INTRODUZIONE 7 Introduzione Poche aree dell’educazione sono fondamentali agli scopi dell’istruzione pubblica quanto la formazione dei valori sociali dei bambini. Per i componenti delle democrazie multiculturali, nessuna è più controversa. Al nocciolo delle attuali controversie c’è la questione che riguarda come si debba definire il significato di moralità. Tra le varie domande alle quali occorre trovare risposta ci sono le seguenti: la moralità è un insieme di regole che si acquisiscono come qualsiasi altro insieme di regole oppure la moralità costituisce un sistema di conoscenze che sono per certi aspetti diverse dalle altre aree della competenza sociale? la moralità implica o addirittura si basa sulla cognizione oppure il nostro comportamento è guidato semplicemente da emozioni come l’empatia o il senso di colpa? la moralità ha aspetti universali o transculturali oppure dipende dalla cultura specifica alla quale fa riferimento? se la moralità implica elementi universali, questo significa che esistono degli assoluti morali? la moralità si basa su norme religiose oppure i concetti morali sono distinti da quelli religiosi? i concetti morali cambiano nel corso della storia oppure la moralità è astorica e trascendente? si può insegnare la moralità oppure essa deve essere «colta»? esiste una cosa come il carattere morale? se non esiste, come ci si spiega e come si promuove lo sviluppo di persone che agiscono in conformità con una serie di principi morali? infine, come possono fare gli insegnanti per sfruttare al meglio la loro conoscenza dello sviluppo morale e sociale dei bambini nella pratica quotidiana della classe? 8 EDUCARE IL PENSIERO MORALE Questo libro, che si compone di due parti, affronta queste domande raccogliendo i risultati più significativi di quella che è stata definita la teoria degli ambiti dello sviluppo sociale e il lavoro che è stato svolto parallelamente sulla pratica educativa. Le scoperte che sono emerse dalla teoria degli ambiti ci permettono di fare molte cose importanti per l’educazione morale all’interno di una democrazia pluralista. In primo luogo, come suggerisce il titolo di questo libro, ci permette di definire cosa si intende per ambito morale in una maniera che va al di là dei limiti culturali e religiosi. Il libro si apre con una discussione sull’estensione e sulla definizione dell’ambito morale. Nel capitolo primo viene fornita una panoramica dei risultati della ricerca condotta negli Stati Uniti e in altri paesi che delinea l’emergere della moralità nella prima infanzia come ambito distinto dalle questioni delle convenzioni sociali o delle preferenze personali. Avendo come sfondo la discussione dell’ambito morale, l’attenzione si sposta poi sulla ricerca svolta con bambini e adolescenti di vari gruppi religiosi che ha esaminato se le loro idee in fatto di questioni morali fossero determinate dalle norme religiose o dalla parola di Dio. La teoria degli ambiti ci permette anche di capire le variazioni contestuali e culturali nei valori sociali delle persone. Sebbene i pilastri fondamentali della moralità dell’intera umanità abbiano un nocciolo concettuale condiviso, la maggior parte dei giudizi sociali nella «vita reale» sono complessi e coinvolgono l’uso di conoscenze tratte da più strutture concettuali. Di conseguenza, non è possibile ridurre le questioni morali a semplici formule o a un insieme di norme assolute. Il paradosso, quindi, è che la moralità da un lato si basa su una serie di principi universali non relativi e dall’altro è, in definitiva, multiforme nella sua applicazione. Una questione che sembra dividere le culture del mondo è quella che concerne la misura in cui alle persone debba essere concessa libertà personale e privacy. Questo insieme di regole viene affrontato attraverso una discussione dell’ambito personale dei valori sociali. Vengono presentate dimostrazioni del fatto che le persone lottano per mantenere una zona di privacy e di scelta personale attorno alle questioni che interessano il loro senso di sé e la loro identità personale unica. Questa lotta per la conquista di un ambito personale contiene un elemento essenziale alla costruzione della relazione dinamica tra l’individuo e la società. Per gli insegnanti e i genitori, le questioni discusse vanno a toccare alcuni temi fondamentali riguardanti i limiti dell’autorità sociale legittima e l’intreccio tra sviluppo e controllo genitoriale sui figli. Avviano inoltre l’analisi delle interazioni tra ambiti diversi attraverso un esame di come l’interscambio tra moralità, convenzioni sociali e sfera personale dia luogo a differenze culturali nella definizione dei diritti e delle libertà personali. Questo segna l’inizio di una discussione, che attraversa l’intero volume, riguardante le fonti di tensione tra la moralità e le strutture normative dei sistemi sociali. INTRODUZIONE 9 Questa discussione si apre con un esame dei cambiamenti connessi all’età nella struttura della conoscenza all’interno di ciascun ambito e delle caratteristiche delle interazioni tra ambiti tipiche delle varie fasce di età. Viene fornita agli insegnanti una struttura per comprendere come si possa adeguare il livello di complessità delle questioni sociomorali ai livelli evolutivi degli alunni. L’esame delle interazioni tra ambiti tipiche delle varie fasce di età identifica inoltre le contraddizioni che sono emerse dalla ricerca sulle descrizioni evolutive tradizionali (cioè kohlberghiane) della psicologia morale. Questo ultimo contributo fornisce una nuova prospettiva per analizzare gli obiettivi evolutivi dell’educazione morale, in modo che i bambini di ogni età possano essere coinvolti significativamente nell’attività di riflettere sulla moralità basata sui principi. Passiamo poi a esaminare come le interazioni tra moralità, convenzioni sociali e presupposti culturali delle persone sulla natura del mondo producano variazioni culturali e storiche nei valori. Questa discussione evidenzia come visioni culturali del mondo apparentemente incompatibili possano in realtà condividere lo stesso nocciolo morale universale. Fornisce inoltre gli elementi per comprendere come i componenti di una cultura possano non percepire le contraddizioni morali presenti all’interno del loro stesso sistema sociale e come le interpretazioni etnocentriche dei valori culturali possano impedire di vedere la sostanza morale delle vedute di altri gruppi culturali. Infine, da questa analisi scaturiscono le basi dalle quali le persone possono partire per effettuare una riflessione e una critica morale delle proprie pratiche culturali e della propria struttura sociale. Per avere un quadro completo della psicologia morale non basta una descrizione dell’emergere della conoscenza e del ragionamento sociomorali. Occorre anche considerare le basi affettive e motivazionali dell’azione morale. Di conseguenza, in questo libro passiamo poi a esaminare gli elementi motivazionali e caratterologici che concorrono alle azioni morali di una persona. Iniziamo considerando il ruolo delle emozioni nella scelta e nel compimento delle proprie azioni. L’abbondante letteratura che si sta sviluppando sul tema dello sviluppo emozionale dei bambini elimina la falsa dicotomia tra emozioni e cognizione nell’esperienza morale. L’esperienza morale non è una questione di cognizione o emozione, bensì un’inevitabile integrazione tra pensiero e sentimenti. Questo lavoro ci aiuta a comprendere la natura della motivazione morale e a identificare alcuni fattori di origine della patologia morale. Infine, affronteremo la questione del carattere morale, individuando i limiti dei concetti tradizionali di carattere attualmente in auge in alcuni programmi educativi e arrivando a una riconcettualizzazione moderna della questione in termini di costruzione del Sé e di coerenza con se stessi, sulla base di una visione 10 EDUCARE IL PENSIERO MORALE del Sé che riconosce le persone come entità sfaccettate piuttosto che come insieme di tratti o virtù. La panoramica sulla teoria degli ambiti e sulla ricerca presentata nella prima parte del volume fornisce i fondamenti per la seconda parte, nella quale sono fornite proposte concrete di come si possa utilizzare la teoria degli ambiti come orientamento nella pratica educativa. Questa sezione si occupa di tre aspetti interconnessi dell’educazione sociomorale: creare un clima o un’atmosfera sociomorale (questioni relative alla struttura e alla gestione della classe), integrare l’educazione ai valori nel curricolo e promuovere il Sé morale (carattere personale). I metodi educativi presentati sono diretti a stimolare lo sviluppo degli alunni verso il divenire adulti socialmente competenti capaci di inserirsi positivamente nei loro mondi sociomorali ma allo stesso tempo in grado di assumere un punto di vista critico verso se stessi e i mondi sociali che ereditano. Come delineato nella prima parte del libro, l’ambito morale costituisce un insieme di valori fondamentali universali che riguarda il benessere e la giustizia umani. È lo sviluppo di questi concetti morali che fornisce le fondamenta all’educazione sociomorale. Il mondo sociale, tuttavia, è complesso e sfaccettato: cosa sia giusto e cosa sbagliato dipende non soltanto dalla moralità ma anche dalle convenzioni e dalle convinzioni di fatto condivise dalla società più ampia. Per mettere gli studenti nelle condizioni di saper negoziare il mondo sociomorale e raggiungere delle conclusioni morali nelle situazioni complesse è necessario non soltanto stimolare il loro ragionamento morale ma anche sviluppare i loro concetti di convenzione e di diritti personali. La seconda sezione del libro fornisce agli insegnanti gli strumenti per promuovere lo sviluppo concettuale all’interno degli ambiti morale, delle convenzioni e personale e per coinvolgere gli studenti in una riflessione morale critica sulle questioni nelle quali si sovrappongono moralità e valori e norme sociali non morali. Viene mostrato come analizzare le caratteristiche connesse agli ambiti delle regole, delle prassi e dei curricoli scolastici. Attraverso l’uso di esempi reali tratti dalla vita di classe, sono forniti agli insegnanti vari suggerimenti su come integrare l’attenzione ai diversi ambiti nella gestione della classe, nel clima della classe, nella disciplina degli studenti e nelle applicazioni del curricolo scolastico. Tutto il libro è percorso dal presupposto fondamentale secondo cui l’educazione nell’ambito morale dovrebbe mettere in discussione le convinzioni degli studenti riguardo a cosa è giusto ed equo e richiedere loro di applicare quelle conoscenze alla loro vita di ogni giorno. In quest’ottica, l’educazione morale non è una questione di sviluppare virtù o inculcare buoni principi, ma un processo che incanala la motivazione intrinseca dei bambini verso la conoscenza e la padronanza dei loro mondi sociali.