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Infezione vie urinarie: cause, sintomi e cura
L’infezione alle vie urinarie è una patologia generalmente benigna che colpisce soprattutto i soggetti
femminili; tuttavia se l’infezione non viene curata a dovere può dar luogo talvolta a gravi complicazioni.
1. Malattie urinarie
1. Infezione urinaria recidiva
2. In gravidanza
3. Bambini
2. Cause
3. Sintomi
4. Diagnosi
5. Cura
6. Prevenzione
Malattie urinarie
L’apparato urinario è una sistema molto complesso poiché comprende molti organi come i reni, la vescica,
la prostata, e l’uretra. Esistono molte infezioni e altri disturbi urinari le cui cause possono essere di origine
virale e batterica. Le malattie urinarie più frequenti sono la cistite (infiammazione della vescica),
l’incontinenza urinaria (perdita involontaria di urina), l’ipertrofia prostatica, l’insufficienza renale e il cancro al
rene. La cistite è una delle infezioni urinarie più frequenti e riguarda quasi esclusivamente le donne
soprattutto per ragioni anatomiche, visto che il tratto dell’uretra (canale che espelle le urine dalla vescica
verso l’esterno) nella donna è più corto. Questo tipo di infezione può essere molto comune anche nei
bambini e può essere dovuta alla presenza di un batterio che contamina le urine o talvolta da una micosi.
L’infezione urinaria bassa colpisce le donna tra i 15 e i 65 anni.
Infezione urinaria recidiva
Un’infezione urinaria recidiva colpisce soprattutto la donna e prende più generalmente il nome di cistite. Le
infezioni urinarie recidive si manifestano come delle classiche infezioni urinarie ma se ne distinguono per la
loro elevata frequenza, con più di 4 episodi all’anno. In questo caso, viene effettuato un trattamento
identico ma viene realizzata anche un’ecografia della vescica e delle vie urinarie per l’individuazione di
un’eventuale anomalia che favorisce la comparsa delle cistiti, oppure un esame ancora più invasivo
chiamato cistografia. Può essere presa in considerazione una cura a base di antibiotici associata a misure
abituali al fine di evitare le infezioni urinarie.
In gravidanza
La gravidanza aumenta il rischio di infezione urinaria con un tasso di incidenza di una donna su dieci.
Esistono diversi tipi di infezione, soprattutto la cistite, la batteriuria (batteri nelle urine), e la pielonefrite
(infezioni ai reni). L’infezione può essere causata da un batterio, un disturbo ormonale o una compressione
dell’uretra. Il trattamento si basa sulla somministrazione di antibiotici ed una buona idratazione. L’esame
delle urine deve essere effettuato ogni mese per la donna incinta affinché si possa individuare un’eventuale
infezione.
Bambini
L’infezione urinaria nei bambini, come nell’adulto, si manifesta con una presenza di germi nelle urine che si
raggruppano nella vescica. Essa riguarda molto di più le bambine ed è tra le infezioni più presenti in
pediatria. Nel bambino di meno di due anni incapace di esprimere i sintomi, sono riconoscibili diversi
segnali che possono ricondurre ad una possibile infezione urinaria: febbre isolata (senza causa apparente),
stanchezza, perdita di peso e problemi digestivi. In presenza di questi sintomi, e per evitare ogni tipo di
complicazione, è importante consultare un medico per un esame clinico al fine di scoprirne la causa. Il
bambino di maggiore età, capace dunque di spiegare ogni tipo di sintomo, presenterà dei dolori addominali
o delle sensazioni di bruciore durante la minzione. Anche il colore torbido delle urine o possibili tracce di
sangue potrebbero essere dei segnali potenziali di quest’infezione.
Cause
I batteri che provocano quest’infezione sono molto spesso di origine intestinale, come gli escheria coli che
sono presenti in gran numero nell’intestino. Nella donna, come detto precedentemente, la vicinanza delle
vie urinarie con la vagina e l’ano permette di spiegare in gran parte la causa della comparsa di infezioni
urinarie. Le cause più frequenti di infezioni urinarie nei bambini sono le malformazioni urinarie e il reflusso
vescico-ureterale. Nel 40% dei casi di infezioni urinarie, esiste una lesione precisa, fattore di rischio per la
deteriorazione renale, e nella stessa percentuale dei pazienti, si tratta di un caso su due di reflusso
vescico-ureterale. Quest’ultimo, patologia renale più frequente nel bambino, corrisponde ad un rigurgito
dell’urina della vescica verso i reni ed equivale ad un ostacolo sulle vie urinarie a causa dell’incapacità da
parte della vescica di svuotarsi correttamente. Esso provoca così un’infezione urinaria e più spesso dei
dolori addominali o dolori lombari e costali che si manifestano nel corso della minzione. Anche le
malformazioni urinarie possono essere all’origine di un’infezione urinaria, Ie più frequenti sono: la stenosi,
la colelitiasi e l’ureterocele. Per il megauretere primitivo invece occorre molto spesso un trattamento
chirurgico. Dev’essere realizzata un’ecografia o una cistografia in presenza di infezione alle vie urinarie.
Sintomi
La cistite si manifesta tramite dei segnali incostanti: dolori e sensazioni di bruciore durante la minzione,
bisogno di urinare più frequentemente, bisogni urgenti con possibili perdite urinarie, urine torbide o
maleodoranti e presenza talvolta di tracce ematiche. L’infezione urinaria bassa non si accompagna mai con
la febbre ma in caso quest’ultima sopravvenga, si potrebbe sospettare un’ascesa del germe fino al rene,
come nel caso di una pielonefrite.
Diagnosi
La diagnosi si effettua tramite un campione di urina, idealmente dopo una corretta pulizia intima: una
piccola benda viene immersa nelle urine e se l’infezione è in corso, viene messa in evidenza dai globuli
bianchi tramite la colorazione della striscetta. La presenza di nitriti segna un’origine batterica e comporta la
realizzazione di un esame citobatteriologico delle urine che permetterà di identificare il batterio e la sua
sensibilità a diversi antibiotici.
Cura
Come per qualsiasi malattia infettiva, la prescrizione di antibiotici è il trattamento più indicato. La durata di
questa antibioticoterapia varia da un’assunzione unica ad una somministrazione a più riprese durante la
giornata e su più giorni e dipenderà da alcune caratteristiche del batterio e del paziente.
Prevenzione
Per ridurre i rischi, è importante bere molta acqua, cercare di non trattenere le urine quando si sente la
necessità di andare in bagno e curare la propria igiene intima nelle zone anali e vulvari, dopo aver urinato o
essere andato di corpo. Per il bambino: lavare bene le parti genitali ogni volta che si cambia il pannolino; se
invece è più grande assicurarsi che si lavi bene; insegnare alle bambine ad asciugarsi con movimenti da
davanti a dietro per evitare che i batteri presenti sull’ano atticchino la vagina o l’uretra; evitare che il
bambino trattenga a lungo la sua urina.
Foto: © pathdoc - Shutterstock.com
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