Ippologia, Anno 11, n. 4, Dicembre 2000 3 FISIOLOGIA GASTRICA E FISIOPATOLOGIA DELLE ULCERE GASTRIC PHYSIOLOGY AND ULCER PATHOPHYSIOLOGY MICHAEL J. MURRAY, DVM, MS, Diplomate ACVIM Marion duPont Scott Equine Medical Center Virginia-Maryland Regional College of Veterinary Medicine P.O. Box 1938, Leesburg, VA 20177 LA FISIOLOGIA NORMALE DELLO STOMACO DEGLI EQUINI Lo stomaco equino è rivestito dorsalmente da una mucosa squamosa stratificata e vetralmente da una mucosa ghiandolare. La prima non contribuisce alla secrezione o all’assorbimento, mentre la seconda è un tessuto metabolicamente complesso. Le cellule parietali delle ghiandole gastriche secernono acido cloridrico. Gli ioni idrogeno vengono secreti attraverso una H+,K+-ATPasi legata alla membrana apicale (pompa protonica) che utilizza l’energia della conversione dell’adenosintrifosfato (ATP) in adenosindifosfato per secernere gli ioni idrogeno in un invaginamento della membrana apicale stessa e, quindi, nel lume dello stomaco. Simultaneamente, ioni cloruro vengono secreti all’interno dell’organo attraverso l’attivazione di una via di cotrasporto K+ Cl- della membrana apicale. La fonte di ioni idrogeno è l’anidrasi carbonica, che catalizza la formazione di acido carbonico a partire da biossido di carbonio ed acqua. Al pH intracellulare, l’acido carbonico si dissocia rapidamente in ioni idrogeno e ione bicarbonato (Fig. 1). La H+,K+-ATPasi è importante dal punto di vista clinico, perché i farmaci come l’omeprazolo bloccano le pompe protoniche delle cellule parietali in modo irreversibile e per tutta la vita della cellula. I tre stimoli diretti che agiscono sulla secrezione acida delle cellule parietali sono l’eccitazione vagale, la gastrina e l’istamina. La prima è mediata dal rilascio di acetilcolina e viene innescata dal pensiero del cibo, dalla sua ingestione o dalla semplice simulazione della sua offerta. La secrezione acida mediata a livello vagale può essere innescata ed inibita da una varietà di peptidi encefalici, alcuni dei quali si ritiene che influiscano sul quadro circadiano che la stessa secrezione presenta nell’uomo. La gastrina viene rilasciata nel sangue dalle cellule G dello stomaco, sia a livello del corpo dell’organo che dell’antro, e raggiunge i recettori delle cellule parietali attraverso la circolazione sistemica. La gastrina e l’acetilcolina stimolano le vie NORMAL EQUINE GASTRIC PHYSIOLOGY The equine stomach is lined dorsally by a stratified squamous mucosa and ventrally by a glandular mucosa. The squamous mucosa does not contribute to secretion or absorption, and the glandular mucosa is a metabolically complex tissue. Hydrochloric acid is secreted by parietal cells in the gastric glands. Hydrogen ions are secreted via an apical membrane-bound H +,K + -ATPase (proton pump) that uses the energy of conversion of adenosine triphosphate (ATP) to adenosine diphosphate to secrete hydrogen ions into an invagination of the apical membrane and thence into the lumen of the stomach. Simultaneously, chloride ions are secreted into the lumen of the stomach via activation of an apical membrane K+,Cl- co-transport pathway. The source of hydrogen ions is carbonic anhydrase, which catalyzes the formation of carbonic acid from carbon dioxide and water. At intracellular pH, carbonic acid rapidly dissociates into hydrogen ion and bicarbonate ion (Fig. 1). The H+,K+ -ATPase is important as a clinical consideration, because drugs such as omeprazole block the parietal cell proton pumps irreversibly for the life of the cell. Three direct stimuli to parietal cell acid secretion are vagal stimulation, gastrin, and histamine. Vagal stimulation of acid secretion is mediated by the release of acetylcholine, and is initiated by the thought of food, ingestion of food, or sham feeding. Vagally-mediated acid secretion can be initiated and inhibited by a variety of brain peptides, some of which are thought to affect the circadian pattern of acid secretion observed in