25/02/15 I sistemi viventi sono caratterizzati da un’enorme varietà reazioni chimiche la maggior parte delle quali è mediata da una serie di eccezionali CATALIZZATORI BIOLOGICI : GLI ENZIMI L’ENZIMOLOGIA E’ U N A PA R T E D E L L A BIOCHIMICA CHE STUDIA GLI ENZIMI RUOLO DEGLI ENZIMI: catalizzatori biologici 1 25/02/15 Gli enzimi sono catalizzatori biologici Capaci di aumentare la velocità di una reazione, anche più di un milione di volte, senza subire trasformazioni durante l’intero processo. Per la maggior parte sono proteine la cui attività catalitica dipende dall’integrità della loro conformazione proteica nativa 2 25/02/15 q QUALSIASI molecola che lega una proteina prende il nome di LIGANDO q I ligandi possono essere piccole molecole o macromolecole q Se il ligando muta nel tempo si chiamerà SUBSTRATO e PRODOTTO il risultato del mutamento TUTTI GLI ENZIMI CATALASI Fe3+ emoglobina Reazione lenta 2 H2O2 2H2O + O2 Reazione 1.000 volte più veloce se aggiungiamo ione ferrico Fe3+ Reazione 1.000.000 di volte più veloce in presenza di emoglobina, proteina contenente ferro Reazione 1 miliardo di volte più veloce in presenza di un ENZIMA: CATALASI presente in molte cellule 1) Il catalizzatore sebbene partecipi alla reazione, rimane INALTERATO durante il processo 2) Il catalizzatore cambia la velocità del processo, ma non influisce sulla posizione di EQUILIBRIO della reazione 3) Un processo TERMODINAMICAMENTE FAVORITO non viene reso più favorito dal catalizzatore 3 25/02/15 OTTIMIZZANO LA RESA: a. Svolgono solo le reazioni necessarie b. Impediscono reazioni indesiderate (specificità di substrato) c. Portano a termine le reazioni in tempi brevi d. Sono indipendenti dall’ambiente (temperatura, pressione) e. Riutilizzano della stessa “macchina” per molte volte MINIMIZZANO GLI SPRECHI: a. Non producono sottoprodotti (specificità di reazione) b. Minimizzano il dispendio energetico - HANNO CAPACITA’ DI REGOLAZIONE che risiede nelle loro proprietà strutturali L’ENZIMA LEGA IL SUBSTRATO IN UNA REGIONE PROTEICA SPECIFICA Il potere catalitico di un enzima è dovuto, per la maggior parte, al legame dei substrati in un corretto orientamento 4 25/02/15 Il sito attivo è una regione della proteina che lega il substrato e contiene residui aminoacidici che partecipano alla catalisi Caratteristiche comuni: 1. Occupa una parte relativamente piccola del volume totale della molecola enzimatica 2. Entità tridimenzionale formata da gruppi che derivano da parti diverse della sequenza aminoacidica lineare 3. I substrati si legano all’enzima mediante un certo numero di attrazioni deboli 4. Sono cavità o fenditure (acqua normalmente esclusa se non è un reagente, carattere non polare ma può contenere residui polari) 5. La specificità del legame dipende dalla precisa disposizione degli atomi in un sito attivo COME GLI ENZIMI FUNZIONANO DA CATALIZZATORI Le forze attraverso le quali i substrati e le altre molecole si legano agli enzimi sono lo stesso tipo di forze che regolano la conformazione delle proteine L’enzima lega una o più molecole di SUBSTRATO e forma un complesso enzima-substrato COMPLEMENTARIETA’ GEOMETRICA ED ELETTRONICA 5 25/02/15 CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI ENZIMI La prima tappa di una reazione enzimatica è la formazione del complesso ES che successivamente si converte in enzima libero (E) e prodotto (P), nel più semplice dei casi il processo avviene in due tappe: E+S ES E+P Ogni enzima contiene uno o più siti attivi che a loro volta sono composti da un sito di legame del substrato e da un sito catalitico, in genere sovrapposti. Il sito di legame è di solito costituito da una tasca o scanalatura chiralica, dove catene laterali di AA e il gruppo prostetico (se presente) possono legare inizialmente molecole di substrato mediante interazioni covalenti (catalisi covalente). E. Fischer nel 1894 propose il modello chiave-serratura che descrive in modo adeguato la specificità degli enzimi. 6 25/02/15 Un’elaborazione successiva (D. Koshland, 1958) consentì di aumentare le conoscenze sui meccanismi catalitici: il modello ad adattamento indotto. L’adattamento indotto implica distorsioni a carico sia dell’enzima che del substrato. Queste possono essere localizzate o comportare una grossa variazione conformazionale dell’enzima come nel caso dell’esochinasi. 