Ministero della Salute – Marzo 2002 Farmacovigilanza: i Principi Fondamentali Ministero della Salute – Marzo 2002 Farmaco Epidemiologia obiettivi metodi legame fra eventi sanitari ed esposizione a farmaci studi di popolazione Lo studio delle modalità di impiego dei farmaci in una popolazione e degli effetti che ne conseguono Beneficio/Rischio Studiare la relazione tra efficacia terapeutica e tollerabilità e promuovere la razionalità di impiego dei farmaci nella popolazione Ministero della Salute – Marzo 2002 Appropriatezza Efficacia Uso razionale Economicità Sicurezza Ministero della Salute – Marzo 2002 FARMACOVIGILANZA Insieme delle attività che vengono intraprese allo scopo di garantire un utilizzo appropriato e sicuro dei farmaci Ministero della Salute – Marzo 2002 La sorveglianza avverse è delle uno reazioni strumento fondamentale per la definizione del profilo di tollerabilità di un farmaco nelle sue reali condizioni di impiego e in un numero sufficientemente elevato di pazienti Ministero della Salute – Marzo 2002 Perché non prima? Ministero della Salute – Marzo 2002 Le Fasi di Studio dei Farmaci TIPO DI STUDIO Fase preclinica Fase I Fase II Fase III Fase IV OBIETTIVI studio del meccanismo di azione studio della farmacocinetica, farmacodinamica, tollerabilità preliminare studio della attività e della sicurezza, rapporto dose/risposta, pianificazione di studi più estesi studio dell’efficacia e delle reazioni avverse (rapporto sicurezza/efficacia), valore terapeutico relativo/assoluto; condizioni dello studio più possibile vicine a quelle delle normali condizioni d’uso utilizzazione del farmaco, efficacia e tossicità dopo l’immissione in commercio del farmaco SU CHI? esperimenti su animali volontari sani, pazienti selezionati (circa 10) numero limitato di pazienti selezionati, spesso in stadio avanzato di malattia (10-30) gruppi di pazienti più numerosi, possibilmente diversificati (più di 100) popolazione generale che utilizza il farmaco Ministero della Salute – Marzo 2002 Differenza tra studi clinici controllati (RCTs) e normale pratica clinica Normale pratica clinica RCTs 102 -103 numero di pazienti breve termine gruppi a rischio esclusi ben definito durata lunga durata popolazione potenzialmente la popolazione generale problema clinico spesso poco definito 1 o pochi numero di farmaci costante dose continuo profilo d’uso eventi ben raccolti fino a 106 follow-up a volte molti spesso variabile intermittente meno accurato Ministero della Salute – Marzo 2002 IL CONCETTO DI RISCHIO Ministero della Salute – Marzo 2002 Alcune definizioni RISCHIO è la probabilità di occorrenza di un evento avverso per un individuo con specifiche caratteristiche (che appartiene cioè ad una determinata categoria di pazienti) in un predefinito intervallo di tempo RISCHIO RELATIVO (RR) è il rapporto tra il rischio nei pazienti esposti ed il rischio nei pazienti non esposti al farmaco in esame ECCESSO DI RISCHIO (RISCHIO ATTRIBUIBILE) è la differenza tra il rischio nei pazienti esposti ed il rischio nei pazienti non esposti al farmaco in esame Ministero della Salute – Marzo 2002 Diversi tipi di domande relativamente ad una ADR D1 D2 D3 qual è la probabilità di occorrenza dell’evento avverso se il farmaco è prescritto ad uno specifico gruppo di pazienti ? rischio è questo evento realmente più frequente nei pazienti trattati rispetto alla popolazione di riferimento ? rischio relativo quanti sono i casi in più di eventi avversi tra i “trattati” attribuibili al farmaco ? rischio attribuibile , eccesso di rischio Ministero della Salute – Marzo 2002 Il rischio relativo (un’importante misura in Epidemiologia) ci dice qualcosa