people. Gastrin is released into the blood by gastric G cells in both the stomach body and antrum, and reaches receptors on the parietal cell via the systemic circulation. Gastrin and acetylcholine stimulate calcium-mediated intracellu- 4 Fisiologia gastrica e fisiopatologia delle ulcere FIGURA 1 - Rappresentazione schematica della secrezione di acido cloridrico da parte della H+,K+-ATPasi delle cellule parietali. FIGURA 2 - Schema degli stimoli e dei fattori inibitori della secrezione acida (ECS = cellula enterocromaffinosimile). Figure 1 - Schematic for hydrochloric acid secretion by parietal cell H+,K+ -ATPase. Figure 2 - Diagram of stimuli and inhibitors of acid secretion. intracellulari calcio-mediate che esitano in un aumento della secrezione acida da parte della pompa protonica. Il rilascio della gastrina è stimolato da distensione dello stomaco, proteine ed aumento del pH luminale. Oltre alla secrezione acida, la gastrina stimola un elevato volume di secrezioni non parietali, probabilmente provenienti dal pancreas. Questi fluidi, ricchi di sodio, passano nello stomaco mediante riflusso passivo dal duodeno attraverso il piloro e diluiscono e neutralizzano la secrezione di acido cloridrico. Tutto ciò si osserva come alcalinizzazione periodica spontanea nelle registrazioni del pH gastrico. L’istamina viene rilasciata dalle mast cell e dalle cellule enterocromaffino-simili all’interno delle ghiandole gastriche, si lega ai recettori istaminici di tipo 2 sulla membrana delle cellule parietali ed attiva l’adenilatociclasi di membrana esitando in un aumento dell’AMPc intracellulare. Mentre l’effetto della gastrina è di tipo endocrino, quello dell’istamina è paracrino, ovvero da cellula a cellula. Sia la gastrina che l’acetilcolina stimolano direttamente il rilascio di istamina e quest’ultima è stata considerata lo stimolo più importante per la secrezione acida da parte delle cellule parietali. L’inibizione fisiologica della secrezione di acido cloridrico da parte delle cellule parietali si ha principalmente attraverso la somatostatina e la prostaglandina E. La prima viene rilasciata da cellule specializzate (cellule D) della mucosa gastrica quando il pH diminuisce nei canalicoli secretori delle ghiandole gastriche e nel lume dell’organo. Ciò determina una regolazione mediante feed-back diretto della secrezione acida dello stomaco (Fig. 2). lar pathways that result in increased acid secretion by the proton pump. Gastrin release is stimulated by gastric distension, protein, and increased luminal pH. In addition to stimulating acid secretion, gastrin stimulates a large volume non-parietal secretion, probably from the pancreas. This secretion, rich in sodium, enters the stomach from passive reflux from the duodenum through the pylorus, and both dilutes and neutralizes hydrochloric acid secretion. This is seen as periodic spontaneous alkalinizination on gastric pH recordings. Histamine is released from mast cells and enterochromaffin-like cells within the gastric gland, binds to type 2 histamine receptors on the parietal cell membrane, and activates membrane-bound adenylate cyclase, resulting in increased intracellular cAMP. Whereas the effect of gastrin is endocrine, histamine has a paracrine, or cell to cell, effect. Both gastrin and acetylcholine stimulate histamine release directly, and histamine has been considered to be the most important stimulus to acid secretion by the parietal cell. Physiologic inhibition of hydrochloric acid secretion by parietal cells occurs primarily through somatostatin and prostaglandin E. Somatostatin is released by specialized cells (D cells) in the gastric mucosa when pH decreases in the secretory canaliculi of the gastric glands and in the gastric lumen. This provides direct feedback regulation of acid secretion in the stomach (Fig. 2). ULCER PATHOPHYSIOLOGY FISIOPATOLOGIA DELL’ULCERA GASTRICA Quando si considerano i possibili meccanismi patogenetici dei disordini peptici, occorre