Trattamento del carcinoma della mammella

Trattamento del carcinoma della mammella
Traduzione a cura del Dr.G.Antonini
Estratto dal National Cancer Institute USA
Versione per i pazienti
05/2013
La storia individuale dello stato di salute può dare informazioni rin merito al
rischio di sviluppare un carcinoma della mammella.
Ciò che aumenta la possibilità di sviluppare una malattia viene detto
“fattore di rischio”. Avere un fattore di rischio non vuol dire che la malattia
avverrà con certezza così come non avere i fattori di rischio non vuol dire
che non ci si ammalerà di questa malattia.
I fattori di rischio per il carcinoma della mammella sono sotto elencati:
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Mestruare ad un'età precoce.
Gravidanza tardiva o nessuna gravidanza.
una storia personale del carcinoma della mammella infiltrante, il
carcinoma duttale in situ (DCIS) , il carcinoma lobulare in situ (LCIS).
una storia familiare (parente di primo grado, come madre, figlia, o la
sorella) di carcinoma della mammella.
Trattamento con laRadioterapia mammaria/torace.
Il tessuto mammario denso alla mammografia.
Ormoni somministrati per i disturbi della menopausa (estrogeno e
progesterone).
Obesità.
Non ottenendo eserciti si abbastanza.
Bibite di alcolizzato del bere.
Razza caucasica (bianca).
Il cancro della mammella è qualche volta causato delle mutazioni genetiche
ereditate.
I geni contenuti nelle cellule del nostro corpo portano le informazioni
ereditarie di ciò che si è ricevuto dai propri genitori biologici. Il carcinoma
della mammella ereditario è presente dal 5% al 10% di tutti i carcinomi
della mammella. Alcuni geni affetti da una mutazione legati al carcinoma
della mammella sono più comuni in certi gruppi etnici.
Le donne che hanno certe mutazioni genetiche, in particolare una
mutazione di BRCAl o BRCA2 , hanno un rischio aumentato per il carcinoma
della mammella. Anche, le donne che hanno avuto carcinoma della
mammella hanno un aumento del rischio sia dallo stesso lato (qualora vi sia
stata una chirurgia conservativa) che dell'altro lato. Queste donne anche
hanno un rischio aumentato per il cancro ovarico, e possono avere un
rischio aumentato di altri tumori maligni. Gli uomini che hanno un gene
subito una mutazione legati al carcinoma della mammella anche hanno un
rischio aumentato per questa malattia. Vi sono dei test per individuare se si
è portatori di questa mutazione genetica. Queste prove genetiche sono da
effettuare nei membri delle famiglie con un alto rischio di cancro.
Manifestazioni possibili in corso di carcinoma della mammella:
Il cancro della mammella può causare i seguenti segni e sintomi. In caso di
comparsa, è consigliabile una visita specialistica soprattutto se il disturbo
non regredisce nell'arco di 15-20 giorni:
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tumefazione o ispessimento della pelle in sede mammaria o nell'area
ascellare.
un cambio nella dimensione, colore o forma della mammella.
una fossetta o corrugamento nellla cute della mammella
un capezzolo introflesso.
secrezione dal capezzolo, specialmente se è color rosso.
Comparsa di erosione, arrossamento, tumefazione della cute della
mammella, della mammella stessa, del capezzolo o dell'areola
comparsa di piccole fossette sulla pelle della mammella, simili alla
buccia di un'arancia (peau d'orange), con o senza rossore della pelle
stessa, prurito.
Molte altre condizioni che non tumorali possono causare questi stessi
sintomi.
L'esame da parte del medico deve comprendere sia
Esame fisico e storia: Un esame del corpo per controllare lo stato
generale di salute, includendo la ricerca dei segni di malattia quale le
tumefazioni o qualsiasi altro aspetto che appaia insolito. L'esame della
storia personale e familiare della paziente comprende anche altre malattie e
eventuali trattamenti in atto (contraccettivi, trattamenti farmacologici...).
Esame (CBE) mammario clinico: Un esame della regione mammaria e
dei cavi ascellari è quanto necessario per valutare il problema riportato da
parte della donna.
Mammografia: è un particolare esame radiografico fatto alle mammelle.
Mammografia.
Esame ecografico: è una procedura che impiega onde sonore di energia
alta (ecografia); queste sono rimbalzate dai tessuti e dalle loro componenti
e rinviate alla sonda che le ha emesse. Gli echi formano un ritratto dei
tessuti corporei chiamati sonogrammi (o ecografie). l'immagine può essere
stampata e così essere visualizzata.
MRI (la risonanza magnetica): è una procedura che usa un magnete,
radioonde, ed un computer per fare la ricostruzione di una serie di
immagini particolareggiate delle aree esaminate.
Esami ematochimici: un prelievo di sangueviene sottoposto ad analisi per
misurare il suo contenuto in determinate sostanze rilasciate nel sangue da
organi e tessuti del nostro corpo. Un livello anomalo (più alto o basso del
normale) di una sostanza può essere un segno di malattia dell'organo o del
tessuto che la produce.
