I Sessione Il Malato di Alzheimer Moderatori V. Marigliano – C. Iani La terapia farmacologica… …per i disturbi comportamentali Gabriele Carbone Centro Demenze – Unità Alzheimer Italian Hospital Group Guidonia (Roma) I disturbi comportamentali I sintomi comportamentali e psichici associati alle demenze vengono comunemente identificati con l'acronimo BPSD (Behavioral and Psychological Symptoms of Dementia). Definizione proposta dall’IPA (1996), attualmente è messa in discussione in quanto ritenuta troppo generica sia ai fini terapeutici che di ricerca. Ha comunque il merito di aver focalizzato l'attenzione su queste manifestazioni cliniche della malattia, mentre negli anni precedenti il mondo scientifico si era concentrato soprattutto sui deficit cognitivi della demenza. I BPSD comprendono un insieme eterogeneo di reazioni psicologiche, sintomi psichiatrici e disturbi comportamentali. A che cosa sono dovuti i BPSD? I meccanismi patogenetici sono probabilmente multipli: 1. Biologici: sede in cui si sviluppano le lesioni tipiche della malattia, fattori genetici, contemporanea presenza di altre malattie, neurotrasmettitori coinvolti, farmaci. 2. Psichici: sarebbe importante la personalità premorbosa 3. Interpersonali: lo stress del caregiver incide molto sull'insorgenza dei BPSD. 4. Ambientali: ad es. troppo rumoroso, poco illuminato o troppo illuminato, un cambiamento di residenza, può scatenare BPSD. Quali trattamenti per i BPSD? L’intervento farmacologico ha rappresentato, e purtroppo ancora troppo spesso rappresenta, l'unica risposta terapeutica ritenuta efficace. Tuttavia la reale utilità dei farmaci è ancora oggetto di discussione, anche perché gli studi effettuati sottostimano o non valutano: 1. l'importanza dei rapporti interpersonali (relazioni sociali, approcci assistenziali), del counselling, dei fattori ambientali, 2. le caratteristiche del caregiver, 3. il reale disagio per il paziente (p.e., vocalizzazione e wandering, sarebbero disturbanti per il caregiver, ma non per il malato). Inoltre sono pochi gli studi combinati Farmaci - interventi non farmacologici. Quali trattamenti per i BPSD? L’intervento farmacologico ha rappresentato, e purtroppo ancora troppo spesso rappresenta, l'unica risposta terapeutica ritenuta efficace. Tuttavia la reale utilità dei farmaci è ancora oggetto di discussione, anche perché gli studi effettuati sottostimano o non valutano: 1. l'importanza dei rapporti interpersonali (relazioni sociali, approcci assistenziali), del counselling, dei fattori ambientali, 2. le caratteristiche del caregiver, 3. il reale disagio per il paziente (p.e., vocalizzazione e wandering, sarebbero disturbanti per il caregiver, ma non per il malato). Inoltre sono pochi gli studi combinati Farmaci - interventi non farmacologici RIABILITATIVI. Quali trattamenti per i BPSD? La letteratura scientifica riporta infatti l’utilità di: 1. interventi riabilitativi quali: musicoterapia, arteterapia, danza, ludoterapia, Pet e doll therapy, aromaterapia, Snoezelen, Validation therapy, ecc. 2. peculiari modalità assistenziali, ad es. Gentle Care (Moyra Jones, 1990) o Dementia Care Mapping (Kitwood, 1992), Vi sono poi lavori (Sink KM, Yaffe et al. JAGS 2006) che evidenziano come la gravità dei BPSD dipenda più da variabili legate a chi assiste il paziente, che dalle caratteristiche dell'assistito. Nessuna terapia farmacologica deve quindi prescindere da un preventivo intervento sui fattori bio-psico-sociali che possono sottendere i BPSD. Flow Chart Se inefficace Se inefficace Se inefficace Interventi Interventi farmacologici farmacologici Farmacoterapia per BPSD 1. Se*: • • • • Sono persistenti e/o pericolosi per sé o per gli