Trombosi della vena profonda della gamba Clinica, accertamenti e terapia TVT-Folder_DinA4_0115_IT_XX.indd 1 01.04.15 13:36 1. Definizione e rilevanza medica La trombosi venosa profonda (TVP) è una manifestazione della tromboembolia venosa (TEV), che include le trombosi nel sistema venoso profondo e superficiale e l‘embolia arteriosa polmonare („embolia polmonare“). Ogni evento tromboembolico venoso è potenzialmente letale e influisce per tutta la vita sui futuri accertamenti, come pure sulle misure di profilassi e terapeutiche per il paziente che ne è stato colpito. 2. Anamnesi e clinica 2.1. Anamnesi ∙∙ ∙∙ ∙∙ Fig. 1: Trombosi venosa profonda a sinistra Gonfiore acuto monolaterale della gamba Spesso solo senso di tensione Dolori (tipici in caso di trombosi venose al muscolo del polpaccio) 2.2. Clinica ∙∙ Gonfiore della gamba (quasi esclusivamente in caso di trombosi prossimali) ∙∙ Dolenzia alla pressione (tipicamente circoscritta in caso di trombosi venose al muscolo del polpaccio) ∙∙ ∙∙ ∙∙ Ipertermia Buona visibilità superficiale delle vene (collaterali) Colorazione bluastra in presenza di trombosi estese Data la loro scarsa sensibilità e specificità, anamnesi e clinica da sole non sono sufficienti, ma sono comunque necessarie per valutare la probabilità pre-test (o probabilità a priori). Con probabilità pre-test si intende la probabilità clinica prima dell‘esecuzione di ulteriori esami diagnostici. La probabilità pre-test può essere determinata in base allo score di Wells1. 2 TVT-Folder_DinA4_0115_IT_XX.indd 2 01.04.15 13:36 2.3. Lo score di Wells – Criteri clinici per la probabilità di trombosi Caratteristiche cliniche Score Tumore grave 1 Paralisi o breve immobilizzazione delle gambe 1 Riposo a letto (> 3 giorni), grande intervento chirurgico (< 12 settimane) 1 Dolore / indurimento lungo le vene profonde 1 Gonfiore di tutta la gamba 1 Nel tratto tra il ginocchio e il piede, gonfiore > 3 cm rispetto alla gamba asintomatica 1 Edema plastico alla gamba sintomatica 1 Vene collaterali 1 Precedente TVP documentata 1 Diagnosi alternativa probabile almeno tanto quanto la trombosi venosa profonda -2 Score ≥ 2 Score < 2 Elevata probabilità di TVP Bassa probabilità di TVP 3. Ulteriori esami diagnostici 3.1. Test del D-dimero I D-dimeri sono prodotti di degradazione della fibrina che si formano con la decomposizione del trombo di fibrina. La concentrazione di D-dimeri nel sangue dipende dall‘età e dall‘estensione della trombosi. Specificità del test del D-dimero La specificità è la probabilità con cui un test diagnostico classifica un individuo sano come tale. In molte situazioni cliniche (operazioni, traumi, infezioni, età) i D-dimeri sono elevati. Pertanto, indipendentemente dal tipo di test, il test del D-dimero non è abbastanza specifico per poter emettere, in caso di esito positivo, una diagnosi di trombosi della vena profonda della gamba. Sensibilità del test del D-dimero La sensibilità è la probabilità con cui un test diagnostico classifica un individuo malato come tale. Con il test del D-dimero la sensibilità è molto elevata. Fattori che influenzano negativamente la sensibilità del test del D-dimero: Età del trombo Scarsa sensibilità se il trombo ha un‘età < 1 giorno o > 10 giorni Grandezza del trombo Scarsa sensibilità se il trombo è di piccola massa, p. es. trombosi venosa isolata del polpaccio Tipo di test del D-dimero Sarebbe opportuno scegliere un test di laboratorio in studio con sensibilità equiparabile a quella di un test eseguito in un grande laboratorio2. 3 TVT-Folder_DinA4_0115_IT_XX.indd 3 01.04.15 13:36 Indicazione utile per l‘esecuzione del test del D-dimero Score di Wells < 2 Score di Wells ≥ 2 Bassa probabilità clinica di una TVP Elevata probabilità clinica di una TVP Il test del D-dimero deve essere eseguito solo in caso di una bassa probabilità clinica (score di Wells < 2). Se la probabilità pre-test è elevata (score di Wells ≥ 2), un esito negativo del test del D-dimero non esclude con certezza una TVP. In questo caso, quindi, è opportuno non eseguire il test del D-dimero. Test del D-dimero negativo Test del D-dimero positivo Test del D-dimero non eseguito Considerata l‘elevata sensibilità del test del D-dimero, in caso di bassa probabilità pre-test e di esito negativo del