U.O .C . O s tetricia e G inecologia O s pedale di C onegliano (TV) CORSO TEORICO PRATICO DI ECOGRAFIA PER OSTETRICHE 10-12 g iug no 2010 Ops pedale di C oneg lano Direttore del Corso Dott. Antonio Azzena U.O .C . O s tetricia e G inecologia O s pedale di C onegliano (TV) Complicanze del I trimestre: aborto, gravidanza extrauterina, mola vescicolare C. Braghin L’aborto Definizione di aborto Interruzione della gravidanza prima della capacità di vita autonoma (23 settimane) Spontaneo / provocato Sporadico / ricorrente Classificazione di aborto Spontaneo Minaccia d’aborto Provocato Aborto inevitabile Completo Aborto settico Incompleto Ricorrente Ecografia del 1° trimestre 4 sett 6 sett 8 sett 11 sett Eziologia dell’aborto spontaneo Anomalie congenite Altre cause Malattie materne Malformazioni uterine (utero setto) Deficit di fase luteale Infezioni Malattie immunitarie Tossici e teratogeni Eziologia dell’aborto spontaneo: utero setto Setto uterino Aborto: complicanze La mortalità materna dovuta a patologia abortiva è bassissima per i casi di aborto spontaneo o provocato in ambito ospedaliero. Solo eccezionalmente è legata ad emorragia, complicanze settiche, anestesiologiche o emboliche. emboliche Diagnosi differenziale Cause diverse di emorragia genitale (lesioni genitali, polipi cervicali) Gravidanza ectopica Mola vescicolare Aborto: diagnosi ecografica S acco vuoto (> 20 mm) (g ravidanza anembrionica) Embrione s enza attività cardiaca Aborto C amera g es tazionale con echi embrionali privi di B C F. Dis tacco coriale Aborto C amera g es tazionale dis morfica, oblung a con echi embrionali privi di B C F. aborto spontaneo: clinica Metrorragia (Dolori addominali) aborto spontaneo Camera gestazionale intrauterina con embrione non vitale (BCF assente) Aborto e minaccia d’aborto: trattamento Minaccia d’aborto (ecografia normale) Riposo Aborto interno\incompleto Risoluzione: spontanea- emorragie - infezioni Giustificato un atteggiamento d’attesa nell’aborto incompleto (soprattutto se all’ecografia i residui sono di piccole dimensioni) Nell’aborto interno (soprattutto se la camera gestazionale è voluminosa) meglio raschiamento uterino o terapia medica con farmaci uterotonici La g ravidanza extrauterina G EU Gravidanza: impianto Ecografia: 6° settimana presente battito cardiaco Gravidanza extra-uterina Impianto anomalo, extrauterino, dell'embrione Costituisce un’urgenza ostetrica in cui la diagnostica ecografica assume la massima importanza: mediante una scansione endovaginale, associata al color doppler, è possibile effettuare una rapida e precisa diagnosi Gravidanza extrauterina tubarica 0,5 –2,5 % delle gravidanze Maggior incidenza nella razza nera fino al 5% Tra le prime cause di morte (13-15%) durante il primo trimestre di gravidanza 10% delle morti per gravidanza Gravidanza extrauterina: fattori di rischio Interventi chirurgici pelvici e /o addominali in particolare a carico delle tube Endometriosi Salpingite Aderenze perisalpingee Malattia infiammatoria pelvica Dispositivi intrauterini GEU: classificazione • Tubarica (98-99%) - Interstiziale - Istmica - Ampollare • Ovarica (0.75%) • Tubo-ovarica • Addominale - Primitiva (1.3%) - Secondaria Gravidanza extrauterina tubarica Sede: • Salpinge: 97 % delle sedi ectopiche • Ovaio • Utero (cervicale, angolare, interstiziale, su cicatrici isterotomiche) • Qualsiasi organo addominale Situazioni atipiche: • Gravidanza intra ed extrauterina • Gravidanza extra-uterina bilaterale Segni clinici di sospetto di GEU Spesso ritardo mestruale Perdite ematiche come in presenza di minaccia d’aborto Algie pelviche Anamnesi positiva per fattori di rischio Test di gravidanza positivo Geu: evoluzione Aborto Rottura della tuba Gravidanza addominale secondaria Proseguimento della gravidanza (eccezionale) (eccezionale Gravidanza extrauterina tubarica Entro le 7-8 settimane di gestazione Dolore addominale (durata e intensità variabile, spesso lateralizzato) Possibile lipotimia Perdita ematica dai genitali non sempre presente Emoperitoneo: Addome Acuto (se c’è rottura tubarica): shock ipovolemico dolore addominale forte “a colpo di pugnale” segni Quadri clinici della GEU tubarica Aborto tubarico: spesso asintomatico e se precoce misconosciuto GEU in evoluzione: monolaterali, perdite algie pelviche ematiche. spesso Necessario intervenire Rottura di tuba gravida: dolore acuto con shock ipovolemico urgenza per emoperitoneo. Intervento in Gravidanza extrauterina tubarica Tubal Ring La valutazione delle beta HCG parametro più attendibile Il valore raddoppia ogni 2 giorni nella 5° sg e ogni 3 giorni nella 7°-8° sg Sospetto di GEU in presenza di: Aumenti di Beta HCG non adeguati Endometrio inferiore a 8 mm in presenza di HCG positivo Dosaggio del progesterone < 17,5ng/ml Gravidanza extrauterina tubarica