Degenerazioni con accumulo di lipidi

Patologia generale veterinaria
Anno accademico 2015-2016
Degenerazioni cellulari da
accumulo di lipidi
Francesca Millanta, DVM
[email protected]
Degenerazioni con accumulo di lipidi
 Steatosi
(epatica ed extraepatica)
 Xantomatosi
 Sfingolipidosi
Degenerazioni con accumulo di lipidi
 Accumulo
patologico di lipidi
(LIPIDOSI) in cellule dove
normalmente i lipidi non sono
svelabili con i comuni metodi
istochimici
Degenerazioni con accumulo di lipidi
 Non
sono considerate lipidosi:
Iperplasie localizzate di cellule
adipose (lipomatosi o adiposità):
“distrofia muscolare lipomatosa”
Degenerazioni con accumulo di lipidi
Degenerazioni con accumulo di lipidi
Classificazione:
1.Steatosi o degenerazione grassa
propriamente detta
(accumulo di grassi neutri)
2.Xantomatosi
3.Sfingolipidosi
(tesaurosi lipidiche)
Metabolismo dei lipidi
I lipidi si suddividono in:
 Lipidi cellulari
(fosfolipidi e colesterolo)
 Lipidi di deposito
trigliceridi
Lipidi alimentari
Sono per lo più GLICERIDI,sia
animali che vegetali, e vengono
digeriti a livello di digiuno e
duodeno per azione di
LIPASI (idrolasi)
Fasi della digestione
1. Digestione
pancreatica e
intestinale
ad opera di lipasi e sali biliari
Secretina
Pancreozimina
Colecistochinina
Enterochinina
Fasi della digestione
2. Assorbimento
intestinale
per diffusione dei prodotti di
idrolisi attraverso gli enterociti
dei villi
ac. grassi a catena corta
ac. grassi a catena lunga
Fasi della digestione
2. Assorbimento
intestinale
Ac. grassi a catena lunga
CHILOMICRONI
trigliceridi neoformati (80-90%)
fosfolipidi neoformati (7-10%)
colesterolo libero ed esterificato (3-5%)
rivestimento proteico (2-3%)
Ac. grassi a catena corta
presenti nel latte, 8-10 atomi di
C
Non riesterificati nell’enterocita
veicolati al fegato
dall’ALBUMINA
Sintesi delle lipoproteine
Sintesi delle lipoproteine
Sono definite in base alla loro
densità:
Chilomicroni
d=<0,94g/ml
VLDL
d=0,94-1,006 g/ml
LDL
d=1,006-1,063 g/ml
HDL
d=1,063-1,21 g/ml
VHDL
d=>1,21 g/ml l
Lipoproteine
Chilomicroni
VLDL
LDL
Proteine
%
<2
8
50
Lipidi
%
98
92
50
Trigliceridi
Trigliceridi
Colesterolo
Lipide
maggiore
Steatosi

Definizione:
accumulo di grassi neutri (trigliceridi) in
cellule che normalmente li metabolizzano
Steatosi
Steatosi

Definizione:
epatica:frequente in quanto l’epatocita è
implicato nella sintesi delle lipoproteine
extraepatica: in organi che
catabolizzano i lipidi
Steatosi

Organi colpiti:
fegato
rene
miocardio
Steatosi
Aspetto macroscopico:
aumento di volume
colore giallastro
pallido
rammollimento
untuoso
Steatosi
•Aspetto microscopico:
presenza di piccole
gocce che aumentano
di volume, tendono a
fondersi e a spingere
il nucleo alla
periferia
Steatosi

Affinità cromatiche:
cavità otticamente vuote con i comuni
coloranti (E-E)
Colorazioni speciali
Sudan III e Sudan nero
Rosso scarlatto, Oil Red 0

Steatosi

Meccanismo di insorgenza:
Quantità di NEFA normale
< utilizzazione
Quantità di NEFA >
utilizzo normale
Steatosi