Biopsia: Il prelievo di cellule o frammenti di tessuto possono essere
esaminati al microscopio dal un patologo per definire le caratteristiche del
tessuto prelevato. Nel caso di una tumefazione mammaria il medico può
avere bisogno per rimuovere un piccolo frammento della tumefazione
stessa.
I prelievi di tessuto possonon essere effettuati secondo quattro modalità::
Biopsia ecissionale: La rimozione dell'intera tumefazione.
Biopsia incisionale: La rimozione di parte di unatumefazione o di un
tessuto.
MicroBiopsia: La rimozione di tessuto usando un grosso ago.
Biopsia su ago sottile (FNA) In questo caso viene prelevato del
liquido o delle cellule, usando un ago sottile.
Nel caso in cui vengono ritrovate cellule compatibili con la diagnosi di
carcinoma, queste possono essere studiate ulteriormente per meglio
definirne le caratteristiche al fine di poter prendere le decisioni terapeutiche
necessarie.
Decisioni sul migliore trattamento sono basate sui risultati di queste prove.
Le esami danno le informazioni su:
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la velocità di crescita del tumore maligno
le probabilità di dare metastasi a distanza
le probabilità di ripresentarsi localmente (recidiva)
Le prove immunoistochimiche forniscono le seguenti informazioni:
Presenza di recettori per gli Estrogeni e per il progesterone: questo
dato è utile per misurare la quantità di recettori per l'estrogeno e per il
progesterone (ormoni) all'interno delle cellule del carcinoma. La presenza di
questi recettori evidenzia la possibilità di trattare il tumore bloccando i
recettori ormonali con apposito farmaco anti-estrogeno (Tamoxifene e
altri); questo trattamento impedisce la crescita del carcinoma.
Il fattore di crescita epidermico umano: il 2 recettore (HER2/neu):
La presenza di alti livelli di questo recettore nel carcinoma mammario è
associata ad un aumento del rischio di ricomparsa clinica della malattia e
concorre ad un aggravamento della prognosi. Il cancro può essere trattato
con i farmaci con l'obiettivo di bloccare questa proteina l'HER2/neu (tra
questi abbiamo l'andlapatinib,il trastuzumab).
Prove Multigeniche: questi test effettuati sul tessuto servono per valutare
l'attività di molti geni insieme. Queste test possono aiutare a predire se il
cancro ha tendenza a dare metastasi a distanza o a recidivare localmente.
Oncotype DX: Questa esame aiuta a predire se un carcinoma della
mammella con recettori estrogenici positivi e con linfonodi negativo possa
estendersi si ad altre parti del corpo. Se il rischio di metastasi del cancro è
alto, si può proporre una chemioterapia per abbassare il rischio.
MammaPrint: è un test diagnostico utile per valutare il rischio di
metastatizzare ad altre parti del corpo. Questo aiuta i medici a determinare
se la paziente potrà beneficiare di un trattamento chemioterapico per
ridurre questo rischio.
Alcuni fattori influenzano la prognosi e scelte di trattamento.
La prognosi (la prospettiva di guarigione) e scelte di trattamento dipendono
dai seguenti fattori:
• Lo stadio della malattia (la dimensione del tumore, localizzazione:
solo mammaria o anche in altre sedi del corpo)
• Il tipo di carcinoma della mammella.
• I livelli di recettore di estrogeno e di recettore di progesterone
presenti nel tessuto tumorale.
• La presenza di HER2/neu) livelli nel tessuto esaminato
• malattia triplo negativo (cellule che non hanno i recettori per gli
estrogeni, recettori per il progesterone, o ad alto livello di HER2/neu).
• Grading del tumore (indica la velocità prevista di crescita).
• Presenza di fattori di rischio per la recidiva (HER2/neu, Oncotype DX,
MammaPrint)
• l'età di una donna, il suo stato generale di salute, lo stato
menopausale o meno
•
Momento della diagnosi: precoce o tardiva (dimensioni, presenza o
assenza di metastasi...)
Ogni tumore viene classificato attraverso questa la sigla TNM (T: tumore,
N: linfonodi, M: metastasi a distanza), che ne riassume le caratteristiche
principali, contribuendo a determinare la stadiazione, da cui deriveranno,
insieme ad altri fattori, le scelte terapeutiche e la prognosi (probabilità di
guarigione) associata. A partire dalla conoscenza dei parametri della
classificazione TNM, si può ricavare lo stadio in cui si trova il tumore
maligno, cioè l'estensione della malattia.