Gravidanza extrauterina tubarica: il colordoppler Tuba con sacco gestazionale Endometrio: non sacco in utero Importanza della sede della GEU: • Diagnosticare la sede della GEU prima dell’intervento medico o chirurgico richiede notevole esperienza ed è della massima importanza perché inquadrare la complessità dell’intervento Gravidanza angolare permette di Trattamento della GEU • Osservazione e attesa: pazienti con GEU in fase precoce e non evolutiva • Trattamento medico con Methotrexate: tumefazione annessiale tra 2 e 6 cm, emoperitoneo < 100 cc, paziente emodinamicamente stabile, HCG tra 1000 e 5000 UI/l. Monitoraggio ambulatoriale clinico, biochimico ed ecografico per 3-5 settimane • Trattamento chirurgico conservativo laparoscopico: Salpingotomia lineare, Resezione tubarica segmentaria • Trattamento chirurgico demolitivo: Salpingectomia totale Trattamento chirurgico laparotomico • Diagnosi certa: ecografia transvaginale + dosaggio sierico della ß-HCG ( sensibilità del 95-100% , specificità del 96-99%) Indicazioni assolute: • Rottura tubarica con emoperitoneo e paziente emodinamicamente instabile (shock ipovolemico da emoperitoneo) • Gravidanza addominale tardiva (preceduta o meno da preparazione medica) • Fallimento di metodiche conservative (mediche o chirurgiche) con grave sanguinamento e anemizzazione • Mancanza di strumentazione o training in laparoscopia La gravidanza extra-uterina diagnosi biochimica-ecografica ecografia segni di certezza sacco visibile fuori dall’utero segni indiretti assenza di sacco in utero con beta HCG superiori a 1000mUI/ml. In tal caso bisogna escludere un aborto spontaneo completo con gravidanza precedentemente impiantata in utero In casi dubbi monitorare l’andamento della HCG e ripetere l’ecografia dopo 3 giorni Follow-up della GEU Valutazione clinica ed ecografica effettuata da personale con esperienza relativa a questa patologia Dosaggio quantitativo della HCG con risposta tempestiva (nella stessa giornata) e valutazione emocromo GEU: Conclusioni La fase diagnostica richiede attenzione e pazienza: non sempre i quadri sono chiari La scelta del tipo di trattamento è uno dei momenti più delicati La mola ves cicolare Mola vescicolare Definizione: iperplasia del trofoblasto che può evolvere verso una neoplasia maligna Frequenza: 1:1600 gravidanze Eziologia: eccesso di cromosomi paterni Due varietà: completa e parziale Patolog ia del trofoblas to: la mola ves cicolare sintomatologia perdite ematiche dai genitali esterni nel I trimestre aumento di volume utero superiore al periodo di amenorrea incremento valori di ßHCG accentuati fenomeni neurovegetativi aumento di volume ovaie per cisti teco-luteiniche comparsa di segni di gestosi o di ipertiroidismo (13%) La mola vescicolare diagnosi ecografica dosaggio radioimmunologico hcg sierico e urinario Diagnosi differenziale Minaccia d’aborto Gravidanza gemellare Polidramnios La mola vescicolare prognosi Emorragia Perforazione utero per revisione cavitaria Infezioni Recidiva (5-15%) Trasformazione in coriocarcinoma (1-3%) Malattia trofoblastica gestazionale • Patologie benigne – Mola vescicolare (idatiforme) completa – Mola vescicolare (idatiforme) parziale Malattia trofoblastica gestazionale • Neoplasie maligne – Mola invasiva – Coriocarcinoma – Tumore del sito placentare Mola vescicolare Iperplas ia del trofoblas to con deg enerazione idropica (ves cicolare) dei villi Varietà di mola vescicolare Embrione e/o cavità amniotica C ompleta Parziale Iperplas ia trofoblas to e idrope dei villi diffus a Iperplasia trofoblasto e idrope dei villi parziale La mola vescicolare completa contiene soltanto cromosomi paterni duplicazione 23 Ovocita vuoto 46 cromos omi (di s olito 46,XX) Interamente paterni Origine della mola parziale TR IPLOIDIA Due s permatozoi 23 23 23 69 Clinica della mola vescicolare completa Metrorragia Sintomi da eccessiva crescita trofoblastica: Utero aumentato di volume β-HCG elevato (>100,000 mIU/ml) Cisti ovariche Pre-eclampsia Ipertiroidismo (β-HCG simile a TRH) Clinica della mola vescicolare parziale In > 90% diagnosi istologica dopo aborto del primo trimestre In < 10%: Riscontro ecografico occasionale nel secondo trimestre di una voluminosa placenta con vescicole associata ad un feto polimalformato Raramente sintomi di crescita trofoblastica eccessiva (utero voluminoso, cisti ovariche) Mola vescicolare trofoblasto ispessito con vescicole embrione Mola completa Mola parziale Trattamento della mola vescicolare: completa e parziale Evacuazione: isterosuzione Esclusione di neoplasia persistente (20% dei casi di mola completa, 5% dei casi di mola parziale): Ricerca di metastasi (eco epatica, Rx torace) Controlli seriati β-hCG fino alla scomparsa (1/sett fino a scomparsa per 2 settimane poi 1/mese per 12 mesi) Contraccezione grazie