tenere presente la localizzazione anatomica delle lesioni. In generale, il danno peptico della mucosa gastrica è considerato una conseguenza di uno squilibrio di fattori aggressivi e protettivi. Le lesioni della mucosa squamosa dello stomaco derivano principalmente da un’eccessiva acidità, mentre quelle ghiandolari sono dovute primariamente ad un deficit della protezio- When considering possible pathogenic mechanisms of peptic disorders, the anatomic location of the lesion must be taken into account. In general, peptic injury to the gastric mucosa is considered to result from an imbalance of aggressive and protective factors. Lesions in the gastric squamous mucosa result primarily from excessive acidity whereas gastric glandular lesions result primarily from defective mucosal protection. The principal relevant aggressive factors are hydrochloric acid and pepsin, while Ippologia, Anno 11, n. 4, Dicembre 2000 7 6 pH 5 4 3 2 1 0 Tempo 8 7 6 5 pH ne della mucosa. I principali fattori aggressivi sono l’acido cloridrico e la pepsina, mentre fra quelli protettivi assumono particolare rilevanza la barriera di muco/bicarbonato, la perfusione ematica della mucosa, la prostaglandina E, l’ossido nitrico, la riparazione cellulare ed i fattori di crescita che promuovono l’angiogenesi e la proliferazione della mucosa. La maggior parte dei fattori protettivi è importante per la mucosa ghiandolare dello stomaco, che è relativamente resistente al danno peptico. La mucosa squamosa è priva di uno strato di muco e, quindi, non offre una barriera sostanziale all’acido cloridrico. Questo è un motivo per cui questo tessuto è altamente suscettibile al danno peptico e le erosioni si possono avere entro 24 ore dall’esposizione ad un’eccessiva acidità. Anche la motilità gastrica è importante, dal momento che nella patogenesi delle ulcere sono stati implicati il ritardato svuotamento dello stomaco e la presenza di contrazioni gastriche prolungate. Gli equini secernono acido cloridrico anche quando non mangiano ed il pH gastrico può cadere anche al di sotto del valore di 2,0 poco dopo che un cavallo ha smesso di ingerire il cibo. L’acidità gastrica nelle 24 ore era significativamente inferiore nei cavalli che avevano a disposizione del fieno in confronto a quelli privati di qualsiasi alimento (Fig. 3). La mediana del pH gastrico nelle 24 ore in caso di privazione del cibo era di 1,6, mentre quella dei soggetti alimentati a volontà era di 3,2. Si noti che il riscontro di elevati valori di pH era associato al consumo del cibo e che il pH diminuiva rapidamente al di sotto del valore 2,0 quando il cavallo cessava di mangiare. Diversi fattori contribuiscono ad aumentare l’acidità gastrica negli equini. L’impiego di alimenti concentrati può contribuire alla formazione delle ulcere incrementando i livelli sierici di gastrina (e presumibilmente la secrezione acida) riducendo il consumo di fibra alimentare da parte del cavallo e, cosa più importante, la quantità di tempo che l’animale trascorre mangiando. Quindi, le modalità di alimentazione svolgono probabilmente un ruolo cardine nella fisiopatologia delle ulcere gastriche degli equini. In effetti, abbiamo riscontrato che i cavalli che vengono portati costantemente al pascolo non presentano tipicamente alcuna lesione gastrica. Periodi intermittenti di privazione del cibo possono indurre un danno dell’epitelio squamoso gastrico nell’arco di ore o giorni, come conseguenza dell’aumento dell’acidità dell’organo. Ulcere sanguinanti della mucosa squamosa gastrica si possono osservare in appena 48 ore. Esistono differenti stadi e gradi di danno dell’epitelio squamoso gastrico in caso di esposizione ad un’eccessiva acidità. La prima alterazione osservata endoscopicamente è un arrossamento dell’epitelio, che istologicamente è caratterizzato da congestione dei capillari nella lamina propria che si estende nell’epitelio. Un prolungamento dell’esposizione agli acidi determina una perdita degli strati