T1
dimensioni massime inferiori ai 20 mm
T2
dimensioni superiori ai 20 mm ma inferiori ai 50 mm
T3
dimensioni massime superiori ai50 mm
T4
qualsiasi dimensione ma con infiltrazione diretta alla parete
toracica e/o alla cute (ulcerazione o noduli)
Una volta fatta la diagnosi, occorre dunque fare la stadiazione della
malattia
Stadio 0
Tis N0 M0
Stadio I
T1 N0 M0
Stadio IIA
T0 N1 M0 oppure
T1 N1 M0 oppure
T2 N0 M0
Stadio IIB
T2 N1 M0 oppure
T3 N0 M0
Stadio IIIA
T0 N2 M0 oppure
T1 N2 M0 oppure
T2 N2 M0 oppure
T3 N* M0 (*n1 o n2)
Stadio IIIB
T4 N* M0 (* con ogni stato di interessamento di N) oppure
T* N3 M0 (* indica ogni stato di T)
Stadio IV
T* N* M1 (* con ogni tipo di T e ogni tipo di N)
Una volta fatta la diagnosi di carcinoma della mammella è necessario
valutare se la malattia è localizzata solo alla mammella o se si è diffusa al
resto del corpo.
Le informazioni ottenute degli accertamenti determinano lo stadio della
malattia. È importante determinare lo stadio per progettare il piano di
trattamento. Gli accertamenti necessari sono sotto elencati:
Biopsia di linfonodo sentinella: il prelievo del linfonodo di sentinella in
corso di intervento chirurgico. Il linfonodo di sentinella è il primo linfonodo
che riceve il drenaggio linfatico dal tumore. È il primo linfonodo ove il
carcinoma invia cellule prima di diffondersi in altre sedi; il linfonodo viene
individuato iniettando nell'area del tumore mammario un tracciante
(radioattivo e/o colorante). Lai sostanza radioattiva e/o il colorante
raggiungono con la linfa il/i lonfonodo/i sentinella linfonodi. Il primo
linfonodo per ricevere la sostanza o colorante è traslocato. un patologo
vede il tessuto sotto un microscopio per cercare le cellule di cancro. Se
cellule di cancro non sono trovati, esso non può essere necessario per
rimuova più linfonodi.
Radiografia del torace: Una radiografia del torace fornisce informazioni
sia sullo scheletro che isu tessuto polmonare e quanto altro contiene il
torace.
CT analizza (scansioni di tac): una procedura che fa un serie dei
“ritratti” particolareggiati degli organi contenuti all'interno del corpo e
ricostruite come immagini elaborate con il computer
Scintigrafia ossea: una procedura che studia lo scheletro per vedere se la
sostanza iniettata si dispone regolarmente nelle ossa che compongono lo
scheletro. Le anomalie sono poi analizzate per definirne la natura.
PET TAC (scansione di tomografia di emissione di positrone): una
procedura per trovare le cellule di tumore maligne all'interno del corpo.
Viene iniettata in vena una piccola quantità di glucosio radioattivo
(zucchero). L'analizzatore di rileva le sedi ove la sostanza iniettata si
accumula. Le gli aggregati di cellule maligne si manifestano luminescenti
perché sono più attive nel catturare il glucosio rispetto alle cellule normali.
Il carcinoma si diffonde nell'organismo secondo tre modalità:.
• Per invasione diretta, dalla lesione ai tessuti e alle strutture
circostanti.
• Attraverso il sistema linfatico. Cancro invade il sistema linfatico e da
questo raggiunge altre parti del corpo.
• Attraverso il circolo sanguigno. Il tumore invade le vene e capillari e
le cellule tumorali si spostano attraverso il sangue ad altre parti del
corpo.
Quando le cellule del cancro migrano lontano dalla malattia primaria
attraverso la linfa o il sangue ad altri luoghi nel corpo, può nascere un altro
tumore (secondario). Questo processo è chiamato il metastatizzazione. Il
tumore (metastatico) secondario contiene lo stesso tipo di cellule del
tumore iniziale. Ad esempio, se il carcinoma della mammella si estende alle
ossa, le cellule tumorali contenute nell'osso sono realmente cellule di
carcinoma della mammella.
Gli stadi del carcinoma della mammella:
Questa sezione descrive gli stadi di sviluppo del carcinoma della mammella.
La determinazione dello stadio si basa sui risultati di test effettuati sul
tumore e sui linfonodi prelevati in corso dell'intervento chirurgico e di altri
esami.
1. Carcinoma in situ (non invasivo)
Esistono 3 tipi di carcinoma mammario in situ:
1- Il carcinoma duttale in situ (DCIS) è una condizione non invasiva della
malattia. Le cellule tumorali nate dai dotti mammari, restano contenute nel
dotto mammario stesso. Le cellule anormali non sono uscite fuori dal dotto
ad altri tessuti della mammella. In alcuni casi, DCIS può diventare cancro
infiltrante ed espandersi ad altri tessuti confinanti.
Il carcinoma duttale in situ (DCIS)
Il carcinoma duttale in situ (DCIS). Le cellule anormali sono presenti nel
contesto di un dotto mammario.