altri, Sono fonte di forte stress per il paziente e/o il caregiver e Peggiorano la QoL (relazioni sociali, ADL) Possono rispondere ai farmaci O 2. Per permettere l’esecuzione di accertamenti (TAC, RMN, ecc.) * NICE 2007, APA 2007 Risposta dei BPSD ai farmaci Che non rispondono 1.Vagabondaggio / pedinamento 2.Urinare/defecare in luoghi impropri 3.Vestirsi e svestirsi continuamente 4.Attività ripetitive (aprire e chiudere le porte) 5.Verbalizzazioni disturbanti: grida, vocalizzazioni, continue richieste 6.Nascondere/accumulare /rovistare negli armadi 7.Mangiare cibi non commestibili 8.Intrusione (invadere gli spazi degli altri: togliere contenzioni / spingere la sedia a rotelle dei pz) 9.Sessualità inappropriata 10.Isolamento Che possono (forse!) rispondere 1. Ansia, inquietudine 2. Sintomi depressivi, 3. Insonnia 4. Apatia 5. Euforia, iperattività 6. Deliri, paranoia 7. Allucinazioni 8. Aggressione fisica 9. Aggressività verbale 10.Agitazione Teri L, Rabins P, Whitehouse PJ, Berg L, Reisberg B, Sunderland T et al. Alzh Dis Assoc Disord 6:77-8, 1992. Dodds P. Wandering: Int J Geriatr Psychiatr 9:751-756, 1994. Farmacoterapia per BPSD Considerazioni generali: Non specifici Sintomatici Benefici molto spesso modesti Non duraturi Potenziali effetti avversi significativi Farmacoterapia - Principi generali “start very slow, go slow, but go” and …… stop slow” 1. Identificare i sintomi bersaglio 2. Considerate gli effetti collaterali, interazioni farmacologiche, e le controindicazioni specifiche per il soggetto 3. Mantenere i dosaggi efficaci più bassi 4. Monitorare periodicamente gli effetti collaterali e la tossicità 5. Se efficace, continuare per settimane o mesi (1-3) 6. Se il beneficio è stabile per almeno 4 settimane, ridurre lentamente e sospendere il farmaco 7. Se inefficace, interrompere e rivalutare un nuovo farmaco 8. A volte è necessario sperimentare più di un farmaco 9. Ricordarsi che … non sempre funzionano Farmacoterapia per BPSD I farmaci che possono esercitare un controllo dei BPSD sono: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Ache-I (donepezil, rivastigmina, galantamina) Memantina Antidepressivi Benzodiazepine Stabilizzanti del tono dell'umore Neurolettici tipici e atipici Litio Beta - bloccanti Psicostimolanti e dopaminergici Effetti dei "farmaci anti-demenza" (modesti benefici nel ridurre, stabilizzarne e ritardarne la comparsa) ACHE-I Sintomi target: apatia, depressione, ansia, agitazione (tutti gli Ache-I); deliri ed allucinazioni (solo rivastigmina). Talvolta, però, è proprio l'inizio della terapia con gli Ache-I che può determinare l'insorgenza di BPSD. MEMANTINA Sintomi target: deliri, agitazione, aggressività e irritabilità. La sua sospensione determinerebbe un incremento di utilizzo di farmaci antipsicotici. Tuttavia può essere causa di insorgenza di allucinazioni o confusione. Pochi studi specifici e non per BPSD severi Effetti degli antidepressivi Sintomi target: disturbi depressivi, lieve agitazione, ansia; possono inoltre ridurre: aggressività, irritabilità, apatia e sintomi psicotici. Dosaggi: Iniziare con un dosaggio basso (se non è richiesto una risposta rapida) aumentare lentamente (> del dosaggio ogni 7-12 giorni), fino a dosaggio efficace, monitotare gli effetti collaterali e sospendere gradualmente per evitare sintomi da sospensione. Tra gli antidepressivi sembrano essere meglio tollerati: SSRIs e Trazodone ANTIDEPRESSIVO Dose Start (mg/die)* Dose Max. (mg/die)* SERTRALINA* 12,5-25 150-200 CITALOPRAM* 5-10 40 5 20 5-10 40 ESCITALOPRAM* PAROXETINA* *American Psychiatric Association (2012) Alcuni degli effetti collaterali degli antidepressivi Sistema Nervoso Centrale Cardiaci Ipotensione