La presente raccolta di elaborati, segnalazioni ed immagini è una newsletter realizzata con il contributo di vari amici aderenti ed ex-aderenti alla Magix.Info Community, con lo scopo di mantenere vivo lo spirito di gruppo e l’interesse per la musica e l’arte in genere. La newsletter è un allegato ai sottoelencati siti che vengono aggiornati senza periodicità e pertanto ciò non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7/3/2001. http://eventijazz.jimdofree.com www.facebook.com/eventijazz Eventi Jazz è protetto dalla licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale -Non opere derivate. Per leggere una copia della licenza visita il sito web: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it EJ PROT. N. 12_2023 – PAG. 1 di 14 NOTIZIE IN QUESTA NEWSLETTER: Album in vetrina: -Quasi niente di bianco e qualcosa di nero (F. Galateo) con allegati i micro-racconti e le illustrazioni di S. Glavina -Reunion (Frank & Harley’s Spirits) -Jukebox (The Glagal) -Qualcuno in qualche posto (L’Uomo e L’Ombra) -Trio Mio (Sandro Glavina) -Northern Empires (Seraphin) Fiction of Visual Art: -Giansiro Siran: Arte contemporanea in un sistema complesso Passatempo : Cruciverba 6 by D. Kundera e S. Glavina Informazioni: Attenzione, questa è l’ultima Newsletter Storia: La prima newsletter di EJ With Punto.Spazio Sandro Glavina was inspired by the music of Franco Galateo to write the first part of the trilogy which narrates the events of Altro Pianeta. The positive «musicstory-illustrations» experience is repeated with the album «Quasi niente di bianco e qualcosa di nero». Work done in January 2021, only now published. Each song is accompanied by a postcard containing an illustration (digital collage by Sandro Glavina) and a microstory by the same author. Therefore, once again the creative approach is of the auditory-visual type. https://www.magix.info/it/users/profilo/francogalateo/file-multimediali/ Con Punto.Spazio Sandro Glavina si era ispirato alla musica di Franco Galateo per scrivere la prima parte della trilogia che narra le vicende di Altro Pianeta. La positiva esperienza «musica-racconto-illustrazioni» si ripete con l’album «Quasi niente di bianco e qualcosa di nero». Lavoro svolto nel gennaio del 2021, solo ora pubblicato. Ogni brano è accompagnato da una cartolina che contiene una illustrazione (collage digitale di Sandro Glavina) ed un micro-racconto dello stesso autore. Dunque, ancora una volta l’approccio creativo è del tipo uditivo-visivo. EJ PROT. N. 12_2023 – PAG 2 di 14 https://www.magix.info/it/users/profilo /franco-galateo/file-multimediali/ Ritorna il magix-rock dei Frank & Harley’s Spirits per la gioia dei fan di questo intramontabile gruppo virtuale i cui componenti vengono «scolpiti» nella roccia delle Dolomiti per scherzare con il ricordo della copertina di un famoso album, pietra miliare dell’hard rock del mondo reale. Ma la musica dei F&HS non è quella dei Deep Purple e di nessuna altra band perché è original magix-rock. E le Dolomiti non sono il monte Rushmore. Sia poi ben chiaro, per tranquillità delle femministe, che il volto della tastierista Shirley Scott è posto più in basso perché lei suona da seduta. The magix-rock of Frank & Harley's Spirits returns to the delight of the fans of this timeless virtual group whose members are "sculpted" in the rock of the Dolomites to joke with the memory of the cover of a famous album, a milestone of the hard rock of real world. But F&HS's music is not that of Deep Purple or any other band because it is original magix-rock. And the Dolomites are not Mount Rushmore. Let it also be clear, for the sake of feminists' peace of mind, that keyboardist Shirley Scott's face is placed lower because she plays while sitting. EJ PROT. N. 12_2023 – PAG 3 di 14 EJ PROT. N. 12_2023 – PAG 4 di 14 https://www.jamendo.com/album/545067/jukebox Album numero 46 dei Frasan Galaglav la cui nuova più efficace denominazione (da tre album) è “The Glagal”. Jukebox, in quanto oggetto, ci riporta indietro nel