epiteliali. Questa si può estendere agli elementi epiteliali basali (erosione), oppure penetrare nella lamina propria (ulcera). La maggior parte delle lesioni non si estende attraverso la muscolaris mucosae e quelle che lo fanno sono tipicamente associate ad un pronunciato essudato fibrinpurulento. Entro 24-48 ore dalla formazione dell’erosione/ulcera, si possono osservare congestione capillare, aumento del numero dei capillari (angiogenesi), infiltrazione neutrofila 5 4 3 2 1 0 Tempo FIGURA 3 - Profili del pH gastrico nelle 24 ore in un cavallo privato del cibo e in uno che aveva a disposizione fieno a volontà. I dati sono stati rilevati attraverso un elettrodo permanente per la rilevazione del pH gastrico. FIGURE 3 - 24-hr gastric pH profiles in a horse deprived of feed and fed hay free choice. Data were collected by an indwelling gastric pH electrode. relevant protective factors include the mucus/bicarbonate barrier, mucosal blood flow, prostaglandin E, nitric oxide, cellular restitution, and growth factors that promote angiogenesis and mucosal proliferation. Most protective factors are relevant for the gastric glandular mucosa, which is relatively resistant to peptic injury. The gastric squamous mucosa lacks a mucus layer, and thus there is no substantial barrier to hydrochloric acid. That is why this tissue is highly susceptible to peptic injury and why erosions can occur within 24 hours of exposure to excessive acidity. Gastric motility also is important, since delayed gastric emptying and prolonged gastric contractions have been implicated in the pathogenesis of ulcers. Horses secrete hydrochloric acid even when not eating, and gastric pH can fall below 2.0 soon after a horse stops eating. 24-hour gastric acidity was significantly less in horses with hay available compared to horses deprived of feed (Fig. 3). Median 24-hr gastric pH with feed deprivation was 1.6, whereas median 24-hr gastric pH with free choice hay was 3.2. Notice that high pH recordings are associated with eating, and pH rapidly decreases to < 2.0 when the horse stops eating. Several factors contribute to increased gastric acidity in horses. Concentrate feeding may contribute to ulcers, by increasing serum gastrin levels (and presumably acid secretion), by reducing the horse’s roughage intake and, most importantly, the amount of time the horse spends eating. Thus, feeding management probably plays a piv- 6 Fisiologia gastrica e fisiopatologia delle ulcere ed iperplasia epiteliale. Questi processi promuovono la guarigione e sono stimolati dal danno epiteliale peptico. È un fatto ben documentato che negli equini un programma di allenamento particolarmente intenso è associato ad un’elevata prevalenza ed incidenza di lesioni gastriche, ma non sono stati differenziati gli effetti, fra loro correlati, dei costituenti dell’alimentazione, delle modalità con cui questa viene attuata, del comportamento alimentare dell’animale e delle conseguenze dell’attività fisica sulla fisiologia gastrica in caso di danno peptico. Tuttavia, in uno studio volto ad esaminare gli effetti dell’esercizio al treadmill sullo sviluppo delle lesioni gastriche, i cavalli che venivano fatti lavorare all’intensità massima (galoppo) presentavano a livello della mucosa squamosa gastrica delle lesioni significativamente maggiori, per numero e gravità, rispetto a quelli in cui l’esercizio massimo veniva svolto solo al trotto (Vatistas e Snyder, dati non pubblicati 1998). Gli animali erano trattati in modo identico da ogni altro punto di vista, per cui l’intensità dell’esercizio era l’unico fattore di differenziazione fra i due gruppi. Le possibili influenze dell’attività fisica sullo sviluppo delle lesioni gastriche sono rappresentate dai quadri di secrezione dell’acido cloridrico, dallo svuotamento dello stomaco e dalla perfusione della mucosa. La fisiopatologia della mucosa ghiandolare dello stomaco degli equini è meno conosciuta di quella delle lesioni della mucosa squamosa. Una