Cause:
Tossiche
Ipossiche
Dietetiche
Ormonali
Steatosi tossiche

Patogenesi:
Blocco in qualche punto della conversione
dei trigliceridi in lipoproteine
Steatosi tossiche
Steatosi tossiche
 CCl4
 Alcool
 Amanitossina
 Acido
orotico
 PCBs
Deficit sintesi di lipoproteine
Blocco delle sintesi
proteiche per danno a
DNA, RNA, Reticolo
endoplasmatico rugoso,
mitocondri
Steatosi ipossica

Diminuita disponibilità di ossigeno:
anemie gravi
malattie emolitiche
insufficienza cardiaca
turbe circolatorie
Steatosi dietetica
A) Diete iperlipidiche
 B) Diete carenti di proteine
 C) Diete carenti di fattori lipotropi
(colina e metionina)
D) Diete carenti di acidi grassi insaturi
 E) Diete carenti di vitamine


Steatosi ormonale

Adrenalina e noradrenalina
 ACTH
 Tiroxina
 Cortisone
 Carenza di insulina
Steatosi ormonale

Catecolamine e cortisone:
attivazione di adenilciclasi, > AMPc,
attivazione della lipasi inattiva, liberazione
acidi grassi
iperlipemia
Anche l’azione di ACTH e tiroxina è mediata
dalle catecolamine
Steatosi ormonale
Steatosi ormonale

Carenza di insulina:
difettoso utilizzo dei glucidi e aumento
dell’utilizzo dei grassi di deposito
iperlipemia
Tossica
iperlipemia
Tossica
Carenza fattori lipotropi
ipossica
Steatosi extraepatica

Organi colpiti:
rene
miocardio
muscolo scheletrico
intestino (uomo)
Steatosi extraepatica

Patogenesi:
diversa dalla steatosi epatica in quanto non
c’è metabolismo dei grassi ma solo
“catabolismo”
steatosi per difettosa combustione dei
lipidi
Steatosi extraepatica

Cause:
danno tossico o ipossico
blocco ossidativo dei mitocondri
accumulo di trigliceridi
Tesaurosi lipidiche
Xantomatosi

Definizione:
tesaurosi colesteriniche e colesteridiche
cosi’ denominate per il colore giallastro
che conferiscono ai tessuti
dal greco Xanthos = giallo
Xantomatosi

Aspetto microscopico:
cellule con aspetto schiumoso per la
presenza di piccoli vacuoli non confluenti
costituiti da esteri del colesterolo
“foam cells”
Xantomatosi

Si conoscono:
A) Forme generalizzate o sistemiche
B) Forme localizzate
Xantomatosi
A) Forme generalizzate o sistemiche
sono colpite sia cellule parenchimali
(epatociti) che elementi del sistema
reticolo endoteliale (macrofagi)
Primarie
dismetabolico
-erediatrie
Secondarie
ipercolesterolemia (diabete)
iperlipoproteinemie familiari
tipo I = carenza di lipoproteinlipasi
tipo II = carenza recettori per LDL
Xantomatosi
B) Forme localizzate
xantelasmi cutanei
colesteatomi dei plessi coroidei del cavallo
placche ateromatose
Placca ateromatosa
Placca ateromatosa
patogenesi
1 ° fase
1) Danno endoteliale
2) Alterazione della lamina elastica
Placca ateromatosa
patogenesi
1 ° fase
3) Proliferazione di miociti
giunti in sede sottoendoteliale probabilmente
in seguito a mutazione
Placca ateromatosa
patogenesi
2° fase
1) Insudazione di lipidi plasmatici per
passaggio diretto delle LDL attraverso
l’endotelio
2) Macrofagi che fagocitano LDL nel plasma e
nell’intima
Placca ateromatosa
patogenesi
2° fase
2) Formazione di depositi di Sali di Ca
che invadono anche la tonaca media
3) Aggravamento del danno endoteliale
con necrosi e trombosi