concentriche.I tentacoli sono provvisti di cellule urticanti (cnidoblasti), utilizzate per cacciare e per difesa. Durante i periodi di emersione e nelle ore diurne,i tentacoli vengono ritirati e protetti all’interno del corpo, che assume forma globosa. In questo modo l’organismo riesce a trattenere al suo interno una quantità d’acqua sufficiente a mantenere le funzioni vitali.All’arrivo dell’alta marea e al crepuscolo la corona di tentacoli viene nuovamente estroflessa. Hanno grassa tolleranza alle variazioni di temperatura (2°-28°). HABITAT Substrato roccioso, dalla “ Zona di marea “ a circa 10 m. Comune in tutto il Mediterraneo. ANATOMIA Sistema nervoso E’ il più primitivo che si trovi nel regno animale. Tra ectoderma ed endoderma ci sono delle cellule nervose che ricevono e trasmettono gli stimoli esterni e delle fibre muscolari che riunite in muscoli primitivi permettono il movimento dei tentacoli e la contrazione di tutto il corpo. COMPORTAMENTO Alimentazione Si nutre di piccoli pesci, gamberetti, materiali in sospensione Locomozione Striscia lungo le rocce e il suolo subacqueo con movimenti lentissimi ed impercettibili. Predazione Tramortisce le prede grazie alle cellule urticanti. Protezione Si protegge con i tentacoli. Riproduzione I sessi sono separati e la riproduzione è sessuata, con fecondazione interna. Le uova maturano durante tutto l’anno; la larve si sviluppano nella cavità gastrovascolare dell’adulto per poi essere emesse dalla bocca. Adattamento zona di marea Si richiude su se stesso per essere più piccolo e trattenere un po’ d’acqua; la parte esterna ricoperta da una specie di saliva (muco) che non lo fa asciugare. è Val 4 SCHEDA Anemone tigrato GRUPPO SISTEMATICO Celenterati NOME SCIENTIFICO Actinia carii Descrizione Appartiene alla classe degli Entozoi ( dal greco “fiore animale”), ordine degli Attiniari. Presenta un corpo privo di scheletro. E’ una specie di sacco a doppia parete: una esterna ectoderma e una interna endoderma. La cavità del sacco è un vero e proprio tubo digerente nel quale le cellule dell’ endoderma riversano gli enzimi che digeriscono gli alimenti introdotti in bocca. La struttura colonnare è provvista di disco pedale carnoso, che gli permette di strisciare sul substrato, e di disco boccale da cui si dipartano numerosi tentacoli, circa 200, disposti in sei file concentriche.I tentacoli sono provvisti di cellule urticanti (cnidoblasti), utilizzate per cacciare e per difesa. Durante i periodi di emersione e nelle ore diurne,i tentacoli vengono ritirati e protetti all’interno del corpo, che assume forma globosa. In questo modo l’organismo riesce a trattenere al suo interno una quantità d’acqua sufficiente a mantenere le funzioni vitali.All’arrivo dell’alta marea e al crepuscolo la corona di tentacoli viene nuovamente estroflessa. Hanno grassa tolleranza alle variazioni di temperatura (2°-28°). HABITAT Substrato roccioso, dalla zona di marea a circa 10 m. Comune in tutto il Mediterraneo. ANATOMIA Sistema nervoso E’ il più primitivo che si trovi nel regno animale. Tra ectoderma ed endoderma ci sono delle cellule nervose che ricevono e trasmettono gli stimoli esterni e delle fibre muscolari che riunite in muscoli primitivi permettono il movimento dei tentacoli e la contrazione di tutto il corpo. COMPORTAMENTO Alimentazione Si nutre di piccoli pesci, gamberetti, materiali in sospensione. Locomozione Striscia lungo le rocce e il suolo subacqueo con movimenti lentissimi ed impercettibili. Predazione Tramortisce le prede grazie alle cellule urticanti. Protezione Si protegge con i tentacoli. Riproduzione I sessi sono separati e la riproduzione è sessuata, con fecondazione interna. Le uova maturano durante tutto l’anno; la larve si sviluppano nella cavità gastrovascolare dell’adulto per poi essere emesse dalla bocca. Adattamento zona di marea Si richiude su se stesso ritraendo i tentacoli diminuendo la superficie esposta all’aria Val 5 COMPORTAMENTO Alimentazione Si tratta di un filtratore passivo, che intrappola piccoli invertebrati e detriti. Locomozione Il movimento, molto lento, avviene grazie all’apparato acquifero o ambulacrale un insieme di tubuli collegati tra di loro, Essi, gonfiandosi d’acqua,fanno fuoriuscire dalla parte inferiore delle braccia stesse piccole appendici munite di ventose, i pedicelli ambulacrali, utili anche per la presa delle rocce sul fondo. Predazione Intrappola piccoli invertebrati e detriti con il muco secreto dai pedicelli e con gli aculei delle braccia,mantenute in posizione verticale per bloccare meglio il materiale nutritivo.La forza aspirante,di cui sono capaci le innumerevoli ventose dei suoi pedicelli, permette alla stella di aprire i gusci dei Bivalvi e di introdurre il suo stomaco nella conchiglia e digerire il piccolo invertebrato. Riproduzione Hanno di solito sessi separati.Uova e spermatozoi vengono liberati nell’acqua dove avviene la fecondazione. Si riproduce tra la primavera e l’autunno; in fase riproduttiva sembra cessare di alimentarsi. Adattamento zona di marea Si infila sotto la ghiaia o dentro un buco dello scoglio dove c’è un po’ d’acqua,ma lascia fuori le sue braccia. … e ancora alla scuola secondaria di secondo grado Osservazione - Raccolta dati Strategie - Elaborazione CONCETTUALIZZAZIONE Liceo Scientifico G. Oberdan L’ambiente marino: un esempio di percorso didattico Dall’osservazione e la raccolta dati in ambiente… ...all’individuazione di adattamenti e strategie Dall’elaborazione dei dati raccolti… Rhodophyceae Fucus virsoides Transetto 1 Transetto 2 Ceramium ciliatum Ceramium ciliatum Chondracantus acicularis Champia parvula Corallina elongata Chondracantus acicularis Eritrotrichia sp. Corallina elongata Gracilaria bursa-pastoris Gigartina acicularis Jania rubens Lophosiphonia sp. Peyssonnelia squamaria Pterocladiella capillacea Polysiphonia sp. Rhodophyllis divaricata Cladophora prolifera Pterocladiella capillacea Rhodophyllis divaricata Pheophyceae Dictyota dicotoma Dictyota dicotoma Padina pavonica Dictyota linearis Stypocaulon scoparium Fucus virsoides Padina pavonica Stypocaulon scoparium Padina pavonica Chlorophycheae Ulva laetevirens Bryopsis duplex Cladophora sp. Bryopsis sp. Cladophora prolifera Chaetomorpha linum Chaetomorpha linum Cladophora sp. Ulva laetevirens Corallina elongata Cyanophyta Cianoficea coloniale filamentosa Ulva laetevirens Peyssonnelia squmaria …alla concettualizzazione 1: i diversi colori delle alghe 2: l’assorbimento differenziale della luce nel mare 3: la luce e la distribuzione batimetrica delle alghe. “Chi conosce la scienza sente che un pezzo di musica e un albero hanno qualcosa in comune, che l”uno e l”altro sono creati da leggi egualmente logiche e semplici.” (Cechov)