ortostatica, Bradicardia Ipertensione, Aritmie, Tachicardia Urogenitali Disfunzione erettile, Disturbi Eiaculazione, Anorgasmia, Priapism Sedazione, Compromissione cognitiva, sonnolenza, acatisia, insonnia, tremore, agitazione, < o > dell’appetito, aumento ponderale, convulsioni Gastrointestinali Nausea, Vomito, Stitichezza, Ileo paralitico, Dispepsia, Diarrea Sistema Nervoso Autonomo Xerostomia, Ritenzione urinaria, Disturbi visivi , Sudorazione, IpoNAtriemia, Alcuni degli effetti collaterali degli antidepressivi S. Serotoninergica (da tossicità) In concomitanza all’aumento della dose (da 2h a 24-48h dopo ultima somministrazione) di un farmaco serotoninergica o alla sua associazione con una terapia farmacologica in corso si devono manifestare almeno tre dei seguenti sintomi: Agitazione, Diarrea, Sudorazione, Febbre, Brividi, Tremore, Mioclono, Confusione, Ipomania, Iperriflessia,, Incoordinazione motoria. Altri sintomi della S.S.: rigidità (fino a trisma e opistotono), midriasi, tachipnea, tachicardia. La sindrome serotoninergica è spesso autolimitante e si risolve in genere entro 24 h dalla interruzione della terapia antidepressiva. Nei casi in cui i sintomi persistono o divengono gravi, è possibile intervenire: reidratando E.V., Lorazepam per l’agitazione (da poco dimostrate efficaci per ridurre l’iperpiressia) e con la somm. di Ciproeptadina alla dose start di 12mg, seguito eventualmente da 4-8mg ogni 6 ore (e metisergide), in grado di bloccare i recettori della serotonina . Se i sintomi persistono, potrebbe essere necessario la somministrazione di 50-100mg di Clorpromazina i.m. o i.v. Se pericolo di vita: usare farmaci che miorilassanti, intubare per la respirazione e inviare in terapia intensiva. Effetti degli antidepressivi Alternative agli SSRI MIRTAZAPINA (serotoninergico–noradrenergicio) Sintomi target: forte componente ansiosa, insonnia, anoressia. Dosaggio*: Start: 7,5-15mg/die–la sera ; Max 45-60mg/die Effetti collaterali: xerostomia, sedazione, > peso, ipotensione, Effetti collaterali rari ma gravi: tossicità epatica e neutropenia Cautela in p. con insuff epatica o renale e se compaiono segni di infezione (neutropenia, agranulocitosi, pancitopenia) emorragie (trombocitopenia). TRAZODONE (modulatore serotonina) (< rischio S. Serotoninergica), Sintomi target:: Sundowning Syndrome, ansia, aggressività, insonnia, agitazione e alternativo a F/SGA in paz. intolleranti o non responsivi. Dosaggio*: Start: (12,5) 25–50mg/die; Somm/die 2-3; Max mg/die:150-250. (Per insonnia* 25-100 mg.) Eff coll: xerostomia, sedazione, ipotensione; (rari: aritmie e priaprismo). *American Psychiatric Association (Oct. 2007; sec edizione 2012) Effetti degli antidepressivi Alternative agli SSRI (meno studiati) BUSPIRONE*: (5-HT1A, D2 , noradrenergico) Sintomi target: agitazione senza psicosi, alternativo a F/SGA in pz. intolleranti o non responsivi Dosaggio: Start: 5mg/die; Somm./die 2-3; Max 20-60mg/die Non associare con IMAO (iniziare solo dopo 2 sett di sospensione) Effetti collaterali: Sedazione, confusione, cadute. BUPROPIONE**: (noradrenergico-dopaminergico) Sintomi target: depressivi; ansia, aggressività, apatia e s. psicotici Dosaggio*: Start: 37,5(45)mg/die; Max(135)300mg/die-2 Somm.; Somministrare le due dosi/die a distanza di almeno 4 h Effetti collaterali: rischio convulsioni specie in pazienti anoressici e bassa soglia EEG, sedazione, alterazioni PA. *Simpson DM et al 1986; Nair NP et al 1973; Lebert F et al 1994; Sultzer DL et al 1997; Lawlor BA et al 994; (Teri L et al 2000);Lebert F et al 2004; Martinon-Torres G, et al 2004; **American Psychiatric Association (Oct. 2007; sec ed. 2012 Effetti degli antidepressivi Alternative