2- Il carcinoma lobulare in situ (LCIS) è una condizione non invasiva della
malattia; le cellule tumorali nascono nei lobuli della ghiandola mammaria
(quella parte di tessuto che produce il latte). Questo tipo di carcinoma
raramente diventa un carcinoma invasivo (infiltrante). Comunque, avere
LCIS nella mammella aumenta il rischio sviluppare un carcinoma nell'una o
l'altra mammella.
Il carcinoma lobulare in situ (LCIS)
Il carcinoma lobulare in situ (LCIS). Le cellule anormali sono contenute nei
lobuli del tessuto mammario.
3- Malattia di Paget del capezzolo è una condizione in cui le cellule tumorali
si ritrovano solamente nel capezzolo.
LO STADIO I
Lo Stadio IA del carcinoma della mammella
Stadio I: nello stadio IA, il tumore ha 2 centimetri o meno e non ha dato
metastasi ai linfonodi ascellari. Nello stadio IB vi sono metastasi ai linfonodi
ascellari con tumore di dimensioni inferiori o uguali ai 2 cm o assenza di
tumore nella mammella (sempre con metastasi nei linfonodi ascellari).
LO STADIO II
Anche in questo caso, lo stadio è diviso in IIA e IIB.
Stadio IIA: assenza di carcinoma a livello della mammella ovvero lesione
uguale o inferiore ai 2cm. Metastasi ascellare superiore ai 2 millimetri in 1 a
3 linfonodi ascellari o nei linfonodi retrosternali (trovati durante una biopsia
di linfonodo sentinella); o anche un tumore di dimensioni comprese tra i 2 e
i 5cm ma senza metastasi ascellari.
Stadio IIB: il tumore è più grande di 2 centimetri ma non più grande di 5
centimetri. Le metastasi nei linfonodi ascellari hanno dimensioni di 0.2
millimetri ma non superiori ai 2 millimetri); ovvero un carcinoma di
dimensioni comprese tra i 2 centimetri i 5 centimetri con metastasi
ascellare in 1-3 linfonodi ai linfonodi verso retrosternali (prelevato/i durante
una biopsia di linfonodo sentinella); ovvero un carcinoma più grande di 5
centimetri ma senza metastasi ascellari o retrosternali (prelevato/i durante
una biopsia di linfonodo sentinella).
LO STADIO IIIA
Stadio IIIA: Assenza di carcinoma nella mammella ovvero tumore di ogni
dimensione con 4-9 metastasi linfonodali ascellari e/o metastasi in
linfonodo/i retrosternali; ovvero il tumore più grande di 5 centimetri e
piccole metastasi nei linfonodi ascellari (più grande di 0.2 millimetri ma non
più grandi di 2 millimetri); ovvero il tumore è più grande di 5 centimetri e
metastasi ascellari in 1-3 linfonodi e/o in linfonodo/i retrosternali.
STADIO IIIB
Stadio IIIB: Il tumore può essere qualsiasi dimensione esteso alla parete
del torace e/o alla cute della mammella e tumefazione con invasione della
cute o ulcerazione.
Il carcinoma può essersi esteso ai linfonodi ascellari o ai linfonodi
retrosternali. Il carcinoma esteso alla cute può anche essere infiammatorio.
STADIO IIIC
Stadio IIIC: Possibile assenza di carcinima primitivo o carcinoma di
qualsiasi dimensione con possibilità di estensione alla parete toracica e/o
alla cute. Carcinoma con oltre 10 metastasi linfonodali ascellari o metastasi
in linfonodo/i sovraclaveari, ovvero a linfonodi ascellari e retrosternali.
InStadio IIIC, nessuno tumore è trovato nel petto o il tumore potere essere
ogni dimensione. Cancro può aversi esteso al pelle del petto e gonfiore
causato o un'ulcera e/o si ha esteso alla parete di torace. Anche, il cancro si
ha esteso a:
STADIO IV
Stadio IV Il cancro si è esteso ad altre parti del corpo, più spesso nelle
ossa, polmoni, fegato, o cervello.
Carcinoma infiammatorio della mammella
Nel carcinoma infiammatorio della mammella, la malattia si è estesa
alla cute della mammella, ha un aspetto rosso e gonfio con aumento di
temperatura. L'arrossamento avviene perché le cellule di cancro bloccano i
vasi linfatici della cute. Il pelle della mammella può apparire increspata e
irregolare a “buccia di arancia” (peau d'orange) con il capezzolo invertito.
Spesso non è apprezzabile la massa tumorale.
Il carcinoma infiammatorio della mammella può essere in Stadio IIIB,
Stadio IIIC, o Stadio IV.
Recidiva del carcinoma della mammella
La recidiva del carcinoma della mammella è di fatto una ripresa della
malattia che avviene dopo un primo trattamento. Il cancro può ripresentarsi
a livello mammario, nella parete toracica, o in altre parti del corpo.
Veduta d'insieme delle opzioni terapeutiche chirurgiche per pazienti con un carcinoma
della mammella.