relativamente alla probabilità che un evento avvenga Non fornisce informazioni sulla “estensione” del probabile evento, né fornisce informazioni per consentire ai pazienti di valutare correttamente la rilevanza di un evento Ministero della Salute – Marzo 2002 Termini utilizzati in FV per descrivere le probabilità di un evento Comune o frequente 1 su 100 (1%) 1 su 10 (10%) Non Comune 1 su 1000 (0.1%) 1 su 100 (1%) Raro 1 su 10.000 (0.01%) 1 su 1000 (0.1%) Ministero della Salute – Marzo 2002 Sistemi per la Farmacosorveglianza METODO VANTAGGI SVANTAGGI Pubblicazione di casi singoli Semplice, economico Correlato alla osservazione individuale; può rilevare reazioni relativamente frequenti Segnalazione spontanea (medici, farmacisti, industrie farmaceutiche) Semplice Sottosegnalazione; possibili distorsioni da effetti “trainanti” Monitoraggio intensivo degli eventi Facile da organizzare Studio di una popolazione selezionata per un breve periodo di tempo Studi di coorte Possono essere prospettici, adatti a individuare reazioni avverse non molto rare Richiedono numeri elevati di pazienti; molto costosi Studi caso-controllo Eccellenti per validare ipotesi Non rilevano nuove reazioni; costosi Studi caso-coorte Buona potenza per stabilire associazioni rare farmaco evento Complessità di calcoli statistici Statistiche di popolazione Si possono studiare molti pazienti Difficili da coordinare; la qualità dei dati può essere scarsa Incrocio di banche dati Può dare risultati eccellenti se i dati sono completi Richiede molto tempo; costoso; retrospettivo; dipende dall’accuratezza del dato di partenza Meta-analisi Utilizza dati già prodotti Difficoltà nel risalire ai dati originali; eterogeneità degli studi di partenza Ministero della Salute – Marzo 2002 Segnalazione spontanea di ADR La segnalazione spontanea di ADR è la descrizione dell’occorrenza di un evento sfavorevole fornita da un osservatore a seguito di un sospetto legame causale con l’assunzione di un farmaco in uno specifico paziente. Potenzialità: Problemi: Migliorare il reporting: osservazione riferita all’intera popolazione ed a tutti i farmaci • • • • difficoltà nella quantificazione sottosegnalazione mancanza di gruppi di controllo ............ • facile accesso agli strumenti (schede ----> telematica) • feed back delle informazioni • stimolazione della sorveglianza attiva (Centri Regionali, ...) Ministero della Salute – Marzo 2002 Quale livello ottimale di segnalazioni? 300 segnalazioni anno/milione di abitanti; 30% di natura grave e provenienti da almeno il 10% dei medici. In queste condizioni la comunità può essere ragionevolmente sicura che ADR importanti siano identificate in un tempo ragionevolmente breve. In Italia 80 segnalazioni anno/milione di abitanti Ministero della Salute – Marzo 2002 popolazione che usa il farmaco X popolazione con ADR popolazione con ADR segnalata K1 K2 K1 incidenza di ADR K2 tasso di segnalazione Ministero della Salute – Marzo 2002 a1a segnalato a1 sospetto a riconosciuto non segnalato a1b Evento non attribuito a2 non riconosciuto b RICONOSCIMENTO ATTRIBUZIONE a + b = incidenza vera a1a= a - a 2 - a1b = reports spontanei SEGNALAZIONE Ministero della Salute – Marzo 2002 Le Segnalazioni Spontanee Fattori che influenzano il reporting, a parità di altre condizioni (atteggiamento/sensibilità dei medici, organizzazione del sistema, ecc. ecc.): la rilevanza e la gravità degli eventi la novità dell’evento come ADR la novità del farmaco Elementi necessari per una valutazione: il rischio (incidenza) di base dell’evento nella popolazione il numero di pazienti trattati in termini di mesi/persona il numero di casi segnalati in un Dt