tempo. Il Jukebox è scomparso quasi dappertutto negli anni 2000, ma nel Bar Mits è rimasto fedelmente al suo posto. Certo, la clientela del bar Mits è molto eterogenea e allora si possono accontentare i gusti musicali di tutti perché i… “dischi” che i The Glagal fanno suonare si diversificano nei generi. Brani corti, brani lunghi, alcuni ballabili, alcuni da… ascolto. Le composizioni di Glavina e Galateo si susseguono alternandosi con regolarità in questo album. EJ PROT. N. 12_2023 – PAG 5 di 14 Album number 46 by Frasan Galaglav whose new most effective name (from three albums) is “The Glagal”. Jukebox, as an object, takes us back in time. The Jukebox disappeared almost everywhere in the 2000s, but in Bar Mits it remained faithfully in place. Of course, the clientele of the Mits bar is very heterogeneous and therefore everyone's musical tastes can be satisfied because the... "records" that The Glagal play differ in genres. Short songs, long songs, some danceable, some to… listen to. The compositions of Glavina and Galateo follow one another alternating regularly in this album. https://www.reverbnation.com/406606/album/310744 Mentre su Jamendo il precedente album «Lasetah» sta avendo un successo clamoroso, L’Uomo e L’Ombra ha pubblicato su Reverbnation «Qualcuno in qualche posto». Essendo l’album ispirato dall’ipotesi di forme di vita extraumane nell’universo, visto l’argomento verrebbe da pensare ad un background musicale orientato alla musica cosmica, elettronica. Invece la direzione intrapresa è in molti passaggi quella del jazz informale, addirittura la musica contemporanea (In Tempo informe ed in Energemonia). Il tempo però non va troppo speso a domandarci se quello che L’Uomo e L’Ombra fa sia prog o meno. Credo che la risposta più conveniente sia rappresentata dalla certezza che L’Uomo e L’Ombra non smette mai di ricercare, sperimentare, realizzare fusioni di più generi, ma in sostanza mantenere una propria identità che in ogni album è ben individuabile. Sono quaranta minuti piacevoli da spendere nell’ascolto dei 14 brani dell’album, strutturalmente molto diversi tra loro, alcuni anche minimalisti e di breve durata. A parer nostro «Eufinarius», «Genetica etica» «Karyon», «Le cellule» e «Mental device out of order» son i brani di maggior spicco. While the previous album «Lasetah» is having a resounding success on Jamendo, L’Uomo e L’Ombra has released «Qualcuno in qualche posto» on Reverbnation. Since the album is inspired by the hypothesis of extrahuman life forms in the universe, given the topic one would think of a musical background oriented towards cosmic, electronic music. Instead the direction taken is in many passages that of informal jazz, even contemporary music (in Tempo informe and in Energemonia). However, time shouldn't be spent too much wondering whether what L'Uomo e L'Ombra does is prog or not. I believe that the most convenient answer is represented by the certainty that L'Uomo e L'Ombra never stops researching, experimenting, creating fusions of multiple genres but essentially maintaining its own identity which is clearly identifiable in each album. They are forty pleasant minutes to spend listening to the 14 tracks on the album, which are structurally very different from each other, some even minimalist and short in length. In our opinion «Eufinarius», «Genetica etica» «Karyon», «Le Cellule» and «Mental device out of order» are the most prominent pieces. EJ PROT. N. 12_2023 – PAG 6 di 14 https://www.reverbnation.com/6857997/album/310748 «Trio Mio» è un album realizzato nel mese di Luglio 2022, ma pubblicato ora su Reverbnation nel Club The Muktagons House. Per la precisione non tutti i 13 brani dell’album (vedi track list) sono stati pubblicati. Sono 6 i pezzi ascoltabili e scaricabili utilizzando il link sopra stante. «Andremo verso il luogo» è il primo orecchiabile e sem plice pezzo in cui prevalgono le sonorità del synth. «Libellule» è un brano leggero in cui dialogano piano elettrico e pianoforte. Il terzo brano pubblicato