9 NOVEMBRE 2013 NUTRIZIONE E RIABILITAZIONE Dott. Andrea Girotti Direttore U.O. di Riabilitazione Specialistica OSPEDALE SACRA FAMIGLIA – ERBA Nutrizione e riabilitazione • Sono processi trasversali per ogni branca medico-chirurgica, legati alla disabilità per la riabilitazione e ad ogni tipologia per la nutrizione • Richiedono interventi personalizzati e devono tener conto del contesto in cui si svolgono (es.ospedale,casa,ect) • Hanno risvolti bio-psico sociali • Fattori legati alla persona (patologie e/o fattori psico-socio-economici) • Fattori legati all’ambiente ( abitudini e condizioni di vita, fattori socio famigliari, culturali ect) Obiettivi dell’ Esercizio • Consumo di calorie • Incremento della massa muscolare (massa magra) • Incremento della forza e della resistenza • Incremento funzionale • Riduzione fattori rischio • Beneficio psicologico (autostima) Esercizio Prendiamo in considerazione solo le problematiche a carico degli effettori muscolo - scheletrici nella malnutrizione e nell’obesità Malnutrizione • Diminuzione degli apporti • Alterato assorbimento dei nutrienti • Aumento delle spese energetiche Problemi funzionali secondari a eventi patologici ( disfagia, alterato transito e/o assorbimento, alterazioni endocrino-metaboliche ) Problemi legati al sistema muscolo scheletrico (osteoporosi,alterazioni morfo strutturali ,ipostenia e ipotrofia muscolare) Malnutrizione: • Muscoli: sarcopenia, ipomiotrofia, ipostenia • Ossa: osteopenia - osteoporosi , osteomalacia ,deformità scheletriche fratture da fragilità Sarcopenia • Definizione: sindrome caratterizzata da una progressiva e generalizzata perdita della massa muscolare scheletrica e della forza, associata con l’età • Fattori comuni all’osteoporosi • Incidenza esponenziale con l’età ( declino di 1% anno tra i 20 e 30 aa che accelera dopo i 50 a (insulino resistenza ,infiammazione , alterazioni ormonali e del Cruz-Jentoft e A. ,Age e Ageing 2010 metabolismo muscolare , diminuizione della proliferazione cell. Muscolare , sedentarietà , sesso f., alterazioni organiche ma soprattutto l’inattività) Doherty, Appl. Phys. 2003 –Hughes e A,Am. Cl. Nutr. 2002 Sarcopenia La diagnosi è basata sulla documentazione del 1° associata a un secondo criterio • 1. ridotta massa muscolare • 2. ridotta forza muscolare • 3. ridotta performance fisica Meccanismo Sarcopenia Cruz-Jentoft e A, Age Ageing. 2010 July; 39(4): 412–423. Meccanismi fisiopatologici di dis-regolazione della forza e potenza muscolare nell’anziano • • • • • • • • • • • 1.Diminuita eccitabilità corticale 2.Diminuita eccitabilità spinale 3.Riduzione della frequenza di scarica di un'unità motoria 4.Rallentata conduzione nervosa; 5.Modificazioni dell’architettura muscolare a.accorciamento del fascicolo muscolare b.accorciamento a. di pennazione c.rigidità tendinea 6.Riduzione della massa muscolare (sarcopenia) 7.Accumulo lipidico intracellulare 8.Disaccoppiamento eccitazionecontrazione Clark BC, Manini T, JGMS 63:829–34, 2008 sarcopenia Diagnosi: 1.Test cammino di 4 mt =/< 0.8 m/s 2. Massa muscolare < 2SDs rispetto al giovane adulto 3. Riduzione della forza manipolatoria Sarcopenia Cruz-Jentoft A J et al. Age Ageing 2010;39:412-423 Benefici attività fisica • Esercizio è l’intervento più efficace per migliorare la qualità di vita dell’anziano (riduce mortalità ,comparsa di malattie croniche, complicanze, >VO2, > capacità cc, attenua la perdita dell’elasticità vascolare, incrementa indipendenza funzionale ) • Adeguata impostazione e mantenimento dose dipendente dell’esercizio • Tinetti e A,Jama 2010 ; Nelson e A Circulation 2007; Tanaka e A,,Circulation 2000 COMPONENTI DELL’ESERCIZIO F requenza I ntensità T empo T ipo Frequenza e Tempo esercizio aerobico • Cinque giorni alla settimana possibilmente di 60 minuti, continuativo , a moderata intensità soggettiva (scala di Borg) • Cinque giorni alla settimana per sessioni di minimo 10’minuti, se frazionati , nel corso della giornata (esercizio intermittente ) • Fase di mantenimento: 150’-300’ a intensità moderata, a settimana Nelson e A,Circulation 2007 – Peterson e A, Sarcopenia 2012 Intensità • FREQUENZA CARDIACA: 60% della FC max = 0,60 x (220-età) • VO2picco o VO2max • METS ( 1 MET = 3.5 ml di ossigeno consumato per Kg di peso corporeo al minuto ) • SOGLIA LATTATI • DISPNEA E AFF. MUSCOL. BORG MODIFICATA (A 10 PUNTI) – Talk test • WATT percentuale dei Watt o della velocità raggiunti durante un test da sforzo Tipo di attività fisica • Esercizio aerobico: esercizi ritmici, ripetitivi, durevoli, coinvolgenti le grandi masse muscolari (danza, cyclette, cammino lento, nuoto, ginnastica a bassa velocità, ect ) ha un ridotto effetto sulla forza e sulla massa muscolare, incrementa la struttura proteica miofibrillare, riduce la miosteatosi e incrementa la proporzione della massa magra Chodzko e A, Med. Sci. Sports Exerc. 