13 SPARTA
DOVE?
Nella LACONIA
( parte sudorientale del
Peloponneso) .
QUANDO?
Fondata da popolazioni di origine dorica
intorno all’ XI secolo a. C.
origine
Le popolazioni di origine dorica intorno all’ XI secolo a. C. che si
insediarono nel Peloponneso presero dimora presso la rocca micenea di
Lacedemone (da cui il nome di “lacedemoni”) e attraverso il
fenomeno del sinecismo (unione di villaggi preesistenti) crearono la
polis di Sparta . Nell'ottavo secolo a.C. la città divenne padrona non
solo della Laconia ma anche della Messenia, conquistata al termine di
due guerre dette messeniche). Sparta divenne la polis più estesa della
Grecia. Nel corso del sesto secolo a.C. si costituì un'alleanza militare
a guida spartana, la Lega peloponnesiaca , che comprendeva tutte le
importanti città dell'area ad eccezione di Argo
Differenze
tra
ATENE e
SPARTA
Atene e Sparta furono per secoli le città militarmente più forti
dell'intero mondo greco ed esercitarono la propria egemonia su molti
altri centri, incarnando due modi diversi e opposti di concepire la
società e il rapporto tra il singolo e la collettività . Atene produsse a
partire dal quinto secolo a.C. un'abbondante letteratura e di essa ci
restano importanti testimonianze archeologiche . Sparta non ebbe
una propria tradizione letteraria né di essa sono rimaste tracce
archeologiche. Quello che sappiamo di Sparta deriva dalle fonti
ateniesi quindi con le inevitabili deformazioni che ciò può
comportare.
SEGUE
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13 SPARTA
Il vertice della gerarchia era occupato dagli spartiati discendenti dei
conquistatori dorici ; amavano definirsi con l'appellativo di uguali (
in greco homoioi ) . Ciascun spartiate possedeva un lotto di terreno
clero in misura uguale a quella di tutti gli altri ,coltivato dai servi (gli
iloti ) di modo che potesse dedicarsi esclusivamente all'attività
militare e alla politica.
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Alle cariche politiche potevano accedere solo gli spartiati .Sparta in
origine era una diarchia ( uno stato retto da due re). I poteri dei re di
natura militare religiosa giudiziaria a partire dall'ottavo secolo furono
progressivamente limitati dalla nascita di altri organismi: la apella ,
la gherusìa e gli èfori.
Compongono la
Approvano le leggi o le respingono.
GHERUSÌA
Consiglio degli anziani con funzioni
giudiziarie
Che elegge
Composta da
28 GHERONTI
.spartiati con oltre 60 anni
eletti a vita
2 RE
In carica a vita con
funzioni militari e religiose
Restavano in carica un anno ,
proponevano le leggi e vigilavano sulla
buona condotta dei cittadini e
sull'operato dei sovrani. Finirono per
rappresentare la carica più importante
della polis.
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Subordinati agli spartiati. Erano i membri della comunità
autoctone (non doriche), liberi di possedere terre e di
dedicarsi al commercio e all'artigianato .Dovevano prestare
servizio nell'esercito ma non potevano partecipare al governo
di Sparta
13 SPARTA
L
E
G
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Z
I
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Discendenti delle popolazioni della Laconia e della Messenia;
loro compito era lavorare le terre di proprietà degli spartiati
cedendo loro circa la metà del raccolto. Vivevano in una
condizione molto dura ma vivevano nella loro terra d'origine
conservando le proprie tradizioni , e potevano possedere patrimonio
a titolo personale . Non vedevano acquistati dai singoli spartiati ma
loro assegnati dalla città, in quanto considerati una sorta di
proprietà comune del ceto egemone . Quando nel IV secolo gli
spartiati diminuirono ci fu un numero crescente di Iloti arruolati
come opliti.
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L’assetto istituzionale e normativo veniva fatto risalire all'iniziativa di un unico
legislatore mitico: Licurgo . Vi era la tendenza a personalizzare processi storici
attribuendo a una sola figura (spesso leggendaria) opere che avevano richiesto il
contributo di molte generazioni. Licurgo avrebbe ricevuto la costituzione
dell'oracolo di Delfi e l'avrebbe trascritta in un testo noto come Grande Rhetra .Il
sistema politico era un esempio di costituzione mista, in cui si realizza un
equilibrio fra le diverse istituzioni bilanciando monarchia ,aristocrazia e
democrazia. Tuttavia l'organizzazione politico sociale di Sparta si rivela
rigidamente oligarchica.
La fama di Sparta era legata all’ originalità del suo sistema educativo. Alla nascita
di un bambino gli anziani ne valutavano le condizioni fisiche : se in salute e
rispondente ai canoni della perfezione ordinavano di allevarlo ; se deforme o gracile
lo abbandonavano in un luogo isolato. All'età di 7 anni i bambini erano tolti alle
famiglie e presi in carico dalla polis sotto la direzione di un magistrato (il
paidonòmos) . Iniziava la agoghè, un itinerario formativo lungo 13 anni durante i
quali ai ragazzi erano via via inculcate le virtù civiche e militari abituandoli alla
fatica e alle privazioni inserendoli in pattuglie organizzate per classi di età le aghèlai.
L'obbedienza dei futuri spartiati era attivata attraverso un sistema di premi e
punizioni rendendoli indifferenti al disagio fisico e ostili al lusso. L'obiettivo era
quello di sviluppare individui adatti alla guerra . L’agoghè si concludeva con il
momento chiave della kryptèia : un periodo di isolamento e insieme esercizio di
sopravvivenza. Per un periodo di circa un anno i giovani spartiati vivevano da soli
privi di mezzi di equipaggiamento, in zone selvagge tendendo imboscate agli Iloti.
Acquisivano conoscenze e abilità tramandate di generazione in generazione e ne
acquisivano il possesso : solo questa condizione potevano essere ammessi nel mondo
degli adulti e diventare cittadini a tutti gli effetti. Un rilievo centrale avevano i pasti
in comune o sissizzi ispirati alla caratteristica frugalità spartana.
Sparta appariva agli occhi degli stessi greci eccessivamente aperta e trasgressiva a
causa del ruolo rivestito dalle donne . Gli spartani ritenevano che le loro donne per
generare ed allevare i futuri guerrieri per un verso dovessero sviluppare
armonicamente i loro corpi e per l'altro svolgessero una fondamentale funzione nel
trasmettere ai propri figli i valori della città . Le ragazza svolgevano attività ginnica
e partecipavano a gare atletiche nelle quali gareggiavano nude. Non significa che le
donne spartane rappresentassero un caso di emancipazione femminile :per esempio vi
era l'usanza di lasciare che una moglie si unisse ad altri spartiati, oltre al marito, se si
fosse dimostrata particolarmente feconda e capace di generare figli sani e forti.