Profilassi della carie e alimentazione

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Copia gratuita
dal vostro dentista SSO
infodenti
No 4/09
Rivista per i pazienti
della Società Svizzera di Odontologia e Stomatologia SSO
www.sso.ch
SALUTE ORALE
Profilassi della carie
e alimentazione
I batteri della patina che si
forma sui denti, la cosiddetta
placca, si nutrono di preferenza degli zuccheri di tutti i
tipi che trovano nei resti di
cibo e nelle bevande e che,
nell’arco di pochi minuti, trasformano in acidi. Questi ultimi
aggrediscono lo smalto dei
denti sciogliendone le componenti (calcio e fosfato). La
saliva, che contiene gli stessi
minerali dello smalto, può in
parte ovviare alla decalcificazione.
Lo zucchero filato, un alimento ideale per i batteri, ma non per i nostri denti!
I fluoruri (per esempio quelli contenuti nel dentifricio) favoriscono la rimineralizzazione dello
smalto già decalcificato. Tuttavia, se le aggressioni degli acidi si susseguono a brevi intervalli
di tempo, questo meccanismo di difesa non riesce a stare al passo con la decalcificazione dello
smalto, che ben presto ha la meglio sui denti.
Dopo centinaia di aggressioni da parte degli
acidi, la decalcificazione risulta infatti visibile
sulla superficie dei denti sotto forma di macchie
biancastre: è questo il primo segnale della carie.
Dopo una serie di ulteriori aggressioni acide, la
superficie dei denti si intacca e il danno è irreversibile: nel dente si è creato un buco. Dal pro-
cesso appena descritto risulta con estrema chiarezza che la frequenza con cui si consumano cibi
e bevande zuccherati è decisiva per la salute dei
denti.
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Almeno il 3% degli svizzeri non va mai dal den-
tista. È quanto risulta da un sondaggio svolto nel 2000
dall’istituto DemoSCOPE per conto della SSO su un
campione di 1125 persone tra i 15 e i 74 anni. Tenendo
conto che, per vergogna, non tutti gli interpellati
avranno detto la verità, questa cifra potrebbe essere
anche più alta.
(Fonte: Rivista mensile svizzera di odontologia e stomatologia 12/2000, p. 1306)
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Il dolce è un gusto che piace
Per migliaia d’anni, i cibi e le bevande
zuccherate hanno costituito un’eccezione nella dieta dell’umanità. Solo dal
secolo scorso, grazie alla produzione
industriale, i dolciumi sono diventati
sempre meno cari e quindi disponibili
ovunque ed in ogni momento. Di conseguenza l’incidenza della carie è aumentata altrettanto velocemente nelle
società industrializzate. Nel frattempo,
in molti paesi con un elevato tenore di
vita, si è riusciti, soprattutto grazie ad
un’ottima diffusione dei dentifrici al
fluoro, a tenere sotto controllo l’epidemia di carie e a ridurne sostanzialmente l’incidenza, in particolare tra i
bambini e i giovani. I successi delle
campagne di prevenzione della carie
sono stati notevoli. Viceversa, gli sforzi
fatti per ridurre le cause reali della
carie, ossia il consumo frequente di
cibi e bevande zuccherati, si sono rivelati particolarmente difficili da applicare e hanno per lo più avuto un esito
negativo.
Troppo zucchero ingrassa
Da quando è stato dimostrato che sussiste un nesso anche tra la frequenza
del consumo di cibi e bevande zuccherati e il sovrappeso, ci sono stati nuovi
impulsi in campo alimentare. Consumare zuccheri con minor frequenza
è infatti auspicabile sia ai fini della
prevenzione della carie che del sovrappeso. Tenendo conto dell’aumento
preoccupante di bambini in sovrappeso nel nostro paese, occorre quindi
agire con urgenza.
Una dolce tentazione… ma il consumo di dolciumi non deve diventare un’abitudine.
Non è mai troppo presto...
Si sa che è molto difficile modificare le
abitudini alimentari. Tuttavia, molti
problemi possono essere evitati impedendo che i modelli alimentari unilaterali si impongano tra i bambini piccoli. Conviene quindi far assaggiare al
bebè, sin dal suo primo pasto con il
cucchiaino, una vasta gamma di gusti,
senza dare la preferenza al sapore
dolce. Una cosa assolutamente da evitare è consolare o calmare i bambini
piccoli con i dolci.
Ricetta infallibile contro gli eccessi
di zuccheri
Consumate al massimo due spuntini al
giorno e bevete acqua del rubinetto in-
Pulitevi la lingua!
Una volta al giorno, di preferenza il mattino, bisognerebbe pulire la superficie della lingua utilizzando lo spazzolino, il bordo di un cucchiaino o gli
spazzolini e i raschietti appositamente ideati a questo scopo, che si trovano
in farmacia o in drogheria. Un’unica difficoltà consiste nel fatto che pulire
la parte posteriore della lingua (dove si annida la maggior parte dei batteri)
suscita in molti un conato di vomito.
