Kant, Hegel e noi Introduzione 1. Il livello

Kant, Hegel e noi
Introduzione
1. Il livello esistenziale del discorso speculativo filosofico:
la filosofia è scienza, sapere oggettivo, ma anche molto di
più, è testimonianza personale, è la vita stessa della persona,
non è un lavoro, ma una missione di vita (Socrate, Bruno)
2. Quale fu la missione di vita di Hegel? Qual è la nostra?
Quale potrebbe o forse dovrebbe essere di conseguenza il
senso del seminario che intendiamo sviluppare in modo
continuativo, organico, programmato? Quale la sua
missione nel mondo di oggi?
3. Per rispondere a queste domande occorsi calarsi nella
storia, perché anche il pensiero speculativo più alto ed
apparentemente a-temporale, a-storico, in realtà nasce in un
determinato momento storico, in una “esistenza”. Caliamoci
quindi nella storia del pensiero hegeliano, per poi ritornare
nella storia dei nostri giorni.
La storia del pensiero di Hegel, lo sviluppo immanente
del suo sistema filosofico
4. La problematica etico-teologica tra monoteismo, filosofia
trascendentale ed idealismo assoluto
5. La fondazione dell’etica ad opera della religione nella
teologia cristiana
6. Il ribaltamento del rapporto di fondazione dell’etica ad
opera della religione nella filosofia di Kant: L’etico-teologia
kantiana 1785-88
7. La critica teologica a Tubinga ad opera di Flatt (1790-92)
in riferimento ai moventi morali per l’uomo comune (Kant:
C.R.P, Parte I, Libro I, cap. 3 Dei moventi della ragion pura
pratica – J.F.Flatt Lettere sul fondamento morale della
religione, con particolare riferimento alla filosofia
kantiana): il movente razionale può forse bastare al dotto,
ma non all’uomo comune, per il quale l’unico movente
morale è l’imitazione di Cristo, il suo esempio, come anche
i sentimenti buoni etc. (teoria della doppia verità, indirizzo
teologico-kantiano di Tubinga)
8. L’ulteriore sviluppo del pensiero di Kant e l’ideale di una
religione razionale universale (1792-93: La religione nei
limiti della sola ragione, cap. I, annotazione generale Del
modo come l’originaria disposizione al bene si ristabilisca
nella sua forza): il ristabilimento della disposizione al bene
nell’uomo comune è possibile tramite una religione morale
razionale universale (chiesa invisibile, società etica, Stato
morale)
9. Il primissimo Hegel dal 1785 fino al 1792, l’influenza
della rivoluzione francese e del naturalismo di Rousseau
(l’ideale della grecità, la testimonianza di Leutwein, la
naturalità come principio fondamentale dell’illuminamento
dell’uomo comune)
10. La ricezione hegeliana della Religionsschrift di Kant e
l’ideale della fondazione di una nuova teoria etico-religiosa
razionale e naturale (1793-94): la presa di posizione del
giovane Hegel rispetto alla problematica etico-teologica del
tempo tra Flatt e Kant (Reinhold) (testi di Tubinga e Berna,
in particolare testo 26, fotocopia)
11. Il percorso di costruzione della nuova teoria religiosa
etico religiosa naturale e razionale: la trasposizione delle
rappresentazioni cristiane nei rispettivi concetti, la nascita
della dialettica (1795-1802) (testi di Berna, Francoforte
primo periodo jenese): dalla rappresentazione teologica di
Dio al concetto filosofico dell’Assoluto (inteso in senso
schellinghiano come sostanza); dalla rappresentazione etica
del Regno di Dio al concetto filosofico dell’eticità assoluta
(l802, Sulle maniere di trattazione scientifica del diritto
naturale)
12. Tentativo di pubblicazione della prima filosofia
dell’eticità (Sistema dell’eticità, 1802-03), fallito poiché
manca la parte conclusiva relativa alla fondazione della
democrazia assoluta (nel senso hegeliano di ‘spirito del
popolo’) ad opera di una religione assoluta, “meramente
etica”, com’egli si esprime.