causa di ulcere di questa porzione della mucosa è l’impiego di dosi eccessive di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Questi agenti bloccano la sintesi delle prostaglandine, che mantengono l’integrità della mucosa. Notevole attenzione è stata rivolta ad Helicobacter pylori come causa di malattia peptica nell’uomo. H. pylori è ora generalmente accettato come la principale causa di ulcera peptica e gastrite nei pazienti umani. Il microrganismo si trova sulla superficie della mucosa ghiandolare, subito al di sotto dello strato di muco. L’infezione da H. pylori induce una risposta infiammatoria, particolarmente a livello dell’antro, e si ritiene che i segni clinici di solito si manifestino a distanza di mesi o anni dall’insediamento del microrganismo. Sino ad oggi nel cavallo non ci sono prove di infezione da H. pylori o altre specie di Helicobacter ad esso correlate e, quindi, Helicobacter non è uno dei fattori da prendere in considerazione nell’ulcera gastrica degli equini. L’epitelio ghiandolare dello stomaco del cavallo è istologicamente e fisiologicamente simile al rivestimento interno dello stomaco di altri animali e degli esseri umani e questa mucosa ha sviluppato elaborati meccanismi (barriera di muco/bicarbonato, prostaglandine, perfusione ematica della mucosa, ricostruzione cellulare) per proteggersi dal danno peptico. La barriera di muco/bicarbonato è costituita da un sottile (200 µ) strato di muco dotato di caratteristiche idrofobe che agisce da barriera all’acido cloridrico acquoso. Inoltre, sulla superficie dell’epitelio vengono secreti ioni bicarbonato, che neutralizzano l’HCl che avesse eventualmente raggiunto la superficie mucosa. Il gradiente di pH dal lume dello stomaco agli elementi epiteliali superficiali è dell’ordine di grandezza di 100.000. Queste caratteristiche assicurano una sostanziale barriera alla diffusione retrograda dell’acido cloridrico. La perfusione ematica della mucosa è probabilmente l’elemento più importante per la protezione a livello otal role in the pathophysiology of gastric ulcers in horses. In fact, we have found that horses that are turned out onto pasture full-time typically have no gastric lesions. Intermittent periods of feed deprivation can induce damage to the gastric squamous epithelium within hours to days, as a result of increased gastric acidity. Bleeding gastric squamous mucosal ulcers can occur in as short as forty-eight hours. There are different stages and degrees of damage to the gastric squamous epithelium with exposure to excessive acidity. The earliest endoscopically observed change is a reddening of the epithelium, which histologically is characterized by congestion of capillaries in the lamina propria which extend into the epithelium. Longer duration of exposure to acid results in loss of epithelial layers. Epithelial loss may extend to the basal epithelial cells (erosion), or extend into the lamina propria (ulcer). Most lesions do not extend through the muscularis mucosa, and those that do are typically associated with a pronounced fibrinopurulent exudate. Within 24 to 48 hours of erosion/ulcer formation, capillary congestion, increased numbers of capillaries (angiogenesis), neutrophilic infiltration, and epithelial hyperplasia can be seen. These processes promote healing and are stimulated by peptic epithelial injury. It is well documented that a strenuous training program is associated with a high prevalence and incidence of gastric lesions in horses, the inter-related effects of feed constituents, feeding management and eating behavior, and the effects of exercise on gastric physiology on peptic injury have not been differentiated. However, in a study examining the effects of treadmill exercise on development of gastric lesions, horses exercised at maximal intensity (gallop) had significantly greater number and severity of gastric squamous mucosal lesions than horses maximally exercised at only a trot (Vatistas and Snyder, unpublished