CTENOPHORA
- A causa della loro luminescenza brillante, noti fin dal 1671
- Linneo li attribuì al gruppo Zoophyta (insieme ad altri invertebrati
“primitivi”
- Anche Cuvier li classificò insieme alle meduse e agli anemoni di
mare come zoofiti
- All’inizio del XIX secolo Eschscholtz formulò la prima
classificazione razionale delle meduse e degli ctenofori pelagici:
Classe Acalepha (secondo lui intermedi tra zoofiti e echinodermi)
Ctenophorae (per gli ctenofori)
Discophorae (per tutte le meduse solitarie di cnidari)
Siphonophorae (per i sifonofori e condrofori coloniali)
- Harbison e Madin (1983): Ctenofori divisi in 7 ordini comprendenti
19 famiglie
CTENOPHORA
- Più di 100 specie marine perlopiù pelagiche (0-3000 m di profondità)
- Importanti come biomassa zooplanctonica
- Alcuni con luminescenza brillante
- Forma del corpo sferica o appiattita
- Monomorfi, senza alternanza di generazioni e senza alcun tipo di
stadio fisso e sessile (ciclo olopelagico)
- Alta capacità di rigenerazione
Similarità con gli Cnidari:
- Simmetria raggiata (riuniti nei Radiata)
- Mesenchima gelatinoso (o collenchima) derivato da ectomesoderma
- Assenza di cavità corporea tra intestino e parete corporea
- Sistema nervoso a rete semplice
- Presenza di tentacoli (cavi ed ecto-entodermici negli cnidari, pieni ed ectod. negli C.)
- Cnidoblasti e colloblasti con funzioni simili
Differenze:
- Sistema digerente completo, organizzato in modo molto più ampio
- Mesoglea derivata da vero mesoderma e non da una matrice blastocelica acellulare
- Muscolatura mesenchimatica vera e non cellule mioepiteliali (cnidari con cellule epidermali e
gastrodermali semplici o modificate)
- Monomorfi
- Pelagici senza stadi sessili
- Privi di scheletro rigido, di sistema escretore e per gli scambi gassosi
- Quasi tutti ermafroditi sufficienti (autofecondazione)
- Larva cidippide
- Metazoi diblastici (o triblastici?) con ectoderma (bistratificato) separato
dall’endoderma grazie a un mesenchima cellulare (mesoglea acquosa e
gelatinosa tra epiderma e gastroderma). Non vi è accordo sulla presenza di
un vero e proprio mesoderma.
- Mancano distinti sistemi per gli scambi gassosi, l’escrezione e la
circolazione (fatta eccezione per l’intestino)
- Simmetria biraggiata (o biradiata) doppia; asse corporeo oro-aborale
Piano stomodeale di simmetria
Canale interradiale
Tasca tentacolare
Piano tentacolare di simmetria
Stomodeo
Canale adradiale
Canale meridiano
La cavità gastrovascolare funziona come un intestino con bocca
(stomodeo) unica e canali complessamente ramificati in tutto il
corpo, sfocia (quasi in tutti) in due piccoli pori anali
Schema del polo aborale
Presenza di otto file di piastre cigliate dette pettini o cteni
(ctenophora = portatori di pettini) in alcuni stadi dello sviluppo,
controllate da un particolare organo di senso apicale (statocisti)
Gli Ctenofori sono i più grandi animali
conosciuti che usano ciglia per la
locomozione
I pettini, derivati dall’unione di centinaia di ciglia agglutinate tra loro e
riuniti in otto file, permettono il movimento attraverso il loro battito
metacronale.
Gli adulti di alcune specie e la maggior parte dei giovani della classe
Tentaculifera presenta due lunghi tentacoli di origine ectodermica spesso
retraibili mediante muscoli all’interno di due tasche ectodermiche.
I tentacoli sono trascinati passivamente o mossi indirettamente dal corpo
e sono provvisti di cellule adesive (colloblasti)
Sezione longitudinale di tenatcolo
Sezione trasversale di tentacolo
Tutti gli Ctenofori sono predatori
I colloblasti sono coinvolti nella
cattura delle prede, costituite
essenzialmente da piccoli crostacei
planctonici.
Colloblasto
Stadi di formazione di un colloblasto
Colloblasti di Pleurobranchia sp. prima e dopo la scarica
Gli Ctenophora privi di tentacoli (appartenenti alla
classe Nuda) ingeriscono le prede direttamente con
la cavità orale, che si apre sempre sull’estremità
inferiore.
La digestione avviene nel faringe extracellularmente
grazie a cellule che secernono particolari enzimi
digestivi.
I residui della digestione sono espulsi attraverso la
bocca o i pori anali situati al polo anteriore.
Predazione di uno ctenoforo su una idromedusa
Il movimento metacronale delle
ciglia dei pettini è possibile grazie a
un organo di senso centrale (organo
apicale) e una rete nervosa diffusa.
Sotto i pettini e intorno alla bocca ci
Schema del polo aborale
sono plessi nervosi allungati in
trecce che funzionano da nervi.
Non ci sono gangli.
Derivata da ciglia conglutinate
Organo apicale
(bilancere)
L’organo apicale è costituito
da uno statolite cui sono
collegate delle ciglia che
segnalano eventuali
oscillazioni. Queste a loro
volta sono collegate alle otto
file di pettini.
Sistema nervoso è una rete nervosa
semplice non centralizzata
subepiteliale o plesso, ma più
specializzato che negli cnidari
Muscolatura liscia, formata da cellule
mioepiteliali epidermiche e vere e
proprie cellule mesenchimatiche
(miociti) nella mesoglea che spesso
agiscono in antagonismo o sinergia.
Serve a mantenere la forma corporea
e coadiuvare l’assunzione del cibo.
E’ anche coinvolta nelle contrazioni
faringee e nei movimenti tentacolari.
Nell’ordine dei Cestidi i muscoli
possono indurre ondulazioni
natatorie
Sezione trasversale
Presenza di un complesso
sistema di canali, con
canali meridiani da cui
originano gli organi
sessuali
Organizzazione strutturale del corpo
Perlopiù ermafroditi (pochi gonocorici), talvolta c’è autofecondazione
Sviluppo indiretto, con uno stadio
larvale caratteristico detto cidippide
Riproduzione asessuale nota solo
in poche specie bentoniche
Larva cidippide
Classificazione
Classe TENTACULIFERA
Presenza di due tentacoli più o meno lunghi
Planctonici (ordine Platictenidi, bentonici)
Benthoplana sp.
6 ordini noti
Nel Mediterraneo: Pleurobrachia rileus
Hormiphora hormiphora
Leuchotea multicornis
Cestus veneris
Tentaculifera
Tentaculifera
Tentaculifera
Tentaculifera
Classe ATENTACULATA (o NUDA)
Assenza di tentacoli
Planctonici
Predatori
Bioluminescenza
1 ordine (Beroida)
Nel Mediterraneo: 2 specie di Beroe
Beroe ovata
Atentaculata
Atentaculata
Atentaculata
Atentaculata
Atentaculata
Atentaculata
Atentaculata
Atentaculata
Atentaculata
Atentaculata