Educare il pensiero morale

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INTRODUZIONE
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Introduzione
Poche aree dell’educazione sono fondamentali agli scopi dell’istruzione
pubblica quanto la formazione dei valori sociali dei bambini. Per i componenti
delle democrazie multiculturali, nessuna è più controversa. Al nocciolo delle
attuali controversie c’è la questione che riguarda come si debba definire il
significato di moralità. Tra le varie domande alle quali occorre trovare risposta ci
sono le seguenti: la moralità è un insieme di regole che si acquisiscono come
qualsiasi altro insieme di regole oppure la moralità costituisce un sistema di
conoscenze che sono per certi aspetti diverse dalle altre aree della competenza
sociale? la moralità implica o addirittura si basa sulla cognizione oppure il nostro
comportamento è guidato semplicemente da emozioni come l’empatia o il senso
di colpa? la moralità ha aspetti universali o transculturali oppure dipende dalla
cultura specifica alla quale fa riferimento? se la moralità implica elementi universali, questo significa che esistono degli assoluti morali? la moralità si basa su
norme religiose oppure i concetti morali sono distinti da quelli religiosi? i concetti
morali cambiano nel corso della storia oppure la moralità è astorica e trascendente? si può insegnare la moralità oppure essa deve essere «colta»? esiste una cosa
come il carattere morale? se non esiste, come ci si spiega e come si promuove
lo sviluppo di persone che agiscono in conformità con una serie di principi
morali? infine, come possono fare gli insegnanti per sfruttare al meglio la loro
conoscenza dello sviluppo morale e sociale dei bambini nella pratica quotidiana
della classe?
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EDUCARE IL
PENSIERO MORALE
Questo libro, che si compone di due parti, affronta queste domande raccogliendo i risultati più significativi di quella che è stata definita la teoria degli ambiti
dello sviluppo sociale e il lavoro che è stato svolto parallelamente sulla pratica
educativa. Le scoperte che sono emerse dalla teoria degli ambiti ci permettono di
fare molte cose importanti per l’educazione morale all’interno di una democrazia
pluralista. In primo luogo, come suggerisce il titolo di questo libro, ci permette di
definire cosa si intende per ambito morale in una maniera che va al di là dei limiti
culturali e religiosi. Il libro si apre con una discussione sull’estensione e sulla
definizione dell’ambito morale. Nel capitolo primo viene fornita una panoramica
dei risultati della ricerca condotta negli Stati Uniti e in altri paesi che delinea
l’emergere della moralità nella prima infanzia come ambito distinto dalle questioni
delle convenzioni sociali o delle preferenze personali. Avendo come sfondo la
discussione dell’ambito morale, l’attenzione si sposta poi sulla ricerca svolta con
bambini e adolescenti di vari gruppi religiosi che ha esaminato se le loro idee in fatto
di questioni morali fossero determinate dalle norme religiose o dalla parola di Dio.
La teoria degli ambiti ci permette anche di capire le variazioni contestuali e
culturali nei valori sociali delle persone. Sebbene i pilastri fondamentali della
moralità dell’intera umanità abbiano un nocciolo concettuale condiviso, la maggior
parte dei giudizi sociali nella «vita reale» sono complessi e coinvolgono l’uso di
conoscenze tratte da più strutture concettuali. Di conseguenza, non è possibile
ridurre le questioni morali a semplici formule o a un insieme di norme assolute. Il
paradosso, quindi, è che la moralità da un lato si basa su una serie di principi
universali non relativi e dall’altro è, in definitiva, multiforme nella sua applicazione.
Una questione che sembra dividere le culture del mondo è quella che
concerne la misura in cui alle persone debba essere concessa libertà personale e
privacy. Questo insieme di regole viene affrontato attraverso una discussione
dell’ambito personale dei valori sociali. Vengono presentate dimostrazioni del
fatto che le persone lottano per mantenere una zona di privacy e di scelta
personale attorno alle questioni che interessano il loro senso di sé e la loro identità
personale unica. Questa lotta per la conquista di un ambito personale contiene un
elemento essenziale alla costruzione della relazione dinamica tra l’individuo e la
società. Per gli insegnanti e i genitori, le questioni discusse vanno a toccare alcuni
temi fondamentali riguardanti i limiti dell’autorità sociale legittima e l’intreccio tra
sviluppo e controllo genitoriale sui figli. Avviano inoltre l’analisi delle interazioni
tra ambiti diversi attraverso un esame di come l’interscambio tra moralità, convenzioni sociali e sfera personale dia luogo a differenze culturali nella definizione
dei diritti e delle libertà personali. Questo segna l’inizio di una discussione, che
attraversa l’intero volume, riguardante le fonti di tensione tra la moralità e le
strutture normative dei sistemi sociali.
INTRODUZIONE
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Questa discussione si apre con un esame dei cambiamenti connessi all’età
nella struttura della conoscenza all’interno di ciascun ambito e delle caratteristiche
delle interazioni tra ambiti tipiche delle varie fasce di età. Viene fornita agli
insegnanti una struttura per comprendere come si possa adeguare il livello di
complessità delle questioni sociomorali ai livelli evolutivi degli alunni. L’esame
delle interazioni tra ambiti tipiche delle varie fasce di età identifica inoltre le
contraddizioni che sono emerse dalla ricerca sulle descrizioni evolutive tradizionali
(cioè kohlberghiane) della psicologia morale. Questo ultimo contributo fornisce
una nuova prospettiva per analizzare gli obiettivi evolutivi dell’educazione morale,
in modo che i bambini di ogni età possano essere coinvolti significativamente
nell’attività di riflettere sulla moralità basata sui principi.