Vi consigliamo quindi di prendervi il tempo necessario per abituarvi a questa procedura, e di smettere non appena sentite la sgradevole sensazione
del conato. Fate un paio di respiri profondi e sciacquate la bocca con l’acqua prima di ricominciare a pulire la lingua. In Asia, tra l’altro, la pulizia della
lingua fa parte della normale igiene del mattino.
SSO infodenti, No 4/09
vece di bevande zuccherate: limitando
l’assunzione di cibi e bevande zuccherati durante i pasti principali si riesce a
tenere sostanzialmente sotto controllo
il consumo di zucchero. Per proteggerli
dalla carie, i denti vanno lavati dopo
ogni pasto principale con un dentifricio al fluoro: è una regola che conoscono già i bambini della scuola dell’infanzia. Gli spuntini (al massimo
due al giorno) non dovrebbero includere cibi e bevande zuccherati, in
modo tale che non sia necessario lavarsi i denti dopo averli consumati. Un
frutto o una verdura freschi sono particolarmente indicati come spuntino:
calmano la fame più a lungo rispetto ai
prodotti preconfezionati a base di zucchero, che vengono digeriti in un batter d’occhio. Grazie alle loro caratteristiche, la frutta e la verdura stimolano
notevolmente la produzione di saliva
durante la masticazione, di conseguenza lo zucchero contenuto nella
frutta viene neutralizzato velocemente
e non è necessario ricorrere allo spazzolino.
Siate costanti!
Adottare queste raccomandazioni
nella quotidianità non è sempre facile,
né per i genitori né per i giovani. L’onnipresente pubblicità invita infatti a
consumare in continuazione bevande
alla moda come il tè freddo, le bibite
gassate e zuccherate o energetiche,
nonché le barrette e le merendine con-
tenenti zucchero. Anche i grandi distributori, malgrado le
altisonanti dichiarazioni e le campagne per promuovere la
salute della popolazione, non hanno nessun ritegno
quando si tratta di vendere dolciumi per far lievitare la loro
cifra d’affari. Montagne di dolciumi troneggiano davanti
alle casse dei negozi, al punto che i genitori che fanno la
spesa con i figli e che eviterebbero volentieri di acquistare
dolci si sentono regolarmente sotto pressione.
Sostegno ai genitori e ai giovani
In questo contesto non facile, vanno particolarmente appoggiati gli sforzi fatti dai nidi, dagli asili e dalle scuole che,
per dare il buon esempio, propongono spuntini sani. Di
norma, però, sono comunque sempre i genitori a decidere
che cosa deve portare il loro bambino all’asilo o a scuola
come spuntino. A partire dall’anno scolastico in corso, i ge-
nitori dei cantoni Zurigo, Soletta e Zugo possono contare su
un sostegno supplementare in questa incombenza quotidiana: i bambini di prima elementare hanno ricevuto un contenitore per le merende, nel quale mettere gli spuntini per la
ricreazione che portano da casa, e un bicchiere personale. Nel
contenitore i bambini hanno trovato un frutto fresco e un
foglio destinato ai genitori, sul quale sono elencati alcuni
consigli pratici per preparare ogni giorno uno spuntino sano
da portare a scuola. Il bicchiere, invece, resta a scuola, per
fare in modo che i bambini si abituino a bere l’acqua del rubinetto invece delle bevande zuccherate. La distribuzione dei
contenitori e dei bicchieri è stata effettuata dalle operatrici di
prevenzione dentaria (OPD), che vanno a trovare le classi più
volte all’anno per insegnare ai bambini a lavarsi i denti
correttamente. Le operatrici e i docenti possono riprendere
regolarmente l’argomento dei contenitori per gli spuntini durante l’anno scolastico, in modo da dare maggior continuità
alle informazioni che vogliono trasmettere.
CONSULENZA NUTRIZIONALE
Che cosa bevete?
Non è vero che una bibita vale l’altra. Anzi, il tipo di bevanda con cui coprite il vostro fabbisogno quotidiano di
liquidi è fondamentale… soprattutto per i vostri denti.
Acqua: what else?
L’acqua del rubinetto è la bevanda ideale: in tutta
la Svizzera è di ottima qualità, viene controllata regolarmente, è economica, disponibile in qualsiasi
momento e praticamente ovunque, ed ecologica.
E se vi sembra noioso bere sempre e solo acqua, basta aggiungere alla brocca dell’acqua una fettina di
limone, arancia o limetta biologici, un paio di foglioline di menta o di melissa per avere tutta una
gamma di aromi. Se poi l’acqua viene usata per
preparare un tè, aggiungendovi erbe o scorze di
frutta, nei mesi più freddi si avrà una bevanda che
riscalda e dà una sensazione di benessere. D’estate, invece,
l’acqua è più gradevole fredda, basta quindi aggiungere un
paio di cubetti di ghiaccio al tè per avere una bibita aromatica e profumata.