data 1998). The horses were managed identically, so that the intensity of exercise was the differentiating factor between the two groups of horses. Possible influences of exercise on gastric lesion development include hydrochloric acid secretory patterns, gastric emptying, and mucosal blood flow. The pathophysiology of equine gastric glandular mucosa lesions is less well understood than gastric squamous mucosal lesions. One cause of gastric glandular mucosal ulcers is excessive dosages of non-steroidal antiinflammatory drugs (NSAIDs). These drugs block synthesis of prostaglandins, which maintain mucosal integrity. Much attention has been directed toward Helicobacter pylori as a cause of peptic disease in people. H. pylori is now generally accepted as being the principal cause of peptic ulceration and gastritis in people. The organism is found on the surface of the glandular mucosa, just beneath the mucus layer. Infection with H. pylori induces an inflammatory response, particularly in the gastric antrum, and clinical signs are thought to usually occur months to years after infection. There is no evidence to Ippologia, Anno 11, n. 4, Dicembre 2000 gastrico. Si tratta di un elemento essenziale per apportare all’epitelio i principi nutritivi e l’ossigeno ed eliminare gli ioni idrogeno e gli agenti nocivi che permeano la mucosa. L’ossido nitrico (NO) è un fattore di regolazione chiave della perfusione ematica della mucosa e l’inibizione o l’aumento della sua sintesi da parte della parete gastrica ha avuto sostanziali effetti in modelli sperimentali. In realtà, la sintesi del NO può essere il fattore primario di regolazione della perfusione ematica della mucosa gastrica e di altri mediatori correlati alla perfusione stessa, come le prostaglandine. Le prostaglandine E1 ed E 2 sono state da tempo riconosciute come composti dotati di un importante ruolo nella protezione della mucosa gastrica ed i loro effetti primari si esercitano sulla perfusione ematica della mucosa e sul muco dello stomaco. La maggior parte delle lesioni della mucosa ghiandolare dello stomaco degli equini si trova nella zona dell’antro e del piloro. La distruzione della protezione della mucosa, che permette all’HCl di giungere a contatto della stessa e danneggiarla, può spiegare queste lesioni. Tuttavia, occorre anche prendere in considerazione la possibilità che esista un ruolo del danno della mucosa determinato dagli acidi biliari. Il periodico reflusso retrogrado del contenuto duodenale nello stomaco è un riscontro normale negli esseri umani e negli equini ed è prevedibile che nella porzione antrale dell’organo si abbiano concentrazioni più elevate degli acidi biliari. Questi possono causare un’irritazione della mucosa ghiandolare dello stomaco e, in un’indagine retrospettiva condotta nei pazienti umani, il reflusso di bile nello stomaco è stato associato a gastrite reattiva, caratterizzata da metaplasia intestinale, atrofia ghiandolare, infiammazione cronica, edema della lamina propria ed iperplasia foveolare. Tuttavia, non è stato stabilito un rapporto diretto di causa ed effetto fra il reflusso di bile e la gastrite antrale negli esseri umani, in parte a causa del ruolo predominante di H. pylori nelle alterazioni patologiche localizzate in questa parte dello stomaco dell’uomo. Il danno della mucosa è tipicamente dovuto all’esposizione agli acidi biliari solo quando i processi di protezione della superficie sono stati compromessi. Inoltre, è stata descritta la difesa adattativa della mucosa ghiandolare gastrica dagli effetti irritanti degli acidi biliari e l’esposizione della mucosa ghiandolare alla bile ha indotto un aumento della perfusione ematica della mucosa, considerato protettivo in una segnalazione relativa ai cani. Letture consigliate/Suggested readings Hojgaard, L, Mertz, NA, Rune, SJ: Peptic ulcer pathophysiology: acid, bicarbonate, and mucosal function. Scand J Gastroenterol Suppl 216:1015, 1996. Murray, MJ. A comparative review of the aetiopathogenesis and treatment of peptic ulcer. Equine Vet J 1992; suppl 13:63-74. Murray, MJ. Pathophysiology of peptic disorders in foals and horses: a review. Equine Vet J 1999; Suppl. 