agli SSRI (meno studiati) VENLAFAXINA (NSRI), Dosaggio*: Start: 25mg/die; Max 375 mg/die - Somm./die 2; Formulazione RP: Start: 37,5mg/die; Max 225 mg/die Effetti coll: alterazione PA evitabile con formulazione RP , insonnia, nausea, vomito, vertigini, stipsi, ritenzione urine. DULOXETINA (NSRI): limitata esperienza in demenza Dosaggio*: Start: 20-40mg/die; Max 60-80 mg/die - Somm./die 2; Solo se altri farmaci hanno fallito o controindicati IMAO: tra gli IMAO studiata solo la MOCLOBEMIDE (IMAO reversibile). Effetti coll.: cardiovascolari (ipotensione, ritardo conduzione cardiaca); anticolinergci (disturbi visivi, tachicardia, xerostomia, ritenzione urinaria, stitichezza, sedazione, delirio, peggioramento cognitivo). TCA: evitare per gli effetti anticolinergici (imipramina/amitriptilina)) *American Psychiatric Association (Oct. 2007; sec edizione 2012) Effetti di psicostimolanti e agonisti della dopamina (poche evidenze) C’è un piccolo numero di evidenze per: AGENTI PSICOSTIMOLANTI* (metilfenidate, d-anfetamina) DOPAMINERGICI** (Amantadina, Bromocriptina e Bupropione) Sintomi target: possono essere utili nel trattamento dell’apatia severa. Effetti collaterali: tachicardia, > pressione, agitazione, disturbi del sonno, psicosi, confusione, discinesia, riduzione appetito; l’Amantadina può essere associata anche a rilevanti effetti anticolinergici Posologie iniziali di destro-anfetamina e metilfenidate sono 2.5-5.0 mg di mattina. La dose iniziale può essere aumentata di 2.5 mg ogni 2 o 3 giorni ad un massimo di 30-40 mg/day. *Galynker I,et coll 1997; ** Marin RS, et coll 1995; Effetti degli antiepilettici Stabilizzanti del tono dell’umore (poche evidenze) Sintomi target: agitazione senza psicosi, aggressività associata ad iperattività, disinibizione verbale, euforia, sintomi simil maniacali CBZ: poche le evidenze , alto rischio di interazioni con altri farmaci (induzione enzimatica), intollerabilità a lungo termine. AVP: poche e contraddittorie le evidenze . Può esserne considerato l’uso per pazienti che hanno significativi rischi vascolari. Per la potenziale tossicità non ne è raccomandato l’uso di routine, utilizzarli con cautela e attento monitoraggio in pz non reponders agli AP o fattori di rischi CVA CBZ>VPA Start mg/die Somin die Range mg/die R. ematico (mcg/ml) Effetto paradosso: :>aggressività Effetti collaterali CBZ 50-100 2-4 300-800 8-12 Atassia, cadute, sedazione, leucopenia, IpoNA da inaproppr secrezione ADH, epatopatia AVP 125-250 2-3 480-1000 50-60 (raramente 100) Sedazione, disturbi GI, confusione, atassia cadute, trombocitopenia, tossicità epatica, iperammoniemia, pancreatiti, > peso, tremori Effetti delle Benzodiazepine (deboli evidenze) Sintomi target: ansia, agitazione senza psicosi, insonnia. Più alto rischio di effetti collaterali e più bassa efficacia dei F/SGA Evitare di usarli a lungo termine (ridurre lentamente prima di sospendere) Utili per uso occasionale: LORAZEPAM*: può essere utilizzato al bisogno per OS (o IM in emergenza); Dosaggio: 0,5-1mg (ripetibile ogni 4-6h -Max 3mg/die) l’associazione con F/SGA (> rischio mortalità) OXAZEPAM*: assorbito più lentamente è meno utile per una risposta rapida; quelle ad emivita breve, senza metaboliti attivi e non con metabolismo epatico Dosaggio: 7,5-15mg (1- 4 volte /dì -Max 30 mg die) Evitare Preferire ALPRAZOLAM: Dose: 0,5-1,5 mg/die Effetti collaterali Ansia paradossa, disinibizione, confusione, delirio, cadute, eccessiva sedazione, atassia, peggioramento cognitivo. Controindicate in paz con OSA (30-70% con demenza) per rischio di arresto respiratorio IPNOTICI Non BDZ solo per brevi periodi Zolpidem*: 5-10mg Zaleplon*: 5-10mg Zopiclone: 3,75-7,5mg *American Psychiatric Association (Oct. 2007; sec edizione 2012) Effetti del Litio e Beta Bloccanti SINTOMI TARGET: agitazione senza psicosi CARBONATO DI LITIO Evidenze limitate (non RCT), i frequenti effetti collaterali (compreso il delirio) e la tossicità non ne fanno raccomandare l’uso come prima scelta. BETA BLOCCANTI (propanololo, metoprololo, pindololo) Non sono raccomandati perché alle posologie utilizzate (200-300 mg/die di propanololo) creano considerevoli rischi (ipotensione, bradicardia). Carbonato di Litio (dose iniziale150mg; max 300mg/die): con un dosaggio tale da avere un livello ematico adeguato all’età (0.2-0.6 mEq/L) sembra essere il miglior trattamento di sintomi simil maniacali se è stata fatta diagnosi di disturbo bipolare prima della diagnosi di demenza. Richiede un attento monitoraggio per lo stretto range terapeutico, latenza della risposta, numerosi eventi avversi. Per sintomi simil maniacali di nuova insorgenza valutare utilizzo VPA/CBZ Effetti degli Antipsicotici FGA/NTL: Halo, Promazina, Clotiapina CPZ, Zuclopentixolo SGA (atipici): es.: CLZ, RIS, OLA, QTP Per la M.A. sono TUTTI “off label” eccetto: Aloperidolo: … l’agitazione psicomotoria in caso di ..., demenza, schizofrenia acuta e cronica….. Zuclopentixolo: …..s.mentali organiche (…, demenza senile), accompagnate da delirio, ipereccitabilità psicomotoria, agitazione Risperidone: … indicato per il trattamento a breve termine (fino a 6 settimane) dell’aggressività persistente in pazienti con demenza di Alzheimer di grado da moderato a grave che non rispondono ad approcci non farmacologici, e quando esiste un rischio di nuocere a se stessi o agli altri. Effetti degli Antipsicotici SINTOMI TARGET: sintomi psicotici, agitazione, aggressività. Considerazioni generali per FGA e SGA: Non specifici, Sintomatici Efficacia: non c’è significativa differenza tra FGA e SGA, molto spesso modesta e non duratura. Effetti collaterali sul SNC, SNA, S. Endocrino (FGA≠SGA) Potenziali effetti avversi significativi (CVA: SGA>FGA; Morte: FGA=SGA): Meccanismo d’azione del farmaco ??? Fattori di rischio CV pre-esistenti aumentano il rischio ??? • Età: > 80 aa • Sesso: M • Fumo •Pregresso TIA •Ipertensione •Fibrillazione atriale •Diabete •Malnutrizione •Disidratazione •P. polmonari •Uso di BZD •D. vascolare Alcuni degli effetti collaterali degli Antipsicotici Sindrome maligna da neurolettici Fattori di rischio: genere M, età giovanile, uso di dosi elevate di NL ad alta potenza con rapido incremento delle stesse dosi. Indice di mortalità: 20-30%. Quadro clinico: ipertermia, rigidità, ipo o ipertensione, tachicardia, tachipnea, sudorazione, fluttuazioni dello stato di coscienza. Aumento CK, leucocitosi. Trattamento: sospendere il NL, correggere lo squilibrio idro-eletrolitico, agire su febbre e ipertensione, somministrare miorilassanti (dantrolene) e un agonista DAergico (bromocriptina) Ricoverare in terapia intensiva dopo aver assicurato reidratazione e < temperatura. Effetti Coll. Antipsicotici CPZ ALO RIS CLZ OLA QTP EPS Effetti Anticolinergici Ipotensione-Tachicardia Alterazione AST/ALT Sedazione Allungamento QTc Sindrome Metabolica Diabete Aumento di peso Alterazioni Prolattina Alterazioni Lipidiche Effetti ematologici Convulsioni +/++ +++ +/++ 0 0/+ 0/+ ++ 0/++ 0/+ +++ 0/++ 0/++ +++ + ++ +++ 0/++ +/++ + + + + + + +++ + 0/+ +++ ++ +/++ + +/++ +/++ + +/++ +/++ ? + ++ +++ +++ ++ ? + + +++ +++ ++ + + +/++ +++ ++ +/++ ++ ++ 0/++ 0/+ 0/+ 0/+ ? + + +++ +++ ++ ? 