le patologie delle basse vie urinarie del gatto

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LE PATOLOGIE DELLE BASSE VIE URINARIE DEL GATTO
Con il termine “Patologia delle basse vie urinarie del gatto” (in inglese Feline Lower
Urinary Tract Disease, FLUTD), si indica un gruppo di malattie che può colpire la
vescica e/o l’uretra dei gatti. Questa denominazione ha sostituito la precedente di
FUS (Sindrome urologia felina) in quanto precisa meglio il coinvolgimento delle
basse vie urinarie. Sfortunatamente i segni clinici sono spesso aspecifici e generici e
nella maggior parte dei casi risulta essere una patologia di natura idiopatica, della
quale cioè non si conosce la causa esatta.
I gatti affetti da FLUTD di solito presentano difficoltà e dolore durante la minzione,
aumento della frequenza di emissione delle urine, sangue nell’urina, abitudine a
urinare fuori dalla lettiera e talvolta manifestazioni di aggressività o variazioni del
carattere abituale.
Può colpire gatti di qualunque età, anche se è più frequente in gatti di età media,
sovrappeso, che fanno poco esercizio e si nutrono di cibi secchi. Le patologie delle
basse vie urinarie colpiscono indifferentemente entrambi i sessi, anche se il rischio di
ostruzione uretrale è quasi esclusivamente del gatto maschio, data la maggior
lunghezza e il minor diametro dell’uretra.
Come abbiamo già detto nella grande maggioranza dei casi (circa il 60%) si tratta di
cistiti non ostruttive da cause imprecisate (cosiddette Cistiti Idiopatiche Feline). In
circa il 10-15% dei casi si tratta di urolitiasi (presenza di calcoli vescicali). Nei casi
rimanenti, percentuali minori sono rappresentate da tumori, difetti anatomici
predisponenti e, contrariamente a precedenti convinzioni e sorprendentemente, la
causa infettiva coinvolge meno del 2% dei casi di FLUTD non ostruttive.
Per quanto riguarda le forme ostruttive, le più pericolose e urgenti da trattare, tanto da
rappresentare una vera e propria emergenza che mette a repentaglio la vita del
paziente e che, in caso di intervento tardivo, possono pregiudicare la funzionalità
renale in modo permanente, la grande maggioranza è determinata dalla formazione
del cosiddetto “tappo uretrale” (quasi esclusivamente nel gatto maschio); in misura
minore possono essere determinate dalla presenza di piccoli calcoli nel decorso
dell’uretra.
La ricerca ha recentemente individuato tra le cause maggiormente responsabili di
patologie urinarie una alterazione dell’innervazione delle vie urinarie. In situazioni di
stress il cervello può stimolare delle terminazioni nervose all’interno della vescica
urinaria che rilasciano dei neurotrasmettitori responsabili del dolore,
dell’infiammazione (infiammazione neurogenica) e che possono determinare la
dilatazione di vasi capillari e la riduzione dello strato mucoso protettivo presente
all’interno della vescica. Questo determina, oltre ad episodi di ematuria (presenza di
sangue nelle urine), la liberazione di materiale di desquamazione che, unitamente a
cristalli minerali, contribuisce alla formazione del tappo uretrale. La frequente
assunzione della posa di minzione senza emissione di urina e, ancor più, le
manifestazioni di dolore del gatto devono indurre il sospetto che, in caso
confermativo, richiede un intervento disostruttivo urgente. Oltre ad essere una
situazione a rischio per il gatto, come ricordato, è una patologia difficile da trattare
per il Veterinario. Le manualità sono da svolgere in anestesia e spesso ci si trova di
fronte ad un paziente con la funzionalità renale gravemente compromessa. In questo
caso di grande aiuto è la possibilità di praticare una lieve sedazione e una anestesia
epidurale, in modo da minimizzare i rischi anestesiologici. Un’altra possibile causa
patologica delle vie urinarie è l’urolitiasi, la presenza cioè di formazioni
mineralizzate (i cosiddetti calcoli urinari). I più comuni nel gatto sono i calcoli di
struvite e di ossalato. I primi sono talvolta dissolvibili con diete appropriate, mentre i
secondi devono essere rimossi chirurgicamente.
Come anticipato, le infezioni sono raramente causa delle patologie delle vie urinarie.
Quando sono presenti, generalmente sono secondarie alla presenza di calcoli, a
situazioni che determinano immunodepressione (ad es. il diabete mellito o terapie
immunosoppressive), a tumori o a difetti anatomici che impediscono il completo
svuotamento della vescica urinaria.
In conclusione giova ricordare una recente acquisizione della ricerca medicoveterinaria che ha identificato come causa principale di questo gruppo di patologie lo
stress. Fattori stressanti includono cambiamenti della lettiera, cambiamenti repentini
della dieta, di ambiente, clima, stress del proprietario, sovraffollamento o l’arrivo in
casa di nuovi animali e/o persone. Come forma di prevenzione è essenziale ridurre il
livello di stress a cui il gatto può essere sottoposto, mettergli a disposizione un’area
pulita e sicura dove possa urinare non disturbato, cercare di ridurre il
sovraffollamento e la competitività tra gatti.
Bisogna quindi imparare ad interpretare i segni clinici quali la ritardata emissione
dell’urina dopo che ha assunto la posizione, l’aumentata frequenza delle minzioni o
una variazione del colore delle urine. Va detto che l’esame delle urine, prelevate in
modo indolore con la punzione della vescica con la guida dell’ecografo, è una
metodica semplice e permette di eseguire frequentemente l’esame delle urine. Un
esame poco costoso e molto utile sia ai fini diagnostici che come metodo routinario di
profilassi per identificare le possibili recidive.
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