29:14-18. Murray MJ, Eichorn ES: Effects of Intermittent Feed Deprivation, Intermittent Feed Deprivation with Ranitidine, and Stall Confinement with Free Access to Hay on Gastric Ulceration in Horses. Am J Vet Res 57:1599-1603, 1996. Murray MJ, Schusser GF: Application of gastric pH-metry in horses: measurement of 24-hour gastric pH in horses fed, fasted, and treated with ranitidine, {i}Equine Vet J{r} 25:417- 421, 1993. Sanchez LC, Merritt AM, Lester GD: Effect of ranitidine on intragastric pH in clinically normal neonatal foals. J Am Vet Med Assoc 212:1407-1412, 1998. 7 date of H. pylori or related Helicobacter spp. infection in horses, and thus Helicobacter are not a consideration for equine ulcer disease. The equine gastric glandular epithelium is histologically and physiologically similar to the lining of the stomach of other animals and human beings, and this mucosa has evolved elaborate mechanisms (mucus/bicarbonate barrier, prostaglandins, mucosal blood flow, cellular restitution) to protect itself from peptic injury. The mucus/bicarbonate barrier consists of a thin (200 µm) mucus layer that has hydrophobic characteristics which acts as a barrier to aqueous hydrochloric acid. Additionally, bicarbonate ion is secreted onto the surface of the epithelium, neutralizing HCl that may have reached the mucosal surface. The pH gradient from the lumen of the stomach to the surface epithelial cells on the order of magnitude of 100,000. These attributes provide a substantial barrier to back-diffusion of hydrochloric acid. Mucosal blood flow is probably the most important element of gastric mucosal protection. Mucosal blood flow is essential in supplying the epithelium with nutrients and oxygen and for disposal of hydrogen ions and noxious agents permeating the mucosa. Nitric oxide (NO) is a key regulator of mucosal blood flow, and inhibition or augmentation of gastric mucosal nitric oxide synthesis has had substantial effects in experimental models. In fact, NO synthesis may be the primary regulator of gastric mucosal blood flow and other mediators related to mucosal blood flow, such as prostaglandins. Prostaglandins E1 and E2 have long been recognized as having an important role in gastric mucosal protection, and their primary effects are on mucosal blood flow and gastric mucus. Most lesions in the equine gastric glandular mucosa are found in the mucosa of the antrum and pylorus. Disruption in mucosal protection, allowing HCl to contact and damage the mucosa, may explain these lesions. However, a role for mucosal injury from bile acids should be also considered. Periodic retrograde reflux of duodenal contents into the stomach is a normal finding in human beings1 and horses, and concentrations of bile acids would be expected to be highest in the antral portion of the stomach. Bile acids can cause irritation to gastric glandular mucosa, and in one retrospective report in human beings bile reflux into the stomach was associated with reactive gastritis, which was characterized by intestinal metaplasia, glandular atrophy, chronic inflammation, lamina propria oedema and foveolar hyperplasia. However, a direct cause and effect association between bile reflux and antral gastritis in human beings has not been determined, in part because of the predominant role of H. pylori in pathologic changes in this part of the stomach in human beings. Mucosal injury typically occurs from exposure to bile acids only when mucosal protective processes have become impaired. Additionally, adaptive protection of gastric glandular mucosa from the irritating effects of bile acids has been described, and exposure of gastric glandular mucosa to bile induced increased mucosal blood flow, which is considered to be protective, in one report using dogs.