7 25/02/15 ENZIMA DIIIDOFOLATO REDUTTASI assieme al suo substrato NADP+ Tasca dell’enzima complementare al substrato Processo detto di La complementarietà proteina ligando è di rado così perfetta. Le interazioni tra una proteina e un ligando sono più spesso accompagnate da modificazioni conformazionali di una o di entrambe le molecole. adattamento indotto 8 25/02/15 Anche i siti di legame del substrato subiscono cambiamenti conformazionali Variazione conformazionale indotta nell’esochinasi da parte del glucosio Gli enzimi non si limitano a posizionare e distorcere i loro substrati ma mediante specifici residui aminoacidici partecipano all’evento catalitico Quando il processo è completato l’enzima rilascia il PRODOTTO(i) e ritorna al suo stato originale, pronto per un altro CICLO CATALITICO Oltre al substrato molti enzimi legano altre molecole necessarie per lo svolgimento della loro attività catalitica 9 25/02/15 Gran parte degli enzimi è costituita da una parte proteica ed una non proteica Come per l’emoglobina e la miosina, che riescono a svolgere la loro capacità di legare ossigeno solo se contengono il gruppo EME, alcuni enzimi riescono a svolgere la loro attività catalitica, grazie a questi gruppi FUNZIONALI Gran parte degli enzimi è costituita da una parte proteica inattiva ed una non proteica che ne determina l’attività APOENZIMA + COFATTORE = OLOENZIMA COFATTORE parte essenziale del sito attivo a cui si legano IONI ESSENZIALI COENZIMI Molecole organiche complesse ATTIVATORI COSUBSTRATI legati debolmente Legati debolmente GRUPPI PROSTETICI Legati fortemente 10 25/02/15 I cosubstrati come i substrati sono parte essenziale del sito attivo Si trasformano durante la reazione e si dissociano dal sito attivo alla fine della reazione. Sono riconvertiti poi nella forma iniziale attraverso altre reazioni enzimatiche. GRUPPI METABOLICI PENDOLARI ATP + glucosio ADP + glucosio-fosfato L’ADP viene rifosforilato ad ATP in altre reazioni Il glucosio-­‐fosfato viene ulteriormente trasformato è permanentemente legato all’apoenzima Ed affinché l’oloenzima continui ad essere cataliticamente attivo il gruppo prostetico deve essere rigenerato nella sua forma iniziale, così come un qualsiasi residuo del sito attivo che partecipi alla catalisi 11 25/02/15 INSOLUBILI SOLUBILI Tiamina (B1) Riboflavina (B2) Niacina (B3) Acido Pantotenico (B5) Piridoxina (B6) Biotina Cobalamina (B12) AcidooFolico oo AcidoAscorbico o$ Vitamin A Vitamin D Vitamin E Vitamin K Le VITAMINE che vengono assunte con l’alimentazione sono composti organici essenziali ai processi biologici degli organismi superiori che non possono sintetizzarli Molte vitamine sono precursori di COFATTORI (vitamine idrosolubili) altre pur giocando un ruolo fisiologico essenziale non lo sono (vitamine liposolubili). 12 25/02/15 Conosciuta anche come Vit.B1 È rapidamente convertita nella sua forma biologicamente attiva tiamina pirofosfato 1,0-­‐1.5 mg/giorno beriberi nell’individuo adulto Tiamina pirofosfatasi METALLOENZIMI Molti enzimi contengono ioni metallici, solitamente legati con legame di coordinazione a catene laterali aminoacidiche e talvolta legati a gruppi prostetici I metalli funzionano come i coenzimi, facendo assumere ai metalloenzimi proprietà catalitiche che non potrebbe possedere in loro assenza. In molte reazioni enzimatiche certi ioni sono necessari per l’EFFICIENZA CATALITICA. Molti enzimi che accoppiano l’IDROLISI dell’ ATP ad altri processi biochimici richiedono Mg2+ per funzionare in modo efficiente. Il complesso Mg-ATP è substrato migliore dell’ATP da solo 13 25/02/15 L’atomo di zinco serve da catalizzatore metallico per promuovere l’idrolisi. Il legame scisso è indicato da un piccolo cuneo rosso IN ALTRI CASI IL METALLO PRESENTE NELL’ENZIMA SERVE DA AGENTE OSSIDO-RIDUTTIVO NOMENCLATURA DEGLI ENZIMI Quasi tutti gli enzimi sono nominati aggiungendo il suffisso –asi al nome del substrato od ad una frase che specifica la reazione catalitica dell’enzima UREASI ALCOL DEIDROGENASI catalizza l’idrolisi dell’urea catalizza l’ossidazione degli alcoli alle loro corrispondenti aldeidi L’esistenza di un enorme numero di enzimi ha portato la Commissione degli Enzimi dell’Unione Internazionale di Biochimica ad elaborare di un sistema razionale di nomenclatura International Union of Biochemistry and Molecular Biology (IUMB) 1) OSSIDOREDUTTASI ossidoriduzione 2) TRANSFERASI trasferimento di gruppi funzionali 3) IDROLASI idrolisi 4) LIASI rimozione o aggiunta di un gruppo al doppio legame o altre scissioni 5) ISOMERASI riarrangiamenti intramolecolari 6) LIGASI fusione di due molecole Gli enzimi sono suddivisi in 6 classi principali 14 25/02/15 Classificazione degli Enzimi http://www.expasy.org/enzyme Nome raccomandato e nome sistematico. Numero di Classificazione: Numero a quattro cifre preceduto da EC (Enzyme Commission: la prima cifra indica la classe, la seconda la sotto-classe, la terza la sotto-sotto-classe, la quarta il numero seriale). 15 25/02/15 Ad ogni enzima sono associati 4 NUMERI EC 6.4.1.1. Numero di serie Classe Sottoclasse Sotto-sottoclasse PEPTIDIL-L-AMMINOACIDO-IDROLASI E.C.3.4.17.1 CARBOSSIPEPTIDASI A Enzyme commition Glucosio-6-P Glucosio-­‐6-­‐fosfatasi glucosio + Pi Estremità non riducente 16 25/02/15 Rottura di un legame covalente mediato dall’ACQUA Rottura di un legame covalente mediato dal FOSFATO 17