“Benviént Roma”

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spiegare l’origine del nome alla radice Mal e
quindi al significato di un luogo paludoso e
anche alla primitiva attività economica della
nascente città alla voce greca “mallos” (vello
di pecora) e alla transumanza col significato
di “ritorno delle greggi”.
Nasceva Benevento con la sua attività
agricola e pastorizia favorita dalla
transumanza del vicino territorio degli Apuli
e dei Pentri del Molise.
L’ espansione sannita del V secolo col suo
“ver sacrum” non trascurò la città che
doveva poi far parte del Sannio irpino come
attesta quel Catalogus Regionum compilato
dall’imperatore Augusto.
“Benviént Roma”
Benevento e l’Arco di Traiano
114-2014
Armando Arpaja
Edizione fuori commercio di 99 esemplari
Arco di Traiano a Benevento. Penna, inchiostro bruno
acquerellato, tracce di matita
nera per le parti
architettoniche su carta bianca, mm. 502x425. Collezione
Scuola francese prima metà del XVII secolo ( Pierre
Lemaire )
Benevento Romana
Nel III secolo a. C., col nome di
Maleventum la Città entra nella narrativa
storica quando nel 297 il console P. Decio
Mure presso Benevento sconfigge gli Apuli
allora alleati ai Sanniti.
Malies era il nome di un obolo di bronzo di
provenienza campana e con la leggenda
Malies si è creduto risalire a Malevento. Ma
Malies è un centro molisano ricordato da
Livio e inoltre la moneta è stata considerata
del 280 a. C. cioè anteriore alla colonia
beneventana del 268. Si è pensato anche per
- MINISTERO dei BENI e delle ATTIVITA’
CULTURALI e del TURISMO
- DIREZIONE GENERALE per le
BIBLIOTECHE, gli ISTITUTI CULTURALI
e il DIRITTO d’AUTORE dell’ARTE
Traiano, Musei Capitolini
Presentazione del libro
Mercoledì 12 novembre – ore 17.30
Associazione Culturale Agapanti
BIBLIOTECA di ARCHEOLOGIA e STORIA
DELL’ARTE
“Sala della Crociera”
Via del Collegio Romano, 27
Roma
Marco Ulpio Traiano nacque a Italica, un
municipio della Spagna Betica, che sorgeva
nei pressi della odierna Siviglia, nel 53 d. C.
Per il resto della storia dell'Impero romano e
per buona parte di quella dell'Impero
bizantino, ogni nuovo Imperatore dopo
Traiano veniva salutato dal Senato con
l'augurio: possa tu essere più fortunato di
Augusto e migliore di Traiano (Felicior
Augusto, melior Traiano). In epoca
medievale, si diffuse la leggenda secondo la
quale papa Gregorio Magno, colpito dalla
bontà dell'Imperatore, avrebbe ottenuto da
Dio la resurrezione di lui per il tempo
necessario ad impartirgli il battesimo. Dante
riporta questa leggenda nella Divina
Commedia, ponendo Traiano in Paradiso,
nel Cielo di Giove, e precisamente fra i sei
spiriti giusti che formano l'occhio della
mistica aquila.
Dopo aver egli (116) sottomessa tutta la
regione occidentale del regno Partico e presa
Ctesifonte e portatosi nel golfo Persico; dopo
aver facilmente soffocate le sollevazioni
suscitate da’ giudei in qualche città della
Mesopotamia, della Siria, dell’Egitto; dopo
aver egli, carico di trionfi e di gloria,
stabilito di ritornare in Italia, a Selinunte, in
Cilicia, si ammalò e di lì a poco morì l’11 (?)
Agosto del 117 d. C.
Le sue ceneri, chiusa in un’urna d’oro,
furon trasportate a Roma e deposte nella
base della Colonna Traiana.
Noi non giudichiamo se Traiano fu
veramente grande e se la fama della sua
bontà fu una fama usurpata; certo, dobbiamo
ricordare che il migliore augurio che si
potesse fare ai suoi successori era ch’egli
fosse più felice di Augusto e migliore di
Traiano, - felicior Augusto, melior Traiano.
IL DISEGNO PIÙ ANTICO DELLA QUADRIGA
Tavola tratta dai "Cinque ordini di architettura" di
Jacopo Barozzi da Vignola (contemporaneo di
Michelangelo) nell'edizione francese, in lingua spagnola,
di Garnier del 1920, che riproduce un disegno del 1562
dell'Arco di Traiano di Benevento con quadriga.
[Coll. Rosario Del Vecchio, per gentile concessione]
L’arco di Traiano a Benevento
Fra i monumenti di Benevento il più
grandioso è certamente l’Arco Traiano,
denominato anche per le sue sculture Porta
Aurea. Infatti esso, nel medioevo, essendo
stato unito alle mura che circondavano la
città, fu adibito a porta.
Questo arco, che è di gran lunga più bello
di quelli di Tito, di Settimio Severo e di
Costantino, fu costruito, come si è detto, dal
Senato e dal Popolo Romano in onore del
grande imperatore dopo le vittorie da lui
riportate contro i Germani e i Daci e forse fu
collocato a Benevento perché qui aveva
inizio la Via Traiana che accorciava il
cammino fra Roma e Brindisi.
Sulle facciate dell’arco si notano dodici
sculture che rappresentano i più famosi fatti
della vita di Traiano e fra questi : Traiano in
marcia,
la
Dacia
soggiogata,
la
Sottomissione e il giuramento di Decebalo,
l’annuncio a Traiano, in Roma, che Nerva lo
aveva associato all’Impero, Entrata in Roma
di Traiano, Compendio delle istituzioni civili
di Traiano, ecc.
Sotto l’arcata poi è scolpita una
Distribuzione di pane e di danaro presenziata
dallo stesso dallo stesso imperatore.
« Quiv'era storïata l'alta gloria / del
roman principato il cui valore / mosse
Gregorio alla sua gran vittoria.
(Dante, Purgatorio, canto X)
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