UNITA’ di STRABOLOGIA e NEURO-OFTALMOLOGIA Exotropia episodica con diplopia F. Polenghi e G. Mancarella XXIII CONVEGNO di STRABOLOGIA e NEUROFTALMOLOGIA BOSISIO PARINI 12 MARZO 2016 CASO CLINICO Uomo di 46 anni (con anamnesi clinica generale negativa) riferisce di soffrire da circa 2 anni di diplopia intermittente. Le svariate visite neurologiche, endocrinologiche, ORL, gli esami di laboratorio e tomografici ripetuti non hanno rilevato alcunché di patologico. Alcuni oculisti precedentemente consultati avrebbero ipotizzato una: paresi transitoria del m. retto mediale destro in soggetto con “inclinazioni isteriche” Visus OO: 10/10 emmetropia Segmento anteriore, mezzi diottrici e fundus: OO normali Tonometria : OO 14 mmHg Campimetria: OO normale CT: exoforia lontano e vicino PCT - 6Δ lontano - 8Δ vicino Stereo Lang 200” Le versioni nelle varie posizioni dello sguardo risultano normali, ma durante l’ispezione emerge che…………….. Ispezione oculomotoria 1. Al ripristino della fissazione in posizione primaria, dopo una prolungata destro-versione (10”-15”), compare un’exotropia dell’occhio destro che durante il movimento di levo-versione si blocca in corrispondenza della linea mediana. 2. Gli ulteriori tentativi di adduzione dx provocano una discreta retrazione bulbare. 3. Nell’arco di tempo di 30”- 40” sia la deviazione exotropica di -24Δ che la simultanea diplopia crociata scompaiono. 4. Questa sintomatologia oculomotoria può essere riprodotta a piacimento dal paziente. CASO CLINICO: riproduzione intenzionale della sintomatologia Deduzione diagnostica I segni oculomotori riscontrati nel paziente ricalcano le caratteristiche tipiche della neuromiotonia oculare del nervo abducente destro. Di fatto, la limitazione dell’adduzione dell’OD è dovuta al ritardato rilassamento della tonicità contrattile del m. retto laterale. Dopo l’allentamento del “crampo” il m. retto laterale riprende la sua fisiologica innervazione sia in levo sia in destro-duzione. Paziente con neuromiotonia dell’abducente sinistro Posizione primaria Ø Estrema lateroversione sx per diversi secondi Ritorno alla posizione primaria: evidente exotropia sinistra conseguente ad insufficiente rilassamento del m.retto laterale Estrema lateroversione dx: blocco del bulbo in pp per persistente contrazione del m. retto laterale Graduale ripristino dell’adduzione nell’arco di 10-20 secondi Episodic exotropia from lateral rectus neuromyotonia. Appaearence and remission after radiation therapy for a thalamic glioma Barroso L., Hoyt W.F. J. Pedriatic Ophthalmology and Strabismus 1993,30, 56-57 Neuromiotonia oculare (va distinta dalle distrofie miotoniche generalizzate) Raro disturbo della motilità oculare descritto per la prima volta da Clark nel 1966 Il termine “neuromiotonia oculare” è stato coniato da Ricker e Mertens nel 1970 Caratterizzata da diplopia provocata da episodi involontari di contrazione dei muscoli oculomotori: * insorgenza spontanea * o in seguito a prolungata direzione eccentrica dello sguardo I singoli episodi durata variabile da 10 a 40 minuti meno frequentemente da pochi secondi a qualche minuto si ripetono più volte durante il giorno Interessa esclusivamente i 3 nervi oculomotori e precisamente: 56% dei casi il III n.c. 39% dei casi il VI n.c. 9% dei casi il IV n.c. sia uno che più muscoli contemporaneamente (III nc) Sporadicamente colpisce entrambi gli occhi FISIOPATOLOGIA della NMO (non completamente chiarita) La denominazione stessa della forma sottolinea l’origine neurogena del disturbo (non primariamente muscolare), caratterizzato dall’ipereccitabilità delle unità motorie, legata ad una instabilità della membrana assonale conseguente a demielinizzazione segmentale degli assoni. L’interruzione della continuità dell’isolamento mielinico consentirebbe allo stimolo nervoso elettrico di propagarsi per efapsi (trasmissione efaptica) nelle strutture assonali limitrofe e diffondersi sia in direzione periferica sia in direzione centrale (corto circuito). LA MIELINA Transmission electron micrograph of a myelinated axon. Generated at the Electron Microscopy Facility at Trinity College, Hartford, CT. Normale velocità dell’impulso nervoso 100 m/s Cause riportate nella letteratura: • • • • • • pregresse procedure neurochirurgiche irradiazioni basi-cranio compressioni nervose vascolari (conflitto neuro-vascolare) compressioni nervose tumorali trombosi del seno venoso orbitopatia endocrina • rari i casi ritenuti idiopatici Il conflitto neuro-vascolare In molti casi la disfunzione dei nervi cranici (non solo oculomotori) è legata ad una compressione del nervo da parte di uno o più vasi in corrispondenza della cosiddetta root entry zone che si trova a livello del punto d’uscita del nervo dal tronco encefalico. Le possibili conseguenze: deformazione angolare del nervo (bending) impronta sulla superficie del nervo (grooving) distorsione-stiramento del nervo (stretching) soprattutto compressione pulsante del nervo (pulsatile cross compression) La procedura microchirurgica di decompressione neuro-vascolare consiste nell’isolare permanentemente la superficie nervosa compressa dalla parete del vaso mediante l’inserimento di una falda o un manicotto di Teflon. Procedura microchirurgica di decompressione neuro-vascolare del III nervo cranico sinistro III nc PCA III nc PCA PCA Takuro Inque et al : Ocular neuromyotonia treated by microvascular decompression: usefulness of preoperative 3D imaging. J Neurosurg 117: 1166-1169, 2012 Un conflitto neuro-vascolare si riscontra anche in altre importanti manifestazioni cliniche (talora invalidanti): nevralgia tipica trigeminale (tic douloureux) emispasmo facciale tinnitus con o senza vertigine nevralgia glossofaringea vertigine posizionale disabilitante ipertensione neurogena torcicollo spasmodico spasmo oculomotorio ciclico con paresi Paretic phase. The patient has a mild left ptosis with narrowing of the lid fissure compared with the right side. There is a left exotropia of 18 prism diopters with a small left hypotropia. The pupils appear isocoric. Spastic phase. The left eyelid is no longer ptotic, and the left pupil is slightly constricted. There is a 20-prism diopter left esotropia. The patient now has mild limitation of abduction of the left eye. N.R. Miller, A. G. Lee: Adult-onset Acquired Oculomotor Nerve paresis With Cyclic Spasms: Relationship to Ocular Neuromyotonia. Am J Ophthalmol 2004;137:70–76. Neuromiotonia dell’abducente: diagnosi differenziale Sindromi da retrazione Limitazione del bulbo permanente dipendente dalla direzione dello sguardo, congenita Miastenia La prolungata contrazione del muscolo interessato aggrava la paresi Immediato rilassamento del muscolo interessato nello sguardo controlaterale Assenza di qualsiasi retrazione bulbare Incarceramento muscolare Trauma nell’anamnesi, trazione forzata positiva Miochimia Patogenesi analoga alla neuromiotonia Pressoché esclusiva del m. obliquo superiore Microtremori bulbari torsionali e verticali episodici (10”-30”) con oscillopsia Oftalmoplegia internucleare Limitazione dell’adduzione di un occhio che però da vicino converge in quanto il riflesso per vicino e la convergenza fusionale sono intatti Nistagmo dissociato nella lateroversione controlaterale Dalla letteratura emerge che l’87% dei casi riportati ha tratto beneficio (riduzione sintomatologia) dall’assunzione di carbamazepina: la cui efficacia terapeutica deriverebbe dall’effetto stabilizzante sulla membrana neuronale irritata, mediata dal blocco dei canali Na+ Dose giornaliera di 200/400mg Distrofie miotoniche Malattie ereditarie con reazioni miotoniche della muscolatura scheletrica Malattia di Steinert : distrofia miotonica, miotonia atrofica, S. di Curshmann-Batten- Steinert Malattia di Thomsen: miotonia congenita, miotonia di Thomsen-Becker Malattia di von Eulenburg: miotonia congenita intermittente, paramiotonia congenita Trasmissione autosomica dominante, con anticipazione insorgenza in giovane età, si associa a mutazioni di un locus sul cromosoma 19q13-2 (ripetizione anomala della tripletta CTG) Caratterizzata da: una combinazione di miotonie (viso, avambracci, mani) con una distrofia muscolare progressiva (paresi e atrofie del viso, collo, estremità distali) • tipica facies miopatica, calvizie frontale, ptosi palpebrale (65%) • disordini cardiaci, respiratori, tiroidei, ormoni sessuali ecc. Compromissioni oculari nella malattia di Steinert frequente comparsa di cataratta (95%) cheratite ipotonia bulbare enoftalmo degenerazioni retiniche pigmentarie pupille miotiche-toniche raramente paresi oculomotorie (nel senso di un’oftalmoplegia cronica progressiva) rallentamento delle saccadi orizzontali grandi e piccole, più di quelle verticali con miglioramento della velocità dopo movimenti ripetuti (Warming-up-Phänomen) pursuit conservato Conclusione Si ritiene che la diagnosi di neuromiotomia oculare nei soggetti con diplopia transitoria possa sfuggire se non viene eseguito il test della “riproducibilità del crampo muscolare” F. POLENGHI e G. MANCARELLA ringraziano per la vostra attenzione