test del D-dimero si può escludere una trombosi venosa profonda (TVP) con un ampio margine di sicurezza. Data la sua insufficiente specificità, un esito positivo del test del D-dimero non consente una diagnosi definitiva di TVP. Serve anche un accertamento mediante diagnostica per immagini. Fig. 2: Test del D-dimero negativo Nell‘esempio, test del D-dimero con sistema cobas h 232 Cardiac. Cut-off a 0.5 µg/ml. - I test del D-dimero, grazie al loro elevato valore predittivo negativo, sono solo utilizzati per escludere la trombosi della vena profonda della gamba. Il valore predittivo negativo è la probabilità con cui, in caso di un risultato negativo del test, la persona esaminata è davvero sana. In presenza di una bassa probabilità clinica (ad es. score di Wells <2) e di esito negativo del test del D-dimero, non sono necessari ulteriori esami diagnostici per la trombosi venosa, perché la TVP può essere esclusa con un ampio margine di sicurezza. 4 TVT-Folder_DinA4_0115_IT_XX.indd 4 01.04.15 13:36 3.2. Diagnostica per immagini Ogni evento tromboembolico venoso influisce per tutta la vita sui futuri accertamenti, come pure sulle misure di profilassi e terapeutiche per il paziente che ne è stato colpito ed eventualmente anche per i suoi familiari. Pertanto è indispensabile eseguire un accertamento rapido e chiaro di diagnostica per immagini, preferibilmente di tipo ecografico, eventualmente una flebografia, da eseguire lo stesso giorno. Se ciò non è possibile, in presenza di un elevato sospetto clinico e in mancanza di controindicazioni è opportuno iniziare la somministrazione di anticoagulanti in range terapeutico3. Fig. 3: Trombosi venosa profonda inguinale, destra. Ecografia compressiva in caso di TVP: visualizzazione dell‘arteria e della vena, A. e V. femorale comune in sezione, con e senza compressione. Nonostante si eserciti una compressione sufficiente – l‘arteria viene leggermente compressa – la vena con trombo visibile nel lume è comprimibile solo scarsamente. 4. Terapia 4.1. Trattamento iniziale - Fase acuta Anticoagulanti La somministrazione di anticoagulanti in dosaggio terapeutico impedisce la crescita della trombosi e riduce drasticamente il rischio di embolie polmonari4. La durata della somministrazione dipende dall‘estensione della trombosi e dalla situazione clinica. Compressione La compressione mediante l‘utilizzo di fasce compressive o di calze terapeutiche compressive riduce il dolore e il gonfiore della gamba. In genere è sufficiente applicare la compressione nel tratto della gamba compreso fra il ginocchio e il piede. Solo in caso di gonfiore anche nella zona della coscia è consigliabile la terapia compressiva anche in tale parte della gamba. Di norma il trattamento può essere eseguito ambulatorialmente. TVT-Folder_DinA4_0115_IT_XX.indd 5 Obiettivi del trattamento iniziale: Ridurre il rischio di embolie polmonari potenzialmente letali Impedire la crescita della trombosi della vena profonda della gamba: più piccola è la trombosi, minore è il rischio di danni conseguenti Riduzione del dolore tramite anticoagulazione e compressione 5 01.04.15 13:36 4.2. Trattamento a lungo termine Obiettivi del trattamento a lungo termine: Evitare trombosi recidive Evitare la sindrome posttrombotica come danno conseguente: dolori cronici alle gambe, gonfiori alle gambe, lesioni cutanee gravi fino all‘ulcera varicosa Anticoagulanti A seconda dell‘estensione della trombosi e della situazione clinica, terapia anticoagulante orale a tempo indeterminato o passaggio all‘anticoagulante solo in situazioni di rischio per eventi tromboembolici. Situazioni di rischio per eventi tromboembolici: ∙∙ ∙∙ ∙∙ ∙∙ Immobilizzazione a seguito di malattia o infortunio ∙∙ ∙∙ Qualsiasi intervento chirurgico Riposo a letto per più di 24 ore Viaggi aerei o in automobile di durata superiore a 3 ore Immobilizzazione importante di una gamba che coinvolga anche le articolazioni Gravidanza e fase post partum Da evitare: Fig. 4: Terapia compressiva applicata al tratto della gamba dal ginocchio al piede ∙∙ Contraccettivi ormonali combinati di cui è noto un elevato rischio di tromboembolie venose ∙∙ Terapia ormonale sostitutiva post menopausa Compressione La compressione alla gamba interessata riduce di circa la metà5,6,7 