nel sito (quinto dell’album) è «Attimi meccanici», la variante per pianoforte della versione per chitarra e di quella per synth. Il quarto pezzo (che nell’album è il decimo) si intitola «Piccolo picco» e riemerge la voce del sintetizzatore in una specie di inno. «Suonatina mattutina» è un pezzo divertente, giocoso, in cui si animano pianoforte, synth, basso e percussioni. L’assaggio su Reverbnation si conclude con il pezzo «Quasi a cavallo» vicino al jazz moderno. Tutto molto divertente. «Trio Mio» is an album made in July 2022, but now released on Reverbnation in The Muktagons House Club. To be precise, not all 13 songs on the album (see track list) have been published. There are 6 pieces that can be listened to and downloaded using the link above. «Andremo verso il luogo» is the first catchy and simple piece in which synth sounds prevail. «Libellule» is a light piece in which electric piano and piano interact. The third song published on the site (fifth of the album) is «Attimi meccanici», the piano variant of the guitar version and the synth version. The fourth piece (which is the tenth on the album) is entitled «Piccolo picco» and the synthesizer voice re-emerges in a sort of hymn. «Suonatina mattutina» is a fun, playful piece, in which piano, synth, bass and percussion come alive. The "tasting" on Reverbnation ends with the piece «Quasi a cavallo» close to modern jazz. All very funny. EJ PROT. N. 12_2023 – PAG 7 di 14 https://www.youtube.com/user /Seraphinworld/videos https://www.magix.info/it/users/profilo/seraphin /file-multimediali/ EJ PROT. N. 12_2023 – PAG 8 di 14 «Hawaian Legends» era stato l’ultimo album di Baptiste Guerry aka Seraphin che avevamo recensito nel m aggio del 2022. Ed ecco che arriva la nuova collezione Autunno 2023. Northern Empires, c ome dice Seraphin si accosta ad un nuovo tipo di composizione (rispetto ai prec edenti album). Alcuni pezzi sono stati interamente creati da Baptiste, altri sono il risultato di progetti musicali per un videogioco, mai realizzati. Riguardo questi lavori Seraphin ha preferito m igliorarli e finalizzarli piuttosto che buttarli nella spazzatura. Cos ì troviamo una miscela di musica ambient/elettronica con musica classica. Inoltre i lavori sono ispirati a musiche vere che sono diventate di pubblico dominio. I brani dell’album vengono progressivamente pubblicati sia su YouTube, sia nella Magix Info Comm unity (link a fianco). Com e sempre Seraphin illustra i generi musicali presenti nell’album: Synthwave, Trip Hop, Downtem po, Classica, Colonna sonora, Breakbeat, Nu Skool Breaks, Minimal House, Drum And Bass, Liquid Funk, Christmas Ambiant, Expérimental, New Age, Electro Rock, Big Beat. «Hawaian Legends» was the last album by Baptiste Guerry aka Seraphin that we reviewed in May 2022. And here comes the new Autumn 2023 collection. Northern Empires, as Seraphin says, approaches a new type of composition (compared to previous albums). Some songs were entirely created by Baptiste, others are the result of musical projects for a video game, which were never realised. Regarding these works, Seraphin preferred to improve and finalize them rather than throw them in the garbage. We thus find a mixture of ambient/electronic music with classical music. Furthermore, the works are inspired by real music that has become public domain. The songs from the album are progressively published both on YouTube and in the Magix Info Community (link alongside). As always, Seraphin illustrates the musical genres present in the album: Synthwave, Trip Hop, Downtempo, Classical, Soundtrack, Breakbeat, Nu Skool Breaks, Minimal House, Drum And Bass, Liquid Funk, Christmas Ambiant, Expérimental, New Age, Electro Rock , BigBeat. Arte in un sistema che già per sua natura è multiplo L’espressione "opera d’arte complessa" rivela già compiutamente l’ampio spettro delle problematiche da trattare, a livello tematico, etico, estetico, teorico e pratico, quando si parla di opere d’arte contemporanea. In un "sistema complesso" l’opera