TRODUZIONE PER LO STUDENTE
Questi appunti hanno l’obiettivo di illustrare i concetti più ostici della
sintassi dei casi, del verbo e della frase come vengono spiegati a lezione.
Le lezioni di lingua latina livello B si svolgono partendo dalla lettura di un
testo letterario scelto dal docente, il quale legge un passo, lo traduce e lo
commenta grammaticalmente. Riconosce, quindi, i costrutti sintattici, le
preposizione, le funzioni dei casi e le elenca all’alunno. Partendo dalle
particolarità ritrovate nel testo enuncia la regola generale. Questo è quello
che si richiederà all’esame: si legge, si traduce correttamente, dopodiché il
docente pone delle domande grammaticali in cui chiede di enunciare che
complementi ci sono, come si costruiscono quei complementi, che
proposizioni si trovano, come si costruiscono, a volte sono richiesti anche i
paradigmi, che tipologia di verbo c’è, quali sono le sue particolarità. Se il
testo è in poesia è richiesta la lettura metrica.
La traduzione è importante, ma non fondamentale: quello che conta è che
si sappia enunciare correttamente le regole grammaticali e riconoscere i
costrutti.
L’esame non è impossibile, però bisogna prepararsi al meglio. Un buon
manuale, la propedeutica al latino universitario di Traina e gli appunti del
corso sono gli strumenti indispensabili.
Questi appunti, come detto, riportano le notazioni grammaticali che il
docente ha effettuato. Per quanto riguarda il testo letterario e la traduzione
cambiano di anno in anno, ma comunque il docente consiglia delle
edizioni economiche con traduzione a fronte a cui far riferimento se
impossibilitati a venire a lezione. Si consiglia di usare al massimo il libro,
di sottolineare i costrutti, di usare i colori, di evidenziare le cose importanti
per memorizzare al meglio. Se il libro non è troppo pasticciato lo lasciano
tenere anche all’esame, senza mettere di fronte un libro pulito. Tuttavia
alcuni alunni hanno testimoniato che gli è stato cambiato il libro anche se
non “ pasticciato”. Non fate, quindi, affidamento sulle notazioni che
scrivete a margine, né sui piccoli suggerimenti scritti a matita, poiché il
libro potrebbe venire cambiato. Usate i colori e le notazioni solo per
studiare.
Per quanto riguarda il manuale affidatevi ai consigli del docente,
mostrategli quello di cui siete in possesso e chiedete conferma della sua
validità. I migliori sono “Maiorum lingua” e “ Sermo et humanitas” di
Flocchini, Bacci. Teneteli sempre come miglior punto di riferimento e
integrateli con gli appunti per verificare le divergenze. Per quanto riguarda
la propedeutica leggetela studiando con attenzione i capitoli in cui si parla
dei verbi anomali, dell’apofonia e della metrica.
Per la metrica è opportuno seguire il seminario della dottoressa Agrillo.
Nel caso impossibilitati a seguirlo qui sono riportati i suoi appunti.
L’importante è saper leggere, per l’esame di lingua. Per l’esame di
letteratura, oltre a saper leggere, studiare anche la teoria perché potrebbe
venir chiesto di scomporre un verso in sillabe e di costruire l’esametro o il
pentametro. Per approfondire la metrica leggere il capitolo di Traina, e gli
appunti di Milanese che la professoressa consiglia sempre a lezione.
Il seminario di Retorica, tenuto dalla dottoressa Casartelli, ha l’obiettivo di
rafforzare la conoscenza delle figure retoriche che all’esame verrà
richiesta. Si dovrà saper identificare le figure retoriche, citare la
definizione e motivare la propria scelta. Occorre,quindi, studiare un
apposito elenco di figure retoriche (come quello qui inserito) ed esercitarsi
a trovarle nei testi letti.
Attenzione: i contenuti grammaticali appresi nel corso di latino livello A, o
comunque che afferiscono alla sezione “ morfologia del nome, del verbo,
dell’aggettivo e del pronome” non vanno dimenticati. Ripassateli con cura,
anche se raramente vengono chiesti, se non nelle loro particolarità.
(pronomi indefiniti, pronomi determinativi, dimostrativi, particolarità
declinazioni, verbi deponenti)
PRELIMINARI E BASILARI CONSIGLI DI
GRAMMATICA:
Per superare appieno l’esame di latino occorre:
Studiare in modo intenso la grammatica, basandosi su questi appunti, sul
manuale e sulla propedeutica
Solo dopo aver studiato la grammatica, leggere il testo latino assegnato.
Tradurre il testo nel modo più letterale possibile, ma dando senso a quanto
si dice Identificare i costrutti grammaticali, i complementi e i verbi
Saper enunciare correttamente e in modo chiaro le regole grammaticali
Leggere correttamente in metrica, senza bloccarsi se ci sono incertezze
Non aver dimenticato le nozioni di morfologia de nome, de verbo e
dell’aggettivo
LA SINTASSI DEI CASI IL NOMINATIVO
Il costrutto del doppio nominativo
Il costrutto del doppio nominativo prevede la giustapposizione di un
predicativo del soggetto al
soggetto stesso. Entrambi sono espressi al caso nominativo. Il costrutto è
retto da particolari categorie verbali:
- verbi appellativi
- verbi elettivi
- verbi estimativi/ effettivi
Qualche esempio:
Caesar consul appellantur : cesare è nominato console
Caesar probus dux putantur; cesare è ritenuto un saggio comandante
Videor bonum: sembro buono
Costrutti del verbo videor, eris, visus sum, eri
Il verbo videor figura essere il passivo del verbo video, che significa
vedere, quindi al passivo essere visto, o meglio sembrare. Questo verbo si
costruisce nei seguenti modi:
Alcune categorie verbali vogliono il costrutto personale, come videor.
Questi sono:
Verbi copulativi (tra cui il verbo sum)
Verbi che significano sembrare, parere, nascere, morire, divenire, diventare
Verbi appellativi, elettivi, estimativi, effettivi in diatesi passiva
Costrutto del doppio nominativo, vedi sopraCostrutto personale: abbiamo
un soggetto espresso in nominativo, il verbo videor coniugato in relazione
al soggetto e l’infinito retto dal suddetto verbo. La persona a cui sembra si
esprime in dativoEsempio: Videris mihi beatus esse. Letteralmente si
tradurrebbe tu a me sembri essere felice. Ovviamente, questa traduzione
non regge in italiano, in quanto noi usiamo il verbo sembrare solo in modo
impersonale. Quindi bisogna tradurre rispettando il costrutto italiano,
perciò diventa “ mi sembra che tu sia felice”.
Costrutto apparentemente impersonale: abbiamo il soggetto al caso
accusativo seguito da un infinito, e il verbo videor fisso alla terza persona
singolare. Ovviamente il costrutto di infinito più accusativo che segue il
verbo videor funge da soggetto di esso (infinitiva soggettiva), per questo il
costrutto è solo all’apparenza impersonale. Esempio. Videtur te beatum
esse. Sembra che tu sia felice
Costrutto assolutamente impersonale: il verbo videor è usato in espressioni
incidentali del tipo ut videtur, ut videntur che si traducono con le locuzioni
“ come sembra, come sembrate, come pare, come parete”. In questo caso il
verbo è privo di soggetto, quindi è davvero impersonale.
I verba narrandi in forma passiva (dicor, narror)
Verba iubendi e proibenti in forma passiva (iubeor, vetor, prohibeor) Verba
putandi in forma passiva (putor, credor)