«Bevande» zuccherate
I liquidi addolciti con lo zucchero come le bibite gasate, i tè
freddi o gli sciroppi non rientrano nel gruppo delle bevande,
ma tra i dolci. Oltre ai liquidi, infatti, forniscono all’organismo una grande quantità di zuccheri e quindi di calorie, nonché (a seconda degli additivi che contengono) acidi, coloranti o aromi. Con il loro contenuto di zuccheri pari a 80–120
g per litro, il che corrisponde a 20–30 cubetti di zucchero,
queste bevande sono molto caloriche. Ciononostante non
saziano, il che fa sì che spesso vengano bevute insieme alla
quantità normale di cibi consumata e che le calorie supplementari fornite dallo zucchero si trasformino in grasso. È risaputo che le bevande zuccherate favoriscono il sovrappeso
e che comunque non fanno bene neanche ai bambini e agli
adulti magri, in quanto sostituiscono generi alimentari più
nutrienti, il che porta a un’alimentazione unilaterale, povera
di vitamine e sali minerali.
Economica, disponibile in qualsiasi momento e praticamente ovunque, ecologica e di ottima qualità: l’acqua del rubinetto, la bevanda
ideale.
Succhi di frutta
Neanche i succhi di frutta rientrano tra le bevande vere e proprie, tutt’al più possono essere definiti alimenti liquidi, visto che contengono fruttosio e gran parte delle componenti
della frutta da cui sono stati estratti. Spesso i succhi di frutta
vengono consumati per spegnere la sete. Anche se il succo di
frutta è naturale, ossia è stato prodotto senza aggiunta di zucchero cristallino, il suo contenuto zuccherino e calorico è
paragonabile a quello delle bibite gassate e zuccherate. È
comunque vero che i succhi di frutta contengono vitamine,
sostanze minerali e altre sostanze vegetali importanti, che
dal punto di vista della salute li rendono nettamente più sani
di un bicchiere di coca cola. Ciononostante, i succhi di frutta
non andrebbero bevuti a dosi industriali, ne basta un bicchiere al giorno! Le rimanenti porzioni di frutta e verdura
andrebbero invece consumate sotto forma solida: sul piatto
o direttamente a morsi. In tal modo, oltre al succo, si ingeriscono anche le fibre alimentari.
No 4/09, infodenti SSO
Di tutto un po’
Il posto preferito della
placca
La placca si sviluppa soprattutto
sulla superficie dei denti, lungo il
bordo gengivale. Lì è piuttosto facile da rimuovere con l’aiuto dello
spazzolino, come dimostrano le
pastiglie per la colorazione della
placca. La placca, però, cresce anche in punti più difficili da raggiungere, come gli spazi interdentali. Il vostro dentista saprà consigliarvi sui prodotti più adatti a voi
per curare la vostra igiene orale in
modo ottimale. A seconda delle
indicazioni del dentista, acquisterete allora il filo interdentale, gli
stuzzicadenti specifici o gli spazzolini interdentali.
Metodi antichi per
sbiancare i denti
Per i romani, il miglior sistema per
sbiancare i denti era usare l’urina
di ragazzi casti. Anche per gli
aztechi i denti dovevano essere lavati con l’urina. Pierre Fauchard,
considerato il fondatore della
medicina dentaria moderna,
consigliava lo stesso sistema
nella Parigi del XVIII secolo.
Nell’antico Egitto si sciacquava la
bocca tutti i giorni con il bicarbonato di sodio (idrogenocarbonato
di sodio).
CONSIGLIO
Proteggete i denti in caso
di infortuni
Lo sport e il gioco sono tra le occupazioni preferite dai bambini. Purtroppo,
però, gli infortuni e le ferite non sono
rari, soprattutto praticando una disciplina sportiva rischiosa. Proteggete
quindi i denti dei vostri figli con un paradenti, che attutisca i colpi e le botte.
Il paradenti protegge i denti anteriori
dai colpi diretti, evita che si rompano
frammenti di denti o denti interi in caso
di colpi al mento e protegge i tessuti
molli come la lingua, le labbra ecc. Assicuratevi comunque che con il paradenti il vostro bambino riesca a respirare attraverso la bocca, deglutire la saliva e parlare. Va inoltre detto che un paradenti confezionato su misura dal vostro dentista è senz’altro meglio dei prodotti disponibili in commercio, che dovete poi adattare alla bocca di vostro figlio!
La migliore protezione per i denti dei vostri figli
la trovate dal vostro dentista SSO.
C A RTO O N
Cura dello spazzolino
© Biedermann
Anche il vostro spazzolino va curato: dopo l’uso, sciacquatelo a
fondo e rimuovete i resti di dentifricio. Riponetelo sempre nel bicchiere con la testa rivolta verso
l’alto o posatelo orizzontalmente
sopra al bicchiere con le setole
verso il basso. Non conservate mai
lo spazzolino bagnato in un armadio o in una custodia e ricordatevi
di cambiarlo non appena le setole
cominciano a piegarsi, e comunque almeno una volta ogni due
mesi. Lo stesso vale anche per le
testine degli spazzolini elettrici.
Per ulteriori informazioni
su questi temi:
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Layout: Marianne Kocher Stampa: Stämpfli Publikationen AG, Berna Fotografie: iStockphoto Copyright: SSO
SSO infodenti, No 4/09
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