Passiamo poi a esaminare come le interazioni tra moralità, convenzioni
sociali e presupposti culturali delle persone sulla natura del mondo producano
variazioni culturali e storiche nei valori. Questa discussione evidenzia come
visioni culturali del mondo apparentemente incompatibili possano in realtà
condividere lo stesso nocciolo morale universale. Fornisce inoltre gli elementi
per comprendere come i componenti di una cultura possano non percepire le
contraddizioni morali presenti all’interno del loro stesso sistema sociale e come
le interpretazioni etnocentriche dei valori culturali possano impedire di vedere la
sostanza morale delle vedute di altri gruppi culturali. Infine, da questa analisi
scaturiscono le basi dalle quali le persone possono partire per effettuare una
riflessione e una critica morale delle proprie pratiche culturali e della propria
struttura sociale.
Per avere un quadro completo della psicologia morale non basta una
descrizione dell’emergere della conoscenza e del ragionamento sociomorali.
Occorre anche considerare le basi affettive e motivazionali dell’azione morale. Di
conseguenza, in questo libro passiamo poi a esaminare gli elementi motivazionali
e caratterologici che concorrono alle azioni morali di una persona. Iniziamo
considerando il ruolo delle emozioni nella scelta e nel compimento delle proprie
azioni. L’abbondante letteratura che si sta sviluppando sul tema dello sviluppo
emozionale dei bambini elimina la falsa dicotomia tra emozioni e cognizione
nell’esperienza morale. L’esperienza morale non è una questione di cognizione o
emozione, bensì un’inevitabile integrazione tra pensiero e sentimenti. Questo
lavoro ci aiuta a comprendere la natura della motivazione morale e a identificare
alcuni fattori di origine della patologia morale.
Infine, affronteremo la questione del carattere morale, individuando i limiti
dei concetti tradizionali di carattere attualmente in auge in alcuni programmi
educativi e arrivando a una riconcettualizzazione moderna della questione in
termini di costruzione del Sé e di coerenza con se stessi, sulla base di una visione
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EDUCARE IL
PENSIERO MORALE
del Sé che riconosce le persone come entità sfaccettate piuttosto che come
insieme di tratti o virtù.
La panoramica sulla teoria degli ambiti e sulla ricerca presentata nella prima
parte del volume fornisce i fondamenti per la seconda parte, nella quale sono
fornite proposte concrete di come si possa utilizzare la teoria degli ambiti come
orientamento nella pratica educativa. Questa sezione si occupa di tre aspetti
interconnessi dell’educazione sociomorale: creare un clima o un’atmosfera sociomorale (questioni relative alla struttura e alla gestione della classe), integrare
l’educazione ai valori nel curricolo e promuovere il Sé morale (carattere personale).
I metodi educativi presentati sono diretti a stimolare lo sviluppo degli alunni
verso il divenire adulti socialmente competenti capaci di inserirsi positivamente
nei loro mondi sociomorali ma allo stesso tempo in grado di assumere un punto
di vista critico verso se stessi e i mondi sociali che ereditano. Come delineato nella
prima parte del libro, l’ambito morale costituisce un insieme di valori fondamentali universali che riguarda il benessere e la giustizia umani. È lo sviluppo di questi
concetti morali che fornisce le fondamenta all’educazione sociomorale. Il mondo
sociale, tuttavia, è complesso e sfaccettato: cosa sia giusto e cosa sbagliato
dipende non soltanto dalla moralità ma anche dalle convenzioni e dalle convinzioni di fatto condivise dalla società più ampia. Per mettere gli studenti nelle
condizioni di saper negoziare il mondo sociomorale e raggiungere delle conclusioni morali nelle situazioni complesse è necessario non soltanto stimolare il loro
ragionamento morale ma anche sviluppare i loro concetti di convenzione e di
diritti personali.
La seconda sezione del libro fornisce agli insegnanti gli strumenti per
promuovere lo sviluppo concettuale all’interno degli ambiti morale, delle convenzioni e personale e per coinvolgere gli studenti in una riflessione morale critica
sulle questioni nelle quali si sovrappongono moralità e valori e norme sociali non
morali. Viene mostrato come analizzare le caratteristiche connesse agli ambiti
delle regole, delle prassi e dei curricoli scolastici. Attraverso l’uso di esempi reali
tratti dalla vita di classe, sono forniti agli insegnanti vari suggerimenti su come
integrare l’attenzione ai diversi ambiti nella gestione della classe, nel clima della
classe, nella disciplina degli studenti e nelle applicazioni del curricolo scolastico.
Tutto il libro è percorso dal presupposto fondamentale secondo cui l’educazione nell’ambito morale dovrebbe mettere in discussione le convinzioni degli
studenti riguardo a cosa è giusto ed equo e richiedere loro di applicare quelle
conoscenze alla loro vita di ogni giorno. In quest’ottica, l’educazione morale non
è una questione di sviluppare virtù o inculcare buoni principi, ma un processo che
incanala la motivazione intrinseca dei bambini verso la conoscenza e la padronanza dei loro mondi sociali.
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