Modena 21 maggio 2015 Giornata di Studio Registri Tumori / Registri di Mortalità) Tumori e Cause di Morte, Aspetti Problematici: la Presunzione di Malignità A cura di Pier Carlo Vercellino S.O.S. Epidemiologia ASL-BI Codifica delle schede di morte e patologie tumorali In genere le schede di morte in cui sia menzionata una singola forma tumorale risultano di semplice gestione per il codificatore e nella maggior parte dei casi verrà selezionata come causa iniziale di morte, considerato l’ “assioma” ICD-10 secondo cui un tumore maligno non può essere causato da nessuna altra patologia (tranne l’HIV) mentre, per contro, molte sono le patologie che da esso possono derivare. K mammella Metastasi ossee Cachessia neoplastica Polmonite Insufficienza respiratoria Cancro polmone Infarto miocardico Insufficienza cardiaca acuta Collasso cardio-circolatorio Adenocarcinoma prostatico Si seleziona come causa iniziale di morte il tumore maligno della mammella (K mammella) in applicazione al Principio Generale in quanto si tratta della prima patologia insorta, la quale ha dato origine a tutte le altre patologie menzionate Si seleziona come causa iniziale di morte il tumore maligno del polmone (Cancro polmone) in quanto, la polmonite (patologia selezionata in applicazione al Principio Generale) viene considerata, in applicazione alla Regola di Selezione 3, come ovvia conseguenza diretta di una qualsiasi patologia neoplastica Si seleziona come causa iniziale di morte l’infarto miocardico in applicazione al Principio Generale. L’adenocarinoma prostatico potrà essere “recuperato” come “causa aggiuntiva” ma non viene preso in considerazione nelle statistiche relative alle cause di morte Codifica delle schede di morte e patologie tumorali - aspetti problematici: Tumori con comportamento clinico-biologico non specificato L’icd-10 suddivide i tumori in tre differenti categorie sulla base del comportamento clinico-biologico manifestato dalla neoplasia: Tumori maligni (comportamento clinico-biologico maligno) Tumori benigni (comportamento clinico-biologico benigno) Tumori a comportamento clinico-biologico incerto o non specificato Carcinoma prostata (comportamento maligno) = C61 Adenoma prostata (comportamento benigno) = D29.1 (fino al 2011 N40) Neoplasia prostata (comportamento non specificato) = D40.0 Tumore maligno ovaio (maligno) = C56 Tumore benigno ovaio (benigno) = D27 Tumore ovaio (non specificato) = D39.1 Oltre alle tre categorie descritte c’è una quarta categoria: “tumori in situ” che però risulta di raro riscontro nelle schede di morte e, in ogni caso, non pone, generalmente, problemi di codifica. Codifica delle schede di morte e patologie tumori - aspetti problematici: Tumori con comportamento clinico-biologico non specificato: Presunzione “legittima” di malignità I problemi di codifica relativi al comportamento clinico-biologico delle neoplasie derivano dalla consuetudine dei medici italiani di non specificare la natura maligna di un tumore dandola per “scontata”: Neoplasia stomaco Metastasi epatiche E’ evidente che si tratta di una neoplasia gastrica maligna (a meno di non supporre che le metastasi possano essere state originate da un differente e non menzionato tumore maligno di sede non specificata). In questo caso il medico certificatore ha sbagliato a tralasciare la specificazione (maligna) circa la natura del tumore di cui era ben consapevole, descrivendo oggettivamente una entità nosologica troppo “generica” che potrebbe produrre conseguenze aberranti per quanto riguarda: - Il calcolo del tasso di incidenza/prevalenza dei vari tipi di tumore. - Il procedimento di codifica e selezione della causa di morte. - La decisione circa l’inserimento o meno fra i casi incidenti da parte del Registro Tumori Comunque il problema viene risolto a monte, grazie alla preventiva e sistematica attribuzione di “malignità” operata dal codificatore in applicazione alle disposizioni contenute nel manuale di istruzioni ICD-10 che, al paragrafo “tumori maligni, indicazioni implicanti malignità” (vol.2 pag.75, edizione italiana anno 2000) prevede esplicitamente e testualmente che “la menzione sul certificato che un tumore ha dato origine a metastasi, implica che il tumore sia maligno e pertanto deve essere codificato come tale anche quando il suo nome, in assenza di indicazioni di metastasi, lo farebbe classificare in altra parte del II settore” (cioè come tumore in situ, con comportamento benigno, incerto o non conosciuto). Codifica delle schede di morte e patologie tumori - aspetti problematici: Tumori con comportamento clinico-biologico non specificato: Presunzione “arbitraria” di malignità Il problema si pone invece quando non sono riportate indicazioni implicanti malignità: Tumore della tiroide Neoplasia cerebrale Neoformazione renale Nei tre esempi riportati non risultano esservi indicazioni circa il comportamento clinico-biologico e pertanto viene assegnato in tutti e tre i casi il codice relativo alla categoria tumorale con comportamento clinico biologico (incerto o) sconosciuto. Anche in questi tre esempi non vi sono indicazioni circa la natura benigna Tumore del retto o maligna del tumore, tuttavia, secondo le disposizioni riportate sul Neoplasia polmonare Neoformazione mammaria manuale di codifica Istat (pag.83, edizione 2010) si devono sempre considerare maligni, anche in assenza di specificazioni in tal senso, i tumori con sede in apparato digerente (dal labbro all’ano), apparato respiratorio (dal naso ai polmoni), mammella femminile. Tale disposizione (che deriva da un identico comportamento tenuto nel periodo di vigenza dell’ICD-9) non ha riscontro in nessuno dei testi di codifica internazionale; tuttavia trova una sua giustificazione sulla base di alcune importanti considerazioni: - la consapevolezza che i medici certificatori italiani omettono frequentemente l’indicazione circa il comportamento clinico-biologico di un tumore, dandone per sottintesa la natura maligna; - l’esito letale prodotto dalla neoplasia; - la relativa rarità, in queste sedi, di forme benigne o di comportamento incerto, rispetto alla maggiore frequenza delle forme maligne; - il rischio di una “pesante” sottostima dei dati riferiti alla numerosita dei tumori maligni delle suddette sedi rispetto alla situazione reale. Codifica delle schede di morte e patologie tumori - aspetti problematici: Tumori con comportamento clinico-biologico non specificato: Presunzione “arbitraria” di malignità Esempi di conseguenze dell’applicazione della “regola della presunzione arbitraria di malignità”, Causa iniziale di morte secondo ICD-10 e Acme: D48.6 = tumore mammario con comportamento clinico-biologico non specificato Neoplasia mammaria Causa iniziale di morte secondo Istat: C50.9 = tumore maligno della mammella Polmonite Tumore mammario Causa iniziale di morte secondo ICD-10 e Acme: J18.9 = polmonite, in applicazione al Principio Generale Causa iniziale di morte secondo Istat: C50.9 = tumore maligno della mammella, in applicazione alla Regola di Selezione 3/DS Nel primo caso, nei “conteggi” dei decessi per causa di morte, la differenza può venire annullata aggregando i due gruppi (comportamento maligno e non specificato); Nel secondo caso la discrepanza risulta insanabile (si tratta comunque di casi di assai raro riscontro). Codifica delle schede di morte e patologie tumori - aspetti problematici: Tumori con comportamento clinico-biologico non specificato: Presunzione “arbitraria” di malignità Al di là delle comprensibili, giustificate e solide motivazioni per le quali è stata adottata da Istat, tuttavia la regola della “presunzione arbitraria di malignità” oltre che a non trovare corrispondenza nelle disposizioni regolamentari internazionali (icd-10 e acme) si espone a due particolari obiezioni: 1. Se nel “regime icd-9” trovava una incontestabile giustificazione nella estrema genericità dei codici utilizzabili per i tumori a comportamento non specificato (un solo codice per tutte le sedi dell’apparato digerente ed un solo codice per tutte le sedi dell’apparato respiratorio), con il sistema ICD-10, tale generalizzazione è stata totalmente superata, tranne che per alcune limitate eccezioni, e non esiste quindi più il rischio di perdere il dettaglio della specificazione della sede tumorale. Tumore stomaco tumore colon tumore retto tumore laringe tumore polmone tumore pleura cod. Icd-9 (sede) cod. Icd-10 (sede) 239.0 (apparato digerente) D34.0 (stomaco) 239.0 (apparato digerente) D37.4 (colon) 239.0 (apparato digerente) D37.5 (retto) 239.1 (apparato respiratorio) D38.0 (laringe) 239.1 (apparato respiratorio) D38.1 (polmone) 239.1 (apparato respiratorio) D38.2 (pleura) 2. Non è chiara la ragione per cui tale regola debba essere applicata a determinate sedi e non ad altre. t. mammella = maligno = C50.9 t. rene = non maligno = D40.0 t. retto = maligno = C20 t. vescica = non maligno = D41.4 t. polmone = maligno = C34.9 t. utero = non maligno = D39.0 t. milza = ? Per superare le suddette obiezioni, il gruppo inter-regionale di codificatori (G.I.R.C.) dei Registri Aziendali Locali, coordinato dal dott. Carlo Goldoni dell’ASL di Modena ha individuato, proposto e di fatto generalmente attua nelle singole realtà territoriali, una soluzione alternativa che riduce il ricorso alla “presunzione arbitraria di malignità” a tre soli codici che comprendono ancora, al loro interno e senza distinzione, sedi eterogenee. D37.0 = labbra, bocca e faringe D37.6 = fegato, colecisti e vie biliari D37.7 = ano, intestino, esofago, pancreas, milza Codifica delle schede di morte e patologie tumori - aspetti problematici: Tumori con comportamento clinico-biologico non specificato: Presunzione “arbitraria” di malignità Esempi di conseguenze dell’applicazione della “regola della presunzione arbitraria di malignità”, ICD-10/ACME = D40.0 Neoplasia prostata D40.0 (Tumore della prostata con comportamento clinico-biologico non specificato) G.I.R.C. = D40.0 (Tumore della prostata con comportamento clinico-biologico non specificato) ISTAT = D40.0 (Tumore della prostata con comportamento clinico-biologico non specificato) In questo caso c’è completa concordanza ICD-10/ACME = D38.1 Neoplasia polmone (Tumore del polmone con comportamento clinico-biologico non specificato) D38.1 - C34.9 (Tumore del polmone con comportamento clinico-biologico non specificato) ISTAT = C34.9 (Tumore maligno del polmone ) G.I.R.C. = D38.1 In questo caso l’aggregazione di due codici riferiti ad una stessa sede, potrà consentire di recuperare la concordanza del dato ICD-10/ACME = D37.7 Neoplasia pancreas D37.7 - C25.9 (Tumore di organo non specificato di apparato digerente con comportamento clinico-biologico non specificato) G.I.R.C. = C25.9 (Tumore maligno del pancreas) ISTAT = C25.9 (Tumore maligno del pancreas) In questo caso il mancato ricorso alla presunzione di malignità cioè la rigorosa applicazione delle regole icd-10/Acme, non consente l’individuazione della sede