l‘incidenza della sindrome post-trombotica. In assenza di edemi prossimali, è sufficiente utilizzare un gambaletto. Solitamente una calza compressiva di classe 2 con compressione 23 - 32 mmHg è sufficiente. Se utilizzando questo tipo di calza si rileva una tendenza al gonfiore, occorre passare alla classe di compressione immediatamente superiore. Visita di controllo Prima della sospensione programmata della terapia anticoagulante è necessario eseguire un controllo flebologico. Il controllo serve a stabilire se proseguire o sospendere la terapia anticoagulante nonché a chiarire la necessità di continuare la terapia compressiva e la sua durata. Il controllo rileva anche lo status quo del sistema venoso profondo ed è quindi utile ai fini di un‘eventuale successiva valutazione ecografica di trombosi recidiva. 6 TVT-Folder_DinA4_0115_IT_XX.indd 6 01.04.15 13:36 Algoritmo diagnostico in caso di sospetta trombosi venosa profonda* Sospetta trombosi venosa (TVP) PCPa bassa elevatab trattare positiva negativa D-dimero non trattare positiva Ecografia compressiva completa negativa non trattare non chiara trattare positiva Flebografia (immediatamente) o Ecografia compressiva completa (dopo 2-3 giorni) negativa non trattare a. PCP = Probabilità clinica (pre-test) o score di Wells b. In caso di elevata probabilità clinica sarebbe opportuno iniziare immediatamente il trattamento, ancora prima di avere i risultati dei test diagnostici. c. Ecografia compressiva delle vene distali e prossimali delle gambe * Conformemente alla linea guida interdisciplinare S2 del 2010 sulla diagnostica e la terapia della trombosi venosa e dell‘embolia polmonare (Interdisziplinäre S2 Leitlinie von 2010: Diagnostik und Therapie der Venenthrombose und der Lungenembolie3) Bibliografia 1. Wells PS et al: Evaluation of D-Dimer in the diagnosis of suspected deep-vein thrombosis. N Engl J Med 2003; 349: 1227-1235. 2. Righini M et al: D-Dimer for venous thrombo-embolism diagnosis: 20 years later. J Thromb Haemost 2008; 6: 1059-1071. 3. Hach-Wunderle V et al. Interdisziplinäre S2-Leitlinie. Diagnostik und Therapie der Venenthrombose und der Lungenembolie. Vasa 2010; Volume 39, S/78, 1-79. 4. Barritt DW, Jordan SC: Anticoagulant drugs in the treatment of pulmonary embolism. A controlled trial. Lancet 1960 Jun 18;1(7138):1309–12. 5. Brandjes DP et al: Randomised trial of effect of compression stockings in patients with symptomatic proximal-vein thrombosis. Lancet 1997; 349: 759-762. 6. Prandoni P et al: Below-knee elastic compression stockings to prevent the post-thrombotic syndrome: a randomized, controlled trial. Ann Intern Med 2004; 141: 249-256. 7. Aschwanden M et al: Effect of prolonged treatment with compression stockings to prevent post-thrombotic sequelae: A randomized controlled trial. J Vasc Surg 2008;47:1015-21. TVT-Folder_DinA4_0115_IT_XX.indd 7 7 01.04.15 13:36 Nota Questo opuscolo è un riassunto di conoscenze generali e consolidate tratte dalla medicina, dall‘attuale stato degli studi e dall‘esperienza pratica. Esso non ha alcuna pretesa di esaustività del proprio contenuto né di rilevanza conclusiva per tutti i casi di TVP, che devono comunque essere verificati caso per caso dal medico. Tutte le informazioni qui contenute sono da intendersi come raccomandazioni e non come direttive obbligatorie. Esse servono a supporto della decisione relativa alla diagnosi e alla terapia. La responsabilità della scelta dei mezzi diagnostici e della terapia è in capo al medico curante. Ringraziamenti Desideriamo ringraziare di cuore il Dott. Stefan Küpfer, specialista FMH di medicina interna e angiologia (Venenzentrum di Bad Ragaz), per la consulenza specialistica nell‘ambito dello sviluppo di questo opuscolo. Ringraziamo inoltre di cuore Roche Diagnostics International AG (Rotkreuz) per avere messo a disposizione le immagini in suo possesso. Svizzera SIGVARIS AG Gröblistrasse 8 CH-9014 St. Gallen Telefon +41 71 272 40 00 Fax +41 71 272 40 01 www.sigvaris.ch SIGVARIS is a registered trademark of SIGVARIS AG, CH-9014 St.Gallen/Switzerland, in many countries worldwide. © 2015 Copyright by SIGVARIS AG, St. Gallen/Switzerland TVT-Folder_DinA4_0115_IT_XX.indd 8 KO / 450 / 03.2015 / V1 / 77442_ital. 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