La cistite è l`infiammazione della vescica, generalmente attribuibile

La cistite è l'infiammazione della vescica, generalmente attribuibile a una infezione batterica e più
raramente a traumi, allergie o a situazioni di diminuita resistenza immunitaria (per es. in seguito a
radioterapia). Si tratta di una patologia molto diffusa, specie tra le donne, per le quali la
contaminazione dei batteri provenienti dall'intestino (colon-retto) è più probabile, rispetto all'uomo, a
causa della diversa conformazione dell'apparato urinario. In condizioni non patologiche la vescica e le
alte vie urinarie non ospitano batteri, che sono invece presenti, anche se innocui, nelle basse vie
urinarie (l'uretra). Tuttavia in particolari condizioni, i batteri presenti nelle feci, tra i quali i più comuni
sono l'Escherichia coli, lo Streptococco fecale e lo Stafilococco epidermidis, contaminano l'uretra, la
colonizzano e risalgono verso la vescica, provocando l'infiammazione.
Tra le condizioni scatenanti l'infezione vi è una scarsa igiene (si noti nell'immagine come i germi
possano passare dall'ano all'uretra), l'uso del diaframma e di creme spermicide che diminuiscono
l'acidità della vagina, favorendo così l'attecchimento della colonia dei batteri patogeni, e l'assenza, per
motivi genetici, di particolari sostanze (come la proteina di Tamm-Horsfall) che ostacolano la
proliferazione batterica nella vescica.
I sintomi della cistite
I sintomi principali della cistite sono l'aumentata frequenza dello stimolo a urinare (pollachiuria), il
dolore o il bruciore durante la minzione. La diagnosi, oltre ai sintomi riportati dal paziente, prevede
l'esame delle urine, ove l'aumento di leucociti, del pH e la presenza di emazie (tracce di globuli rossi)
sono fattori compatibili con l'infezione in corso. L'esame più completo è l'urinocoltura, ove si misura la
concentrazione di batteri e, se risulta superiore a 100.000/ml, si procede a un antibiogramma, per
capire a quale antibiotico è sensibile la colonia di batteri identificata.
Le cure della cistite
La cistite si cura agevolmente con una terapia con antibiotici, da proseguire per 6-10 giorni, in base
all'antibiogramma effettuato. I farmaci più efficaci nella maggior parte dei casi sono
i fluorochinolonici, in grado di disinfettare le vie urinarie e di prevenire le recidive. La profilassi per
evitare recidive prevede l'assunzione di molta acqua (almeno due litri al giorno) per diluire la carica
batterica e un'accurata igiene personale, specie nei giorni del ciclo e dopo i rapporti sessuali,
precauzione quest'ultima di fondamentale importanza anche per una corretta prevenzione.