0 + +++ + + ++ + + + + + La scelta dell’AP utilizzare si basa sulla analisi rischio-beneficio individuale (effetti collaterali - caratteristiche del paziente). DOSAGGIO DEGLI ANTIPSICOTICI Start very low, go slow and …….stop slow Evidenze Start mg/die Max (mg/die) Commenti Halo + 0,25/0,5 2 Rischio EPS (Solo in acuto) RIS 0,25/1 1,5/2 Rischio EPS, > PRL QUE +/- 12,5/50 150** (APA:200/300) Prima scelta per DLB OLA + 2,5/5 7,5** (APA:10) Rischio EPS e metabolici ARI + (2,5) 5 15 Pochi studi, bassa evidenza ZIP ???? (20) (APA: ??) 60 (APA: ??) Pochi studi (6,25) 12,5 Utile in DLB, rischi ematologici e metabolici + CLO minima 50 (APA:75/100) Monitorare: PA, ECG, esami ematochimici **Brodaty H et al., J.Clin Psychiatry 2004;65 APA, Ott 2007 Valuta Dopo Dopo 2-4 sett Dopo 2-3 mesi Ogni MONITORAGGIO zione 7-14 dall’aumento o secondo anno METABOLICO E CARDIO-CIRCOLATORIO Iniziale giorni del dosaggio bisogno clinico Anamnesi personale e familiare • Peso (BMI) • • • • • Circonferenza vita • • • • • Pressione arteriosa • • • • • ECG con quesito clinico specifico • • • • • Profilo metabolico (glicemia, colesterolo, trigliceridi) • • • • • Elettroliti, Transaminasi (Prolattina) • • • • • Emocromo con formula • • (*) • • • (*) Clozapina: ogni 7 giorni per 18 settimane; poi 1 volta al mese per 6 mesi I sintomi di iperglicemia più frequenti sono: polifagia, poliuria, polidipsia; più raramente iperglicemia associata a visione offuscata, stanchezza, perdita di peso, cute secca, bocca secca, impotenza, infezioni ricorrenti; I sintomi di scompenso chetoacidosico sono: alterazioni dello stato di coscienza fino al coma, nausea, vomito, alterazioni del ritmo e della profondità del respiro, odore fruttata dell’alito, rigidità e indolenzimento muscolare, altri sintomi che possono essere associati allo scopmpenso chetoacidosico sono cefalea, ipotensione, perdita di appetito, dolore addominale. SINTESI FGA - SGA Antipsicotici convenzionali: • modestamente efficaci (18-26% migliore rispetto al placebo) • uso limitato da effetti collaterali ↑ Antipsicotici atipici: • modestamente efficaci (15-20% migliore rispetto al placebo) • migliora il 60% pz con atipici vs 40% nel gruppo placebo • efficaci per trattamento agitazione e psicosi • la superiorità rispetto agli agenti tradizionali non è stabilita • la tollerabilità è migliorata vs antipsicotici convenzionali • i profili di tollerabilità tra atipici differiscono. Rischio > ponderale, diabete: CLZ-OLA (DM II) > QTP> RIS Rischio EPS: Halo > RIS>QUE>OLA >CLZ Rischio > Trigliceridi: OLA >CLZ> RIS SINTESI FARMACOTERAPIA BPSD Psicosi, Aggressività, Agitazione Prima scelta: SGA/FGS ??? (Urgenze: Halo per 1-2 giorni) Seconda scelta: Ache-I, Memantina, SSRIs (Sertalina, Citalopram), Trazodone, Mirtazapina, CBZ, Terza scelta: β-Bloccanti, BZD, Buspirone Disturbi ansiosi: SSRI, Trazodone, Lorazepam (per uso occasionale) Disturbi depressivi: SSRI, Mirtazapina, Trazodone, Venlafaxina Disturbi simil maniacali: VPA, CBZ, Litio Disturbi del sonno: Mirtazapina, Trazodone, Zolpidem, Zaneplon, Lorazepam, Oxazepam, Conclusioni Dubbi • La maggior parte dei farmaci non ha indicazione specifica • Rischi/benefici è incerto • Efficacia spesso modesta • Diverse popolazioni studiate • Poco considerati i parametri ambientali e il counseling • Pochi studi di confronto tra farmaci • Pochi studi per le Tecniche Riabilitative • Qual’è la reale utilità della terapia dei BPSD nella storia naturale della MA Certezze • Necessità di studi osservazionali a lungo termine • Ricercare e rimuovere cause BPSD (biopsicosociali e ambientali) • Utilizzare tecniche riabilitative prima dei farmaci • Conoscere profilo rischio/beneficio del farmaco (CVA, metabolico, ecc) rispetto al singolo paziente • Trattare solo sintomi rilevanti • Start slow, go slow.. Stop slow • Monitorare gli effetti • Evitare associazioni di APM e degli APM con BZD Grazie per l’attenzione