non s’identifica più con un oggetto che, sebbene possa essere visto da molteplici prospettive, rimane unico, ma con un sistema che già per sua natura è multiplo, a livello sia di autorialità sia di autenticità. Un sistema di oggetti, di soggetti, di comportamenti, di relazioni, installati o performati in un dato spazio e tempo. I cambiamenti coinvolgono sia l’identità dell’opera, che dipende dall’osservatore e dalle pratiche e dalle azioni che l’hanno, prodotta e presentata, sia il ruolo dell’artista fa crescere azioni, relazioni, significati, oggetti (Piatti, 2015). Giansiro Siran ha realizzato la figura che ha battezzato “Homostatico” volendo giocare con il termine di “Uomo statico” (in quanto la figura antropomorfa è di pe sé inanimata) e di “omeostatico”, relativo all’omeostasi (capacità di autoregolazione degli esseri viventi, importantissima per EJ PROT. N. 12_2023 – PAG 9 di 14 mantenere costante l'ambiente interno nonostante le variazioni dell'ambiente esterno quale concetto di equilibrio dinamico). L’Homostatico di Siran non soffre freddo, fame, deterioramento se non in un lungo tem po. non vuole, non pretende, non protesta, si adatta di continuo al variare dell’ambiente-scena per come il suo creatore intende farlo, se e quando intende farlo. Un chiaro manifesto accusatorio di Santin sul controllo da parte del potere sull’uomo, al contem po una rappresentazione di resilienza. L’Homostatico è m atrice che si m oltiplica nelle opere di Siran, nell’opera continua perché tutto è mutamento, provocazione, m a anche ricerca di un equilibrio. E il fruitore/osservatore è parte integrante del sistema che diviene al tem po stesso artista-creatore laddove Giansiro Siran nelle sue performance chiede una presenza attiva, collaborativa nell’atto costruttivo dell’installazione. Tutto deve essere costruito per modificare o comunque sollecitare la percezione di ulteriori spettatori che divengono parte integrante del lavoro. Alla fine Siran immortala l’installazione con una fotografia quale atto testimoniale di un evento concluso e irripetibile in quanto subito pronto a ricostruire, a cambiare, a modificare l’assetto delle sue opere. Dice il Siran “il mio suggerimento è che ciascuno crei da sé le figure a proprio piacimento e gestisca le stesse assieme alla collocazione di oggetti in un determinato spazio, così come si farebbe con un giardinetto zen da tavolo”. Si passa così in questo “progetto multidimensionale” alla ricerca della pace, della riflessione. Art in a system that is already multiple by its very nature The expression "complex work of art" already fully reveals the wide spectrum of problems to be dealt with, at a thematic, ethical, aesthetic, theoretical and practical level, when speaking of contemporary works of art. In a "complex system" the work no longer identifies with an object which, although it can be seen from multiple perspectives, remains unique, but with a system which by its very nature is multiple, both in terms of authorship and authenticity. A system of objects, subjects, behaviors, relationships, installed or performed in a given space and time. The changes involve both the identity of the work, which depends on the observer and the practices and actions that have produced and presented it, and the role of the artist which causes actions, relationships, meanings, objects to grow (Piatti, 2015).Giansiro Siran created the figure that he called "Homostatic" wanting to play with the term "static man" (since the anthropomorphic figure is in itself inanimate) and "homeostatic", relating to homeostasis ( capacity for self-regulation of beings EJ PROT. N. 12_2023 – PAG 10 di 14 living, very important for keep the internal environment constant despite the variations of the external environment as a concept of dynamic equilibrium). Siran's Homostatic does not suffer from cold, hunger, deterioration except in a long time. it doesn't want, it doesn't pretend, it doesn't protest, it continuously adapts to the variation of the