13. Il superamento della posizione schellinghiana:
l’Assoluto deve allora presentarsi nel mondo, non essere
statica sostanza, bensì soggetto, autosviluppo, deve
diventare essere spirito assoluto e come tale riconoscersi in
una religione assoluta, una filosofia, che sono a questo
punto lo stesso; il protagonista di tale riconoscimento
dell’Assoluto come Spirito Assoluto è il popolo libero (testo
Continuazione del Sistema dell’Eticità, 1805, fotocopia)
14. La costruzione del primo sistema completo ma non
definitivo di Hegel (1804-06)
15. La soluzione della problematica etico-teologica ad opera
di Hegel grazie alla fondazione dell’etica (nuova morale)
tramite la concezione logico-metafisica (nuova teologia) nel
sistema filosofico dell’idealismo assoluto: la filosofia
dell’idealismo assoluto è la nuova religione razionale
puramente morale enunciata da Kant. Essa dev’essere il
fondamento teorico della nuova forma di civiltà postmonoteistica, ossia la civiltà dell’idealismo, nella quale noi
già siamo, ma non ne siamo coscienti.
Tale nuova religione può incidere sui moventi dell’agire
umano e quindi ristabilire la disposizione al bene, poiché
l’uomo di identifica con l’assoluto e pertanto il suo
comportamento non è più individuale, empirico, ma
universale, razionale. L’altro è anche assoluto, quindi è
scopo non mezzo. Occorre educare l’umanità a questo
nuovo punto di vista, il punto di vista speculativo
dell’identità di individuale ed universale, io empirico ed io
assoluto. L’uomo è il senso del mondo e come tale il
responsabile dello sviluppo futuro del mondo.
Conclusione
16. La nostra missione esistenziale è diffondere in una
forma naturalmente comprensibile all’uomo comune la
filosofia dell’idealismo assoluto come nuova religione a
fondamento della terza ed ultima forma della civiltà umana.
Essa deve dare l’energia all’uomo comune per vivere nella
società secolarizzata, nella società senza dio. La missione
esistenziale di Hegel fu elaborare in modo scientifico una
tale religione razionale. La missione esistenziale di Kant
elaborare l’ideale di una nuova religione razionale a
sostituzione della religione fideistica. Dunque,
sintetizzando:
Missione storica di Kant: elaborazione dell’ideale di una
religione razionale
Missione storica di Hegel: realizzazione di tale ideale con
l’elaborazione del proprio sistema filosofico
Missione storica nostra: dobbiamo divulgare tale sistema
filosofico, esprimendolo in termini semplici e comprensibili
all’uomo comune, per es. agli studenti, non necessariamente
di filosofia, ed ai giovani in generale (elaborazione di una
‘filosofia per tutti’), a tutti coloro che cercano un’etica
oggettiva, dei valori saldi, ma non ancorati ad una
concezione fideistica dogmatica. Così dare quindi un
impulso decisivo alla realizzazione della civiltà
dell’idealismo assoluto, dobbiamo aiutare l’Assoluto ad
apparire, a presentarsi nel mondo, esso sta battendo alla
porta, noi dobbiamo aprirgli la porta, dobbiamo farlo
entrare, non a livello di singoli individui, bensì a livello di
società, di comunità.
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17. Come? Il progetto filosofico-politico FIL-EUROPA
(di più a voce): l’Assoluto non può realizzarsi che nella
comunità umana universale, il compito del filosofo è
guidare tale comunità a costituirsi come comunità
filosofica, saggia, basantesi sul riconoscimento reciproco
degli esseri umani come incarnazioni (temporanee)
dell’Assoluto (pace, rispetto dell’ambiente, patto
intergenerazionale, etica atea, tutti temi filosofico-politici
attualissimi che soltanto una filosofia idealistico-assoluta
può aiutare ad inquadrare nel modo conforme alla verità).
Tale comunità può essere vista per es. negli Stati Uniti
d’Europa, quindi lavorare per conferire a tale Stato nascente
un’etica oggettiva (per es. come progetto scolastico di
filosofia etica oggettiva da insegnare in varie scuole
europee – progetto pedagogico idealistico-assoluto).
18. Questo dovrebbe diventare dunque il progetto
filosofico-politico degli Stati Uniti d’Europa, il popolo
veramente libero di cui ha parlato Hegel e lavorare in tale
direzione potrebbe essere il senso del progetto FIL®
EUROPA all’interno del DESP ed in appoggio alla
cattedra di Filosofia Teoretica e Morale.