Diverse tipologie di trattamento sono disponibili per i pazienti con il
carcinoma della mammella. Alcuni trattamenti sono standard (il trattamento
abitualmente impiegato), ed alcuni si stanno esaminando attraverso trial
clinico. Un trattamento soggetto a trial (sperimenti clinici) clinico è inserito
in uno studio di ricerca con la finalità di capire e migliorare i trattamenti
abituali o per ottenere le informazioni su nuovi trattamenti per i pazienti
con il cancro. Quando il trial clinico mostrano che un nuovo trattamento è
migliore del il trattamento standard, il nuovo trattamento può diventare il
trattamento standard a sua volta. Alcuni pazienti possono accettare di
essere inseriti in trials clinici. Alcuni trials clinici sono aperti solo ai pazienti
che hanno non iniziato alcun trattamento.
Chirurgia
Vengono descritti sei tipi di trattamento standard impiegato in Chirurgia
La maggior parte di pazienti con il carcinoma della mammella si
sottopongono alla chirurgia per rimuovere il cancro mammario. Vengono
analizzati uno o più linfonodi ascellari prelevati chirurgicamente ed
esaminati al microscopio per vedere se contengono le cellule della neoplasia
mammaria.
La chirurgia conservativa della mammella ha la finalità di rimuovere la
malattia tumorale senza rimuovere la mammella.:
Tumorectomia/Nodulectomia: Chirurgia per rimuovere
tumorale una modesta quantità di dessuto attorno a essa.
la
massa
Quadrantectomia/exeresi ampia: Chirurgia per rimuovere una parte più
estesa della mammella contenente il tumore maligno ed una maggiore
quantità di tessuto sano attorno ad esso.
Chirurgia conservativa della mammella
Chirurgia conservativa della mammella. Le linee tratteggiate mostrano
l'area che contiene il tumore con del tessuto sano attorno e uno o più
linfonodi ascellari.
Le pazienti che sono si sottopongono a chirurgia conservativa della
mammella possono essere anche sottoposte ad asportazione di uno o più
linfonodi del cavo ascellare: si tratta di biopsia o di dissezione ascellare
(tutti i linfonodi). Il prelievo di linfonodi può essere effettuato in corso di
intervento chirurgico per l'asportazione del carcinoma o separatamente da
esso. La biopsia o la dissezione di linfonodi è fatta attraverso un'incisione
separata o dalle stessa incisione utilizzata per l'asportazione del tumore
maligno.
Altri tipi di chirurgia
Mastectomia radicale: l'atto chirurgico rimuove l'intera mammella con il
carcinoma. Capezzolo, areola, cute, ghiandola mammaria in toto. Il prelievo
di linfonodi può essere effettuato in corso di intervento chirurgico per
l'asportazione del carcinoma o separatamente da esso. La biopsia o la
dissezione di linfonodi è fatta attraverso un'incisione separata o dalle stessa
incisione utilizzata per l'asportazione del tumore maligno.
Mastectomia radicale modificata
Mastectomia radicale modificata. Le linee tratteggiate indicano l'area
asportata compresi i linfonodi. In questo intervento chirurgico possono
essere rimosse anche altre strutture della parete toracica (es.muscoli).
In alcuni casi viene fatta una chemioterapia preoperatoria con la finalità di
ridurre il volume del carcinoma e di permettere una chirurgia conservativa
(chemioterapia naoadiuvante).
Anche se il chirurgo rimuove tutta la malattia, alcune pazienti possono
essere sottoposte a radioterapia, chemioterapia, o terapia ormonale dopo la
chirurgia per uccidere tutte le cellule di cancro residue. Il trattamento ha
dato dopo la chirurgia, per abbassare il rischio che il cancro possa tornare,
viene chiamata la terapia adiuvante.
In corso di intervento chirurgico di mastectomia radicale,
prospettato un intervento di chirurgia ricostruttiva. La chirurgia
può anche essere
effettuata successivamente. In genere
ricostruttiva viene fatta in più riprese. La ricostruzione
effettuata con impianto di espansore o di protesi mammaria
tessuti propri. Il tipo di ricostruzione viene deciso di volta in
chirurgo.
può essere
ricostruttiva
la chirurgia
può essere
oppure con
volta con il
La biopsia di linfonodo di sentinella seguita dalla chirurgia
La biopsia di linfonodo di sentinella consiste nella rimozione in corso di
intervento chirurgico di un linfonodo precedentemente marcato con
colorante o tracciante radioattivo. Il linfonodo di sentinella è il primo
linfonodo che ricevere il drenaggio linfatico da un tumore. È il primo
linfonodo dove la malattia tumorale tende ad estendersi a partire dal
tumore principale. Una sostanza radioattiva e/o il colorante blu sono
iniettate nelle vicinanze del tumore. La sostanza o colorante migrano
attraverso i condotti linfatici verso linfonodi. Il primo linfonodo che ricevere
la sostanza o colorante viene asportato; un patologo osserva il linfonodo al
microscopio per cercare le cellule tumorali all'interno di esso. Se non vi
sono cellule tumorali, non vi è la necessità di rimuovere gli altri linfonodo
ascellari.