environment-scene as its creator intends to do it, if and when he intends to do it. A clear accusatory manifesto by Santin on the control of power over man, at the same time a representation of resilience. The homostatic is the matrix that multiplies in Siran's works, in the continuous work because everything is change, provocation, but also the search for balance. And the user / observer is an integral part of the system who becomes artist-creator at the same time where Giansiro Siran in his performances asks for an active, collaborative presence in the constructive act of the installation. Everything must be built to modify or in any case solicit the perception of further spectators who become an integral part of the work. In the end Siran immortalizes the installation with a photograph as a testimonial act of a concluded and unrepeatable event as it is immediately ready to rebuild, to change, to modify the structure of his works. Siran says "my suggestion is that everyone creates the figures themselves to their own liking and manages them together with the placement of objects in a given space, as one would do with a tabletop Zen garden". Thus we move in this "multidimensional project" in search of peace, of reflection. EJ PROT. N. 12_2023 PAG 11 di 14 Anche in questa newsletter proponiamo come passatempo un nostro cruciverba. E’ il Cruciverba.6 del 2023 (b y Diana Kundera e Sandro Glavina) ORIZZONTALI: 2B: Il ciclope omerico- 3B: Lubrificare - 4B: Elenco compilato - 4H: Amnesty International - 5B: La cantante Zanicchi - 5F: Timologia senza vocali 6B: Le ultime in piazza - 6E: Riscalda l'ambiente - 7D: Forma di architettura spontanea tradizionale del Marocco - 8B: La provincia dell'Irpinia - 9E: Ammirare senza consonanti. VERTICALI: B2: C'è quella stradale, c'è quella ferroviaria - C2: Quella ascolana è ripiena - C8: In fondo al Piave - D2: Monna celebre - D7: Sovrano - E2: Informazioni e accoglienza turistica - E6: Altopiano nel cuore della Calabria - F2: Oggetti geometrici dotati di omotetia interna - G2: In fondo alle platee - G5: Museo diocesano di Agrigento - H4: Il Sjoberg regista svedese - H8: cuore di cinese - I2: si mette a volte sulla pizza. EJ PROT. N. 12_2023 – PAG 12 di 14 Cari Amici di Jazz Project, Questa Newsletter di Eventi Jazz è l’ultima che leggerete. Vogliamo ringraziare non solo chi ha seguito il progetto da lettore in questi anni, ma anche chi ha contribuito attivamente a sostenere la produzione e la divulgazione della newsletter. Jazz Project Eventi Jazz continuerà a mantenere attivo il sito su Jimdofree ed a mantenere attiva la pagina di Facebook. Dear Friends of Jazz Project, This Eventi Jazz Newsletter is the ultimate one you will read. We want to thank not only those who have followed the project as readers in recent years, but also those who have actively contributed to supporting the production and dissemination of the newsletter. Jazz Project Eventi Jazz will continue to keep the site active on Jimdofree and to keep the Facebook page active. https://eventijazz.jimdofree.com/ https://www.facebook.com/eventijazz/ EJ PROT. N. 12_2023 – PAG 13 di 14 Qui a fianco c’è l’immagine della prima pagina della prima newsletter di Eventi Jazz, all’epoca denominata «foglio informativo di Jazz Project». Venne redatta esattamente il 9 febbraio 2009. Alla newsletter era abbinato l’inserto speciale «Breve storia del jazz dalle origini ai tempi nostri» realizzato da Sandro Glavina in collaborazione con Massimo «Coltrane» Scrigni. Here is the image of the first page of the first Eventi Jazz newsletter, at the time called the "Foglio informativo di Jazz Project". It was written exactly on 9 February 2009. The newsletter was accompanied by the special insert «Brief history of jazz from its origins to the present day» created by Sandro Glavina in collaboration with Massimo «Coltrane» Scrigni. IL SITO DI EVENTI JAZZ IL SITO DI EVENTI MITS https://eventijazz.jimdofree.com/ https://eventi-mits.jimdosite.com/ EJ PROT. N. 12_2023 – PAG 14 di 14