2009 Esercizio a resistenza progressiva • Esercizio aerobico-anaerobico che richiede dispendio per sollevare o resistere a pesi e/o a forze, ad intensità crescente proporzionale alle capacità fisiche (pesi ,bande elastiche, calistenici con resistenza data dal peso corporeo, scale, spostare carichi su ruota, ect) • Incrementa la massa, la potenza e la forza muscolare, incrementa la sintesi proteica e le risposte adattative neuromuscolari Department of health and human services 2008 Esercizio a resistenza progressiva • Preferibile con interval training es: Set di 8-10 esercizi con fasi riposo di 2’ per grandi gruppi muscolari, vasta ampiezza di movimento, ritmici , a lenta velocità Frequenza 1-2 volte alla settimana con incremento della resistenza variabile dal 5 al 40% per aa sup e dal 10 al 60% per gli aa inf Department of health and human services 2008 Coordinazione ed equilibrio • Sollecitare attraverso esercizi reazioni di protezione e d’equilibrio statico-dinamiche • Riattivare un corretto sviluppo del passo sia come ampiezza che come flessione degli aa inferiori •Saper affrontare e compensare irregolarità di superficie e piccoli ostacoli durante il cammino (stimolare i meccanismi neurologici anticipatori) Nelson e A Circulation 2007 Benefici negli anziani • Riduzione dei rischi legati alle attività quotidiane, delle cadute e dei traumi ad esse conseguenti (10% cadute provocano conseguenze cliniche serie ) • Riduzione dei ricoveri in strutture protette e maggiore autonomia nelle stesse obesità • Muscolo ( < massa magra 0,18 m.o /0,20 m.s kg musc. x kg peso e 0,12 f.o/0,18 f.s kg musc. x kg peso ), miosteatosi, sarcopenia • Scheletro (deformità articolari da sovraccarico di tipo angolare per le anche e le ginocchia, da cedimento strutturale per le arcate plantari e per i dischi intervertebrali ,> lordosi lombare accentuazione della degenerazione artrosica poliarticolare) obesità • Attività aerobica è difficoltosa per il più alto costo energetico(1,8-2,3 volte nel cammino rispetto al sano ) • Problemi biomeccanici: > larghezza base d’appoggio , < flex plantare, > flex dorsale, cedimento arco plantare • Movimenti anaerobici sono ostacolati dalla ridotta massa muscolare in rapporto alla massa corporea Obesità: comorbilità * • Perdita massa magra sarcopenia ridotta mobilità sdr immobilizzazione • > patologie cardiorespiratorie, trofiche cutanee, TVP, infezioni, metaboliche, articolari • Artrosi precoce:33% Obesi 30 aa hanno severa gonartrosi • Hanno > massa ossea in assoluto ma sono osteoporotici x fenotipo (> rischio di frattura ) • Manifestazioni depressive > legate alla disabilità Obiettivi dell’esercizio nell’obesità • Calo del peso • Riduzione della massa grassa • Riduzione mortalità cardiopolmonare e del rischio di alterazioni metaboliche ( > 1 met =< 20% mortalità) • Incremento della forza muscolare • Equilibrio tra tonicità e massa muscolare e tra gruppi muscolari antagonisti • > stabilità articolare, coordinazione motoria • Miglioramento dei patterns motori • Rilassamento fisico e psichico Kokkinos e A.,Circulation 2010 Recupero e prevenzione Riabilitativo funzionale: 1- tecniche di scarico articolare ( taping, ortesi, ausili, allungamento e stiramento catene muscolari, stabilizzazione DL) 2- prevenzione vascolare (Drenaggio linfatico ,ausili elastocompressivi ) 3- Esercizi di resistenza incrementali, calistenici in scarico e alternati in carico (resistenza data dalla massa corporea) Matus e A ,Prim Care Clin.Office Prat., 2007 Recupero e prevenzione • 4- esercizi respiratori con incentivatori di flusso / volume ed eventualmente con ventilazione non invasiva • 5- Iniziale training aerobico (ergometro per i 4 arti, cammino in piano per 30’ 60’ = 3 - 6 METS,50-70% fc max) intervallato da brevissime serie di esercizi anaerobici per facilitare la perdita di massa grassa • 6-successivo mantenimento aerobico prolungato per miglioramento metabolico Salvadori e A.,Eur.J. Nut. 2013 Recupero e prevenzione • 7- ausili facilitatori (letto,cuscini e materassi antidecubito, sollevatore) • 8- adattamenti architettonici e mobilità (ascensore, appoggi , riduzione barriere carrozzina, deambulatore ) Fenotipo “Grasso ma in forma “ • Esercizio aerobico a intensità moderata con brevi sequenze di esercizi anaerobici per azione lipolitica da > catecolamine e GH (ormone più efficace per ridurre massa grassa),> ac. grassi non-esterificati circolanti (non per sdr metabolica) • Esercizio aerobico per mantenere calo peso e migliorare il profilo metabolico (<ac. grassi non esterificati,incremento ac. lattico con < insulinoresistenza al glucosio, > capacità ossidativa muscolare) Grazie per l’attenzione