Radioterapia
La radioterapia è una terapia medica consistente nell'utilizzo di radiazioni
ionizzanti. La radioterapia è utilizzata soprattutto nel trattamento del
carcinoma. Vengono impiegati i raggi X o radiazioni ad alte energie per
uccidere o contenere la crescita di cellule tumorali. Vi sono due tipi di
terapia di radiante: quella somministrata sulla massa tumorale dall'esterno
attraverso un'apposita apparecchiatura e quella che prevede il
posizionamento all'interno della malattia di “semi” radioattivi.
Chemioterapia
La chemioterapia è un trattamento per il carcinoma che impiega dei farmaci
per fermare la crescita delle cellule del cancro, per ucciderle le cellule o per
impedire loro di moltiplicarsi. La chemioterapia può essere somministrata
direttamente in vena o per via orale, raggiungendo così tutte le cellule
tumorali presenti nel corpo (chemioterapia sistemica). In altri casi i farmaci
vengono messi direttamente nel fluido cerebrospinale, in un organo, o una
cavità corporea -es. addome, torace, (chemioterapia loco-regionale).
Terapia ormonale
La terapia ormonale è un trattamento antitumorale che blocca l'azione degli
ormoni impedendo alle cellule tumorali che ne hanno bisogno, di crescere e
di moltiplicarsi. Gli ormoni sono le sostanze prodotte da alcune ghiandole
nel corpo che vengono immesse nella corrente sanguigna. Alcuni ormoni
possono promuovere la crescita di alcuni tipi ti tumore che possiedono dei
recettori per gli ormoni. L'ormone estrogeno stimola la crescita di alcuni tipi
di carcinoma della mammella viene prodotto principalmente dalle ovaie. Il
trattamento per impedire le ovaie di produrre l'estrogeno è chiamato
ablazione ovarica.
Terapia ormonale con il tamoxifene è spesso data a pazienti con presenza
nel carcinoma di recettori per estrogeni
Con il tamoxifene vi può essere la possibilità di sviluppare un carcinoma
dell'endometrio e pertanto dovrebbero avere un esame pelvico tutti gli
anni. Ogni emorragia vaginale, che non sia una emorragia mestruale,
dovrebbe essere riferita ad un medico al più presto possibile.
Altra terapia ormonale viene fatta con un inibitore dell'aromatasi: viene
consigliata ad alcune donne in postmenopausa con un tumore che possiede
i recettori ormonali. Gli inibitori dell'aromatasi inibiscono o inattivano
l'enzima aromatasi, determinando conseguentemente una soppressione
totale della sintesi di estrogeni. Questi farmaci possono essere consigliati
anche quale prosecuzione del trattamento dopo 3-5 anni di tamoxifene, in
postmenopausa.
Terapie mirate
La terapia sistemica è un tipo di trattamento che usa i farmaci o altre
sostanze per identificare ed attaccare solamente le cellule del carcinoma
senza danneggiare le cellule normali. Gli anticorpi monoclonali e gli inibitori
della tirosinchinasi sono due terapie sistemiche impiegate nel trattamento
di carcinoma della mammella. Gli inibitori di PARP [Poli-(ADP-ribosio)polimerasi] possono rappresentare una nuova strategia di trattamento per i
pazienti con tumori resistenti ad alcune chemioterapie nei casi di carcinoma
della mammella triplo negativo.
La terapia con anticorpi monoclonali è un trattamento antitumorale che usa
gli anticorpi fatti in laboratorio, da un unico tipo di cellula del sistema
immunitario. Questi anticorpi possono identificare le sostanze sulle cellule
del carcinoma o sostanze normali che possono aiutare la crescita delle
cellule tumorali. Gli anticorpi attaccano alle sostanze ed uccidono le cellule
tumorali, bloccano la loro crescita, o impedisce la loro diffusione. Gli
anticorpi monoclonali sono somministrati per infusione. Possono essere
usati da soli o per veicolare farmaci, tossine, o materiale radioattivo
direttamente alle cellule tumorali. Gli anticorpi monoclonali possono essere
usati in associazione con la chemioterapia.
Trastuzumab è un anticorpo monoclonale che blocca gli effetti della proteina
del fattore di crescita HER2 , che invia segnali utili alla crescita delle cellule
del carcinoma della mammella. Un quarto delle pazienti con il carcinoma
della mammella hanno i tumori che possono essere trattati con il
trastuzumab assoaciato dalla chemioterapia.
Pertuzumab è un anticorpo monoclonale che può essere associato al
trastuzumab e alla chemioterapia per trattare il carcinoma della mammella.
