Mangiare secondo la Medicina Cinese
A cura di: Carlo di Stanislao
“Bisogna mangiare per vivere, non vivere per mangiare”
Socrate
“Quello che è cibo per un uomo è veleno per un altro”
Lucrezio
“Il filosofo vive di problemi come l'uomo di cibi. Un problema insolubile è un cibo indigesto”
Novalis
L'adulazione è il cibo degli sciocchi. Tuttavia, talvolta gli uomini d'ingegno condiscendono ad
assaggiarne un po'
Jonathan Swift
La dietetica cinese è una delle branche della Medicina Tradizionale Cinese e il suo intento
dichiarato è di prevenire e curare disturbi e malattie con gli alimenti. Per comprenderne i
principi va ricordato che il concetto di YIN e YANG è forse uno dei più importanti in tutta la
medicina cinese. La stessa agopuntura basa le sue diagnosi sul concetto di yin e yang. Essi si
manifestano nella vita di tutti i giorni: nel cibo che mangiamo, nel tempo atmosferico e in tanti
altri modi e luoghi. Per capire se alcuni cibi sono yin o yang, prendiamo per esempio la pianta
del porro. Essa cresce in inverno ed ha una struttura piuttosto slanciata, tendente verso l’alto.
(le piante che vengono su alte sono solitamente piene d’acqua= yin). Esso ha una radice molto
profonda poiché c’è una forte energia proveniente dall’alto, che spinge verso il basso; il
gambo, al contrario, sale grazie all’energia che viene dal basso. Lo yang spinge in giù, lo yin in
su. Lo yang penetra nel suolo: ciò che succede al di sotto del suolo è caratterizzato dallo yang
(radici). Le foglie, che contengono molta acqua, sono effetto dello yin. Se nel corpo c’è una
predominanza di yang, sarà dunque utile mangiare le foglie del porro (un eccesso di yang si
manifesta per esempio con infiammazioni, calori nel corpo, emorroidi, bruciori di gola). Oltre
alla classificazione Yin e Yang, molto generica, gli alimenti, in Medicina Cinese, sono classificati
in base ai “sapori. I sapori sono cinque, e a ciascuno corrispondono determinati organi:
-
sapore
sapore
sapore
sapore
sapore
agro - acido (fegato e cistifellea)
amaro (cuore e intestino tenue)
dolce (stomaco e milza)
piccante (polmoni e intestino colon)
salato (reni e vescica)
Ogni
sapore
stimola
l’elemento,
il
movimento
e
l’organo
corrispondenti.
Il sapore agro - acido stimola il legno, quindi il fegato, la cistifellea, la vista, gli occhi, le
unghie, i muscoli ecc.
-
Il sapore amaro stimola il fuoco e quindi il cuore, l’intestino tenue, l’incarnato del viso, il
sangue ecc.
Il sapore dolce appartiene alla terra e quindi stimola la milza, lo stomaco, la bocca, il
gusto ecc.
Il sapore piccante appartiene al metallo e quindi stimola i polmoni, l’intestino colon, la
pelle, i peli, l’odorato ecc.
Il sapore salato è caratteristico dell’acqua e dunque stimola i reni, la vescica, le ossa, i
denti, l’udito ecc.
Per la medicina cinese, l’abuso o l’eccesso di un sapore nell’alimentazione nuoce all’energia
del corpo e degli organi. Vediamo come. L’eccesso di sapore agro - acido nuoce al fegato,
perché lo riempie di troppa energia; impoverisce peraltro l’energia della milza (l’acido
trionfa sul dolce) e disperde quella che mantiene tonica la pelle; nuoce infine all’energia del
cuore. Possibili sintomi: collera, crampi muscolari, lieve anemia, gastrite, stitichezza,
ansietà,inappetenza, instabilità mentale. L’eccesso di sapore amaro nuoce al cuore perché
gli provoca un sovraccarico di energia, debilita i polmoni (l’amaro trionfa sul piccante) e la
pelle, disperde l’energia delle ossa e del rene, aumenta esageratamente l’energia dello
stomaco. Possibili sintomi: palpitazioni, arteriosclerosi, angina pectoris, perdita
dell’appetito, gengivite, bronchite cronica, enfisema, stitichezza, disturbi mestruali,
diminuzione della libido, diminuzione dell’acuità visiva. L’eccesso di sapore dolce riempie
troppo la milza e lo stomaco; poiché il dolce trionfa sul salato, sarà impoverita l’energia
renale, rendendo così dolenti le ossa e fragili i capelli; inoltre si disperderà l’energia del
fegato e si ridurrà quella del polmone. Possibili sintomi: gastrite, ulcera, tristezza, difficoltà
respiratorie, problemi cutanei, impotenza sessuale, problemi ossei, astenia muscolare,
ipertensione arteriosa. L’eccesso di sapore piccante aumenta troppo l’energia polmonare,
nuoce al fegato, poiché il piccante trionfa sull’acido, danneggia l’energia del cuore e, quindi,
l’energia mentale. Possibili sintomi: emorragie cutanee, pelle e peli fragili, diminuzione
della libido, confusione mentale, crampi muscolari, anemia, gastrite. L’eccesso di sapore
salato consuma l’energia renale e indebolisce le ossa; poiché il salato trionfa sull’amaro,
l’energia del cuore sarà soffocata e la circolazione sanguigna rallentata, la milza e lo
stomaco risulteranno indeboliti ed i muscoli contratti. Possibili sintomi: ronzii auricolari,
cefalea, ritenzione idrica, vertigini, stanchezza.
Per approfondire
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Berera F., Minelli E.: Le cinque vie della dietetica cinese, Ed. Red, Como, 2008.
Bologna M., Di Stanislao C., Corradin M. et al.: Dietetica Medica Scientifica e
Tradizionale. Curarsi e prevenire con il cibo, Ed. CEA, Milano, 1999.
Giordo P.: Introduzione alla dietetica terapeutica, Ed. Mediterranee, Roma, 2007.
Lu H.: Gli alimenti curativi secondo la dietetica cinese. Ricette facili e gustose per
risolvere i disturbi più comuni, Ed. Red, Como, 2006.
Minelli E.: La dietetica nella medicina tradizionale cinese, Ed. Jaca Book, Milano, 2008.
Occhipinti E. (a cura di): La Grande Medicina Cinese, Ed. Jaca Book, Milano, 1999.
Pagano R.. Dietetica Cinese, Ed. Xenia, Milano, 2004.