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CHETOSI
La chetogenesi è un processo con il quale
gli acidi grassi vengono trasformati in Acidoacetoacetico (AcAc), Beta-idrossibutirrato
(3HB) e Acetone.
Il processo avviene nei mitocondri degli
epatociti perivenosi.
La produzione di acidi grassi nel tessuto
adiposo è stimolata da epinefrina e
glucagone e inibita dall’ insulina.
Gli acidi grassi vengono ossidati (β-ossidazione) in
Acetyl CoA all’ interno dei mitocondri e per entrare
nel ciclo dell’ acido citrico devono condensarsi
prima con l’ ossaloacetato
L’ Acetil-CoA viene allora
deviato a formare corpi
chetonici.
Se il livello di
glicemia è troppo
basso (es.
durante il
digiuno), l’
assaloacetato
viene di
preferenza
utilizzato nei
processi di
gluconeogenesi,
invece di
condensarsi con
l’ Acetyl-CoA.
I corpi chetonici sono: l’ AcAc, il 3HB e l’ Acetone
Sono fonte di energia soprattutto per il
cervello che non utilizza acidi grassi. I
chetoni sono filtrati e riassorbiti dal rene
I valori sierologici normali sono < 0,5 mM. L’ iperchetonemia (chetosi) è
definita da livelli > 1,0 mM, la chetoacidosi da livelli > di 3,0 mM.
- L’ AcAc è dosabile fondamentalmente nelle urine con nitroprussiato;
- il 3HB mediante metodo enzimatico su sangue capillare (non è
dosabile con nitroprussiato);
- l’ acetone è avvertibile nell’ alito in quanto viene eliminato quasi
totalmente per via aerea (non è dosabile nelle urine né da altro metodo
La Chetosi del bambino è una condizione transitoria
di iperchetonemia ed è la risposta in genere
- a un digiuno prolungato,
- a esercizio fisico intenso,
- a una malattia tonsinfettiva,
- a un’ alimentazione ricca di grassi.
Durante la febbre è facile che si sviluppi la chetosi in quanto i
rialzi febbrili sono accompagnati dall’ in creazione aumentata di - catecolamine,
- cortisolo,
- ormone della crescita
- e glucagone,
tutti ormoni che stimalo la lipolisi.
Il bambino in chetosi può avere
sintomi prodromici (cefalea, nausea,
alito caratteristico da frutta avariata)
della
crisi
chetosica
(vomito
ingravescente dapprima alimentare
quindi gastrico, biliare e talvolta
ematico).
Dal punto di vista clinico presenta
- volto affilato,
- occhi clonati,
- mucose disidratate,
- respiro profondo,
- addome dolente all’ epigastrio (vomiti),
- tono muscolare depresso,
- alito acetonico,
- sopore.
Il trattamento:
-somministrazione se possibile di liquidi
zuccherati per os (1 cucchiaio da minestra ogni
5 minuti; dosi più abbondanti stimolano il
vomito) o per via venosa.
- Non consigliare mai il digiuno!
-Terapia farmacologia sintomatica.
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