Può essere impiegato per il trattamento in certe pazienti con il cancro della
mammella di HER2-positivo che hanno metastatizzato (malattia tumorale
estesa ad altre parti del corpo).
L'Ado-trastuzumab emtansine è un anticorpo monoclonale legato ad un
farmaco antitumorale. Questo legame viene detto coniugazione di farmacoanticorpo. Viene impiegato per il trattamento del carcinoma mammario
HER2-positivo metastatizzato o recidivo.
Gli inibitori della tirosin-chinasi sono i farmaci per la terapia sistemica che
bloccano i segnali biochimici necessari alla crescita del tumore maligno. Gli
inibitori della Gli inibitori della tirosin-chinasi possono essere usati con altri
farmaci antitumorali come terapia adiuvante.
Lapatinib è un inibitore della tirosin-chinasi che blocca gli effetti della
proteina di HER2 ed altre proteine all'interno le cellule del tumore. Può
essere usato con altri farmaci per trattare i pazienti con il cancro della
mammella HER2-positivo che progredisce podo il trattamento con il
trastuzumab.
Gli inibitori di PARP sono un tipo di terapia sistemica che impedisce la
riparazione del DNA danneggiato delle cellule tumorali e causare così la
morte delle cellule tumorali. La terapia con gli inibitori di PARP è in fase di
studio per il trattamento di carcinoma della mammella negativo triplo.
Nuovi tipi di trattamento si stanno esaminando nei trial clinici.
Questa sezione riassuntiva descrive i trattamenti che si stanno studiando
nei trials clinici. Questa sezione non può pertanto essere esaustiva.
Informazioni sui trials clinici sono disponibili dal sito web di NCI.
Chemioterapia ad alti dosaggi con trapianto di cellule staminali
Chemioterapia ad alti dosaggi con il trapianto di cellule staminali è una
soluzione adottata per somministrare dosi elevate dei chemioterapia e
sostituire il sangue. Vengono prelevate cellule staminali ematiche dal
midollo osseo e reinfuse al termine della chemioterapia per rigenerare il
midollo osseo (produttore delle cellule del sangue) e ripristinare il
patrimonio distrutto.
Gli studi hanno mostrato che chemioterapia ad alte dosi seguita da
trapianto di cellule staminali non dà vantaggi rispetto alla chemioterapia
standard nel trattamento del carcinoma della mammella. Allo stato attuale
delle conoscenze, tale trattamento deve essere riservato solamente nel
contesto di trials clinici controllati.
I pazienti pensano di potere prendere parte ad un trial clinico.
Per alcune pazienti, l'ingresso in un trial clinico può rappresentare la
migliore scelta di trattamento antitumorale. I trial clinici sono concepiti per
valutare se nuovi trattamenti antitumorali sono sicuri ed efficaci o migliori
dei trattamenti standard.
I trattamenti standard di oggi sono basati su precedenti trial clinici. I
pazienti che prendono parte ad un trial clinico possono ricevere il
trattamento standard o essere tra il primi a ricevere un nuovo trattamento.
I pazienti che prendono la parte ai trial clinici aiutano a migliorare le future
terapia antitumorali. Anche quando il trial clinico non protano ad effettivi
nuovi trattamenti, spesso rispondono ad importanti questioni ed aiutano gli
sviluppi che la ricerca promuove.
I pazienti possono entrare nel trial clinico prima, durante, o dopo l'inizio del
loro trattamento antitumorale.
Alcuni trial clinici includono solo i pazienti che hanno non ancora ricevuto
nessun trattamento. Altri considerano i trattamenti precedenti non efficaci
per i pazienti. Altri ancora esaminano nuovi modi per fermare la ripresa
della malattia tumorale o riducono gli effetti collaterali di un trattamento
antitumorale.
Le scelte di trattamento per Stadio
Il carcinoma duttale in situ (DCIS)
• Trattamento di carcinoma duttale in situ (DCIS) può includere le
seguenti scelte:
• terapia chirurgica conservativa e radioterapia con o senza tamoxifene.
• Mastectomiaradicale con o senza tamoxifene.
• terapia chirurgica conservativa senza radioterapia.
• il trial clinico che valutano la terapia chirurgica conservativa e
tamoxifene con o senza radioterapia.
Informazioni generali su i trial clinico sono disponibili dal sito web di NCI.
Il carcinoma lobulare in situ (LCIS):
• Biopsia per diagnosticare il LCIS seguita da esami routinari (per la
mammella) e mammografie periodiche per intercettare il più
precocemente possibile le alterazioni sospette. Questa viene detta
osservazione.
• Tamoxifene per ridurre il rischio di sviluppare il carcinoma della
mammella.
• Mastectomia profilattica bilaterale. Questa scelta di trattamento è
qualche volta usata nelle donne che hanno un alto rischio di avere il
carcinoma della mammella. La maggior parte di chirurghi credono che
questo sia un trattamento eccessivamente aggressivo.
• il trial clinico con farmaci di prevenzione di cancro.
Stadio che I, Stadio II, Stadio IIIA operabile
Il trattamento del carcinoma della mammella può includere le seguenti
opzioni:
• Chirurgia conservativa della mammella per rimuovere solo il cancro,
seguita da dissezione ascellare e Radioterapia.
• Mastectomia radicale modificata con o senza chirurgia mammaria
ricostruttiva.
• La biopsia del linfonodo sentinella seguita dalla chirurgia.
La terapia adiuvante (il trattamento ha lo scopo di ridurre il rischio di
ripresa locale della malattia) con le seguenti possibilità:
• radioterapia sui linfonodi ascellari e retrosternali ed alla parete
toracica dopo la mastectomia radicale modificata.
• Chemioterapia con o senza ormono terapia.
• Ormonoterapia.
• Terapia con anticorpi monoclonali con il trastuzumab associato
alla chemioterapia.
• un trial clinico di nuove terapie sistemiche.
Stadio IIIB, Inoperabile Stadio IIIC, Stadio IV, e cancro della
mammella metastatico
• Chemioterapia.
• La chemioterapia seguita dalla chirurgia (con conservazione della
mammella o la mastectomia radicale), con la dissezione linfonodale
seguita dalla Radioterapia. La terapia adiuvante (chemioterapia,
ormonoterapia, da sole o in associazione) può essere necessaria.
• il trial clinico prendendo in considerazione nuovi farmaci antitumorali,
nuove combinazioni di farmaci, e nuovi modi di dare il trattamento.
Stadio IV e carcinoma della mammella metastatico
Trattamento dello Stadio IV o del carcinoma della mammella metastatico
può includere le seguenti opzioni terapeutiche:
• Ormonoterapia e/o chemioterapia con o senza trastuzumab.
• Terapia con anticorpi monoclonali con trastuzumab e pertuzumab
associati alla chemioterapia.
• Farmaci coniugati con anticorpi con ado-trastuzumab emtansine.
• Terapia con l'inibitore della tirosina-chinasi con il lapatinib associato
alla capecitabine.
• radioterapia e/o chirurgia per alleviare il dolore e altri sintomi.
• Bisphosphonato per ridurre malattia ossea e il dolore quando il cancro
si è esteso all'osso.
•
•
•
Trial clinici che prendano in considerazione una nuova chemioterapia
e/o ormonoterapia.
Trial clinico di nuove combinazioni di trattamenti, includendo terapia
sistemica, ormonoterapia, e chemioterapia.
Trial clinico con altri trattamenti, includendo la chemioterapia ad alti
dosaggi con il trapianto di cellule staminali.
Le scelte di trattamento del carcinoma infiammatorio della
mammella
• Chemioterapia.
• Chemioterapia seguita dalla chirurgia (chirurgia
mammaria
conservativa, la mastectomia radicale), con la dissezione ascellare
seguita dalla Radioterapia. La terapia adiuvante (chemioterapia,
ormonoterapia, da sole o in associazione) possono essere proposte.
• il trial clinico prendendo in considerazione nuovi farmaci antitumorali,
nuove combinazioni di farmaci, e nuovi modi di dare il trattamento.
Le scelte di trattamento per il cancro della mammella triplo
negativo
• La chemioterapia seguita dalla chirurgia (chirurgia conservativa della
mammella, la mastectomia radicale, mastectomia radicale modificata)
con dissezione dei linfonodi ascellari.
• un trial clinico con chemioterapia che associa farmaci che sono spesso
utilizzati per il trattamento di altre neoplasie associati a farmaci
solitamente utilizzati per il carcinoma mammario.
• un trial clinico di terapia con inibitori del PARP.
Le scelte di trattamento per il cancro della mammella recidivo
il trattamento di carcinoma della mammella recidivo (il cancro che è
ritornato dopo un precedente trattamento), mammario o della parete
toracica può includere le seguenti opzioni:
• La chirurgia (mastectomia radicale su precedente chirurgia
conservativa) ,Radioterapia, o entrambe.
• Chemioterapia o ormonoterapia.
• Farmaci coniugati con anticorpi con ado-trastuzumab emtansine..
• un trial clinico di trastuzumab associato alla chemioterapia.
Il NCI (National Cancer Institute) ha i libretti ed altri materiali
per i pazienti, i professionali di salute, e il pubblico. Queste
pubblicazioni discutono i tipi del cancro, metodi del
trattamento di cancro, affrontando con cancro, e il trial clinico.
Alcune pubblicazioni forniscono le informazioni sulle prove per
cancro, cause di cancro e prevenzione, statistica di cancro, e
NCI indaga le attività. materiali di NCI su questi ed altre temi
possono essere ordinate collegato o abbia stampato
direttamente dal NCI Publications Locator. Questi materiali
possono essere ordinato anche per telefono dal servizio di
informazione di Cancro esente da pedaggio a di 1-800-4
CANCER (1-800-422-6237).12/05/13